[Area] Della fine della vita (o delle cose ultime)

[Marco Dell'Utri]

La vita è un valore in sé?  È realmente libero chi decide in condizioni di sofferta costrizione fisica o spirituale? Può la comunità organizzata a stato sostituirsi alle scelte più intime della persona? A chi spetta decidere se una vita è degna o meno di essere vissuta? Leggo le e-mail di ciascuno e, aldilà dell'emotività (che comunque è il segno - benvenuto - dell'umanità di cui partecipiamo) riesco a trovare un grano di verità (se la parola è ammessa) in ognuno degli interventi. Mi viene naturale pensare che, in questioni di tal genere, la pretesa della mente umana (dell'homo iuridicus) di tutto rinchiudere e di tutto comprendere in una regola generale e astratta, che aspiri a giustizia (la regola iuris), è una delle radici più antiche della miseria del diritto.
Ho imparato, da un mio caro maestro, che compito del giurista è anche quello di vivere la pena, inestinguibile, di riscattare quella miseria.
Abbiamo sensibilità e cultura sufficienti per pensare a regole che sappiano tenersi abbastanza lontano dalla declamazione di valori assoluti che suonano come condanna? Sapremo accontentarci di una griglia di valori sufficientemente temperati dalla storia e dal comune consenso (non necessariamente coerenti tra loro) ma capaci di orientare (senza predeterminare con rigore) soluzioni concrete dettate dalla ragionevolezza (la phronesis che sa legare il principio generale alla singolarità del frammento di vita)? Saremo sufficientemente umili dal riconoscere che non sappiamo esattamente cosa sia giusto (umanamente e laicamente giusto) in assoluto, ma fermi nel respingere ciò che appare (umanamente e laicamente) insopportabile e ingiusto in una singola, unica e irripetibile storia di vita? Credo che 'fare diritto' stia anche in questa meraviglioso, affascinante, terribile esercizio 'umano' del pensiero.

Marco Dell'Utri


-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://mail.areaperta.it/mailman/private/area_areaperta.it/attachments/20170302/bfc9034c/attachment.html>