[Area] R: [Nuovarea] R: R: R: Area e i diritti di fine vita

thorgiov thorgiov a libero.it
Mer 1 Mar 2017 18:50:27 CET


Personalmente sono d'accordo con l'eutanasia. Tuttavia non sono 
d'accordo con il comunicato di Area, che sembra partire dal presupposto 
che sul problema del fine vita la politica sia inerte. Non è affatto 
vero che il Parlamento sia rimasto fermo. Le proposte di legge ci sono. 
Rammento anche che il Governo del Berlusca tentò di far approvare in 
pochi giorni una legge in materia di eutanasia per bloccare un 
provvedimento giurisdizionale che consentiva la cessazione delle cure 
per Luana Englaro, la quale però morì prima che l'iter legislativo 
terminasse. In realtà per l'eutanasia accade quello che accade per tanti 
altri temi : le forze politiche non riescono a trovare un accordo. Ciò 
in Italia purtroppo ( o per fortuna, a seconda dei punti di vista ) 
rappresenta la normalità. Recentemente è stato bocciato un disegno di 
legge costituzionale che, nel bene e nel male, accelerava l'approvazione 
delle leggi. Forse l'accelerava troppo. La riforma costituzionale non è 
andata in porto, perchè si è voluta evitare la dittatura di una 
minoranza, ed anche Area si è schierata pubblicamente con i sostenitori 
del NO. Ma ora non ci si può lamentare se continuamente viene esercitato 
il diritto di veto, con grande efficacia, anche da forze politiche che 
nel Paese sono minoritarie. Proprio Area, che ha sempre sostenuto che la 
Costituzione tutela le minoranze, si lamenta ! Non ha senso. Non ha 
senso che la magistratura associata ( o singole sue componenti ) 
pretendano di stimolare il dibattito tra le forze politiche nel 
Parlamento come se questo dibattito nel Parlamento non ci fosse già. I 
vari partiti stanno discutendo del tema. Questo è il loro lavoro. Potrà 
accadere, anzi è probabile, che non riescano a trovare un accordo. Bene, 
la magistratura non si può sostituire al Parlamento. A ciascuno il suo.

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 01/03/2017 12:58, Castaldi Stefania ha scritto:
> Mi sembra che Luca Poniz abbia centrato in pieno il punto politico del 
> comunicato che non mi pare volesse dare una parola esaustiva ad un 
> dibattito che interroga le coscienze da tempo e sul quale il 
> legislatore latita e noi surroghiamo tale vuoto.
> Sul tema c'è tanto da dire e riflettere difficile racchiudelo in una 
> mail potrebbe essere tema di un interessante convegno.
> Ciò che invece apprezzo è la sensibilità nell'essere intervenuti con 
> quello spirito in quanto magistrati.
> Saluti a tutti
> Stefania Castaldi
>
>
> Inviato da Samsung Mobile
>
>
> -------- Messaggio originale --------
> Da: Luca Poniz
> Data:03/01/2017 10:27 (GMT+01:00)
> A: Focardi Filippo ,Valori Chiara ,Magelli Anna ,Civardi Stefano 
> ,'Coordinamento Area' 
> ,mailinglist-anm a associazionemagistrati.com,nuovarea a nuovarea.it,'area'
> Oggetto: [Nuovarea] R: R: R: Area e i diritti di fine vita
>
> Non sarà forse elegante intervenire in un dibattito originato dalla 
> pubblicazione di un documento che io ho sottoscritto con assoluta 
> convinzione.
>
> Ma trovo sorprendenti alcune risposte che ho letto qui: non mi 
> meravigli il dissenso (anzi, è la fisiologia di ogni dibattito in un 
> gruppo pensante) ma le ragioni che lo sostengono.
>
> Il “comunicato” non era né poteva, né soprattutto voleva,  essere un 
> documento di analisi “tecnica” del tema che il caso “Fabo” ha posto 
> ancora una volta.
>
> Sorprende che sfugga a taluno il senso tutto politico dell’analisi, che è:
>
> 1)L’inerzia della politica ad affrontarlo, questo tema:   è vero 
> oppure no che – come al solito ultimi in Europa – il Parlamento non 
> disciplina una materia, affidandone la regolamentazione in parte al 
> codice penale degli anni 30 ?
>
> 2)La sottolineatura che, nel frattempo, la vita reale va avanti, con 
> la sua drammaticità; e quando accadono i casi, essi arrivano sui 
> tavoli dei Giudici : che, meglio di quanto ha fatto una cattiva 
> politica, dopo qualche stravagante decisione “di non decidere” 
> (ricordo il magistrale articolo di sdegno di Rodotà), hanno deciso, e 
> benissimo, come ricorderete nella vicenda Englaro, facendo uso di 
> principi costituzionali che è bene che tutti ricordino e metabolizzino 
> (mentre quelli religiosi dovrebbero vincolare solo i religiosi, appunto).
>
> 3)La cattiva politica ha in quel caso tentato persino di fermare la 
> giurisdizione, con un decreto legge vergognoso che per fortuna non ha 
> sortito effetto.
>
> Questo dice il comunicato: c’è qualcosa di sbagliato in questa analisi?
>
> Temo , invece, dalla lettura di alcuni messaggi successivi, che il 
> dissenso sia sul sotteso, e sulla materia per come andrà regolata; sui 
> princìpi fondamentali, appunto.
>
> E qui entrano in campo argomenti che trovo sbalorditivi:  solo in un 
> caso, si enuncia in modo chiaro che l’argomento decisivo è che la vita 
> sia un “dono irrinunciabile”.  Non è un principio giuridico, non sta 
> nella Costituzione; non vi può stare, perché è un’idea religiosa, 
> riconosciuta dalla Bibbia. Ora, ho il massimo rispetto per la chi 
> coltiva; ma non vedo perché essa dovrebbe impedire a chi non crede in 
> tale principio di coltivarne uno opposto, esso si idoneo a tutelare la 
> libertà senza compromettere quella di chi, in omaggio ad un’idea 
> “divina” della vita, pensi che ciò esiga anche il sacrificio estremo.
>
> Ho letto nella ml arghomenti a ben vedere collegati a questa opzione 
> cultturale-confessionale: si citano norme del codice penale (!) per 
> indicare in esse la regolamentazione esistente, negando il vulnus 
> normativo che il nostro comunicato denuncia. Incredibile che giuristi 
> moderni non si rendano conto che la pretesa di trovare “i princìpi” in 
> quello stesso codice che puniva l’adulterio femminile, lo sciopero, il 
> vilipendio alla “religione di Stato”, l’omicidio d’onore, l’aborto, e 
> dal quale emergeva (e per molti aspetti ancora emerge), l’idea di un 
> ordinamento etico e paternalista sia abissalmente lontana da princiìpi 
> che credevo acquisiti alla cultura giuridica post-costituzionale …
>
> Io spero ancora che ci siano cattolici che riescano a smentire una 
> frase di Salvemini assai remota ma – ahimè – ancora molto attuale: “la 
> realtà è che quando un clericale usa la parola libertà intende la 
> libertà dei soli clericali (chiamate liberà della Chiesa) e non le 
> libertà di tutti. Domandano le libertà  a noi laicisti in nome dei 
> princìpi nostri, e negano le liberà altrui in nome dei princìpi 
> loro”.  Ahinoi, quanto vero è stato questo nel nostro Paese, e quanto 
> vero continua ad esserlo.
>
> Nel frattempo, una domanda: ma il giovane che implorava di morire, 
> lucido, cosciente e determinato,  e non poteva darsi la morte con le 
> proprie mani, l’avreste lasciato vivere? Obbligato a farlo? E perché? 
> Vi prego, non citatemi il codice penale. Lo conosco anch’io.
>
> Luca Poniz
>
> *Da:*Nuovarea [mailto:nuovarea-bounces a nuovarea.it] *Per conto di 
> *Filippo Focardi
> *Inviato:* mercoledì 1 marzo 2017 08:53
> *A:* 'Chiara Valori' <chiara.valori a giustizia.it>; 'Anna Magelli' 
> <anna.magelli a giustizia.it>; 'Stefano Civardi' 
> <stefano.civardi a giustizia.it>; 'Coordinamento Area' 
> <coordinamentoarea a gmail.com>; 
> mailinglist-anm a associazionemagistrati.com; nuovarea a nuovarea.it; 
> 'area' <area a areaperta.it>
> *Oggetto:* [Nuovarea] R: R: Area e i diritti di fine vita
>
> al contrario, plaudo alla iniziativa di Area... un comunicato sobrio, 
> che enuncia sinteticamente i termini del problema e chiede a chi di 
> dovere di risolverli, chiarendo in maniera inequivocabile che il 
> Legislatore ha il dovere di disciplinare questo tema, e non 
> disciplinarlo è di per sé una ingiustizia.
>
> Viceversa, mi preoccupa la notazione che AREA pare condannata 
> all'immobilismo, perché su oogni tema ci sono mille rivoli, mille 
> distinguo, mille sensibilità che paralizzano tutto.
>
> *Da:*Nuovarea [mailto:nuovarea-bounces a nuovarea.it] *Per conto di 
> *Chiara Valori
> *Inviato:* martedì 28 febbraio 2017 17:31
> *A:* Anna Magelli; Stefano Civardi; 'Coordinamento Area'; 
> mailinglist-anm a associazionemagistrati.com 
> <mailto:mailinglist-anm a associazionemagistrati.com>; 
> nuovarea a nuovarea.it <mailto:nuovarea a nuovarea.it>; 'area'
> *Oggetto:* Re: [Nuovarea] R: Area e i diritti di fine vita
>
> Sì, anche io condivido l’invito alla pacatezza e alla riflessione di 
> Stefano.
>
> Credo che sia necessario ancora trovare spazi di riflessione comune, 
> davvero rispettosi delle diverse opinioni e lontano dall’emotività del 
> momento.
>
> chiara
>
> *From:*Anna Magelli <mailto:anna.magelli a giustizia.it>
>
> *Sent:*Tuesday, February 28, 2017 5:12 PM
>
> *To:*Stefano Civardi <mailto:stefano.civardi a giustizia.it> ; 
> 'Coordinamento Area' <mailto:coordinamentoarea a gmail.com> ; 
> mailinglist-anm a associazionemagistrati.com 
> <mailto:mailinglist-anm a associazionemagistrati.com> ; 
> nuovarea a nuovarea.it <mailto:nuovarea a nuovarea.it> ; 'area' 
> <mailto:area a areaperta.it>
>
> *Subject:*Re: [Nuovarea] R: Area e i diritti di fine vita
>
> concordo con Stefano Civardi: troppa sintesi nel comunicato di Area, 
> che riguarda un argomento le cui molteplici e difficilissime 
> implicazioni avrebbe certamente meritato una riflessione ben più completa.
>
> Non condivido l’impulso ad uscire con comunicati a ridosso 
> dell’emotività che è conseguente a certe vicende e alla loro 
> pubblicizzazione, con modalità non sempre  rispettose della dignità e 
> della riservatezza di un uomo che  ha effettuato una simile tragica 
> scelta (mi riferisco alle foto e video anche degli ultimi istanti 
> precedenti la morte).
>
> Il che non toglie la necessità e l’urgenza di affrontare l’argomento.
>
> Anna Magelli
>
> *From:*Stefano Civardi <mailto:stefano.civardi a giustizia.it>
>
> *Sent:*Tuesday, February 28, 2017 4:17 PM
>
> *To:*'Coordinamento Area' <mailto:coordinamentoarea a gmail.com> ; 
> mailinglist-anm a associazionemagistrati.com 
> <mailto:mailinglist-anm a associazionemagistrati.com> ; 
> nuovarea a nuovarea.it <mailto:nuovarea a nuovarea.it> ; 'area' 
> <mailto:area a areaperta.it>
>
> *Subject:*[Nuovarea] R: Area e i diritti di fine vita
>
> I confini fra rifiuto dell’accanimento terapeutico e diritto al 
> suicidio meritano forse una riflessione più articolata e meno emotiva 
> che inevitabilmente mal si presta ad un comunicato di sei righe nelle 
> quali non riesco a trovare il lume che AREA offre al legislatore. 
> Dovremmo forse distinguere fra vite che vale la pena di essere vissute 
> e vite che si possono rifiutare ? Ci sono vite la cui eliminazione, 
> con il consenso dell’interessato, è opportuna ? Qual è il grado di 
> handicap che consente l’eliminazione, su base volontaria ovviamente ? 
> Comprendo come sia oggettivamente difficile disciplinare la materia…
>
> Stefano Civardi
>
> *Da:*Nuovarea [mailto:nuovarea-bounces a nuovarea.it] *Per conto di 
> *Coordinamento Area
> *Inviato:* martedì 28 febbraio 2017 11:30
> *A:* mailinglist-anm a associazionemagistrati.com 
> <mailto:mailinglist-anm a associazionemagistrati.com>; 
> <nuovarea a nuovarea.it <mailto:nuovarea a nuovarea.it>> 
> <nuovarea a nuovarea.it <mailto:nuovarea a nuovarea.it>>; area 
> <area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>>
> *Oggetto:* [Nuovarea] Area e i diritti di fine vita
>
> < La straziante vicenda umana di Fabiano Antoniani, e il suo doloroso 
> epilogo , che lo ha visto costretto a un inumano viaggio finale , 
> suscita emozioni profondissime e interroga le coscienze di tutti noi , 
> cittadini prima ancora che magistrati. Ancora una volta un drammatico 
> caso evidenzia un vuoto normativo che permane ancorché si tratti di 
> regolare diritti fondamentali in coerenza con principi sovranazionali 
> e costituzionali e di rispondere  ad istanze ormai diffusamente 
> avanzate dai cittadini. Riteniamo che la corretta lettura ed 
> applicazione di tali principi debbano portare a riconoscere
>
> la libertà di autodeterminazione negando ogni forma di 'obbligo di 
> vivere ' incompatibile con i principi della carta costituzionale .  La 
> giurisdizione - non di rado accusata di supplenza da quella stessa 
> politica che troppo spesso abdica ai propri doveri - ha saputo 
> svolgere il proprio compito in precedenti, dolorosi casi, individuando 
> nella carta costituzionale una tavola di valori supremi, in cui 
> trovano irrinunciabile tutela la dignità umana, la libertà e, a ben 
> vedere, la vita nel suo senso più profondo .
>
> Il Coordinamento nazionale di Area
>
> I componenti di Area in CDC
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