[Area] R: R: da Mario Ardigò - appunti da intervento della prof. Urbinati il 4-11-16, durante il Congresso di Md a Bologna

thorgiov thorgiov a libero.it
Mer 9 Nov 2016 12:05:28 CET


Mi sembra che la discussione si stia spostando troppo sul terreno 
teologico, che io trovo particolarmente ostico.

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 09/11/2016 10:33, Francesco Saverio Pelosi ha scritto:
>
> Abbiamo il nuovo Messia…
>
> Siddi, ti prometto che non mi schiererò con Barabba come tutti gli altri
>
> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *Siddi 
> Massimiliano
> *Inviato:* martedì 8 novembre 2016 23:57
> *A:* Dal Moro Alessandra
> *Cc:* area a areaperta.it
> *Oggetto:* Re: [Area] R: da Mario Ardigò - appunti da intervento della 
> prof. Urbinati il 4-11-16, durante il Congresso di Md a Bologna
>
> *"*Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, 
> diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi 
> ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così 
> infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi."
>
> Faresti bene, Alessandra, a leggere quel discorso per intero, e senza 
> pregiudizi!
>
>
>
>                        Massimiliano Siddi
>
>
>
>
> Inviato da iPad
>
>
> Il giorno 08 nov 2016, alle ore 23:46, Dal Moro Alessandra 
> <alessandra.dalmoro a giustizia.it 
> <mailto:alessandra.dalmoro a giustizia.it>> ha scritto:
>
>     Un'opinione espressa con arroganza
>     Rileggetevi il discorso della montagna... se mai l'avete letto.
>     Matteo 5 ,1-12
>     Buona notte
>
>     ------------------------------------------------------------------------
>
>     *Da:*Frizilio Antonella
>     *Inviato:* martedì 8 novembre 2016 23:36:13
>     *A:* Dal Moro Alessandra
>     *Cc:* Siddi Massimiliano; Mario Ardigò; area a areaperta.it
>     <mailto:area a areaperta.it>
>     *Oggetto:* Re: [Area] R: da Mario Ardigò - appunti da intervento
>     della prof. Urbinati il 4-11-16, durante il Congresso di Md a Bologna
>
>     Non trovo nè presunzione nè arroganza in quanto ha scritto
>     Massimiliano Siddi. È piuttosto un'opinione, che si può o meno
>     condividere, non qualificare con ...stizza.
>
>     Io in parte la condivido.
>
>     Antonella Frizilio
>
>     Inviato da iPad
>
>
>     Il giorno 08 nov 2016, alle ore 23:25, Dal Moro Alessandra
>     <alessandra.dalmoro a giustizia.it
>     <mailto:alessandra.dalmoro a giustizia.it>> ha scritto:
>
>         Massimiliano con questa mail hai superato te stesso.
>         La presunzione e l'arroganza che esprimi  in poche righe forse
>         non meriterebbero una risposta... ma questa volta non riesco
>         proprio a stare zitta
>         A.
>
>         ------------------------------------------------------------------------
>
>         *Da:*Area <area-bounces a areaperta.it
>         <mailto:area-bounces a areaperta.it>> per conto di Siddi
>         Massimiliano <massimiliano.siddi a giustizia.it
>         <mailto:massimiliano.siddi a giustizia.it>>
>         *Inviato:* martedì 8 novembre 2016 07:08:44
>         *A:* Mario Ardigò
>         *Cc:* area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>         *Oggetto:* Re: [Area] R: da Mario Ardigò - appunti da
>         intervento della prof. Urbinati il 4-11-16, durante il
>         Congresso di Md a Bologna
>
>         I discorsi, spesso banali, di Bergoglio non rappresentano la
>         "dottrina sociale" della Chiesa cattolica, ma, al più, la
>         "dottrina socialista" in versione sudamericana e periferica di
>         un uomo, più "inculturato" che "acculturato", che con il
>         cattolicesimo universale autentico ha davvero poco a che
>         vedere. Lo dimostra, del resto, il fatto che i suoi più accesi
>         sostenitori sono proprio tra i non cattolici (che sa blandire,
>         ma non convertire).
>
>              Massimiliano Siddi
>
>
>         Inviato da iPad
>
>
>         Il giorno 08 nov 2016, alle ore 02:05, Mario Ardigò
>         <marioardigo a yahoo.com <mailto:marioardigo a yahoo.com>> ha scritto:
>
>             A Bologna non ho sentito nessuno favorevole alla proposta
>             di far votare gli avvocati sulle nostre valutazioni di
>             professionalità. Del resto la posizione di Area è nota.
>               Mi può essere sfuggito? Un pomeriggio sono mancato, ma
>             ha parlato la Camusso e non su questioni del nostro mondo.
>             I nostri problemi non sono solo nostri. È tutto il mondo
>             del lavoro sotto scacco. Non ci si salva da soli, nè
>             individualmente  nè come categoria. Il quadro generale è
>             quello esposto dalla Urbinati.
>             Quanto alla dottrina sociale cattolica, andatevi a
>             leggere, se siete interessati a queste cose, il discorso
>             di Bergoglio del 5 novembre ai movimenti popolari che
>             chiede di lottare per terra,casa e lavoro per tutti (si
>             apre così) e di impegnarsi per trasformare le democrazie
>             dominate dal grande capitale e, infine, una vita austera
>             contro la corruzione. Non sono cose che ha inventato lui,
>             è l'esperienza di liberazione sociale dell'America Latina
>             che cu arriva per suo tramite. Sono cose che non ci
>             riguardano? Decidete voi.
>             A Bologna ho udito parole sprezzanti di un dirigente Anm
>             contro gli avvocati, senza distinguere buoni avvocati e
>             cattivi avvocati: Sono troppi ha detto. Bisogna non
>             decimarli, di più, ridurli molto di più perché sarebbero
>             loro a far litigare la gente e a convincerla a fare causa.
>             Io se vedi molti avvocati vedi invece molti possibili
>             alleati nella riforma della giustizia. Più si è più si
>             conta politicamente. Il nostro guaio di oggi è di essere
>             isolati in società, e alcuni ci spingono ad isolarci
>             sempre di più. A Bologna si è andati in direzione contraria.
>               "Me ne frego!": in Europa il parlare fascista spopola.
>             Se ne è uscito anche Juncker. I lavoratori si salvano,
>             peró, gridando il contrario "I care!" (nella linea
>             Kennedy>Milani).
>             Mario Ardigò - Roma
>
>             ------------------------------------------------------------------------
>
>             *Da: *casa riccelli <mailto:riccelli91 a alice.it>
>             *Inviato: *‎07/‎11/‎2016 23:07
>             *A: *thorgiov <mailto:thorgiov a libero.it>
>             *Cc: *area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>             *Oggetto: *Re: [Area] da Mario Ardigò - appunti da
>             intervento della prof. Urbinati il 4-11-16, durante il
>             Congresso di Md a Bologna
>
>             Se fossi venuto, avresti giudicato e udito ... "nelle tue
>             orecchie" 😊
>
>             stefano celli
>
>
>             Il giorno 07 nov 2016, alle ore 19:00, thorgiov
>             <thorgiov a libero.it <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>
>                 Mario, ma qualche appunto sulla ottima accoglienza
>                 fatta nel congresso alla proposta di dar modo agli
>                 avvocati  di votare in sede di consiglio giudiziario
>                 sulla valutazione di professionalità dei magistrati
>                 non lo hai preso ? Personalmente è un argomento che mi
>                 interessa molto di più della dottrina sociale della
>                 Chiesa cattolica.
>
>                 FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del
>                 Tribunale di Napoli Nord )
>
>                 Il 07/11/2016 08:33, mario ardigo ha scritto:
>
>                     Miei appunti dall’intervento svolto dalla prof.
>                     Nadia Urbinati il 4-11-16 al Congresso di MD
>
>                      Vi propongo i miei appunti sull’intervento svolto
>                     dalla prof. Nadia Urbinati il 4-11-16 al Congresso
>                     di MD. Avverto che l'intervento ha riguardato
>                     anche altri argomenti.
>
>                      Oggi si trovano più giustificazioni alle
>                     diseguaglianze. Il fatto nuovo è che sono
>                     condivise anche da coloro che ne sono vittime.
>
>                      Al tempo dell'ultima crisi di Wall Street, in una
>                     relazione di una banca si scrisse che
>                     l'ineguaglianza dei redditi "non era poi così
>                     male", intendendo che essa era stimolo alla
>                     competizione.
>
>                      Questo è un filone di pensiero antico.
>
>                      A un Solone che voleva porre una diga alle
>                     diseguaglianze tra i cittadini si contrappose un
>                     Platone che costruì un sistema politico di ineguali.
>
>                      Sono stati proposti storicamente molti argomenti
>                     per giustificare la diseguaglianza. La relatrice
>                     ha ricordato Hume, Adam Smith, Mandeville, Burke,
>                     De Maistre, Nietsche, Carlyle, Friedman, Von Hayek.
>
>                     Sentimenti considerati negativi per l'etica, come
>                     avarizia e invidia, stimolerebbero a migliorare e
>                     costituirebbero un cemento sociale. Queste
>                     passioni sarebbero come un radar per intercettare
>                     i bisogni e stimolare all'azione. E molti bisogni
>                     sono artificiali, oggetto di interpretazione. Le
>                     differenze e le diseguaglianze sarebbero fattore
>                     di progresso sociale.
>
>                       Il pensiero democratico, invece, combatte le
>                     diversità tiranniche. Ma gli sono coeve, fin
>                     dall'antichità correnti opposte, che contrastano i
>                     programmi sociali.
>
>                       Oggi, nella volontà di affermazione della
>                     "meritocrazia", si sostiene che le diseguaglianze
>                     nella società sono "meritate", frutti di
>                     insufficiente impegni po' o di doti scarse. È
>                     l'ideologia del darwinismo sociale,
>                     dell'affermazione dei più adatti. Le ineguaglianze
>                     hanno e cercano un riconoscimento sociale come
>                     "meritate". Ma si presta attenzione solo al
>                     momento iniziale della “gara” della competizione,
>                     non agli esiti. Se tutti sono messi in grado di
>                     competere, come si sostiene in questa prospettiva,
>                     non si tiene poi conto delle diseguaglianze che ne
>                     derivano, non ce se ne scandalizza più. Ma il
>                     punto iniziale della competizione, che si valuta
>                     come uguale per tutti, viene considerato da un
>                     punto di vista ideale, non della situazione com'è
>                     veramente, dei privilegi sociali.
>
>                      Così si sostiene che nessuno deve chiedere alla
>                     società più di quello che riesce a ottenere. Anzi,
>                     è ritenuto sbagliato correggere la competizione e
>                     i suoi esiti, visti come stato di natura e non
>                     come costruzione sociale. C'è la retorica
>                     dell'emulazione, del rimboccarsi le maniche, che
>                     scoraggia alla rivolta contro discriminazioni  di
>                     classe. Si tratta  una vera e propria rieducazione
>                     sociale di massa. Non si dovrebbe, secondo questa
>                     ideologia, correggere in corso d'opera là
>                     competizioni per ridurre il numero dei perdenti,
>                     nei  confronti dei quali è ammessa solo la
>                     filantropia dei vincitori. Se non ci fossero
>                     questi ultimi, si sostiene, vale a dire  i più
>                     ricchi, i vincitori nella competizione sociale,
>                     chi si occuperebbe dei poveri? Chi perde merita,
>                     in quest’ottica  solo benevolenza volontaria.
>
>                       Tutto ciò distrugge la solidarietà sociale e la
>                     possibilità di redenzione delle masse dei
>                     perdenti, perché i più poveri vengono spinti a
>                     farsi guerra fra loro invece di coalizzarsi contro
>                     l’avversario di classe.
>
>                      In democrazia invece alcuni beni non possono
>                     essere oggetto di competizione e seguono il
>                     bisogno non la possibilità economica e la vittoria
>                     nella competizione sociale. Nessuno ne può essere
>                     privato. Ad esempio l’acqua, l’aria, ma anche
>                     altri beni indispensabili per una vita dignitosa.
>
>                      Come esempio di quest’ultima concezione propongo
>                     le parole di Jorge Mario Bergoglio, pronunciate il
>                     5 novembre scorso ad un incontro con i movimenti
>                     popolari del mondo:  “In questo nostro terzo
>                     incontro esprimiamo la stessa sete, la sete di
>                     giustizia, lo stesso grido: terra, casa e lavoro
>                     per tutti [in
>                     spagnolo: tierra, techo, trabajo. Le 3-T]”. Si
>                     tratta delle rivendicazioni proposte fin dagli
>                     esordi dal socialismo storico e solo recentemente
>                     recepite anche dalla dottrina sociale cattolica.
>
>                     Mario Ardigò - Roma
>
>
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>                     _______________________________________________
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>                     Area mailing list
>
>                     Area a areaperta.it <mailto:Area a areaperta.it>
>
>                     http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it
>
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