[Area] R: R: R: SIDDI, il sogno di Pio XIII / Jude law

Mancuso Paolo paolo.mancuso a giustizia.it
Ven 11 Nov 2016 13:08:43 CET


Ma chiamare destra la destra e sinistra la sinistra è forse semplificatorio? Io credo di no.
O nella comunità ecclesiale destra e sinistra non esistono? Io credo che esistano.
O forse è solo semplice, per capire? Io credo di si.
Basta solo capire, e poi che ciascuno si aggreghi con chi gli pare.
Però è probabile che ci siano troppi equivoci in giro
PM

Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di Mario Ardigò
Inviato: venerdì 11 novembre 2016 12:59
A: area a areaperta.it
Oggetto: [Area] R: R: SIDDI, il sogno di Pio XIII / Jude law

La cosa può essere messa così: come ci sentiamo nel mondo dell'era Trump\Putin? A nostro agio? L'onda lunga arriverà anche da noi.
Mario Ardigò
________________________________
Da: Adriana Gherardi<mailto:adriana.gherardi a giustizia.it>
Inviato: ‎11/‎11/‎2016 12:14
A: 'thorgiov'<mailto:thorgiov a libero.it>; area a areaperta.it<mailto:area a areaperta.it>
Oggetto: [Area] R:  SIDDI, il sogno di Pio XIII / Jude law

Scusate se intervengo in modo tanto diretto, ma credete davvero che questa sia la sede opportuna per le vostre  alte disquisizioni teologiche che intasano la posta di tutti i colleghi interessati in modo più prosaico a svolgere il proprio lavoro quotidiano?


Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di thorgiov
Inviato: venerdì 11 novembre 2016 10:15
A: area a areaperta.it<mailto:area a areaperta.it>
Oggetto: Re: [Area] SIDDI, il sogno di Pio XIII / Jude law


Io non sono credente.  Non possiedo neppure il senso del peccato e della colpa che ne deriva. Bergoglio non mi affascina, non mi convince, non condivido nessuna delle sue idee, ma nemmeno provo ostilità nei suoi confronti. Questo perchè sono un indifferente nel vero senso della parola. Credo che la Chiesa debba preoccuparsi più degli indifferenti che di coloro i quali la contestano all'interno della comunità dei cattolici.

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )

Il 10/11/2016 22:44, Siddi Massimiliano ha scritto:
L'equivoco di fondo di questo dibattito, perfettamente compreso solo da Enrico Infante, e' rappresentato dal fatto che la fede cattolica non si esaurisce nella dottrina sociale della Chiesa; ammesso, e non concesso, che le uscite più o meno estemporanee ed i discorsi di Bergoglio possano essere ritenuti, canonicamente, magistero ufficiale anche sotto questo profilo.
Il problema non è quanto Bergoglio piace ai credenti cattolici, comunque per tradizione e disciplina in maggioranza ben  disposti verso la figura del Papa, ma perché piace tanto a non credenti, diversamente credenti ed indifferenti. Ciò, a mio avviso, avviene perché parla un linguaggio semplicistico (non "semplice"), che evita, sapientemente, di provocare le coscienze sui principi fondanti dei dogmi e dell'autentica morale cattolica, preferendo attestarsi sulle comode certezze a - dogmatiche dei temi sociali ed oscurare il piano ontologico del peccato, spostandolo su quello prospettico della fallacia del giudizio umano su di esso.
Poiche' per lui, come già un tempo per l'eretico Marcione, definito da Policarpo "discepolo di Satana", non esiste il "Deus iustus", ma solo il "Deus alienus" della misericordia, nessuno si sente più chiamato alle sue responsabilità morali e spirituali extra - sociali, ma tutti si sentono da lui confortati nel proprio auto - assolversi dal peccato morale/mortale individuale.
Ecco perché piace tanto Bergoglio ai non cattolici: perché, come Marcione, sacrifica il "Deus iustus" al "Deus alienus" della misericordia a prescindere.
Ma il Dio cattolico non è solo il "Deus alienus"  "marcionita" della misericordia incondizionata, e' anche e soprattutto il "Deus iustus" che condanna eternamente il peccatore irredento ed impenitente al "pianto e stridore di denti".

                 Massimiliano Siddi



Inviato da iPad

Il giorno 10 nov 2016, alle ore 14:32, Canali Olindo <olindo.canali a giustizia.it<mailto:olindo.canali a giustizia.it>> ha scritto:
Mi trovo sempre d’accordo con quanto scrive Valerio Savio, però mi permetto, questa volta, di fargli  un appunto. Non credo sia corretto apostrofare il collega Siddi con la definizione di ‘fervente credente cattolico’ che – a parte il significato generale in se – richiama movimenti eretici settari di tipo lefebvriano, anticonciliari, siriani ( da card Siri ) o Caffariani ( da card. Caffarra che invoca la Madonna perchè al Bergoglio gli venga un colpo ‘come a quall’altro’ ) .
Il  collega Siddi ha il diritto di esprimere le sue idee;  il fatto che non (ri)conosca la dottrina sociale della Chiesa non ne fa, per questo,  un  integralista  ( religioso o laico che sia) ma certo non si può definirlo ‘fervente cedente cattolico’ o almeno io non ho mai notato questa deriva nelle sue mail che di cattolicesimo non mi sembra trasudino (ma posso sbagliarmi)
Semplicemente il collega Siddi non sa.
D’altro canto non è facile trovare qualcuno che conosca la ‘Octagesima Adveniens’ di Paolo VI ( era il 1970 o giù di lì)  ed in pochi ( per lo più comunisti) hanno letto il Compendio della dottrina sociale della Chiesa del 2004 ( fatto a più mani tra le quali quella di Ratzinger e – dicunt – anche Bergoglio)  ‘ dove, a proposito della Immigrazione, ( tanto per dirne una...) si legge  L'immigrazione può essere una risorsa, anziché un ostacolo per lo sviluppo. Nel mondo attuale, in cui si aggrava lo squilibrio fra Paesi ricchi e Paesi poveri e in cui lo sviluppo delle comunicazioni riduce rapidamente le distanze, crescono le migrazioni di persone in cerca di migliori condizioni di vita, provenienti dalle zone meno favorite della terra: il loro arrivo nei Paesi sviluppati è spesso percepito come una minaccia per gli elevati livelli di benessere raggiunti grazie a decenni di crescita economica. Gli immigrati, tuttavia, nella maggioranza dei casi, rispondono a una domanda di lavoro che altrimenti resterebbe insoddisfatta, in settori e in territori nei quali la manodopera locale è insufficiente o non disposta a fornire il proprio contributo lavorativo.’

D'altro canto Bergoglio dice cose banali.  E pecca, fortiter pecca, in originalità. dice cose già lette. Dice cose già scritte da tempo. Da due mila anni. Cose che da tempo, però, ex cathedra, e qui Siddi ha stupendamente ragione,  da quella cattedra nessuno diceva più.
O.C.

From: Valerio Savio<mailto:valerio.savio a giustizia.it>
Sent: Wednesday, November 09, 2016 7:04 PM
To: Siddi Massimiliano<mailto:massimiliano.siddi a giustizia.it> ; Mario Ardigò<mailto:marioardigo a yahoo.com>
Cc: area a areaperta.it<mailto:area a areaperta.it>
Subject: [Area] SIDDI, il sogno di Pio XIII / Jude law

    Dunque per Massimiliano Siddi “Bergoglio, uomo più ‘inculturato’ che ‘acculturato’” , come scrive, “con il cattolicesimo universale autentico ha davvero poco a vedere”.  Massimiliano, viene da rappresentarti che “Bergoglio” può essere “Bergoglio” per noi atei o agnostici che lo ammiriamo per quanto va facendo e dicendo ma non per i ferventi credenti cattolici come te. Siddi, rassegnati, è soffiato lo Spirito Santo, “Bergoglio” deve essere per te “Francesco”, per dogma della tua Chiesa infallibile ex cathedra Petri.  O ti sogni la notte the young Pope Pio XIII / Jude Law?
Lunga vita e lungo regno a Sua Santità.
Valerio Savio

From: Siddi Massimiliano<mailto:massimiliano.siddi a giustizia.it>
Sent: Tuesday, November 08, 2016 7:08 AM
To: Mario Ardigò<mailto:marioardigo a yahoo.com>
Cc: area a areaperta.it<mailto:area a areaperta.it>
Subject: Re: [Area] R: da Mario Ardigò - appunti da intervento della prof. Urbinati il 4-11-16, durante il Congresso di Md a Bologna

I discorsi, spesso banali, di Bergoglio non rappresentano la "dottrina sociale" della Chiesa cattolica, ma, al più, la "dottrina socialista" in versione sudamericana e periferica di un uomo, più "inculturato" che "acculturato", che con il cattolicesimo universale autentico ha davvero poco a che vedere. Lo dimostra, del resto, il fatto che i suoi più accesi sostenitori sono proprio tra i non cattolici (che sa blandire, ma non convertire).

                                 Massimiliano Siddi



Inviato da iPad

Il giorno 08 nov 2016, alle ore 02:05, Mario Ardigò <marioardigo a yahoo.com<mailto:marioardigo a yahoo.com>> ha scritto:
A Bologna non ho sentito nessuno favorevole alla proposta di far votare gli avvocati sulle nostre valutazioni di professionalità. Del resto la posizione di Area è nota.
  Mi può essere sfuggito? Un pomeriggio sono mancato, ma ha parlato la Camusso e non su questioni del nostro mondo.
I nostri problemi non sono solo nostri. È tutto il mondo del lavoro sotto scacco. Non ci si salva da soli, nè individualmente  nè come categoria. Il quadro generale è quello esposto dalla Urbinati.
Quanto alla dottrina sociale cattolica, andatevi a leggere, se siete interessati a queste cose, il discorso di Bergoglio del 5 novembre ai movimenti popolari che chiede di lottare per terra,casa e lavoro per tutti (si apre così) e di impegnarsi per trasformare le democrazie dominate dal grande capitale e, infine, una vita austera contro la corruzione. Non sono cose che ha inventato lui, è l'esperienza di liberazione sociale dell'America Latina che cu arriva per suo tramite. Sono cose che non ci riguardano? Decidete voi.
A Bologna ho udito parole sprezzanti di un dirigente Anm contro gli avvocati, senza distinguere buoni avvocati e cattivi avvocati: Sono troppi ha detto. Bisogna non decimarli, di più, ridurli molto di più perché sarebbero loro a far litigare la gente e a convincerla a fare causa. Io se vedi molti avvocati vedi invece molti possibili alleati nella riforma della giustizia. Più si è più si conta politicamente. Il nostro guaio di oggi è di essere isolati in società, e alcuni ci spingono ad isolarci sempre di più. A Bologna si è andati in direzione contraria.
  "Me ne frego!": in Europa il parlare fascista spopola. Se ne è uscito anche Juncker. I lavoratori si salvano, peró, gridando il contrario "I care!" (nella linea Kennedy>Milani).
Mario Ardigò - Roma
________________________________
Da: casa riccelli<mailto:riccelli91 a alice.it>
Inviato: ‎07/‎11/‎2016 23:07
A: thorgiov<mailto:thorgiov a libero.it>
Cc: area a areaperta.it<mailto:area a areaperta.it>
Oggetto: Re: [Area] da Mario Ardigò - appunti da intervento della prof. Urbinati il 4-11-16, durante il Congresso di Md a Bologna
Se fossi venuto, avresti giudicato e udito ... "nelle tue orecchie" 😊

stefano celli

Il giorno 07 nov 2016, alle ore 19:00, thorgiov <thorgiov a libero.it<mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:

Mario, ma qualche appunto sulla ottima accoglienza fatta nel congresso alla proposta di dar modo agli avvocati  di votare in sede di consiglio giudiziario sulla valutazione di professionalità dei magistrati non lo hai preso ? Personalmente è un argomento che mi interessa molto di più della dottrina sociale della Chiesa cattolica.

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )

Il 07/11/2016 08:33, mario ardigo ha scritto:
Miei appunti dall’intervento svolto dalla prof. Nadia Urbinati il 4-11-16 al Congresso di MD

Vi propongo i miei appunti sull’intervento svolto dalla prof. Nadia Urbinati il 4-11-16 al Congresso di MD. Avverto che l'intervento ha riguardato anche altri argomenti.
Oggi si trovano più g

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