[Area] [Nuovarea] R: Area e i diritti di fine vita

Stefania Donadeo stefania.donadeo a giustizia.it
Mer 1 Mar 2017 09:46:14 CET


Condivido le riflessioni di Stefano Civardi. 
Mi pare che si faccia confusione tra il “suicidio assistito” e l’eutanasia.
Inoltre, se deve esistere il rispetto per chi decide di non voler più vivere  deve altresì esistere il rispetto per una categoria professionale che non è deputata ad uccidere ma alla tutela della salute. L’ex ASL ora ha un altro nome: Agenzia per la Tutela della Salute metropolitana. Ecco, questo bel nome è lontano dall’idea di dover/poter somministrare la morte a richiesta ( e poi quando, in quali condizioni? il soggetto è capace di intendere e di volere al momento della decisione? ).
Infine, in AREA ci sono anche molti cattolici – io sono tra questi- e quindi non bisogna meravigliarsi se qualcuno crede che la Vita sia un dono irrinunciabile.
Stefania Donadeo

From: Chiara Valori 
Sent: Tuesday, February 28, 2017 5:30 PM
To: Anna Magelli ; Stefano Civardi ; 'Coordinamento Area' ; mailinglist-anm a associazionemagistrati.com ; nuovarea a nuovarea.it ; 'area' 
Subject: Re: [Nuovarea] R: Area e i diritti di fine vita

Sì, anche io condivido l’invito alla pacatezza e alla riflessione di Stefano. 
Credo che sia necessario ancora trovare spazi di riflessione comune, davvero rispettosi delle diverse opinioni e lontano dall’emotività del momento.
chiara


From: Anna Magelli 
Sent: Tuesday, February 28, 2017 5:12 PM
To: Stefano Civardi ; 'Coordinamento Area' ; mailinglist-anm a associazionemagistrati.com ; nuovarea a nuovarea.it ; 'area' 
Subject: Re: [Nuovarea] R: Area e i diritti di fine vita

concordo con Stefano Civardi: troppa sintesi nel comunicato di Area, che riguarda un argomento le cui molteplici e difficilissime implicazioni avrebbe certamente meritato una riflessione ben più completa.
Non condivido l’impulso ad uscire con comunicati a ridosso dell’emotività che è conseguente a certe vicende e alla loro pubblicizzazione, con modalità non sempre  rispettose della dignità e della riservatezza di un uomo che  ha effettuato una simile tragica scelta (mi riferisco alle foto e video anche degli ultimi istanti precedenti la morte).
Il che non toglie la necessità e l’urgenza di affrontare l’argomento.
Anna Magelli


From: Stefano Civardi 
Sent: Tuesday, February 28, 2017 4:17 PM
To: 'Coordinamento Area' ; mailinglist-anm a associazionemagistrati.com ; nuovarea a nuovarea.it ; 'area' 
Subject: [Nuovarea] R: Area e i diritti di fine vita

I confini fra rifiuto dell’accanimento terapeutico e diritto al suicidio meritano forse una riflessione più articolata e meno emotiva che inevitabilmente mal si presta ad un comunicato di sei righe nelle quali non riesco a trovare il lume che AREA offre al legislatore. Dovremmo forse distinguere fra vite che vale la pena di essere vissute e vite che si possono rifiutare ? Ci sono vite la cui eliminazione, con il consenso dell’interessato, è opportuna ? Qual è il grado di handicap che consente l’eliminazione, su base volontaria ovviamente ? Comprendo come sia oggettivamente difficile disciplinare la materia…

Stefano Civardi

Da: Nuovarea [mailto:nuovarea-bounces a nuovarea.it] Per conto di Coordinamento Area
Inviato: martedì 28 febbraio 2017 11:30
A: mailinglist-anm a associazionemagistrati.com; <nuovarea a nuovarea.it> <nuovarea a nuovarea.it>; area <area a areaperta.it>
Oggetto: [Nuovarea] Area e i diritti di fine vita

 

< La straziante vicenda umana di Fabiano Antoniani, e il suo doloroso epilogo , che lo ha visto costretto a un inumano viaggio finale , suscita emozioni profondissime e interroga le coscienze di tutti noi , cittadini prima ancora che magistrati. Ancora una volta un drammatico caso evidenzia un vuoto normativo che permane ancorché si tratti di regolare diritti fondamentali in coerenza con principi sovranazionali e costituzionali e di rispondere  ad istanze ormai diffusamente avanzate dai cittadini. Riteniamo che la corretta lettura ed applicazione di tali principi debbano portare a riconoscere 

la libertà di autodeterminazione negando ogni forma di 'obbligo di vivere ' incompatibile con i principi della carta costituzionale .  La giurisdizione - non di rado accusata di supplenza da quella stessa politica che troppo spesso abdica ai propri doveri - ha saputo svolgere il proprio compito in precedenti, dolorosi casi, individuando nella carta costituzionale una tavola di valori supremi, in cui trovano irrinunciabile tutela la dignità umana, la libertà e, a ben vedere, la vita nel suo senso più profondo .

Il Coordinamento nazionale di Area 

I componenti di Area in CDC



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