[Area] Ai M.O.T in lista

thorgiov thorgiov a libero.it
Sab 21 Ott 2017 18:54:21 CEST


Il mio individualismo piccolo - borghese forse potrebbe essere 
solleticato dall'idea di avanzare in carriera, con il paravento ideale 
dell'intenzione di portare avanti un progetto diverso di lavoro nuovo, 
diverso. Però sempre lo stesso individualismo, anzi la mia vera e 
propria asocialità, insieme con la mia innata pigrizia, mi spingono a 
rifuggire dall'idea di sgomitare con i colleghi per un posto direttivo o 
semidirettivo. Beninteso, non voglio fare professione di qualunquismo a 
tutti i costi. A mio parere in chi intraprende una carriera all'interno 
della magistratura coesistono motivazioni egoistiche, di ambizione 
personale, di vanità, insieme con la sincera volontà di fare qualcosa 
per gli altri, o per la giustizia in generale, magari con un pizzico di 
sopravvalutazione delle proprie capacità. Del resto lo stesso accade 
nella politica generale, a livello nazionale e locale, perchènon credo 
che esista un politico che fa quel mestiere unicamente per affarismo. 
Una spinta ideale è sempre presente, ed è propria di qualsiasi essere 
umano la coesistenza di motivazioni e impulsi contraddittori.

Tornando alle logiche interne all'ANM, magari anche l'attività di 
proselitismo viene fatta da parte di alcuni direttivi e semidirettivi 
con le migliori intenzioni, perchè si pensa veramente che il progetto 
portato avanti dalla corrente di appartenenza è il migliore. Ora, non 
spetta a me fare un processo sulle intenzioni. Io mi sono limitato a 
descrivere un dato di fatto, senza finzioni. Alla fine, credo che questo 
sistema sia gradito alla maggior parte dei magistrati, altrimenti non 
reggerebbe neppure per un giorno. Osservo però che tutto ciò porta alla 
fine ad un obiettivo gradito a molti, anche all'interno della 
magistratura : la gerarchizzazione. E io questo obiettivo non riesco 
proprio a condividerlo.

FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 21/10/2017 12:06, Ferrari Roberto ha scritto:
>
> Bellissima la sintesi di Lucia del buono e del non buono dell’ essere 
> magistrati. Piena di sapiente armonia e di saggio ottimismo.
>
> Da conservare e inoltrare ai MOT che non sono in lista e alle altre liste.
>
> Importantissimo l’ accento sulla scarsa importanza del cursus honorum 
> in una carriera che consente di scegliere tra funzioni giuridicamente 
> equivalenti.
>
> Dai suoi interventi ho acquisito una grande stima del collega 
> mirandrew, ora motore di polemiche che vengono da lontano. Per cui non 
> credo che egli pensi veramente ci siano funzioni “ultime tra le 
> ultime”. Si potrebbe persino dubitare che egli tenga tanto al ruolo 
> direttivo, se non fosse che, avendo forse lavorato efficientemente su 
> soluzioni organizzative sezionali, può aver riscontrato difficoltà di 
> attuazione che richiedono l’ inserimento di un progetto organizzativo 
> parziale all’ interno di un progetto globale che interessi tutto l’ 
> ufficio.
>
> Tuttavia è vano pretendere che l’ assegnazione di funzioni direttive 
> sia fondata prevalentemente sul merito. Se siamo istintivamente 
> portati a percepire differenti gradi di importanza nella distinzione 
> tra funzioni (e così è, poichè non si può in grado di esser manager di 
> realtà che ancora non si conosce) il tendere verso quelle più 
> importanti è naturale, poichè in relazione con la contemplazione e la 
> narrazione del sè.
>
> E, poichè i posti in grado di soddisfare questa esigenza di autostima 
> sono pochi e il conflitto è elevato, è logico che chi ne dispone 
> pretenda una contropartita. Che nei sistemi democratici è costituita 
> essenzialmente dall’ /affectio societatis/, dalla fattiva 
> partecipazione del candidato alla realizzazione dello scopo sociale, 
> degli obiettivi del gruppo o corrente. In relazione alle funzioni 
> direttive è evidente come l’ /affectio societatis/, in termini di 
> provata fedeltà del candidato direttivo, sia decisiva, poichè in 
> questo caso l’ eletto acquisisce la facoltà di contribuire in misura 
> rilevante alla conservazione o all’ espansione del potere del gruppo.
>
> Seppur meno rilevante, una valutazione meritocratica è necessaria 
> anche in funzione di tale scopo, oltre che al fine di occultare i 
> criteri di scelta decisivi. Sicchè oggi è difficile attendersi un 
> dirigente del tutto incapace (il che –come il fatto di avere un 
> esercito ben armato- non è sempre una buona notizia).
>
> Quindi è bene che i MOT imparino presto a considerare che in tema di 
> selezione di funzioni direttive nulla mai potrà cambiare. Che, ove 
> disposti a destinare parte del tempo libero o del tempo lavorativo ad 
> attività relazionali associative, hanno ottime chances di portare a 
> compimento il cursus honorum desiderato.
>
> Che continueranno ad assistere a conflitti tra chi aspira a funzioni 
> direttive per soddisfare la propria autostima in un contesto 
> relazionale e chi le invoca, come forse mirandrew o magari anche 
> Felice, per portare a compimento una ricerca ed un opera già avviata, 
> non potendo egli esser gratificato da altro che da questo.
>
>
> RF -trib.AQ
>
>
> ------------------------------------------------------------------------
> *Da:* Area <area-bounces a areaperta.it> per conto di thorgiov 
> <thorgiov a libero.it>
> *Inviato:* venerdì 20 ottobre 2017 19:50
> *A:* Vignale Lucia; area a areaperta.it
> *Oggetto:* Re: [Area] Ai M.O.T in lista
>
> Hai detto bene : la carriera diventa importante solo se noi la 
> consideriamo tale. Il problema è proprio questo. Quella targhetta 
> sulla porta con su scritto "Presidente" è diventato l'obiettivo di 
> molti magistrati. Secondo me della maggioranza. Non dovrebbe essere 
> così, perchè della carriera potremmo farne benissimo a meno, ma io mi 
> sono limitato a prendere atto di una realtà. E se si progredisce in 
> carriera non lo si deve solo a se stessi. Inutile illudere i colleghi, 
> giovani o meno giovani. Gli appoggi ci vogliono, eccome se ci 
> vogliono. D'altronde non è un caso se il sistema delle valutazioni di 
> professionalità è stato accolto con grande favore proprio all'interno 
> della magistratura.
>
> FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>
>
> Il 20/10/2017 15:44, Lucia Vignale (Esterna) ha scritto:
>>
>> Forse M.O.T. in lista non ce ne sono, perché sono troppo impegnati a 
>> districarsi nelle difficoltà del nuovo lavoro per mettersi a leggere 
>> la posta.
>>
>> Nondimeno, dopo aver letto il messaggio di Felice Pizzi , mi sento in 
>> dovere di intervenire e presentarmi anche io.
>>
>> Di anni ne ho 58 (ma  mi piace dire quasi 60 perché così mi abituo 
>> all’idea). Sono entrata in magistratura a trent’anni, in un’epoca in 
>> cui il concorso lo si poteva fare appena laureati  (e spero proprio 
>> che presto torni ad essere così),  perché avevo vinto un dottorato, 
>> avrei voluto lavorare nell’università, ma , dopo alcuni anni di duro 
>> lavoro non retribuito (o retribuito in maniera simbolica), ho deciso 
>> che non potevo andare avanti così. Dunque anche io , come Felice 
>> Pizzi, sono entrata in magistratura perché volevo uno stipendio.
>>
>> A differenza di Felice Pizzi, però, dopo essere entrata, ho scoperto 
>> un mondo unico e diverso da quello nel quale avevo vissuto fino a 
>> quel momento: un mondo in cui non si deve sgomitare e se si 
>> progredisce in carriera lo si deve solo a se stessi (ai propri meriti 
>> o ai propri “non demeriti”); un mondo in cui non vi è alcuna 
>> necessità di diventare dirigenti e “fare carriera” perché lo 
>> stipendio non è determinato dalle funzioni svolte, ma dall’anzianità 
>> di servizio, e  un presidente di sezione non guadagna di più dei 
>> magistrati della sua sezione salvo che  non sia più anziano di loro; 
>> un mondo in cui il  “capo”  non è il  datore di lavoro e non può dire 
>> a nessuno dei magistrati dell’ufficio come devono decidere una causa 
>> o trattare un fascicolo.
>>
>> Entrando in magistratura ho  scoperto un mondo in cui, per 
>> Costituzione,  si è _indipendenti_ (art.101: i giudici sono soggetti 
>> soltanto alla legge) e, per Costituzione,  si è _uguali_ (art. 107 : 
>> “i magistrati si distinguono tra loro soltanto per diversità di 
>> funzioni”).
>>
>> Ho scoperto il sistema tabellare - un sistema che esiste anche (forse 
>> soprattutto) perché  i magistrati  hanno contribuito ad elaborarlo - 
>> e ho capito che quel sistema serviva a garantire, oltre 
>> all’indipendenza esterna, anche l’ indipendenza interna, perché 
>> fissava regole predeterminate e oggettive volte a distribuire il 
>> flusso degli affari.
>>
>> Ho capito che ero io a dover garantire il funzionamento del sistema 
>> tabellare vigilando affinché fosse rispettato; che se il mio “capo” 
>> voleva assegnare a me un fascicolo in deroga alle regole tabellari e 
>> mi blandiva dicendomi : “fallo tu che sei brava”, dovevo dirgli di no 
>> , perché il rispetto del sistema tabellare è una garanzia di tutti.
>>
>> Ho capito che la buona organizzazione dell’ufficio dipendeva anche da 
>> me; che se i criteri organizzativi erano tali da impormi un 
>> superlavoro potevo contestarli e chiedere su questo l’appoggio dei 
>> colleghi. Ho capito che nessun “capo” può dirigere un ufficio contro 
>> i magistrati di quell’ufficio se quei magistrati non glielo 
>> consentono e che ciascuno di noi ha diritto di chiedere al proprio 
>> dirigente di farsi carico dei problemi che incidono sul suo lavoro e 
>> sul servizio reso ai cittadini.
>>
>> Ho scoperto un lavoro bellissimo che mi consentiva di dare un senso 
>> all’interpretazione della legge applicandone i risultati al caso 
>> concreto; di scegliere tra le diverse possibili interpretazioni 
>> quella più rispettosa dei diritti; di fornire tutela a chi  non ha 
>> altri diritti che quelli che la Legge gli riconosce.
>>
>> Per questo vorrei dire ai MOT :
>>
>> di non farsi ingannare da chi dice che tutti i magistrati sono a 
>> caccia di medagliette per diventare dirigenti (ce ne sono, certo, ma 
>> non sono poi così tanti) ;
>>
>> di ricordarsi sempre che diventare dirigenti, prima che un onore, è 
>> un onere;
>>
>> di lavorare con coscienza, attenzione e passione, cercando di 
>> assicurare una risposta in tempi ragionevoli, ma anche di curare la 
>> qualità del lavoro,  perché si lavora molte ore al giorno e - se non 
>> ci si vuole intristire e invecchiare prima del tempo - si deve 
>> trovare soddisfazione in ciò che si fa;
>>
>> di non stare chiusi  nelle proprie stanze e di occuparsi dell’ 
>> organizzazione degli uffici di cui fanno parte, perché da quella 
>> organizzazione dipende la qualità della loro vita e del loro lavoro;
>>
>> di coinvolgere in questo i tanti colleghi di buona volontà chiedendo 
>> anche a loro di sollevare la testa dalle carte;
>>
>> di vigilare sul comportamento del proprio “capo” sostenendolo e 
>> aiutandolo se occorre,  criticandolo se necessario.
>>
>> Ma soprattutto vorrei dire ai MOT ( se ce ne sono in lista) ed anche 
>> ai non MOT (e in lista ce ne sono tanti) di non dare ascolto a chi 
>> parla solo di carriera, perché la carriera  non cambia la nostra 
>> vita, non cambia la qualità del nostro lavoro, non cambia i nostri 
>> stipendi e diventa importante  solo se noi la consideriamo tale.
>>
>> Cordiali saluti a tutti
>>
>> Lucia Vignale
>>
>> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *thorgiov
>> *Inviato:* giovedì 19 ottobre 2017 19:42
>> *A:* area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>> *Oggetto:* Re: [Area] Ai M.O.T in lista
>>
>> Se permetti, mi presento anche io ai giovani colleghi, ovviamente in 
>> modo molto diverso.
>>
>> Premetto che non ho un profilo su Facebook, perchè non sono molto 
>> comunicativo. In compenso mi sono sbizzarrito più volte su questa 
>> mailing list, fino a creare veri e propri fenomeni di rigetto un po' 
>> da parte tutti gli iscritti. Ho cinquanta anni, portati benissimo, e 
>> sono entrato in magistratura nel 1996. Preciso che sono entrato in 
>> magistratura con una fortissima motivazione : i soldi dello 
>> stipendio. Ebbene sì !  Questo è stato il nobile ideale che mi ha 
>> spinto a studiare ed a superare il concorso. Senza questa spinta 
>> emotiva non ce l'avrei mai fatta. Vedete, subito dopo la laurea in 
>> legge, mi resi conto da subito che la strada dell'avvocatura era 
>> troppo intasata, già da allora. Nella facoltà di legge non esiste, 
>> purtroppo, il numero chiuso, e neppure per l'ingresso 
>> nell'avvocatura. Questo ha creato una moltitudine di professionisti 
>> che sgomitano di continuo tra di loro alla ricerca delle sempre meno 
>> numerose occasioni di lavoro. Credetemi, la posizione del magistrato 
>> è di privilegio, perchè noi alla fine del mese lo stipendio lo 
>> prendiamo comunque ( e qui ritorno alla spinta ideale che mi ha 
>> portato in magistratura ). I vantaggi non si fermano qui, perchè 
>> l'indipendenza esterna è garantita addirittura dalla Costituzione. 
>> Per l'indipendenza interna il discorso purtroppo è diverso. 
>> L'avanzamento non è più automatico, ma richiede il superamento di 
>> valutazioni di professionalità periodiche, e queste valutazioni le fa 
>> il Consiglio Superiore della Magistratura dopo aver acquisito il 
>> parere del capo dell'ufficio, il quale a sua volta si rifà al parere 
>> del presidente di sezione. Ma non finisce qui, perchè la vera sintesi 
>> è operata dai consigli giudiziari a livello locale. Questo sistema è 
>> stato voluto dal potere politico per mettere i magistrati sotto 
>> pressione, ma è stato subito apprezzato dalle varie correnti 
>> organizzate in magistratura, e non a caso. Piccolo particolare che vi 
>> deve preoccupare fin d'ora : per avanzare in carriera, e quindi per 
>> diventare semidirettivi e direttivi, è indispensabile l'appoggio di 
>> una delle correnti organizzate all'interno della magistratura, perchè 
>> oggi si fa carriera per merito, e non per anzianità . Anche per fare 
>> parte dei consigli giudiziari, i cui componenti sono elettivi, è 
>> indispensabile questo appoggio. Per proprietà transitiva, ne deriva 
>> che  pure per superare la valutazione di professionalità l'appoggio 
>> di una corrente è, se non indispensabile, sicuramente utile, perchè 
>> qualche incidente di percorso può capitare a chiunque. Nessuno è 
>> perfetto e tutti possiamo sbagliare. Il che è lo stesso che dire che 
>> tutti hanno bisogno di tutti, e questa è la prima cosa che scoprirete 
>> . La seconda cosa che scoprirete è che la carriera si costruisce fin 
>> dall'inizio. Presto incomincerete a vedere il collega vicino di 
>> stanza come un pericoloso concorrente per un incarico di vertice, e 
>> allora vi darete da fare a più non posso non solo per assicurarvi 
>> l'appoggio di una corrente ma anche per procurarvi più titoli 
>> possibili. Lo dovrete fare per forza, volenti o nolenti. Innanzitutto 
>> cercherete di farvi assegnare un tirocinante per la sua formazione. 
>> Conviene a tutti e due : il tirocinante, se il reddito familiare è 
>> inferiore a 50.000 euro, si becca una borsa di studio di 400 euro 
>> mensili per un anno e mezzo e comunque si risparmia il costo di una 
>> scuola di specializzazione universitaria. Il magistrato si procura un 
>> titolo che per legge deve essere valutato ai fini della progressione 
>> in carriera. Beninteso, non si tratta tanto di avere un titolo in 
>> più, ma di non avere un titolo in meno rispetto al collega della 
>> stanza accanto, perchè state tranquilli che lui avrà fatto la stessa 
>> cosa prima di voi. Poi cercherete di pubblicare il più possibile 
>> relazioni o provvedimenti, perchè anche quelli servono, e in questo 
>> la collaborazione degli avvocati potrà servire. Si tratta della 
>> famosa società civile, con la quale pure vi converrà tenere buoni 
>> rapporti, se non altro per limitare gli esposti disciplinari, che ai 
>> fini della carriera non fanno mai bene. Questa è la vera, autentica 
>> comunità degli operatori giudiziari.
>>
>> Sia però chiaro : la vera marcia in più per la carriera rimane 
>> l'attività correntizia all'interno dell'ANM. Datevi da fare fin da 
>> subito. Partecipate a tutti gli incontri organizzati a livello 
>> associativo. Alcuni direttivi e semidirettivi vi indicheranno la 
>> strada giusta da percorrere, perchè il proselitismo è la vera forza 
>> di ogni corrente. Ognuna di esse è solita scannarsi con le altre 
>> all'interno della stessa associazione per procurarsi più adepti 
>> possibile. Come diceva quel tale : il numero è potenza !
>>
>> Però è un peccato che accada tutto questo. Tutto sommato, rispetto 
>> agli altri dipendenti pubblici, la parte più interessante del nostro 
>> lavoro, vale a dire lo stipendio, non dipende dall'avanzamento in 
>> carriera, ma dall'anzianità, ferma restando la necessità di superare 
>> le forche caudine periodiche delle valutazioni di professionalità. 
>> Ogni tanto pensateci un po' : forse non vale la pena affannarsi e 
>> scannarsi reciprocamente tra colleghi, visto che almeno per la 
>> Costituzione i magistrati si distingono solo per le funzioni e non 
>> esiste una gerarchia. Concludo anche io segnalandovi una vecchia 
>> canzone, ma senza il link di riferimento. Si tratta di Senza Cornice, 
>> di Alice Visconti.
>>
>> FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>>
>> Il 19/10/2017 10:07, Patrizia Bellucci ha scritto:
>>
>>     Care Ragazze e cari Ragazzi (permettemi di chiamarvi così
>>     dall'alto dei miei 71 anni: praticamente avete l'età di mio
>>     figlio e non molto di più dei miei Studenti di un tempo),
>>
>>     mi rivolgo a voi, che probabilmente ancora non mi conoscete:
>>     molti dei meno giovani mi sono 'compagni di viaggio' già da tempo.
>>
>>     Come prima cosa vi dedico una canzone: Edoardo Bennato "Sono solo
>>     canzonette" (https://youtu.be/JBS48R2i6Pw) :-)
>>
>>     I motivi TEORICI per cui _vi invito 'a studiare ANCHE su
>>     youtube'_, magari quando ho tempo - se mi riinvitano - vengo a
>>     spiegarvelo A PORTE CHIUSE alla Scuola Superiore della Magistratura.
>>
>>     Se poi qualcuno - per conoscermi meglio - ha voglia di sapere
>>     cosa dico invece, da libera cittadina, /coram populo/ può
>>     accedere alla mia pagina facebook
>>     (https://www.facebook.com/patrizia.bellucci.7).
>>
>>     In proposito, a voi 'nativi digitali' che su facebook ci siete
>>     praticamente tutte e tutti allego - per chi abbia tempo e voglia
>>     - un articolino su facebook decisamente 'leggero', che avevo
>>     scritto ormai diversi anni fa: naturalmente dovete riflettere sul
>>     fatto che quel "comunicar se stessi" da parte di un Magistrato
>>     _deve_ saper declinarsi IN MODO SPECIFICO: i nostri media sono di
>>     tal livello che stanno a guardare perfino di che colore portate i
>>     calzini!
>>
>>     Doverosamente mi presento - non c'è un motivo al mondo perché mi
>>     conosciate già - per la parte che più direttamente vi riguarda,
>>     per esplicitarvi a che titolo e CON QUALI LIMITI sono presente in
>>     lista.
>>
>>     Trovate il mio cv sul mio sito (http://www.patriziabellucci.it/),
>>     dove potete anche scaricare il pdf di stampa del mio libro /A
>>     onor del vero. Fondamenti/, che potete benissimo anche non
>>     leggere, mentre *vi invito caldamente a leggere l'Introduzione di
>>     Tullio De Mauro* (che vi allego, in modo da non farvi perdere
>>     tempo).
>>
>>     _Si può e si deve apprendere in molti luoghi, ma di sicuro la
>>     carta stampata non si salta!!!_
>>
>>     A questo link
>>     http://www.patriziabellucci.it/laligi/contributi.htm trovate i
>>     Collaboratori giuridici e quindi vedete i nomi di chi aveva
>>     capito da subito la pertinenza della componente linguistica nella
>>     vostra formazione.
>>
>>     Quel progetto e quel sito si son fermati anni fa, perché sono
>>     bravina nel pensare - non è un particolare merito, sono
>>     semplicemente allieva di grandi Maestri - ma non nel trovare
>>     finanziamenti: fra me e i soldi c'è una vera incompatibilità...
>>
>>     Vi informo, peraltro, che con l'ultima riformina non solo si è
>>     tolto il PUBBLICA dal Ministero dell'Istruzione, ma - udite,
>>     udite - adesso i Professori non si valutano più tanto sulla
>>     ricerca prodotta e sul numero e la qualità degli Studenti che
>>     formano, ma SULLA QUANTITA' DEI FINANZIAMENTI CHE SONO CAPACI DI
>>     ATTRARRE!
>>
>>     Scusatemi se faccio un esempio personale, perché gli 'esempi
>>     concreti' facilitano sempre la COMPRENSIONE DELLA TEORIA: ho
>>     formato 300 Studenti all'anno per 40 anni e sono stata capace di
>>     attrarre dall'Europa e dai vari Continenti una marea di Studenti
>>     Erasmus, ma adesso con i loro parametri probabilmente avrei una
>>     valutazione bassina...
>>
>>     Insomma, le vie per SQUALIFICARE Scuola e Università sono tante e
>>     spesso abbastanza 'occulte': si sa, i decreti di attuazione sono
>>     importanti quanto le leggi!
>>
>>     _Altro che chiudere gli accessi a Giurisprudenza: in Italia vanno
>>     alzati tasso e qualità dell'Istruzione, che generano LIVELLO E
>>     INNOVAZIONE!!!_
>>
>>     Altrimenti il Paese non avrà nemmeno la ripresa economica, che di
>>     sicuro non si fa con il /Jobs act/  e da linguista lasciatemi
>>     sottolineare che quelli che il popolo NON ha eletto parlano a un
>>     Paese che domina poco e male perfino l'italiano gli si spara dai
>>     media quell'inutile anglismo incomprensibile ai più: da/quaedam
>>     de populo/ lasciatemi dire che invece si dovrebbe tornasse a
>>     parlare - e fare - di 'Riforma del lavoro'!  Come sempre, le
>>     scelte linguistiche SVELANO TANTO: 'dimmi come parli e ti dirò
>>     chi sei' e teniamoci carissima la Suprema Corte.
>>
>>     In particolare, se non erro, le mie relazioni alla Scuola
>>     Superiore della Magistratura dovreste trovarle sul suo sito a cui
>>     voi tutti accedete.
>>
>>     Scusate se approfitto del discorso: _mi pare GIUSTISSIMO che le
>>     relazioni alla SSM restino 'a porte chiuse' e quindi che vi
>>     accediate SOLO VOI_, ma come potrei fare io per avere le
>>     relazioni su quel bellissimo corso sulla rappresentazione
>>     massmediatica della Giustizia su cui sono intervenuti Luigi
>>     Lanza, Bruti Liberati, l'eccezionalmente bravo Antoine Garapon, ecc.
>>
>>     Sulla rappresentazione massmediatica della Giustizia PENALE mi
>>     sono già espressa in varie occasioni e scritti vari, ma adesso -
>>     quando ne avrò il tempo - vorrei dire qualcosina sulla
>>     rappresentazione massmediatica della Giustizia CIVILE e quelle
>>     relazioni mi sarebbero di grandissimo aiuto: potreste darmi una
>>     mano, visto che anch'io, come voi, di tempo ne ho proprio poco?
>>
>>     Adesso devo mettermi a fare altro, ma appena avrò un po' di tempo
>>     torno ad argomentare 'dal mio punto di vista' somiglianze e
>>     differenze - che ovviamente riguardano anche la parte che può
>>     essere comune e la parte che _deve _restar diversa nelle due
>>     Scuole Superiori, perché _altrimenti va cambiato il C.p.p. e
>>     sarebbe un errore enorme!_ - nella seconda parte del sintagma del
>>     Dott. Bruti Liberati "COMUNITA' DEGLI *OPERATORI GIUDIZIARI*".
>>
>>     Grazie per lo spazio e l'eventuale attenzione e buona giornata e
>>     buon lavoro ai Magistrati e alle Magistrate di ogni età,
>>
>>     Pat
>>
>>
>>
>>
>>     _______________________________________________
>>
>>     Area mailing list
>>
>>     Area a areaperta.it <mailto:Area a areaperta.it>
>>
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>>
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