[Area] Area in vista del CDC e dell'incontro tra l'ANM ed il Governo

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Dom 23 Ott 2016 12:55:43 CEST


Area in vista del CDC e dell'incontro tra l'ANM ed il Governo


Il decreto legge n. 168/16 e  la sua conversione con la fiducia, tre giorni
prima dell’incontro fissato con l’ANM, consolidano l’opinione  che il
Governo non sia  affatto intenzionato  ad affrontare in maniera sistematica
e organica i problemi della giustizia italiana, tanto meno a risolverli.


Alla  richiesta di un’ organica riforma del processo, di un celere
intervento  sulla prescrizione , di un aumento dell’organico della
magistratura  il Governo un anno fa  ha risposto con un abbassamento
dell'età pensionabile secco e senza disposizioni transitorie che ha
comportato la "rottamazione" di centinaia di magistrati.

Alla richiesta di  personale amministrativo ha risposto con l’occasionale
trasferimento di personale da altre amministrazioni, senza prevederne la
previa indispensabile formazione per lo svolgimento del complesso lavoro
giudiziario.

Al danno derivante dal prepensionamento di tanti magistrati, facile da
calcolare ex ante, come prontamente all'epoca segnalato dall'ANM, si
intende sopperire con il decreto legge  dal titolo evocativo “*misure
urgenti per l’efficienza degli uffici giudiziari*”,  annunciando una  “*celere
copertura delle vacanze*” che si risolve nella drastica riduzione  del
tirocinio dei giovani colleghi e con l’innalzamento del termine di
legittimazione che ancora una volta incide soprattutto sulle loro
aspettative.


Area intende denunciare la miopia di queste soluzioni:

- la formazione iniziale dei magistrati non è un optional, ma è
imprescindibile e necessario presupposto per il consapevole e responsabile
esercizio della funzione giudiziaria;

- la politica della mobilità dei magistrati non può non differenziare la
posizione di chi viene mandato a lavorare in una sede spesso molto distante
da casa, con le conseguenti ricadute sulla programmazione della propria
vita e su quella della propria famiglia.


La fase "post rottamazione" svela, poi che per il Governo  alcuni
magistrati sono meno “rottamabili" di altri, introducendo una proroga
palesemente incostituzionale, che viola gli artt. 3 e 107  comma 3 della
Costituzione.

Intanto il processo telematico non decolla per la mancanza di risorse, il
contenzioso in materia di migrazione paralizza i Tribunali, il processo del
lavoro soffre ancora della confusione tra una molteplicità di riti diversi
e incompatibili per i licenziamenti.

In questo contesto di scarsa attenzione alla questione giustizia, di
offensiva disattenzione di fronte a tutti gli operatori che rappresentano
come ormai improcrastinabili  interventi di sistema sulle risorse,
sull’organizzazione e sul processo

CHIEDIAMO

-          che l’ANM all’incontro del 24 ottobre rappresenti con forza al
Presidente del Consiglio che le misure adottate dal Governo sono del
tutto inidonee a garantire il buon funzionamento della giustizia,
presupposto imprescindibile per la tutela dei diritti e per la
competitività del nostro Paese;

-          che siano adottati interventi immediati per il sistema
giustizia, che non si  può più reggere solo sulla buona volontà dei
magistrati e sulla dedizione del personale amministrativo, che da anni se
ne va in  pensione senza ricambio;

-          che siano adottate misure per consentire ai giovani magistrati
di completare adeguatamente la formazione iniziale;


-        che in ogni caso l’ANM sostenga sul piano politico le
rivendicazioni dei giovani magistrati in materia di legittimazione
triennale, sul piano economico i loro eventuali ricorsi;


-      che siano ripensate le modalità di accesso al concorso in
magistratura, perché ritorni ad essere un concorso di primo grado,
accessibile dopo la laurea;


-         che  sia posto rimedio a tutti i vuoti creati dalla scelta
del “prepensionamento” senza un’adeguata disciplina transitoria, eliminando
inaccettabili proroghe che riguardano solo alcuni magistrati, con evidenti
effetti discriminatori;

-          che siano banditi concorsi per l’assunzione di nuovo personale
amministrativo;

-          che al personale amministrativo sia riconosciuta la
riqualificazione professionale alla quale ha diritto, nei fatti negata da
oltre un decennio;

-          che il personale proveniente da altre amministrazioni, prima di
essere immesso nelle funzioni, riceva adeguata formazione;

-          che siano fornite le risorse necessarie, per dare effettività
agli investimenti nel settore informatico;

-           che siano affrontate le gravi emergenze processuali e
organizzative, che mettono a rischio la tutela di diritti fondamentali,
quali  quelli dei migranti richiedenti asilo, il cui contenzioso sta
raggiungendo livelli ingestibili in tutti i tribunali capoluoghi di
distretto; quelli dei lavoratori, per i quali resta irrisolto il problema
della coesistenza di due se non tre riti diversi per i licenziamenti.


*Ci aspettiamo che l’ANM, ove l’incontro con il Presidente del Consiglio
non abbia un esito positivo e non siano adottate iniziative immediate, con
la predisposizione di un’agenda di interventi strutturali straordinari,
adotti forme di protesta idonee a rappresentare ai cittadini ed alle forze
politiche l'assoluta gravità della situazione, anche fino alla
proclamazione di uno sciopero, articolato anche su più giornate, da
organizzare insieme agli altri operatori della giustizia che come noi ne
abbiano a cuore la funzionalità e l’efficienza.*


Il Coordinamento nazionale di Area
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