[Area] Un problema molto serio nel disegno di legge sulla responsabilità sanitaria

mario ardigo marioardigo a yahoo.com
Sab 28 Gen 2017 04:30:16 CET


Unproblema molto serio nel disegno di legge sulla responsabilità sanitaria


 
 La riforma della responsabilità sanitaria èattualmente al secondo esame della Camera dei deputati, dopo l’approvazione conmodifiche da parte del Senato.

 Nella riunione dell’altro ieri del gruppodella Procura di Roma che si occupa di indagini sulla sanità abbiamo individuatoun problema molto serio nel testo attualmente in discussione.

 La nuova legge prevede che, nei procedimentigiudiziari sulla responsabilità sanitaria, nei casi complessi si nomininocollegi di consulenti tecnici, non limitandosi al medico legale (art.15). Sequesta norma verrà approvata, le consulenze collegiali diventeranno lanormalità in questo campo, perché la gran parte dei casi in materia sanitariasono complessi. Quando un caso è complesso? Quando richiede, per essere compreso,diverse competenze specialistiche. Questo si verifica quasi sempre in medicinae infatti, nei reparti ospedalieri, si chiamano frequentemente specialisti dialtri reparti in consulenza.

  In un’indagine giudiziaria conta molto l’affidabilità dei giudizi. Vale a direche si sia ben compreso il caso clinico implicato. Questo va molto oltre lecapacità della scienza del magistrato, il quale in genere ha studiato sololegge. Le conoscenze del magistrato devono quindi essere integrate  con quelle diconsulenti di altre scienze. Segnalo che questa è la situazione normale nellescienze contemporanee. Ognuno, rispetto ad altre scienze, è un ignorante colto. Evidenzio anche che,nelle indagini in materia di sanità, non basta il senso comune. Senza i consulenti che occorrono l’indagine è inaffidabile.  Il più delle volte le indagini inaffidabili  portano ad un nulla di fatto e questo potrebbeessere un risultato ingiusto se c’era responsabilità. Ma anche a condanneingiuste. 

  In passato i magistrati si affidavano almedico legale come a uno specialista tuttologomedico. Ma nella scienza di oggi nonci sono tuttologi. Capirlo è ungrosso progresso culturale, stabilirlo per legge ancora di più. 

 Nel passaggio al Senato il disegno di legge haperò avuto una modifica che mette a grave rischio quel progresso. E’ statoinfatti inserito un ultimo comma dell’art.15 che limita molto gli onorari deicollegi di consulenti tecnici nelle indagini sanitarie. Già le tariffe sonomolto basse, non vengono aggiornate dal 2002. La Corte Costituzionale, ma solo perun problema specifico, nel 2015 le ha già dichiarate inadeguate, e perciòincostituzionali. Quel comma però prevede addirittura che, nel caso diconsulenze collegiali in materia di indagini sanitarie, i componenti delcollegio dovrebbero dividersi l’onorario che spetterebbe ad un singoloconsulente tecnico. Con la norma attualmente in vigore, invece, quell’onorarioviene aumentato del 40% per ciascun consulente tecnico, e poi lo si divide peril numero dei consulenti. Questo continuerà a farsi per le consulenze in altricampi.

 Gli onorari vengono liquidati o in base atabelle, che prevedono un tariffa per ogni prestazione, o in base al tempooccorso per lo svolgimento dell’incarico. Nel caso di consulenze collegiali conprestazioni previste nelle tabelle e altre non previste, che dovrebbero essereliquidate a tempo, nella Procura di Roma prendiamo come base per il calcoloquelle delle tabelle. Quindi, per fare un esempio, in un caso di responsabilitàsanitaria relativo alla morte di un paziente, operato al cuore,  dopo una lunga degenza in terapia intensiva ein rianimazione, con nomina di un consulente medico legale, di un cardiochirurgoe di un anestesista rianimatore e la necessità di eseguire autopsia e di studiaree valutare migliaia di pagine di cartella clinica, prendiamo come base la tariffastabilita per il medico legale, che è al massimo di €387,86,  la aumentiamo del 40% per ogni altro consulentetecnico, poi dividiamo per 3, e fanno €181,00 a consulente. Con le nuove norme:€129,29. Se prendiamo come riferimento l’onorario a tempo, poiché in genere sidanno due mesi di tempo, ogni consulente tecnico con le nuove norme avrebbe€654,17 (ora ha un po’ di più). E’ chiaro che avremo ulteriori problemi atrovare consulenti tecnici disposti a collaborare in indagini giudiziarie sullaresponsabilità sanitaria, che qualche volta coinvolgono grossi nomi dellamedicina e non di rado, comunque, reparti da loro diretti. Le difese degli indagati,invece, pagano i loro consulenti a tariffe di mercato, perché questi costi sonocoperti dalle polizze assicurative per responsabilità sanitaria, e quindi siprocurano il meglio che c’è in ogni settore. Già un consulente tecnico medicoche collabora con l’autorità giudiziaria potrebbe essere esposto a ritorsionisul piano professionale, in più lo dovrebbe fare per compensi ritenuti inadeguatidalla Corte Costituzionale, che la nuova legge addirittura riduce rispetto allasituazione attuale.

  Nella nuova legge è molto positivo prevederecollegi di consulenti tecnici per le indagini giudiziarie complesse in materiasanitaria, per renderle affidabili.Ma non sono in linea con questo obiettivo le norme che, nel caso di consulenzecollegiali per indagini in materia sanitaria, sostanzialmente riducono glionorari rispetto a ciò che accade oggi. Tanto più che questa limitazione non siapplica a tutti i consulenti tecnici dell’autorità giudiziaria, ma solo aquelli nominati per le inchieste in materia di sanità, per di più per l’esamedi casi complessi.

  Nelle grandi città universitarie probabilmenteci sarà ancora un interesse a collaborare con l’autorità giudiziaria, anche conquei compensi, per ragioni scientifiche, e la qualità forse non ne risentirà.Ma negli altri centri? 

  Bisogna anche tener conto che, per un’altramodifica introdotta dal Senato all’art.15 del disegno di legge, l’autoritàgiudiziaria potrà nominare consulenti tecnici scegliendoli in tutti i casi solo  tra quelli che si sono iscritti negli speciali Albi previsti dalle norme di attuazionedei  codici di procedura, quindi traspecialisti che abbiano fatto espressamente la scelta volontaria (non li si puòiscrivere d’ufficio) di collaborare con l’autorità giudiziaria   e che, una volta inseriti in quegli Albi,non potranno rifiutare la nomina da parte del magistrato. Ma  gli specialisti più quotati sarannoriluttanti collaborare con l’autorità giudiziaria e quindi a iscriversi.Preferiranno fare i consulenti per le difese. E i magistrati, nel giudicare,devono tener conto di ogni relazione tecnica in atti. Potremmo avere da unlato, da parte dei consulenti dei magistrati, relazioni tecniche un po’ tiratevia, fatte nei ritagli di tempo e da specialisti che sono quello che sono, e,dal lato delle difese, veri e propri trattati di medicina specialistica scrittidai nomi più autorevoli. Da questo conseguirà che la comprensione del casoclinico necessaria per la decisione giudiziaria potrebbe essere maggiormenteorientata dai consulenti delle difese, con ciò che ne consegue.

  Osservoanche che la nuova legge vuole indurre il magistrato a nominare tutti  gli specialisti che occorrono per comprendereun caso clinico, ma in sede giudiziaria si sarà  fatalmente indotti a limitarne il numero,perché essi dovranno dividersi l’onorario che sarebbe spettato al singolo.Quindi: più gente collaborerà con il magistrato meno prenderà di onorario. E’paradossale. Si cercherà di contenere questa ingiustizia limitando il numerodei consulenti, con ciò avendo una comprensione meno affidabile del casoclinico.

 Modificare quel comma introdotto in Senatosignificherebbe però non approvare le nuove norme nell’attuale legislatura, chesta rapidamente tramontando secondo ciò che si sente in giro e che comunque èall’ultimo anno della durata normale. Sarebbe molto grave. Bisognerebbe poiripartire da capo nella nuova legislatura. Ma sarebbe possibile rimediare, perora, al problema in un altro modo, e senza necessità di norme di legge,semplicemente modificando il decreto ministeriale del 2002 che prevede letabelle con i compensi per i consulenti tecnici dell’autorità giudiziaria,introducendo una voce specifica nel caso di consulenze tecniche collegiali incampo sanitario per casi complessi, con tariffe orientate secondo i valori dimercato e con una forbice  ampia tra un minimo e un massimo, in modo daconsentire al magistrato di commisurare l’onorario da corrispondere al collegioin base alla complessità della prestazione.

MarioArdigò - Roma 

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