[Area] Tecnologia, giurisdizione e innovazione

Claudio Castelli claudio.castelli a giustizia.it
Mer 28 Set 2016 11:48:36 CEST


In preparazione del seminario di Area di Verona dei prossimi 30 settembre e
1 ottobre, vi invio un report dell’introduzione della sessione
sull’informatica, oltre che il link all’introduzione e all’osservatorio
sulla informatizzazione della giustizia penale a cura di Maria Cristina
Amoroso.

Grazie.

 

 
Claudio Castelli

 

REPORT INTRODUZIONE di Claudio Castelli SESSIONE 

“TECNOLOGIA, GIURISDIZIONE E INNOVAZIONE”

 

Il processo telematico è una scelta ineluttabile. Sta a noi decidere se
subirla o governarla. Il telematico si è affermato in tutti i sistemi
produttivi non per motivi ideologici o di mero risparmio, ma perché è più
comodo, efficiente e contiene enormi potenzialità.  Certo ciò richiede
sforzi ed un salto culturale operando a 360 gradi su strumentazione,
programmi, formazione, assistenza e normativa.

Le difficoltà che incontriamo non sono (solo) frutto di conservatorismo, ma
di un percorso accidentato e contorto da parte del Ministero della Giustizia
negli ultimi quindici anni, con l’assenza di una forte determinazione e di
un disegno strategico costante negli anni oltre che con tagli degli
investimenti nei momenti topici. 

Scontiamo tuttora moltissime criticità: - un sistema non ancora affidabile e
completo. – una normativa incompatibile ed una cultura ancora legata alla
carta, - una lettura da video faticosa, - atti non digitali, ma
dematerializzati senza una articolazione e strutturazione adatta al
telematico, -  un’assistenza e formazione insufficiente. Inoltre le scelte
tecnologiche (e quindi del Ministero che le gestisce) tendono a determinare
ed incidono inevitabilmente anche sui moduli organizzativi degli uffici con
una pesante ingerenza sulla giurisdizione, senza un necessario confronto e
condivisione.

Ministero della Giustizia che è comunque un referente essenziale e che vive
una fase di grande debolezza, con il ridimensionamento dei C.I.S.I.A. e con
il concreto rischio di nuove esternalizzazioni, mettendo in mano
l’informatizzazione della giustizia a società pubbliche, ma del tutto
esterne alla giustizia (CONSIP, SOGEI). La direzione dovrebbe invece essere
di rafforzare i C.I.S.I.A, con nuove assunzioni di esperti informatici e
reinternalizzare i servizi.

I fondi oggi ci sono ed il rischio è di spenderli male: occorre un progetto
nazionale di innovazione che non si limiti a iniezioni di tecnologia.

Per il futuro sono necessari trasparenza, chiare priorità, obiettivi
ambiziosi di innovazione e digitalizzazione user friendly, ma soprattutto
che ciò nasca da un metodo di confronto e condivisione con gli uffici
giudiziari e l’avvocatura. La triangolazione Ministero della Giustizia,
C.S.M., uffici giudiziari (ivi compresa l’avvocatura) è una assoluta
necessità per fare passi avanti ed evitare incomprensioni e contrasti.

 

http://www.innovazioneperarea.it/convegni/Seminario%20Verona/L'innovazione%2
0come%20prospettiva%20di%20cambiamento.pdf

 

http://www.innovazioneperarea.it/convegni/Seminario%20Verona/Osservatorio%20
sul%20settore%20penale.pdf

 

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