[Area] R: [Iscritti] Rohingya e Kachin. Drammatica pulizia etnica e lento genocidio. Le udienze di settembre a Kuala Lumpur del Tribunale permamente dei popoli.

Dott. Marco Patarnello marco.patarnello a giustizia.it
Mer 13 Set 2017 16:21:02 CEST


Credo che alla questione posta da Nello dobbiamo dare il massimo risalto.
Soprattutto potremmo sin da ora immaginare cosa fare affinché ciò che
emergerà dal giudizio venga illustrato e diffuso nel modo più ampio
possibile. 

 

Da: Iscritti [mailto:iscritti-bounces a magistraturademocratica.it] Per conto
di ROSSI Nello
Inviato: mercoledì 13 settembre 2017 15:27
A: iscritti a magistraturademocratica.it; areacsm a cosmag.it;
nuovarea a nuovarea.it; area a areaperta.it
Cc: 'Rossi Nello'; 'Franco Ippolito'
Oggetto: [Iscritti] Rohingya e Kachin. Drammatica pulizia etnica e lento
genocidio. Le udienze di settembre a Kuala Lumpur del Tribunale permamente
dei popoli.

 

Care colleghe e cari colleghi, 

nella settimana che va dal 18 al 22 settembre in Malesia, a Kuala Lumpur ,
si svolgeranno le udienze  del Tribunale permanente dei popoli  dedicate a
conoscere e valutare  la drammatica situazione delle minoranze etniche dei
Rohingya e dei Kachin nel Myanmar ( attuale nome dello Stato di Birmania) e
ad emettere un "giudizio" di opinione  nell'ottica del diritto e dei diritti
dei popoli.  A  tali udienze parteciperò come membro italiano del panel
internazionale  costituito per il giudizio. 

Come sempre avviene nei tribunali di opinione il ruolo centrale sarà quello
delle vittime e dei testimoni che avranno  l'occasione di esporre e far
conoscere  all'opinione pubblica , senza mediazioni ,  le uccisioni, le
violenze e le altre sofferenze subite , i comportamenti discriminatori
attuati nei confronti di intere popolazioni, i tentativi di espulsione e le
politiche di internamento in campi delle minoranze mussulmane  in un paese a
maggioranza buddista. 

Sebbene invitati dal Tribunale a rappresentare la loro posizione,  gli
esponenti del governo del Myanmar non hanno sino ad ora manifestato alcuna
disponibilità in tal senso. 

A lungo vi è stato silenzio in Occidente ed in Italia su questo dramma. Un
silenzio rotto nel nostro paese solo dalle appassionate e preoccupate
dichiarazioni di qualche mese fa di Romano Prodi e di Emma Bonino. 

Di recente la situazione ha avuto sviluppi così drammatici che hanno imposto
il tema all'attenzione dei media americani , europei  ed italiani .

Va scongiurato il rischio che ( al pari di quello che è avvenuto in altre
analoghe vicende di repressione e sterminio di massa di minoranze etniche
in Ruanda o nella ex Jugoslavia) la verità su orrori , spesso indicibili,
emerga solo quando essi si sono ormai pienamente consumati. 

E' sperabile che l'impegno di conoscenza, di valutazione e di informazione
del Tribunale permanente dei popoli possa portare un piccolo ma
significativo contributo alla sensibilizzazione delle opinioni pubbliche dei
paesi dell'Occidente democratico e, conseguentemente,  alla pressione
internazionale esercitata sul governo del Myanmar per indurlo a fermare una
escalation di violenze che , secondo le cronache, sta assumendo i tratti di
un vero e proprio genocidio. 

Per parte mia mi impegno a far conoscere alla parte più attenta e sensibile
del mondo dei giuristi ed in particolare della magistratura  , la vicenda di
popolazioni geograficamente lontane da noi che, da anni e in questi giorni
con un tragico crescendo,  stanno subendo una terribile operazione di
pulizia etnica e di lento ed inesorabile genocidio. 

Al mio rientro riferirò perciò sui lavori del Tribunale , sui contenuti del
giudizio formulato e su ciò che  emergerà  nel corso delle udienze del
Tribunale.  

Nello Rossi 

 

 

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