[Area] R: Lettera aperta alle Camere Penali sullo sciopero indetto dal 12 al 16 giugno 2017

Rosario Lupo rosario.lupo a giustizia.it
Lun 12 Giu 2017 12:55:44 CEST


Finalmente una presa di posizione chiara e netta;

ciao

rosario

 

Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di Castelli Claudio
Inviato: venerdì 9 giugno 2017 16:19
A: area a areaperta.it
Oggetto: [Area] Lettera aperta alle Camere Penali sullo sciopero indetto dal 12 al 16 giugno 2017

 

Vi invio per conoscenza la lettera aperta alle Camere Penali  sullo sciopero proclamato da 12 al 16 giugno 2017 da me. Mandata in qualità di Presidente della Corte di Brescia

 

                                       Claudio Castelli

 


 

 

                                                    Spett.le

 

UNIONE DELLE CAMERE PENALI ITALIANE

 

 

 

LETTERA APERTA SULLO SCIOPERO INDETTO DAL 12 AL 16 GIUGNO 2017

 

 

Ho sempre ritenuto gli avvocati come alleati nell'attività di rendere giustizia ed ho sempre in mente il monito della madre dell'avv. Claris Appiani sulla necessità che i nostri mondi siano uniti, ma proprio questo mi costringe a evidenziare come lo sciopero indetto per i giorni dal 12 al 16 giugno (il quarto in quattro mesi) sia un grave errore. 

Si può concordare sui motivi di metodo (il continuo ricorso alla fiducia che non consente una reale discussione parlamentare), dissentire su alcuni dei vostri obiettivi; ma tutte le ragioni di discussione vengono superate quando si arriva a proclamare una settimana di sciopero al mese per quattro mesi consecutivi contro una legge in discussione al parlamento.

Questo sciopero, che è ben più che simbolico, non colpisce il parlamento, né i magistrati o le cancellerie (che non potendo lavorare hanno un'involontaria boccata di ossigeno), ma il servizio giustizia ed i cittadini che vedono sommarsi ritardi a tempi già troppo lunghi. Migliaia di processi rinviati, migliaia di persone cui viene disattesa l’aspettativa di giustizia. Non solo, ma uno sciopero prolungato contro una legge in gestazione è una forzatura in democrazia.  Come presidente di una corte di appello che sente come una forte responsabilità il dovere di cercare di far dare una giustizia dignitosa ai cittadini e di migliorare le grandi deficienze che abbiamo, ho avuto la tentazione di proporre di rinviare le udienze saltate per lo sciopero ad un sabato immediatamente susseguente per un elementare tentativo di recupero. Non l'ho fatto perché questa poteva apparire una provocazione. Risultato che sarebbe lontanissimo dalle mie intenzioni e dai motivi che mi muovono anche a scrivere questa lettera, essendo mia convinzione che solo "unendo i nostri mondi" potremo vedere risultati.

Ma questo sarà possibile solo se verrà abbandonato un clima in cui troppe iniziative appaiono "contro”. 

Mi auguro che possa aprirsi una riflessione comune e che il sistema degli scioperi periodici venga abbandonato.

Una nuova fase è possibile. Sta a noi costruirla.                                            

 

 

Il Presidente della Corte

                                                Claudio Castelli

 

 

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