[Area] SIDDI, il sogno di Pio XIII / Jude law

thorgiov thorgiov a libero.it
Gio 10 Nov 2016 16:57:14 CET


Ho sempre sostenuto che i più grandi bestemmiatori sono anche i più 
grandi credenti. Infatti che senso avrebbe parlare contro Dio e i santi 
se non si credesse in loro ? Non a caso in Italia i più grandi 
bestemmiatori storicamente, sono stati sempre i veneti, che sono anche i 
cattolici più convinti. Allo stesso modo, non avrebbe senso scagliarsi 
contro Bergoglio senza credere nella Chiesa come istituzione e come 
comunità. A mio parere, in fin dei conti, anche Dario Fo e Franca Rame 
erano cattolici, altrimenti non avrebbero sempre parlato di Dio nelle 
loro opere. Ma ovviamente loro non possono smentire, perchè sono morti. 
Una affermazione però mi sento di farla : io non ho mai bestemmiato in 
vita mia.

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 10/11/2016 16:47, CENTINI MATTEO ha scritto:
> No parliamone dai
>
> Inviato da iPhone
>
> Il giorno 10 nov 2016, alle ore 16:37, thorgiov <thorgiov a libero.it 
> <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>
>> E se non dobbiamo parlarne che li richiami a fare ?
>>
>> FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>>
>>
>> Il 10/11/2016 16:33, Olindo Canali ha scritto:
>>> O vogliamo parlare di Dario Fo e del suo Mistero Buffo o del lamento 
>>> della Madonna Addolorata della Franca Rame?
>>> No. Non parliamone va...
>>> O.C.
>>> *From:* thorgiov <mailto:thorgiov a libero.it>
>>> *Sent:* Thursday, November 10, 2016 4:05 PM
>>> *To:* area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>>> *Subject:* Re: [Area] SIDDI, il sogno di Pio XIII / Jude law
>>>
>>> Lo avevo detto che ormai la discussione è diventata, più che 
>>> ideologica, teologica. Ed io, che non riconosco non solo la dottrina 
>>> sociale, ma la dottrina in generale, della Chiesa cattolica, che 
>>> cosa debbo dire ? Per me Bergoglio riafferma, coerentemente, la 
>>> morale cristiana. Per me non è un problema, perchè non è la mia 
>>> morale. Mi è estranea, sono indifferente ad essa, pertanto non provo 
>>> alcun fastidio quando sento Bergoglio parlare in un certo modo di 
>>> immigrazione. Ha il diritto e il dovere di farlo, come io ho il 
>>> diritto e il dovere di non ascoltarlo.
>>>
>>> FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>>>
>>>
>>> Il 10/11/2016 14:32, Olindo Canali ha scritto:
>>>> Mi trovo sempre d’accordo con quanto scrive Valerio Savio, però mi 
>>>> permetto, questa volta, di fargli  un appunto. Non credo sia 
>>>> corretto apostrofare il collega Siddi con la definizione di 
>>>> ‘/fervente credente cattolico’/ che – a parte il significato 
>>>> generale /in se – /richiama movimenti eretici settari di tipo 
>>>> lefebvriano, anticonciliari, siriani ( da card Siri ) o Caffariani 
>>>> ( da card. Caffarra che invoca la Madonna perchè al Bergoglio gli 
>>>> venga un colpo ‘come a quall’altro’ ) .
>>>> Il  collega Siddi ha il diritto di esprimere le sue idee;  il fatto 
>>>> che non (ri)conosca la dottrina sociale della Chiesa non ne fa, per 
>>>> questo,  un  integralista  ( religioso o laico che sia) ma certo 
>>>> non si può definirlo ‘fervente cedente cattolico’ o almeno io non 
>>>> ho mai notato questa deriva nelle sue mail che di cattolicesimo non 
>>>> mi sembra trasudino (ma posso sbagliarmi)
>>>> Semplicemente il collega Siddi non sa.
>>>> D’altro canto non è facile trovare qualcuno che conosca la 
>>>> ‘Octagesima Adveniens’ di Paolo VI ( era il 1970 o giù di lì)  ed 
>>>> in pochi ( per lo più comunisti) hanno letto il Compendio della 
>>>> dottrina sociale della Chiesa del 2004 ( fatto a più mani tra le 
>>>> quali quella di Ratzinger e – dicunt – anche Bergoglio)  ‘ dove, a 
>>>> proposito della Immigrazione, ( tanto per dirne una...) si legge 
>>>> /L'immigrazione può essere una risorsa, anziché un ostacolo per lo 
>>>> sviluppo. Nel mondo attuale, in cui si aggrava lo squilibrio fra 
>>>> Paesi ricchi e Paesi poveri e in cui lo sviluppo delle 
>>>> comunicazioni riduce rapidamente le distanze, crescono le 
>>>> migrazioni di persone in cerca di migliori condizioni di vita, 
>>>> provenienti dalle zone meno favorite della terra: il loro arrivo 
>>>> nei Paesi sviluppati è spesso percepito come una minaccia per gli 
>>>> elevati livelli di benessere raggiunti grazie a decenni di crescita 
>>>> economica. Gli immigrati, tuttavia, nella maggioranza dei casi, 
>>>> rispondono a una domanda di lavoro che altrimenti resterebbe 
>>>> insoddisfatta, in settori e in territori nei quali la manodopera 
>>>> locale è insufficiente o non disposta a fornire il proprio 
>>>> contributo lavorativo.’/
>>>> D'altro canto Bergoglio dice cose banali. E pecca,/fortiter/ pecca, 
>>>> in originalità. dice cose già lette. Dice cose già scritte da 
>>>> tempo. Da due mila anni. Cose che da tempo, però, /ex cathedra, /e 
>>>> qui Siddi ha stupendamente ragione/, / _da quella cattedra_ nessuno 
>>>> diceva più.
>>>> O.C.
>>>> //
>>>> *From:* Valerio Savio <mailto:valerio.savio a giustizia.it>
>>>> *Sent:* Wednesday, November 09, 2016 7:04 PM
>>>> *To:* Siddi Massimiliano <mailto:massimiliano.siddi a giustizia.it> ; 
>>>> Mario Ardigò <mailto:marioardigo a yahoo.com>
>>>> *Cc:* area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>>>> *Subject:* [Area] SIDDI, il sogno di Pio XIII / Jude law
>>>>     Dunque per Massimiliano Siddi “Bergoglio, uomo più 
>>>> ‘inculturato’ che ‘acculturato’” , come scrive, “con il 
>>>> cattolicesimo universale autentico ha davvero poco a vedere”.  
>>>> Massimiliano, viene da rappresentarti che “Bergoglio” può essere 
>>>> “Bergoglio” per noi atei o agnostici che lo ammiriamo per quanto va 
>>>> facendo e dicendo ma non per i ferventi credenti cattolici come te. 
>>>> Siddi, rassegnati, è soffiato lo Spirito Santo, “Bergoglio” deve 
>>>> essere per te “Francesco”, per dogma della tua Chiesa infallibile 
>>>> ex cathedra Petri.  O ti sogni la notte the young Pope Pio XIII / 
>>>> Jude Law?
>>>> Lunga vita e lungo regno a Sua Santità.
>>>> Valerio Savio
>>>> *From:* Siddi Massimiliano <mailto:massimiliano.siddi a giustizia.it>
>>>> *Sent:* Tuesday, November 08, 2016 7:08 AM
>>>> *To:* Mario Ardigò <mailto:marioardigo a yahoo.com>
>>>> *Cc:* area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>>>> *Subject:* Re: [Area] R: da Mario Ardigò - appunti da intervento 
>>>> della prof. Urbinati il 4-11-16, durante il Congresso di Md a Bologna
>>>> I discorsi, spesso banali, di Bergoglio non rappresentano la 
>>>> "dottrina sociale" della Chiesa cattolica, ma, al più, la "dottrina 
>>>> socialista" in versione sudamericana e periferica di un uomo, più 
>>>> "inculturato" che "acculturato", che con il cattolicesimo 
>>>> universale autentico ha davvero poco a che vedere. Lo dimostra, del 
>>>> resto, il fatto che i suoi più accesi sostenitori sono proprio tra 
>>>> i non cattolici (che sa blandire, ma non convertire).
>>>> Massimiliano Siddi
>>>>
>>>> Inviato da iPad
>>>>
>>>> Il giorno 08 nov 2016, alle ore 02:05, Mario Ardigò 
>>>> <marioardigo a yahoo.com <mailto:marioardigo a yahoo.com>> ha scritto:
>>>>
>>>>> A Bologna non ho sentito nessuno favorevole alla proposta di far 
>>>>> votare gli avvocati sulle nostre valutazioni di professionalità. 
>>>>> Del resto la posizione di Area è nota.
>>>>>   Mi può essere sfuggito? Un pomeriggio sono mancato, ma ha 
>>>>> parlato la Camusso e non su questioni del nostro mondo.
>>>>> I nostri problemi non sono solo nostri. È tutto il mondo del 
>>>>> lavoro sotto scacco. Non ci si salva da soli, nè individualmente  
>>>>> nè come categoria. Il quadro generale è quello esposto dalla Urbinati.
>>>>> Quanto alla dottrina sociale cattolica, andatevi a leggere, se 
>>>>> siete interessati a queste cose, il discorso di Bergoglio del 5 
>>>>> novembre ai movimenti popolari che chiede di lottare per 
>>>>> terra,casa e lavoro per tutti (si apre così) e di impegnarsi per 
>>>>> trasformare le democrazie dominate dal grande capitale e, infine, 
>>>>> una vita austera contro la corruzione. Non sono cose che ha 
>>>>> inventato lui, è l'esperienza di liberazione sociale dell'America 
>>>>> Latina che cu arriva per suo tramite. Sono cose che non ci 
>>>>> riguardano? Decidete voi.
>>>>> A Bologna ho udito parole sprezzanti di un dirigente Anm contro 
>>>>> gli avvocati, senza distinguere buoni avvocati e cattivi avvocati: 
>>>>> Sono troppi ha detto. Bisogna non decimarli, di più, ridurli molto 
>>>>> di più perché sarebbero loro a far litigare la gente e a 
>>>>> convincerla a fare causa. Io se vedi molti avvocati vedi invece 
>>>>> molti possibili alleati nella riforma della giustizia. Più si è 
>>>>> più si conta politicamente. Il nostro guaio di oggi è di essere 
>>>>> isolati in società, e alcuni ci spingono ad isolarci sempre di 
>>>>> più. A Bologna si è andati in direzione contraria.
>>>>>   "Me ne frego!": in Europa il parlare fascista spopola. Se ne è 
>>>>> uscito anche Juncker. I lavoratori si salvano, peró, gridando il 
>>>>> contrario "I care!" (nella linea Kennedy>Milani).
>>>>> Mario Ardigò - Roma
>>>>> ------------------------------------------------------------------------
>>>>> Da: casa riccelli <mailto:riccelli91 a alice.it>
>>>>> Inviato: ‎07/‎11/‎2016 23:07
>>>>> A: thorgiov <mailto:thorgiov a libero.it>
>>>>> Cc: area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>>>>> Oggetto: Re: [Area] da Mario Ardigò - appunti da intervento della 
>>>>> prof. Urbinati il 4-11-16, durante il Congresso di Md a Bologna
>>>>>
>>>>> Se fossi venuto, avresti giudicato e udito ... "nelle tue orecchie" 😊
>>>>>
>>>>> stefano celli
>>>>>
>>>>> Il giorno 07 nov 2016, alle ore 19:00, thorgiov 
>>>>> <thorgiov a libero.it <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>>>>>
>>>>>> Mario, ma qualche appunto sulla ottima accoglienza fatta nel 
>>>>>> congresso alla proposta di dar modo agli avvocati  di votare in 
>>>>>> sede di consiglio giudiziario sulla valutazione di 
>>>>>> professionalità dei magistrati non lo hai preso ? Personalmente è 
>>>>>> un argomento che mi interessa molto di più della dottrina sociale 
>>>>>> della Chiesa cattolica.
>>>>>>
>>>>>> FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli 
>>>>>> Nord )
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Il 07/11/2016 08:33, mario ardigo ha scritto:
>>>>>>> Miei appunti dall’intervento svolto dalla prof. Nadia Urbinati 
>>>>>>> il 4-11-16 al Congresso di MD
>>>>>>> Vi propongo i miei appunti sull’intervento svolto dalla prof. 
>>>>>>> Nadia Urbinati il 4-11-16 al Congresso di MD. Avverto che 
>>>>>>> l'intervento ha riguardato anche altri argomenti.
>>>>>>> Oggi si trovano più giustificazioni alle diseguaglianze. Il 
>>>>>>> fatto nuovo è che sono condivise anche da coloro che ne sono 
>>>>>>> vittime.
>>>>>>> Al tempo dell'ultima crisi di Wall Street, in una relazione di 
>>>>>>> una banca si scrisse che l'ineguaglianza dei redditi "non era 
>>>>>>> poi così male", intendendo che essa era stimolo alla competizione.
>>>>>>> Questo è un filone di pensiero antico.
>>>>>>> A un Solone che voleva porre una diga alle diseguaglianze tra i 
>>>>>>> cittadini si contrappose un Platone che costruì un sistema 
>>>>>>> politico di ineguali.
>>>>>>> Sono stati proposti storicamente molti argomenti per 
>>>>>>> giustificare la diseguaglianza. La relatrice ha ricordato Hume, 
>>>>>>> Adam Smith, Mandeville, Burke, De Maistre, Nietsche, Carlyle, 
>>>>>>> Friedman, Von Hayek.
>>>>>>>   Sentimenti considerati negativi per l'etica, come avarizia e 
>>>>>>> invidia, stimolerebbero a migliorare e costituirebbero un 
>>>>>>> cemento sociale. Queste passioni sarebbero come un radar per 
>>>>>>> intercettare i bisogni e stimolare all'azione. E molti bisogni 
>>>>>>> sono artificiali, oggetto di interpretazione. Le differenze e le 
>>>>>>> diseguaglianze sarebbero fattore di progresso sociale.
>>>>>>>   Il pensiero democratico, invece, combatte le diversità 
>>>>>>> tiranniche. Ma gli sono coeve, fin dall'antichità correnti 
>>>>>>> opposte, che contrastano i programmi sociali.
>>>>>>>   Oggi, nella volontà di affermazione della "meritocrazia", si 
>>>>>>> sostiene che le diseguaglianze nella società sono "meritate", 
>>>>>>> frutti di insufficiente impegni po' o di doti scarse. È 
>>>>>>> l'ideologia del darwinismo sociale, dell'affermazione dei più 
>>>>>>> adatti. Le ineguaglianze hanno e cercano un riconoscimento 
>>>>>>> sociale come "meritate". Ma si presta attenzione solo al momento 
>>>>>>> iniziale della “gara” della competizione, non agli esiti. Se 
>>>>>>> tutti sono messi in grado di competere, come si sostiene in 
>>>>>>> questa prospettiva, non si tiene poi conto delle diseguaglianze 
>>>>>>> che ne derivano, non ce se ne scandalizza più. Ma il punto 
>>>>>>> iniziale della competizione, che si valuta come uguale per 
>>>>>>> tutti, viene considerato da un punto di vista ideale, non della 
>>>>>>> situazione com'è veramente, dei privilegi sociali.
>>>>>>> Così si sostiene che nessuno deve chiedere alla società più di 
>>>>>>> quello che riesce a ottenere. Anzi, è ritenuto sbagliato 
>>>>>>> correggere la competizione e i suoi esiti, visti come stato di 
>>>>>>> natura e non come costruzione sociale. C'è la retorica 
>>>>>>> dell'emulazione, del rimboccarsi le maniche, che scoraggia alla 
>>>>>>> rivolta contro discriminazioni  di classe. Si tratta  una vera e 
>>>>>>> propria rieducazione sociale di massa. Non si dovrebbe, secondo 
>>>>>>> questa ideologia, correggere in corso d'opera là competizioni 
>>>>>>> per ridurre il numero dei perdenti, nei  confronti dei quali è 
>>>>>>> ammessa solo la filantropia dei vincitori. Se non ci fossero 
>>>>>>> questi ultimi, si sostiene, vale a dire  i più ricchi, i 
>>>>>>> vincitori nella competizione sociale, chi si occuperebbe dei 
>>>>>>> poveri? Chi perde merita, in quest’ottica solo benevolenza 
>>>>>>> volontaria.
>>>>>>>   Tutto ciò distrugge la solidarietà sociale e la possibilità di 
>>>>>>> redenzione delle masse dei perdenti, perché i più poveri vengono 
>>>>>>> spinti a farsi guerra fra loro invece di coalizzarsi contro 
>>>>>>> l’avversario di classe.
>>>>>>> In democrazia invece alcuni beni non possono essere oggetto di 
>>>>>>> competizione e seguono il bisogno non la possibilità economica e 
>>>>>>> la vittoria nella competizione sociale. Nessuno ne può essere 
>>>>>>> privato. Ad esempio l’acqua, l’aria, ma anche altri beni 
>>>>>>> indispensabili per una vita dignitosa.
>>>>>>> Come esempio di quest’ultima concezione propongo le parole di 
>>>>>>> Jorge Mario Bergoglio, pronunciate il 5 novembre scorso ad un 
>>>>>>> incontro con i movimenti popolari del mondo:  “In questo nostro 
>>>>>>> terzo incontro esprimiamo la stessa sete, la sete di giustizia, 
>>>>>>> lo stesso grido: terra, casa e lavoro per tutti [in spagnolo: 
>>>>>>> tierra, techo, trabajo. Le 3-T]”. Si tratta delle rivendicazioni 
>>>>>>> proposte fin dagli esordi dal socialismo storico e solo 
>>>>>>> recentemente recepite anche dalla dottrina sociale cattolica.
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