[Area] Area Napoli sul convegno "La Costituzione: un diamante è per sempre. Un approccio ragionato al referendum"

[Gino Buono]

Il coordinamento distrettuale di AREA Napoli esprime grande soddisfazione
per l'ottima riuscita del Convegno sul tema "La Costituzione. Un diamante è
per sempre. Un approccio ragionato al referendum".

Avevamo innanzitutto ben chiara l'esigenza di   rappresentare il pensiero
della magistratura progressista, sulla opportunità o meno da parte dei
magistrati, di prendere parte al dibattito presente nella società civile, su
temi, come quello delle riforme costituzionali, che incidono sulla spina
dorsale dell'ordinamento.

 Un tema, quello del magistrato-cittadino attivo, che registra con AREA una
posizione unica che rivendichiamo con convinzione ed orgoglio, e che ha
riportato in auge, in modo che abbiamo giudicato stranamente anacronistico,
il tema della partecipazione “politica” del singolo magistrato e della
magistratura associata alla vita politica ed istituzionale del paese, da noi
intesa non come interferenza nelle vicende politiche o peggio ancora
partitiche, ma come facoltà , se non addirittura auspicio, che in
determinati momenti della vita del paese - quali quelli del varo di riforme
costituzionali che incidano sulla architettura democratica dei poteri dello
stato - la magistratura possa non solo liberamente esprimere la propria
opinione tecnica interloquendo con la società civile in veste di
interlocutore privilegiato, pochè dotato di uno specifico bagaglio culturale
e tecnico,  ma possa altresì comunicare alla società civile il risultato
della elaborazione del proprio pensiero sui temi in dibattito, discutendone
liberamente e pubblicamente, e creando occasioni di confronto e di
approfondimento.

L'idea che questo approccio alla professione e alla nostra concezione di
esercizio della giurisdizione possa  ledere il dogma della imparzialità del
giudice, è una prospettazione che non ci appartiene e che respingiamo; il
concetto di imparzialità  non può essere spinto fino a rendersi indifferenza
ai valori o peggio ancora neutralità di pensiero rispetto a temi così
cruciali, ma va circoscritta esclusivamente alla doverosa equidistanza dalle
parti in causa e dagli interessi coinvolti nei singoli procedimenti.

Con questo approccio, e con questo senso di responsabilità , abbiamo
promosso un evento destinato in modo privilegiato alla società civile,
ospitandolo in un luogo di cultura fuori dagli abituali contesti, aprendolo
alla più ampia eterogeneità di pubblico,  con l'obiettivo non di "fare
opinione", ma di "creare consapevolezza", con strumenti tecnici e obiettivi
criteri di giudizio, rispetto all'esercizio democratico del proprio voto sui
temi referendari.

La presenza di ospiti illustri, esperti della materia, e consapevolmente
distanti nelle loro reciproche posizioni, ha consentito un dibattito vivace,
ricco di spunti e di collegamenti tra tutti i temi centrali e connessi al
referendum: il rispetto dei principi della Carta, l'esistenza o meno del
rischio di straripamento dei poteri, la necessità o meno di adeguare il
meccanismo ed il funzionamento delle istituzioni agli attuali scenari
politici, il rapporto con la legge elettorale, il confronto con le
architetture istituzionali degli altri paesi europei.

Alle ottime relazioni dei nostri tre ospiti, Armando Spataro, Pietro Ciarlo
e Gennaro Ferraiuolo, è seguito un dibattito serrato a cui hanno preso parte
tanto colleghi quanto i numerosi ospiti che con interesse ed acume hanno
sollecitato ulteriori riflessioni sugli aspetti più sociali de dibattito
giuridico, contestualizzando la proposta di riforma nelle dinamiche e
criticità del tessuto sociale.

Il risultato è stato più che soddisfacente se non lusinghiero, sia in
termini di partecipazione (la sala era gremita di persone) che di qualità
del confronto e di eterogeneità dell'uditorio.

Ringraziamo tutti i colleghi che hanno voluto prendere parte al nostro
incontro, ci scusiamo con coloro che sono rimasti bloccati all''ingresso a
causa dell'inaspettato ma graditissimo sovraffollamento in sala, e ribadiamo
il nostro impegno per il futuro su ogni tema che riguardi i rapporti tra
diritto e società, e per ogni questione in cui riterremo che "esserci" sia
un gesto doveroso ed auspicabile di responsabilità civile e professionale. 

 

Il coordinamento di Area Napoli

 



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