[Area] Note critiche sullo schema di decreto legislativo recante la riforma organica della magistratura onoraria

massimiliano sicilia sternahirundo3 a yahoo.it
Mar 11 Lug 2017 21:15:54 CEST


Nella serata di ieri il consiglio dei ministri ha licenziato il testo finale del decreto delegato, che non presenta novità di rilievo rispetto all’impianto originario.

Riguardo all'oggetto, ho voluto estrapolare alcuni passaggi dell’analisi dello studioso di ordinamento giudiziario, sui (malcelati) motivi che avrebbero ispirato il provvedimento in oggetto: ve li sottopongo poiché credo facciano riflettere e possano invogliare alla lettura del lucido contributo.

L'autore si domanda quale sia “il disegno che sta alla base della riforma” e se “compito del legislatore è quello di migliorare l’efficienza della giustizia oppure le condizioni di lavoro dei giudici professionali”. 
Dal suo punto di vista la riforma si sarebbe occupata solo di “sgravare il lavoro dei giudici professionali utilizzando a questo fine i giudici onorari, i quali si trasformano, così, in meri collaboratori dei primi”.  
Aggiunge inoltre: «Questa non è la riforma dei giudici onorari; ai giudici onorari questa riforma non concede niente: né migliori retribuzioni, né […] stabilizzazione del lavoro, né minime forme di assistenza e/o previdenza. Direi, nemmeno riconosce il ruolo fondamentale che questa magistratura ha avuto in tutti questi anni, dalla soppressione delle preture ad oggi. Questa riforma è stata fatta […] sotto l’esclusivo angolo visuale della magistratura professionale. […] La riforma in via diretta si è occupata solo del lavoro dei magistrati professionali […] Se si fosse occupata in via diretta dell’efficienza della giustizia […] non avrebbe immaginato che la miglior cosa da fare era quella di renderli ancelle dei giudici professionali. […] Il giudice professionale […] più che lavorare farà lavorare i suoi collaboratori; il giudice onorario si trasforma invece in ancella del giudice professionale il tutto per 16.000,00 euro lordi annui» […] 

Concludo con un estratto dal suo curriculum professionale e vi saluto cordialmente                                                                                                                                                            m sicilia 

Giuliano Scarselli è professore ordinario presso il dipartimento di giurisprudenza dell’università degli studi di Siena, ove insegna diritto processuale civile.  Dal 1984 collabora stabilmente alla rivista Il Foro italiano, ove scrive su temi processuali, fallimentari, giudiziari e forensi.  E’ socio fondatore dell’associazione italiana fra gli studiosi di ordinamento giudiziario.  Fa parte del comitato scientifico dell’Unione delle camere civili italiane e dell’Associazione italiana degli avvocati della famiglia e dei minori.  Dal 1996 collabora continuativamente con il Consiglio superiore della magistratura, sia in Roma sia presso le sedi decentrate, per i corsi di aggiornamento dei magistrati e di formazione degli uditori giudiziari.  Fa parte del comitato editoriale della rivista di diritto processuale civile.  Ha ricevuto dal ministero dell’Università fondi per ricerche e studi, uno dei quali per la scrittura di un nuovo codice di procedura civile sotto il coordinamento del prof. Andrea Proto Pisani.
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 Inviato: Lunedė 10 Luglio 2017 
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