[Area] Ai M.O.T in lista
thorgiov
thorgiov a libero.it
Ven 20 Ott 2017 19:50:45 CEST
Hai detto bene : la carriera diventa importante solo se noi la
consideriamo tale. Il problema è proprio questo. Quella targhetta sulla
porta con su scritto "Presidente" è diventato l'obiettivo di molti
magistrati. Secondo me della maggioranza. Non dovrebbe essere così,
perchè della carriera potremmo farne benissimo a meno, ma io mi sono
limitato a prendere atto di una realtà. E se si progredisce in carriera
non lo si deve solo a se stessi. Inutile illudere i colleghi, giovani o
meno giovani. Gli appoggi ci vogliono, eccome se ci vogliono. D'altronde
non è un caso se il sistema delle valutazioni di professionalità è stato
accolto con grande favore proprio all'interno della magistratura.
FELICE PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
Il 20/10/2017 15:44, Lucia Vignale (Esterna) ha scritto:
>
> Forse M.O.T. in lista non ce ne sono, perché sono troppo impegnati a
> districarsi nelle difficoltà del nuovo lavoro per mettersi a leggere
> la posta.
>
> Nondimeno, dopo aver letto il messaggio di Felice Pizzi , mi sento in
> dovere di intervenire e presentarmi anche io.
>
> Di anni ne ho 58 (ma mi piace dire quasi 60 perché così mi abituo
> all’idea). Sono entrata in magistratura a trent’anni, in un’epoca in
> cui il concorso lo si poteva fare appena laureati (e spero proprio
> che presto torni ad essere così), perché avevo vinto un dottorato,
> avrei voluto lavorare nell’università, ma , dopo alcuni anni di duro
> lavoro non retribuito (o retribuito in maniera simbolica), ho deciso
> che non potevo andare avanti così. Dunque anche io , come Felice
> Pizzi, sono entrata in magistratura perché volevo uno stipendio.
>
> A differenza di Felice Pizzi, però, dopo essere entrata, ho scoperto
> un mondo unico e diverso da quello nel quale avevo vissuto fino a quel
> momento: un mondo in cui non si deve sgomitare e se si progredisce in
> carriera lo si deve solo a se stessi (ai propri meriti o ai propri
> “non demeriti”); un mondo in cui non vi è alcuna necessità di
> diventare dirigenti e “fare carriera” perché lo stipendio non è
> determinato dalle funzioni svolte, ma dall’anzianità di servizio, e
> un presidente di sezione non guadagna di più dei magistrati della sua
> sezione salvo che non sia più anziano di loro; un mondo in cui il
> “capo” non è il datore di lavoro e non può dire a nessuno dei
> magistrati dell’ufficio come devono decidere una causa o trattare un
> fascicolo.
>
> Entrando in magistratura ho scoperto un mondo in cui, per
> Costituzione, si è _indipendenti_ (art.101: i giudici sono soggetti
> soltanto alla legge) e, per Costituzione, si è _uguali_ (art. 107 :
> “i magistrati si distinguono tra loro soltanto per diversità di
> funzioni”).
>
> Ho scoperto il sistema tabellare - un sistema che esiste anche (forse
> soprattutto) perché i magistrati hanno contribuito ad elaborarlo - e
> ho capito che quel sistema serviva a garantire, oltre all’indipendenza
> esterna, anche l’ indipendenza interna, perché fissava regole
> predeterminate e oggettive volte a distribuire il flusso degli affari.
>
> Ho capito che ero io a dover garantire il funzionamento del sistema
> tabellare vigilando affinché fosse rispettato; che se il mio “capo”
> voleva assegnare a me un fascicolo in deroga alle regole tabellari e
> mi blandiva dicendomi : “fallo tu che sei brava”, dovevo dirgli di no
> , perché il rispetto del sistema tabellare è una garanzia di tutti.
>
> Ho capito che la buona organizzazione dell’ufficio dipendeva anche da
> me; che se i criteri organizzativi erano tali da impormi un
> superlavoro potevo contestarli e chiedere su questo l’appoggio dei
> colleghi. Ho capito che nessun “capo” può dirigere un ufficio contro i
> magistrati di quell’ufficio se quei magistrati non glielo consentono e
> che ciascuno di noi ha diritto di chiedere al proprio dirigente di
> farsi carico dei problemi che incidono sul suo lavoro e sul servizio
> reso ai cittadini.
>
> Ho scoperto un lavoro bellissimo che mi consentiva di dare un senso
> all’interpretazione della legge applicandone i risultati al caso
> concreto; di scegliere tra le diverse possibili interpretazioni quella
> più rispettosa dei diritti; di fornire tutela a chi non ha altri
> diritti che quelli che la Legge gli riconosce.
>
> Per questo vorrei dire ai MOT :
>
> di non farsi ingannare da chi dice che tutti i magistrati sono a
> caccia di medagliette per diventare dirigenti (ce ne sono, certo, ma
> non sono poi così tanti) ;
>
> di ricordarsi sempre che diventare dirigenti, prima che un onore, è un
> onere;
>
> di lavorare con coscienza, attenzione e passione, cercando di
> assicurare una risposta in tempi ragionevoli, ma anche di curare la
> qualità del lavoro, perché si lavora molte ore al giorno e - se non
> ci si vuole intristire e invecchiare prima del tempo - si deve trovare
> soddisfazione in ciò che si fa;
>
> di non stare chiusi nelle proprie stanze e di occuparsi dell’
> organizzazione degli uffici di cui fanno parte, perché da quella
> organizzazione dipende la qualità della loro vita e del loro lavoro;
>
> di coinvolgere in questo i tanti colleghi di buona volontà chiedendo
> anche a loro di sollevare la testa dalle carte;
>
> di vigilare sul comportamento del proprio “capo” sostenendolo e
> aiutandolo se occorre, criticandolo se necessario.
>
> Ma soprattutto vorrei dire ai MOT ( se ce ne sono in lista) ed anche
> ai non MOT (e in lista ce ne sono tanti) di non dare ascolto a chi
> parla solo di carriera, perché la carriera non cambia la nostra vita,
> non cambia la qualità del nostro lavoro, non cambia i nostri stipendi
> e diventa importante solo se noi la consideriamo tale.
>
> Cordiali saluti a tutti
>
> Lucia Vignale
>
> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *thorgiov
> *Inviato:* giovedì 19 ottobre 2017 19:42
> *A:* area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
> *Oggetto:* Re: [Area] Ai M.O.T in lista
>
> Se permetti, mi presento anche io ai giovani colleghi, ovviamente in
> modo molto diverso.
>
> Premetto che non ho un profilo su Facebook, perchè non sono molto
> comunicativo. In compenso mi sono sbizzarrito più volte su questa
> mailing list, fino a creare veri e propri fenomeni di rigetto un po'
> da parte tutti gli iscritti. Ho cinquanta anni, portati benissimo, e
> sono entrato in magistratura nel 1996. Preciso che sono entrato in
> magistratura con una fortissima motivazione : i soldi dello stipendio.
> Ebbene sì ! Questo è stato il nobile ideale che mi ha spinto a
> studiare ed a superare il concorso. Senza questa spinta emotiva non ce
> l'avrei mai fatta. Vedete, subito dopo la laurea in legge, mi resi
> conto da subito che la strada dell'avvocatura era troppo intasata, già
> da allora. Nella facoltà di legge non esiste, purtroppo, il numero
> chiuso, e neppure per l'ingresso nell'avvocatura. Questo ha creato una
> moltitudine di professionisti che sgomitano di continuo tra di loro
> alla ricerca delle sempre meno numerose occasioni di lavoro.
> Credetemi, la posizione del magistrato è di privilegio, perchè noi
> alla fine del mese lo stipendio lo prendiamo comunque ( e qui ritorno
> alla spinta ideale che mi ha portato in magistratura ). I vantaggi non
> si fermano qui, perchè l'indipendenza esterna è garantita addirittura
> dalla Costituzione. Per l'indipendenza interna il discorso purtroppo è
> diverso. L'avanzamento non è più automatico, ma richiede il
> superamento di valutazioni di professionalità periodiche, e queste
> valutazioni le fa il Consiglio Superiore della Magistratura dopo aver
> acquisito il parere del capo dell'ufficio, il quale a sua volta si
> rifà al parere del presidente di sezione. Ma non finisce qui, perchè
> la vera sintesi è operata dai consigli giudiziari a livello locale.
> Questo sistema è stato voluto dal potere politico per mettere i
> magistrati sotto pressione, ma è stato subito apprezzato dalle varie
> correnti organizzate in magistratura, e non a caso. Piccolo
> particolare che vi deve preoccupare fin d'ora : per avanzare in
> carriera, e quindi per diventare semidirettivi e direttivi, è
> indispensabile l'appoggio di una delle correnti organizzate
> all'interno della magistratura, perchè oggi si fa carriera per merito,
> e non per anzianità . Anche per fare parte dei consigli giudiziari, i
> cui componenti sono elettivi, è indispensabile questo appoggio. Per
> proprietà transitiva, ne deriva che pure per superare la valutazione
> di professionalità l'appoggio di una corrente è, se non
> indispensabile, sicuramente utile, perchè qualche incidente di
> percorso può capitare a chiunque. Nessuno è perfetto e tutti possiamo
> sbagliare. Il che è lo stesso che dire che tutti hanno bisogno di
> tutti, e questa è la prima cosa che scoprirete . La seconda cosa che
> scoprirete è che la carriera si costruisce fin dall'inizio. Presto
> incomincerete a vedere il collega vicino di stanza come un pericoloso
> concorrente per un incarico di vertice, e allora vi darete da fare a
> più non posso non solo per assicurarvi l'appoggio di una corrente ma
> anche per procurarvi più titoli possibili. Lo dovrete fare per forza,
> volenti o nolenti. Innanzitutto cercherete di farvi assegnare un
> tirocinante per la sua formazione. Conviene a tutti e due : il
> tirocinante, se il reddito familiare è inferiore a 50.000 euro, si
> becca una borsa di studio di 400 euro mensili per un anno e mezzo e
> comunque si risparmia il costo di una scuola di specializzazione
> universitaria. Il magistrato si procura un titolo che per legge deve
> essere valutato ai fini della progressione in carriera. Beninteso, non
> si tratta tanto di avere un titolo in più, ma di non avere un titolo
> in meno rispetto al collega della stanza accanto, perchè state
> tranquilli che lui avrà fatto la stessa cosa prima di voi. Poi
> cercherete di pubblicare il più possibile relazioni o provvedimenti,
> perchè anche quelli servono, e in questo la collaborazione degli
> avvocati potrà servire. Si tratta della famosa società civile, con la
> quale pure vi converrà tenere buoni rapporti, se non altro per
> limitare gli esposti disciplinari, che ai fini della carriera non
> fanno mai bene. Questa è la vera, autentica comunità degli operatori
> giudiziari.
>
> Sia però chiaro : la vera marcia in più per la carriera rimane
> l'attività correntizia all'interno dell'ANM. Datevi da fare fin da
> subito. Partecipate a tutti gli incontri organizzati a livello
> associativo. Alcuni direttivi e semidirettivi vi indicheranno la
> strada giusta da percorrere, perchè il proselitismo è la vera forza di
> ogni corrente. Ognuna di esse è solita scannarsi con le altre
> all'interno della stessa associazione per procurarsi più adepti
> possibile. Come diceva quel tale : il numero è potenza !
>
> Però è un peccato che accada tutto questo. Tutto sommato, rispetto
> agli altri dipendenti pubblici, la parte più interessante del nostro
> lavoro, vale a dire lo stipendio, non dipende dall'avanzamento in
> carriera, ma dall'anzianità, ferma restando la necessità di superare
> le forche caudine periodiche delle valutazioni di professionalità.
> Ogni tanto pensateci un po' : forse non vale la pena affannarsi e
> scannarsi reciprocamente tra colleghi, visto che almeno per la
> Costituzione i magistrati si distingono solo per le funzioni e non
> esiste una gerarchia. Concludo anche io segnalandovi una vecchia
> canzone, ma senza il link di riferimento. Si tratta di Senza Cornice,
> di Alice Visconti.
>
> FELICE PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>
> Il 19/10/2017 10:07, Patrizia Bellucci ha scritto:
>
> Care Ragazze e cari Ragazzi (permettemi di chiamarvi così
> dall'alto dei miei 71 anni: praticamente avete l'età di mio figlio
> e non molto di più dei miei Studenti di un tempo),
>
> mi rivolgo a voi, che probabilmente ancora non mi conoscete: molti
> dei meno giovani mi sono 'compagni di viaggio' già da tempo.
>
> Come prima cosa vi dedico una canzone: Edoardo Bennato "Sono solo
> canzonette" (https://youtu.be/JBS48R2i6Pw) :-)
>
> I motivi TEORICI per cui _vi invito 'a studiare ANCHE su
> youtube'_, magari quando ho tempo - se mi riinvitano - vengo a
> spiegarvelo A PORTE CHIUSE alla Scuola Superiore della Magistratura.
>
> Se poi qualcuno - per conoscermi meglio - ha voglia di sapere cosa
> dico invece, da libera cittadina, /coram populo/ può accedere alla
> mia pagina facebook (https://www.facebook.com/patrizia.bellucci.7).
>
> In proposito, a voi 'nativi digitali' che su facebook ci siete
> praticamente tutte e tutti allego - per chi abbia tempo e voglia -
> un articolino su facebook decisamente 'leggero', che avevo scritto
> ormai diversi anni fa: naturalmente dovete riflettere sul fatto
> che quel "comunicar se stessi" da parte di un Magistrato _deve_
> saper declinarsi IN MODO SPECIFICO: i nostri media sono di tal
> livello che stanno a guardare perfino di che colore portate i calzini!
>
> Doverosamente mi presento - non c'è un motivo al mondo perché mi
> conosciate già - per la parte che più direttamente vi riguarda,
> per esplicitarvi a che titolo e CON QUALI LIMITI sono presente in
> lista.
>
> Trovate il mio cv sul mio sito (http://www.patriziabellucci.it/),
> dove potete anche scaricare il pdf di stampa del mio libro /A onor
> del vero. Fondamenti/, che potete benissimo anche non leggere,
> mentre *vi invito caldamente a leggere l'Introduzione di Tullio De
> Mauro* (che vi allego, in modo da non farvi perdere tempo).
>
> _Si può e si deve apprendere in molti luoghi, ma di sicuro la
> carta stampata non si salta!!!_
>
> A questo link http://www.patriziabellucci.it/laligi/contributi.htm
> trovate i Collaboratori giuridici e quindi vedete i nomi di chi
> aveva capito da subito la pertinenza della componente linguistica
> nella vostra formazione.
>
> Quel progetto e quel sito si son fermati anni fa, perché sono
> bravina nel pensare - non è un particolare merito, sono
> semplicemente allieva di grandi Maestri - ma non nel trovare
> finanziamenti: fra me e i soldi c'è una vera incompatibilità...
>
> Vi informo, peraltro, che con l'ultima riformina non solo si è
> tolto il PUBBLICA dal Ministero dell'Istruzione, ma - udite, udite
> - adesso i Professori non si valutano più tanto sulla ricerca
> prodotta e sul numero e la qualità degli Studenti che formano, ma
> SULLA QUANTITA' DEI FINANZIAMENTI CHE SONO CAPACI DI ATTRARRE!
>
> Scusatemi se faccio un esempio personale, perché gli 'esempi
> concreti' facilitano sempre la COMPRENSIONE DELLA TEORIA: ho
> formato 300 Studenti all'anno per 40 anni e sono stata capace di
> attrarre dall'Europa e dai vari Continenti una marea di Studenti
> Erasmus, ma adesso con i loro parametri probabilmente avrei una
> valutazione bassina...
>
> Insomma, le vie per SQUALIFICARE Scuola e Università sono tante e
> spesso abbastanza 'occulte': si sa, i decreti di attuazione sono
> importanti quanto le leggi!
>
> _Altro che chiudere gli accessi a Giurisprudenza: in Italia vanno
> alzati tasso e qualità dell'Istruzione, che generano LIVELLO E
> INNOVAZIONE!!!_
>
> Altrimenti il Paese non avrà nemmeno la ripresa economica, che di
> sicuro non si fa con il /Jobs act/ e da linguista lasciatemi
> sottolineare che quelli che il popolo NON ha eletto parlano a un
> Paese che domina poco e male perfino l'italiano gli si spara dai
> media quell'inutile anglismo incomprensibile ai più: da/quaedam de
> populo/ lasciatemi dire che invece si dovrebbe tornasse a parlare
> - e fare - di 'Riforma del lavoro'! Come sempre, le scelte
> linguistiche SVELANO TANTO: 'dimmi come parli e ti dirò chi sei' e
> teniamoci carissima la Suprema Corte.
>
> In particolare, se non erro, le mie relazioni alla Scuola
> Superiore della Magistratura dovreste trovarle sul suo sito a cui
> voi tutti accedete.
>
> Scusate se approfitto del discorso: _mi pare GIUSTISSIMO che le
> relazioni alla SSM restino 'a porte chiuse' e quindi che vi
> accediate SOLO VOI_, ma come potrei fare io per avere le relazioni
> su quel bellissimo corso sulla rappresentazione massmediatica
> della Giustizia su cui sono intervenuti Luigi Lanza, Bruti
> Liberati, l'eccezionalmente bravo Antoine Garapon, ecc.
>
> Sulla rappresentazione massmediatica della Giustizia PENALE mi
> sono già espressa in varie occasioni e scritti vari, ma adesso -
> quando ne avrò il tempo - vorrei dire qualcosina sulla
> rappresentazione massmediatica della Giustizia CIVILE e quelle
> relazioni mi sarebbero di grandissimo aiuto: potreste darmi una
> mano, visto che anch'io, come voi, di tempo ne ho proprio poco?
>
> Adesso devo mettermi a fare altro, ma appena avrò un po' di tempo
> torno ad argomentare 'dal mio punto di vista' somiglianze e
> differenze - che ovviamente riguardano anche la parte che può
> essere comune e la parte che _deve _restar diversa nelle due
> Scuole Superiori, perché _altrimenti va cambiato il C.p.p. e
> sarebbe un errore enorme!_ - nella seconda parte del sintagma del
> Dott. Bruti Liberati "COMUNITA' DEGLI *OPERATORI GIUDIZIARI*".
>
> Grazie per lo spazio e l'eventuale attenzione e buona giornata e
> buon lavoro ai Magistrati e alle Magistrate di ogni età,
>
> Pat
>
>
>
>
> _______________________________________________
>
> Area mailing list
>
> Area a areaperta.it <mailto:Area a areaperta.it>
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