[Area] R: [Nuovarea] Schema d.lgs su magistratura onoraria

Salvatore Laganà salvatore.lagana a giustizia.it
Lun 8 Maggio 2017 12:58:24 CEST


Sono perfettamente d’accordo con Roberto Braccialini sulla difficoltà di
proporre un progetto tabellare in presenza di una normativa in evoluzione ed
ancora non definitivamente delineata, destinata, comunque, a produrre
modifiche rilevantissime sulle competenze e sull’intero assetto
dell’ufficio, anche con riferimento alla costituzione dell’ufficio del
processo.  Delle due l’una: o si predispone un progetto tabellare destinato
ad essere travolto radicalmente dalla nuova disciplina sulle competenze del
Giudice di Pace e sulla Magistratura onoraria, e, quindi, sostanzialmente
inutile, o si attende che questo assetto diventi definitivo, con la
necessità di una nuova proroga, anche perché sarebbe opportuno disporre
nuove riunioni, sia di sezione che plenarie, per discutere dei nuovi profili
organizzativi derivanti dai decreti delegati. Del resto, il termine per il
deposito delle proposte tabellari, inizialmente fissato al 30 aprile, era
stato prorogato al 30 maggio in attesa anche dei decreti delegati. Il
termine rimanente mi sembra troppo breve e, del resto, non siamo ancora di
fronte ad un testo definitivo.  Personalmente mi sembra inevitabile un’altra
proroga, da sollecitare al CSM. Che ne pensano i colleghi e soprattutto i
capi degli Uffici?

Salvatore Laganà

presidente del Tribunale di Pisa

 

Da: Nuovarea [mailto:nuovarea-bounces a nuovarea.it] Per conto di Roberto
Braccialini
Inviato: lunedì 8 maggio 2017 11:12
A: area a areaperta.it; 'NUOVA AREA'
Oggetto: [Nuovarea] Schema d.lgs su magistratura onoraria

 

Cari tutti,

 

circola negli uffici un volantino di protesta dei magistrati onorari per le
linee guida del d.lgs. attuativo della delega sulla L. 57 del 2016 di
riforma della magistratura onoraria: allego i testi di interesse.

Mi chiedo come sia possibile andare avanti con la progettazione tabellare,
quando la riforma in gestazione potrebbe determinare modifiche radicali nei
flussi contenziosi e nelle competenze.

Sulla magistratura onoraria, osservo a caldo (e non certo a bocce ferme: il
Parlamento vorrà dire la sua?!) che 25 anni fa lo schema dell’odierno
decreto delegato non avrebbe prodotto il problema di maggiore consistenza
che abbiamo adesso davanti, perché non avrebbe determinato il “precariato”.
E oggi si tratta di non paralizzare il “servizio giustizia” risolvendo
dignitosamente il problema dei magistrati onorari che sono da anni in
proroga.

La questione retributiva tocca anche la gestione del periodo transitorio
perchè, se ho capito bene, anche se la legge delega prevedeva il rinnovo per
16 anni, il nuovo e più penalizzante sistema indennitario (che è al lordo di
contributi e imposte) entrerebbe in vigore dopo 4 anni e diventa quindi una
specie di “messa alla porta” a tempo.

Sul versante organizzativo, mi domando come sarà possibile reggere
all’impatto del trasferimento delle (ampliate) competenze per materia all’ex
giudice di pace, che fanno del nuovo GOP-GDP il più gettonato giudice
monocratico di primo grado, con gli impegni di udienza previsti nella
delega.

C’è poi tutto il discorso dell’ufficio del processo, che diventa l’unico
contenitore possibile per poter avere risorse aggiuntive di magistrati
onorari nei tribunali…

La materia è incandescente e di strettissima attualità ed è lecito non avere
idee chiare, ma in questo quadro articolare progetti tabellari o
organizzativi diventa veramente difficile.

Una qualche interlocuzione in più tra Ministero e CSM non sarebbe preziosa?

Un caro saluto circolare Rbracc

 

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