[Area] R: Area e i diritti di fine vita , siamo tutti laici

Imperato MArco marco.imperato a giustizia.it
Mer 1 Mar 2017 15:54:23 CET


Aggiungo, da cattolico, che anche io sono laico!

Tutti lo siamo… perché tutti ci muoviamo in uno Stato di diritto, liberale,
non confessionale (almeno in ipotesi)

 

Da cattolico e ancor prima da essere umano vorrei anzitutto fossimo capaci
di non lasciare solo nessuno nella sofferenza.

Detto questo (e non è poco), non vedo come si possa impedire che una persona
si determini consapevolmente e autonomamente per porre fine alle proprie
sofferenze.

 

Rilevo amaramente come proprio oggi esca la notizia che l’Unicef denuncia
una situazione gravissima e disumana dei detenuti in Libia, con aggressioni,
molestie e violenze sessuali anche verso donne e bambini. Una situazione
drammatica che ho visto specchiata anche nel racconto di una giovane ragazza
africana costretta a prostituirsi nel territorio dove lavoro e vittima di
sistematici abusi proprio in Libia…

 

Il pensiero amaro è che molti dei difensori della dignità umana, che si
scagliano verso la semplice affermazione laica del principio di
autodeterminazione, sono gli stessi che dicono di aiutare i migranti a casa
loro e li lascerebbero affogare, voltando egoisticamente lo sguardo verso
migliaia e migliaia di storie di sofferenza (naturalmente non mi riferisco a
chi invece in assoluta buona fede continua a ritenere che invece il
principio di autodeterminazione debba essere limitato solo ai casi di
accanimento terapeutico… opinione che non condivido ma che rispetto e non
certamente dettata da strumentalizzazione politica, come nel caso di
Adinolfi e altri…)

 

Marco Imperato 

 

 

Da: mailinglist-anm-request a associazionemagistrati.com
[mailto:mailinglist-anm-request a associazionemagistrati.com] Per conto di
Cieri Enrico
Inviato: mercoledì 1 marzo 2017 15:00
A: bosi.sabrina a libero.it
Cc: Donadeo Stefania <stefania.donadeo a giustizia.it>; Colace Gianfranco
<gianfranco.colace a giustizia.it>; Poniz Luca <luca.poniz a giustizia.it>;
Valori Chiara <chiara.valori a giustizia.it>; Magelli Anna
<anna.magelli a giustizia.it>; Civardi Stefano <stefano.civardi a giustizia.it>;
Coordinamento Area <coordinamentoarea a gmail.com>;
mailinglist-anm a associazionemagistrati.com; nuovarea a nuovarea.it; area
<area a areaperta.it>
Oggetto: Re: [mailinglist-anm] R: Re: [Area] [Nuovarea] R: R: Area e i
diritti di fine vita

 

 

Da  laico, mi riconosco nel comunicato di Area che ringrazio per la presa di
posizione netta ed inequivoca. 

È evidente, infatti, che il tema del fine vita è divisivo, perfino per le
sole DAT che sono cosa diversa dalla vicenda ancor piû dolorosa di Fabo
Antoniano. 

Michele Ainis, su Repubblica di qualche giorno fa, ha rilevato con acume le
bizzarrie di quel testo di legge - che sarà discusso in aula il 13 marzo-
troppo compiacente verso le opzioni ideologiche e religiose del medico. 

Ed è di questi giorni il ritorno polemico sull'obiezione di coscienza dei
medici antiabortisti. 

In una lista di giuristi, piuttosto che rivendicare le nostre opzioni
ideologiche e religiose, dovremmo discutere se e come conciliare le opposte
esigenze e mi pare 1) che  non ci sia altra soluzione che lasciare ognuno
libero di professare il proprio credo o di non professarlo affatto. 

2) Resta l'ultimo problema del decisore finale, il medico, alle cui opzioni
ideologiche e religiose  la legge 194 e quella in gestazione sul DAT
attribuiscono un rilievo che sacrifica  la libera esplicazione degli altrui
diritti (quello sul fine vita, ove mai riconosciuto). 

E allora come conciliare l'obiezione di coscienza del medico con l'altrui
diritto ad una morte dignitosa (ove riconosciuto)  se non prevedendo una
compressione dell'una a favore dell'altro? 

 



Enrico Cieri (IPhone)


Il giorno 01 mar 2017, alle ore 14:28, "bosi.sabrina a libero.it
<mailto:bosi.sabrina a libero.it> " <bosi.sabrina a libero.it
<mailto:bosi.sabrina a libero.it> > ha scritto:

Non credo si stia discutendo di un obbligo ad uccidere, ma del diritto a
poter decidere sulla fine della propria vita nel rispetto del fondamentale
diritto alla dignità personale.

Sabrina Bosi

 

----Messaggio originale----
Da: "Stefania Donadeo" <stefania.donadeo a giustizia.it
<mailto:stefania.donadeo a giustizia.it> >
Data: 1-mar-2017 10.12
A: "Gianfranco Colace"<gianfranco.colace a giustizia.it
<mailto:gianfranco.colace a giustizia.it> >, "Luca
Poniz"<luca.poniz a giustizia.it <mailto:luca.poniz a giustizia.it> >, "Chiara
Valori"<chiara.valori a giustizia.it <mailto:chiara.valori a giustizia.it> >,
"Anna Magelli"<anna.magelli a giustizia.it <mailto:anna.magelli a giustizia.it>
>, "Stefano Civardi"<stefano.civardi a giustizia.it
<mailto:stefano.civardi a giustizia.it> >, "Coordinamento
Area"<coordinamentoarea a gmail.com <mailto:coordinamentoarea a gmail.com> >,
<mailinglist-anm a associazionemagistrati.com
<mailto:mailinglist-anm a associazionemagistrati.com> >, <nuovarea a nuovarea.it
<mailto:nuovarea a nuovarea.it> >, "area"<area a areaperta.it
<mailto:area a areaperta.it> >
Ogg: Re: [Area] [Nuovarea] R: R: Area e i diritti di fine vita




in nome delle mie idee dico che non si può obbligare ad uccidere. 

..ed in nome delle mie idee dico che il tema è troppo complesso per essere
liquidato con un comunicato di poche righe.

 

From: Gianfranco Colace <mailto:gianfranco.colace a giustizia.it>  

Sent: Wednesday, March 01, 2017 10:02 AM

To: 'Luca Poniz' <mailto:luca.poniz a giustizia.it>  ; 'Stefania Donadeo'
<mailto:stefania.donadeo a giustizia.it>  ; 'Chiara Valori'
<mailto:chiara.valori a giustizia.it>  ; 'Anna Magelli'
<mailto:anna.magelli a giustizia.it>  ; 'Stefano Civardi'
<mailto:stefano.civardi a giustizia.it>  ; 'Coordinamento Area'
<mailto:coordinamentoarea a gmail.com>  ;
mailinglist-anm a associazionemagistrati.com
<mailto:mailinglist-anm a associazionemagistrati.com>  ; nuovarea a nuovarea.it
<mailto:nuovarea a nuovarea.it>  ; 'area' <mailto:area a areaperta.it>  

Subject: R: [Nuovarea] R: R: Area e i diritti di fine vita

 

Infatti, quello che non ho mai capito è: se tu non vuoi (ad esempio)
abortire io non ti obbligo (hai le tue idee, la tua fede e io li rispetto),
ma se io voglio perché tu mi devi obbligare a non farlo in nome delle TUE
idee e della TUA fede? 

 

Da: Nuovarea [mailto:nuovarea-bounces a nuovarea.it] Per conto di Luca Poniz
Inviato: mercoledì 1 marzo 2017 09:51
A: 'Stefania Donadeo'; 'Chiara Valori'; 'Anna Magelli'; 'Stefano Civardi';
'Coordinamento Area'; mailinglist-anm a associazionemagistrati.com
<mailto:mailinglist-anm a associazionemagistrati.com> ; nuovarea a nuovarea.it
<mailto:nuovarea a nuovarea.it> ; 'area'
Oggetto: [Nuovarea] R: R: Area e i diritti di fine vita

 

E dunque si dovrebbe obbligare a credere anche chi pensa che invece sia
rinunciabile?

L.

 

Da: Nuovarea [mailto:nuovarea-bounces a nuovarea.it] Per conto di Stefania
Donadeo
Inviato: mercoledì 1 marzo 2017 09:46
A: Chiara Valori <chiara.valori a giustizia.it
<mailto:chiara.valori a giustizia.it> >; Anna Magelli
<anna.magelli a giustizia.it <mailto:anna.magelli a giustizia.it> >; Stefano
Civardi <stefano.civardi a giustizia.it <mailto:stefano.civardi a giustizia.it>
>; 'Coordinamento Area' <coordinamentoarea a gmail.com
<mailto:coordinamentoarea a gmail.com> >;
mailinglist-anm a associazionemagistrati.com
<mailto:mailinglist-anm a associazionemagistrati.com> ; nuovarea a nuovarea.it
<mailto:nuovarea a nuovarea.it> ; 'area' <area a areaperta.it
<mailto:area a areaperta.it> >
Oggetto: Re: [Nuovarea] R: Area e i diritti di fine vita

 

Condivido le riflessioni di Stefano Civardi. 

Mi pare che si faccia confusione tra il “suicidio assistito” e l’eutanasia.

Inoltre, se deve esistere il rispetto per chi decide di non voler più vivere
deve altresì esistere il rispetto per una categoria professionale che non è
deputata ad uccidere ma alla tutela della salute. L’ex ASL ora ha un altro
nome: Agenzia per la Tutela della Salute metropolitana. Ecco, questo bel
nome è lontano dall’idea di dover/poter somministrare la morte a richiesta (
e poi quando, in quali condizioni? il soggetto è capace di intendere e di
volere al momento della decisione? ).

Infine, in AREA ci sono anche molti cattolici – io sono tra questi- e quindi
non bisogna meravigliarsi se qualcuno crede che la Vita sia un dono
irrinunciabile.

Stefania Donadeo

 

From: Chiara Valori <mailto:chiara.valori a giustizia.it>  

Sent: Tuesday, February 28, 2017 5:30 PM

To: Anna Magelli <mailto:anna.magelli a giustizia.it>  ; Stefano Civardi
<mailto:stefano.civardi a giustizia.it>  ; 'Coordinamento Area'
<mailto:coordinamentoarea a gmail.com>  ;
mailinglist-anm a associazionemagistrati.com
<mailto:mailinglist-anm a associazionemagistrati.com>  ; nuovarea a nuovarea.it
<mailto:nuovarea a nuovarea.it>  ; 'area' <mailto:area a areaperta.it>  

Subject: Re: [Nuovarea] R: Area e i diritti di fine vita

 

Sì, anche io condivido l’invito alla pacatezza e alla riflessione di
Stefano. 

Credo che sia necessario ancora trovare spazi di riflessione comune, davvero
rispettosi delle diverse opinioni e lontano dall’emotività del momento.

chiara

 

 

From: Anna Magelli <mailto:anna.magelli a giustizia.it>  

Sent: Tuesday, February 28, 2017 5:12 PM

To: Stefano Civardi <mailto:stefano.civardi a giustizia.it>  ; 'Coordinamento
Area' <mailto:coordinamentoarea a gmail.com>  ;
mailinglist-anm a associazionemagistrati.com
<mailto:mailinglist-anm a associazionemagistrati.com>  ; nuovarea a nuovarea.it
<mailto:nuovarea a nuovarea.it>  ; 'area' <mailto:area a areaperta.it>  

Subject: Re: [Nuovarea] R: Area e i diritti di fine vita

 

concordo con Stefano Civardi: troppa sintesi nel comunicato di Area, che
riguarda un argomento le cui molteplici e difficilissime implicazioni
avrebbe certamente meritato una riflessione ben più completa.

Non condivido l’impulso ad uscire con comunicati a ridosso dell’emotività
che è conseguente a certe vicende e alla loro pubblicizzazione, con modalità
non sempre  rispettose della dignità e della riservatezza di un uomo che  ha
effettuato una simile tragica scelta (mi riferisco alle foto e video anche
degli ultimi istanti precedenti la morte).

Il che non toglie la necessità e l’urgenza di affrontare l’argomento.

Anna Magelli

 

 

From: Stefano Civardi <mailto:stefano.civardi a giustizia.it>  

Sent: Tuesday, February 28, 2017 4:17 PM

To: 'Coordinamento Area' <mailto:coordinamentoarea a gmail.com>  ;
mailinglist-anm a associazionemagistrati.com
<mailto:mailinglist-anm a associazionemagistrati.com>  ; nuovarea a nuovarea.it
<mailto:nuovarea a nuovarea.it>  ; 'area' <mailto:area a areaperta.it>  

Subject: [Nuovarea] R: Area e i diritti di fine vita

 

I confini fra rifiuto dell’accanimento terapeutico e diritto al suicidio
meritano forse una riflessione più articolata e meno emotiva che
inevitabilmente mal si presta ad un comunicato di sei righe nelle quali non
riesco a trovare il lume che AREA offre al legislatore. Dovremmo forse
distinguere fra vite che vale la pena di essere vissute e vite che si
possono rifiutare ? Ci sono vite la cui eliminazione, con il consenso
dell’interessato, è opportuna ? Qual è il grado di handicap che consente
l’eliminazione, su base volontaria ovviamente ? Comprendo come sia
oggettivamente difficile disciplinare la materia…

Stefano Civardi

Da: Nuovarea [mailto:nuovarea-bounces a nuovarea.it] Per conto di
Coordinamento Area
Inviato: martedì 28 febbraio 2017 11:30
A: mailinglist-anm a associazionemagistrati.com
<mailto:mailinglist-anm a associazionemagistrati.com> ; <nuovarea a nuovarea.it
<mailto:nuovarea a nuovarea.it> > <nuovarea a nuovarea.it
<mailto:nuovarea a nuovarea.it> >; area <area a areaperta.it
<mailto:area a areaperta.it> >
Oggetto: [Nuovarea] Area e i diritti di fine vita

 

< La straziante vicenda umana di Fabiano Antoniani, e il suo doloroso
epilogo , che lo ha visto costretto a un inumano viaggio finale , suscita
emozioni profondissime e interroga le coscienze di tutti noi , cittadini
prima ancora che magistrati. Ancora una volta un drammatico caso evidenzia
un vuoto normativo che permane ancorché si tratti di regolare diritti
fondamentali in coerenza con principi sovranazionali e costituzionali e di
rispondere  ad istanze ormai diffusamente avanzate dai cittadini. Riteniamo
che la corretta lettura ed applicazione di tali principi debbano portare a
riconoscere 

la libertà di autodeterminazione negando ogni forma di 'obbligo di vivere '
incompatibile con i principi della carta costituzionale .  La giurisdizione
- non di rado accusata di supplenza da quella stessa politica che troppo
spesso abdica ai propri doveri - ha saputo svolgere il proprio compito in
precedenti, dolorosi casi, individuando nella carta costituzionale una
tavola di valori supremi, in cui trovano irrinunciabile tutela la dignità
umana, la libertà e, a ben vedere, la vita nel suo senso più profondo .

Il Coordinamento nazionale di Area 

I componenti di Area in CDC


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