[Area] ADG Napoli su nomina Procuratore Napoli

[Fabrizio Vanorio]

Il Coordinamento distrettuale di Area democratica per la giustizia di Napoli prende atto della nomina del dott. Giovanni Melillo a Procuratore della Repubblica di Napoli, e gli augura un intenso e proficuo lavoro, nella certezza che saprà proseguire al meglio, grazie alla sua indiscutibile professionalità ed esperienza, nell’impegno contro le varie e temibili forme di criminalità che stringono la città e l’intero distretto in una morsa soffocante.



Nel contempo il Coordinamento non può esimersi da alcune considerazioni di carattere generale sulla procedura di nomina del nuovo dirigente di un ufficio requirente così importante. 

Infatti, desta perplessità il fatto che la maggioranza dei consiglieri di Area non abbia tenuto nella dovuta considerazione i principii ed i valori affermati con forza nel corso dell’assemblea nazionale che si tenne a Roma il 26 e 27 novembre scorso, dal cui appassionato dibattito scaturì il documento sui magistrati fuori ruolo, che ha avuto vasta eco tra i colleghi e nell’opinione pubblica, suscitando piena condivisione. 

Nel dibattito non emerse affatto una critica pregiudiziale alla intera categoria dei magistrati fuori ruolo, né l’auspicio ad una indebita ghettizzazione degli stessi, ma, piuttosto, l’opportunità di limiti, quantomeno temporali, per il passaggio alle funzioni direttive e semidirettive da determinati incarichi fuori dalla giurisdizione, caratterizzati da legami fiduciari di natura politica oltre che tecnica.  

Non abbiamo sentito quel giorno interventi di diverso segno. Quel documento - più che noto anche perché da ultimo reiteratamente evocato e trascritto nel dibattito (virtuale e non solo) che ha preceduto la nomina, fu votato, per acclamazione, da tutti i presenti e per i rappresentanti di Area al Csm avrebbe dovuto rappresentare un criterio ermeneutico prevalente. Il Coordinamento di Napoli ha naturalmente condiviso quel documento.



Pertanto, pur nel doveroso  rispetto per il lavoro svolto e per la sofferta decisione della maggioranza dei consiglieri di Area democratica per la giustizia e pur dando atto che i predetti giammai si sono sottratti ad un franco e duro confronto al riguardo, il Coordinamento ritiene che sarebbe stata auspicabile maggiore compattezza nella posizione di difesa dei valori del gruppo, posizione da tener ben distinta da comportamenti, come quelli assunti dal consigliere di AI, che, nonostante i proclami populisti del suo gruppo appena il giorno prima, si è astenuto.

Area è oggi l’unico gruppo della magistratura associata in grado di dare ampio spazio al dissenso interno, passaggio necessario per un confronto effettivo e per l’adozione di politiche associative e nell’autogoverno, frutto di scelte democratiche e ben ponderate. 

Auspichiamo che gli altri gruppi possano aprirsi in egual modo al confronto dialettico per la difesa dei valori comuni a tutta la magistratura, anche in vista di una revisione generale della normativa, che aumenti significativamente in tema di valutazione comparativa il valore della maggiore esperienza nelle funzioni giudiziarie.



Napoli, 28 luglio 2017. 
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