[Area] [mailinglist-anm] Rodota': il Giurista

mario ardigo marioardigo a yahoo.com
Dom 25 Giu 2017 12:54:28 CEST


  All'università invidiavo gli studenti di Rodotà. Era un professore che si dedicava molto all'insegnamento, mentre i suoi colleghi di diritto civile avevano anche studi professionali avviati. Mi è sembrato di cogliere un'evoluzione del suo pensiero, dagli anni '70 all'altro ieri. O siamo cambiati noi? Fatto sta che il rapporto con la "sinistra" degli anni '70 e '80 non è stato sempre facile per lui, che io ricordi. L'evoluzione dei suoi studi sul diritto di proprietà e l'approfondimento dell'uguaglianza politica come eguale dignità mi pare che abbiano segnato gli ultimi vent'anni del suo pensiero.Oggi mi pare che noi ragazzi degli anni '70 lo sentiamo molto più vicino che negli anni della nostra gioventù. Ci ha dato le parole per fare obiezione alla neo-destra della competizione di tutti contro tutti. All'epoca della dissoluzione delle ideologie solidali.Mario Ardigò - Roma 

    Il Sabato 24 Giugno 2017 9:25, Valerio Savio <valerio.savio1960 a gmail.com> ha scritto:
 

 Verrebbe da dire che Stefano Rodota' e' stato un gigante del Novecento italiano ed europeo, se non fosse che le sue analisi ed i suoi studi sono stati per noi tutti un faro fino a ieri, a XXI secolo avanzato, perche' mai adagiati su una ricapitolazione del passato o su sentieri battuti ma sempre proiettati al futuro, allo studio del nuovo.    Nessuno , negli anni di nostra vita, e' stato Giurista , e Giurista democratico, come lui. Studiare la realta', ascoltare tutti, cercare soluzioni giuridiche nuove per problemi nuovi , dal punto di vista della dignita' dell'individuo, concepito pero' come cittadino inserito, e da includere se escluso, "nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalita'".   Non una sinistra, ma una democrazia minimamente adulta avrebbe riconosciuto, oserei dire utilizzato, una simile risorsa al massimo livello delle Istituzioni e dell'iniziativa politica.   Non e' avvenuto. Rodota' e' stato spesso tenuto ai margini, se non ostracizzato da leader politici mediocri , incapaci di dare spazio a personalita' di statura e quindi indipendenti, da capi partito mezze figure capaci solo di avere per collaboratori yesmen,  nani e ballerine. Fino alla fine. A quel 2013 in cui e' stato trascinato nelle vergognose baruffe per il Quirinale conclusesi con la rielezione di Napolitano.   Il professore ha sempre tirato dritto, tenendo dritta la barra dei suoi studi e delle sue uscite pubbliche , senza dar peso a sgarbi e mancanze di rispetto, come sanno fare solo le personalita' di un altro livello, con le idee chiare sulle cose di fondo. Fuoriclasse anche in questo.  Leggerlo, meglio ancora ascoltarlo --- la parola evidenziava sempre la passione -- e' stato per noi magistrati democratici sempre un modo per innamorarci di nuovo del Diritto e della sua funzione , per dirci che forse abbiamo scelto un mestiere utile.   Maestro, grazie anche di questo.Valerio Savio



   
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