[Area] Richiesta al C.S.M. di apertura di una pratica per modifica del T.U. sulla Dirigenza giudiziaria e sulle nomine in Cassazione.

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Gio 15 Giu 2017 22:48:25 CEST


Richiesta al C.S.M. di apertura di una pratica per modifica del T.U. sulla
Dirigenza giudiziaria e sulle nomine in Cassazione.

Il dibattito di plenum sui posti di Consigliere di Cassazione evidenzia la
necessità di avviare un'urgente riflessione sui criteri che devono guidare
l'azione e le scelte discrezionali del Csm in materia di nomine.
La ormai pluriennale applicazione del T.U. sulla Dirigenza giudiziaria
impone la necessità di verificare se l’obiettivo che con essa il Consiglio
Superiore aveva inteso raggiungere, ossia  assicurare razionalità e
coerenza all’azione consiliare in materia di nomine di dirigenti, sia stato
centrato.

L’ampia discrezionalità del Consiglio sia in materia di nomine di
dirigenti, sia di nomine presso la Corte di Cassazione e l’Ufficio del
Massimario, espone non di rado all’interno della magistratura gli esiti
delle decisioni consiliari a critiche e censure che attengono proprio alla
loro coerenza rispetto ai criteri fissati nel T.U. sulla Dirigenza
giudiziaria;  e analogamente ciò avviene per le nomine in Cassazione e
presso l’Ufficio del  Massimario, rispetto alle quali gli ambiti di
discrezionalità sono ancor più ampi e i criteri di selezione persino più
scarsamente intellegibili.

Ulteriore e non meno preoccupante aspetto è che l’assenza di criteri
vincolanti sollecita una gran pletora di magistrati a partecipare al
concorso, con il duplice perverso effetto da un lato, di sollecitare il
carrierismo e le pratiche clientelari, dall’altra di porre il Consiglio
nella necessità di procedere a  moltissime comparazioni in relazione a un
numero molto elevato di nomine, gravando in tal modo l’autogoverno locale e
centrale di una enorme mole di lavoro. Fatto, anche questo, che non
facilita la selezione del miglior candidato o del più adeguato profilo
professionale rispetto al posto da ricoprire.

Area Democratica per la Giustizia ritiene che sia necessario e urgente
procedere già in quest’ultimo anno di consiliatura, all'introduzione di
criteri selettivi trasparenti e verificabili in relazione alle nomine
presso la Corte di Cassazione e l'Ufficio  del massimario oltre che ad una
revisione del T.U. sulla Dirigenza giudiziaria, attraverso l’introduzione
di criteri vincolanti quali potrebbero essere, ad esempio: l'introduzione
di fasce di anzianità (volte a valorizzare la durata della concreta
esperienza giudiziaria e l’efficacia dei risultati raggiunti nel corso
della stessa, come affidabili indici di maturità professionale e capacità
organizzativa) o la specializzazione rispetto alla funzione da svolgere.

Il Coordinamento nazionale di Area Democratica per la Giustizia
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