[Area] Articolo Corriere della Sera

rosa-ferrarese a iol.it rosa-ferrarese a iol.it
Mar 1 Ago 2017 09:45:13 CEST


Un raro esempio di magistrato
Antonio Rosa

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2017/29-luglio-2017/giudice-protesta-rinuncia-carriera-sistema-giudiziario-lottizzatorio-2401854037050.shtml



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martedì 1 agosto 2017, 01:08 +0200 da u.nannucci a alice.it  <u.nannucci a alice.it>:
>grazie andrea!
>una pagina squallida per la magistratura, che segna il definitivo 
asservimento del suo vertice alla politica
>ubaldo nannucci
> 
>From: andreale
>Sent: Monday, July 31, 2017 7:43 PM
>To: 'AREA 
Mailing List'
>Subject: [Area] La prima giornata di Napoli : 27 luglio 
2017
> 
> 
> 
>Finalmente un grande giorno per la 
magistratura.
>Finalmente una pagina di storia 
scritta col sangue e di pugno da alcuni indomiti consiglieri togati e da tutti i 
laici dell’autogoverno.
>In barba ai pregiudizi 
ideologici  e contro ogni fatwa, si è riusciti, per la prima volta, a 
nominare in un posto direttivo di enorme importanza , un magistrato con 
freschissima  esperienza di governo e che ha fatto un lungo  ‘bagno di 
politica’ per il bene della Nazione e della magistratura tutta.
>Finalmente il Consiglio ha dato 
prova di enorme indipendenza:
>dall’ANM (rectius: ANMutolita) , 
innanzitutto, che fino a pochi giorni fa tuonava con un documento adottato 
all’unanimità dai componenti del CDC per chiedere al legislatore di “ introdurre, quale requisito di 
legittimazione per ricoprire incarichi direttivi e semidirettivi, l’esercizio 
effettivo delle funzioni giudiziarie per almeno 12 mesi prima di poter proporre 
domanda ”  ed    al CSM “di valorizzare significativamente il 
profilo professionale dei magistrati che hanno svolto funzioni giudiziarie nel 
giudizio di comparazione con candidati che in precedenza hanno ricoperto ruoli 
elettivi o altri incarichi politici” ; 
>dalle singole correnti che in 
questi anni hanno occupato l’associazionismo ed il CSM, svergognate una per una 
(con rarissime eccezioni), che, con retrogradi documenti ed articoli su riviste 
telematiche di alta scienza giuridica et similia, avevano fino a poche settimane 
prima invocato una netta distanza  dagli incarichi direttivi  dei 
magistrati che avevano avuto trascorsi  in politica o prestati a lunghi 
fuori ruolo;
>dai singoli consiglieri laici e 
togati di questo stesso CSM che avevano gridato fino a poco tempo fa, urbi et 
orbi, quanto fosse necessario apparire imparziali, oltre che esserlo, per un 
magistrato che avesse ricoperto incarichi politici e volesse tornare a svolgere 
funzioni giurisdizionali;
>dal vicepresidente di questo 
stesso CSM , di provenienza governativa,  che fino a dieci  giorni 
prima esprimeva l’auspicio di approvare una norma che imponesse ai magistrati 
rimasti a lungo tempo fuori ruolo (specialmente in incarichi politici) di non 
tornare a fare il magistrato, optando per altre funzioni;
>dai pareri espressi da questo 
stesso CSM sul rientro in ruolo  di coloro i quali avevano avuto incarichi 
politici (ad esempio quello del 21.10.2015  , nel quale si invitava il 
Ministero della Giustizia a “ disciplinare i casi in cui il 
prolungato svolgimento di attività politico istituzionali imponga il transito, 
alla fine della esperienza politica, nei ranghi dell'Avvocatura dello Stato o 
della dirigenza pubblica; disciplinare, in alternativa, la garanzia al 
mantenimento del posto da parte del magistrato transitato per lunghi periodi 
nelle attività politico-istituzionali anche con l'attribuzione di una funzione 
pubblica diversa, purché equivalente sotto il profilo della responsabilità del 
livello retributivo e del prestigio professionale; introdurre, nei casi di 
rientro in ruolo dopo avere ricoperto incarichi politici, limiti all'esercizio 
delle finzioni giudicanti, con la previsione dell'obbligo di degnazione a 
funzioni collegiali (di primo o di secondo grado), in specie con riferimento ai 
magistrati che abbiano svolto incarichi di governo caratterizzati dalla concreta 
gestione politica di interessi riferibili alla generalità dei consociati, a 
livello nazionale (es. presidente del consiglio dei ministri) o territoriale 
(sindaco o presidente di una giunta regionale o provinciale). ”
>Finalmente una pagina che segna 
l’affermazione del Governo nella Magistratura   e che dà un nuovo 
volto, più moderno , più al passo dei tempi, più indipendente – sia sotto il 
profilo esterno, che interno- dalla magistratura tutta, al Consiglio Superiore 
del Ministero (democratico per la Giustizia). 
> 
>Andrea Reale
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