[Area] R: [Nuovarea] R: Processo penale, ritorna in pista il Ddl. Ora è possibile il via libera a febbraio

Castaldi Stefania stefania.castaldi a giustizia.it
Gio 15 Dic 2016 09:48:39 CET


Da giudice penale prima e pm poi la penso esattamente come te.
Buona giornata a tutti
Stefania Castaldi


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-------- Messaggio originale --------
Da: rainer13 a libero.it
Data:12/15/2016 09:03 (GMT+01:00)
A: donatella.salari a tiscali.it,area a areaperta.it,nuovarea a nuovarea.it
Oggetto: [Nuovarea] R: Processo penale, ritorna in pista il Ddl. Ora è possibile il via libera a febbraio

A proposito di penale: sono giudice civile al tribunale di roma.
Nel mio lavoro mi capita di impattare contro sentenze penali o decreti penali in
queste materie: invasione di edifici e disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone.
Mi occupo di locazioni. Leggo di decreti penali che riguardano gli occupanti abusivi di alloggi
di edilizia residenziale pubblica (ATER o Comune di Roma) con comminatoria di 300 euro di multa
per il reato commesso; leggo di sentenze penali che comminano euro 500 per il disturbo arrecato
dal "disturbante" locale notturno con musica dal vivo assordante ai piani superiori di un palazzo,
dopo dibattimento, ascolto di testi, intervento dell'ARPA,etc...magari CTU...
Mi chiedo: ma a che serve tutto sto spreco di attività giurisdizionale (pg, pm, gip, attività di cancelleria)
per questi reati se la sanzione è praticamente inutile ??
L'occupante abusivo (indigente o scaltro furbo che sia è la stessa cosa) avverte la deterrenza della sanzione
penale inflittagli ?   Il gestore di un locale notturno si intimorisce dei 500 euro ai quali viene condannato
penalmente ?  INSOMMA: tutto lavoro inutile e defatigatorio in sede penale, con impegno di tante
persone per partorire un topolino. E con il susseguente lavoro in sede di esecuzione penale che, come
letto in altre mail, non viene eseguito per riscuotere le micro somme di condanna per carenza di personale
o altro...
I medesimi illeciti, quando vengono a processo civile vedono la condanna all'immediato rilascio dell'immobile
occupato o l'inibizione delle immissioni moleste anche in sede cautelare ex art. 700 cpc con proibizione
dello svolgimento di musica al vivo e con, nei casi più gravi, inibizione di ogni attività del locale notturno molesto;
ed anche l'autorità amministrativa è dotata di strumenti al riguardo.
Insomma: a che servono sti reati ? così come sono producono tutta fuffa giurisdizionale ingolfando una macchina
che invece necessiterebbe di concentrarsi solo sui reati SERI puniti con PENE SEVERE.
francesco ranieri giudice tribunale roma


----Messaggio originale----
Da: donatella.salari a tiscali.it
Data: 15/12/2016 0.40
A: <area a areaperta.it>, <nuovarea a nuovarea.it>
Ogg: [Nuovarea] Processo penale, ritorna in pista il Ddl. Ora è possibile il via libera a febbraio


Saluti a Voi Tutti
Donatella Salari

http://www.ristretti.org/Le-Notizie-di-Ristretti/processo-penale-ritorna-in-pista-il-ddl-ora-e-possibile-il-via-libera-a-febbraio

Processo penale, ritorna in pista il Ddl. Ora è possibile il via libera a febbraio

di Donatella Stasio

 Il Sole 24 Ore, 14 dicembre 2016

 La riforma era stata accantonata da Renzi in attesa del referendum. La presenza di Andrea Orlando come ministro della Giustizia anche nel governo Gentiloni lo lasciava presagire, ma le parole del neopresidente del Consiglio sui punti-chiave dell'agenda del nuovo Esecutivo sono state la conferma ufficiale che la riforma del processo penale verrà tirata fuori dalla palude in cui era finita prima del referendum, e portata al traguardo.



È infatti tra quelle "in corso" citate da Gentiloni, alle quali il governo intende "ridare slancio", con un "impulso ulteriore". Musica per le orecchie di Orlando, che peraltro sarebbe stato in grande imbarazzo a rimanere in via Arenula spogliato di una delle riforme sulla giustizia che, nelle intenzioni del governo Renzi, era tra le più "qualificanti", e che il guardasigilli ha difeso con le unghie e con i denti contro il tentativo, di Renzi e della sua stessa maggioranza, di archiviarla, mettendola su un binario morto in attesa dell'esito referendario.

Troppo divisiva, sia rispetto all'opposizione sia nella maggioranza e nel Pd, per essere sottoposta al voto, anche di fiducia, alla vigilia di una consultazione popolare dall'esito incerto, poi rivelatosi addirittura catastrofico per l'ex premier. Troppo impopolare, poi, anche fra magistrati e avvocati, che però avevano deciso di mandar giù quel boccone amaro, frutto di una serie di compromessi, nella speranza che alcune norme della legge non venissero mai attuate.

Il Ddl sul processo penale è infatti composto di 40 articoli sulle più svariate materie (prescrizione, intercettazioni, carcere, durata delle indagini, video-conferenze, aumento di pene per furti, scippi, voto di scambio politico, impugnazioni), molti dei quali contengono norme di delega da attuare in un anno. L'esame del provvedimento riprenderà al Senato a gennaio e, una volta approvato, tornerà alla Camera per la ratifica.

Se non ci saranno intoppi (ci sono circa 200 voti segreti e la fiducia, a questo punto, sembra difficile), potrebbe diventare legge a febbraio. In tal caso, se il governo Gentiloni durerà per tutta la legislatura, avrà il tempo per emanare i decreti di attuazione su intercettazioni, nuovo ordinamento penitenziario, impugnazioni, videoconferenze. Se, invece, si dovesse andare a elezioni anticipate a giugno, l'attuazione sarà lasciata in eredità al prossimo governo, che dovrà provvedere nel tempo rimanente e sempre che vi sia continuità politica con i due precedenti.

Il cammino è tutt'altro che in discesa perché, nel frattempo, l'Unione delle camere penali si è rimangiata il via libera dato a Orlando (sia pure controvoglia), diffidando anzi dall'approvare la riforma, salvo che per la parte sul carcere. È invece finora rimasta silenziosa l'Anm, che con il suo presidente Piercamillo Davigo aveva prima definito la riforma "inutile e dannosa" ma poi aveva dato semaforo verde, confidando in alcuni ritocchi promessi da Renzi e da Orlando, come l'allungamento (da tre ad almeno sei mesi) del tempo entro cui il Pm, chiusa l'indagine, può chiedere il rinvio a giudizio.

A questa condizione, e con l'ulteriore promessa di Renzi di assumere altri cancellieri nei Tribunali (ormai alla paralisi) nonché di estendere la proroga dell'età pensionabile a una cerchia di magistrati più ampia di quelli beneficiati dal governo, l'Anm ha sospeso la proclamazione dello sciopero. Ora, l'unica possibilità del governo di mantenere quelle promesse è infilare le due misure nel decreto mille-proroghe. Sul quale sono puntati gli occhi delle toghe.



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