[Area] R: Ai M.O.T in lista

thorgiov thorgiov a libero.it
Lun 23 Ott 2017 17:15:53 CEST


Suvvia, proprio perchè il destinatario potrebbe offendersi nessuno è 
così stupido da fare pressioni del tipo di quelle di cui parli tu. In 
realtà il metodo è più sofisticato. Si porta a conoscenza del collega 
che c'è un incontro organizzato dalla corrente in quel dato giorno o in 
quel dato luogo, che verrà a parlare un esponente di punta del gruppo, 
che magari ricopre incarichi importanti o che deve concorrere per un 
posto elettivo e sta facendo la propria campagna ed è in grado di dare 
consigli in una determinata materia o per una determinata questione. 
Tutto è molto sfumato, e accade soprattutto in prossimità di qualche 
elezione. Ripeto, in ogni caso, che in questo non c'è nulla di male e 
che l'opera di convincimento viene fatta a diversi livelli. La 
democrazia è anche questo, e comunque si presume che una persona che ha 
vinto il concorso in magistratura sia in grado di decidere autonomamente 
quale sia la scelta migliore per sè.
FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )

Il 23/10/2017 16:58, Ferrari Roberto ha scritto:
>
> E’ da precisare che non ho notizia di colleghi che abbiano avuto 
> pressioni in direzione di adesione a gruppi associativi da parte di 
> dirigenti.
>
> Del resto una condotta dichiarativa o comunque comunicativa in tal 
> senso sarebbe alquanto stupida, quantomeno poichè superflua e forse 
> anche offensiva nei confronti del destinatario.
>
>
> ------------------------------------------------------------------------
> *Da:* Area <area-bounces a areaperta.it> per conto di Francesco 
> Mazzagalanti <francesco.mazzagalanti a giustizia.it>
> *Inviato:* lunedì 23 ottobre 2017 10:12
> *A:* 'thorgiov'; area a areaperta.it
> *Oggetto:* [Area] R: Ai M.O.T in lista
>
> Probabilmente vivo sulla “luna”: non ricordo direttivi e/o 
> semidirettivi di Area (e/o di Magistratura Democratica e/o dei 
> Movimenti) fare opera di “proselitismo”, e sono in magistratura da 37 
> anni.
>
> Mi viene semmai da aggiungere che un effetto (negativo) di talune 
> nomine, che ho potuto riscontrare nei fatti, è stato il (successivo) 
> distacco del nominato dal gruppo di appartenenza. Non mi sento 
> peraltro di escludere che ciò possa essere dipeso dal particolare 
> impegno profuso nel nuovo incarico (e, magari, dal desiderio di non 
> apparire troppo legato e/o dipendente dal gruppo che si era battuto 
> per la sua nomina).
>
> Saluti
>
> Francesco Mazza Galanti
>
> (Presidente IV Sezione civile – Tribunale di Genova)
>
> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *thorgiov
> *Inviato:* sabato 21 ottobre 2017 18:54
> *A:* area a areaperta.it
> *Oggetto:* Re: [Area] Ai M.O.T in lista
>
> Il mio individualismo piccolo - borghese forse potrebbe essere 
> solleticato dall'idea di avanzare in carriera, con il paravento ideale 
> dell'intenzione di portare avanti un progetto diverso di lavoro nuovo, 
> diverso. Però sempre lo stesso individualismo, anzi la mia vera e 
> propria asocialità, insieme con la mia innata pigrizia, mi spingono a 
> rifuggire dall'idea di sgomitare con i colleghi per un posto direttivo 
> o semidirettivo. Beninteso, non voglio fare professione di 
> qualunquismo a tutti i costi. A mio parere in chi intraprende una 
> carriera all'interno della magistratura coesistono motivazioni 
> egoistiche, di ambizione personale, di vanità, insieme con la sincera 
> volontà di fare qualcosa per gli altri, o per la giustizia in 
> generale, magari con un pizzico di sopravvalutazione delle proprie 
> capacità. Del resto lo stesso accade nella politica generale, a 
> livello nazionale e locale, perchènon credo che esista un politico che 
> fa quel mestiere unicamente per affarismo. Una spinta ideale è sempre 
> presente, ed è propria di qualsiasi essere umano la coesistenza di 
> motivazioni e impulsi contraddittori.
>
> Tornando alle logiche interne all'ANM, magari anche l'attività di 
> proselitismo viene fatta da parte di alcuni direttivi e semidirettivi 
> con le migliori intenzioni, perchè si pensa veramente che il progetto 
> portato avanti dalla corrente di appartenenza è il migliore. Ora, non 
> spetta a me fare un processo sulle intenzioni. Io mi sono limitato a 
> descrivere un dato di fatto, senza finzioni. Alla fine, credo che 
> questo sistema sia gradito alla maggior parte dei magistrati, 
> altrimenti non reggerebbe neppure per un giorno. Osservo però che 
> tutto ciò porta alla fine ad un obiettivo gradito a molti, anche 
> all'interno della magistratura : la gerarchizzazione. E io questo 
> obiettivo non riesco proprio a condividerlo.
>
> FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>
> Il 21/10/2017 12:06, Ferrari Roberto ha scritto:
>
>     Bellissima la sintesi di Lucia del buono e del non buono dell’
>     essere magistrati. Piena di sapiente armonia e di saggio ottimismo.
>
>     Da conservare e inoltrare ai MOT che non sono in lista e alle
>     altre liste.
>
>     Importantissimo l’ accento sulla scarsa importanza del cursus
>     honorum in una carriera che consente di scegliere tra funzioni
>     giuridicamente equivalenti.
>
>     Dai suoi interventi ho acquisito una grande stima del collega
>     mirandrew, ora motore di polemiche che vengono da lontano. Per cui
>     non credo che egli pensi veramente ci siano funzioni “ultime tra
>     le ultime”. Si potrebbe persino dubitare che egli tenga tanto al
>     ruolo direttivo, se non fosse che, avendo forse lavorato
>     efficientemente su soluzioni organizzative sezionali, può aver
>     riscontrato difficoltà di attuazione che richiedono l’ inserimento
>     di un progetto organizzativo parziale all’ interno di un progetto
>     globale che interessi tutto l’ ufficio.
>
>     Tuttavia è vano pretendere che l’ assegnazione di funzioni
>     direttive sia fondata prevalentemente sul merito. Se siamo
>     istintivamente portati a percepire differenti gradi di importanza
>     nella distinzione tra funzioni (e così è, poichè non si può in
>     grado di esser manager di realtà che ancora non si conosce) il
>     tendere verso quelle più importanti è naturale, poichè in
>     relazione con la contemplazione e la narrazione del sè.
>
>     E, poichè i posti in grado di soddisfare questa esigenza di
>     autostima sono pochi e il conflitto è elevato, è logico che chi ne
>     dispone pretenda una contropartita. Che nei sistemi democratici è
>     costituita essenzialmente dall’ /affectio societatis/, dalla
>     fattiva partecipazione del candidato alla realizzazione dello
>     scopo sociale, degli obiettivi del gruppo o corrente. In relazione
>     alle funzioni direttive è evidente come l’ /affectio societatis/,
>     in termini di provata fedeltà del candidato direttivo, sia
>     decisiva, poichè in questo caso l’ eletto acquisisce la facoltà di
>     contribuire in misura rilevante alla conservazione o all’
>     espansione del potere del gruppo.
>
>     Seppur meno rilevante, una valutazione meritocratica è necessaria
>     anche in funzione di tale scopo, oltre che al fine di occultare i
>     criteri di scelta decisivi. Sicchè oggi è difficile attendersi un
>     dirigente del tutto incapace (il che –come il fatto di avere un
>     esercito ben armato- non è sempre una buona notizia).
>
>     Quindi è bene che i MOT imparino presto a considerare che in tema
>     di selezione di funzioni direttive nulla mai potrà cambiare. Che,
>     ove disposti a destinare parte del tempo libero o del tempo
>     lavorativo ad attività relazionali associative, hanno ottime
>     chances di portare a compimento il cursus honorum desiderato.
>
>     Che continueranno ad assistere a conflitti tra chi aspira a
>     funzioni direttive per soddisfare la propria autostima in un
>     contesto relazionale e chi le invoca, come forse mirandrew o
>     magari anche Felice, per portare a compimento una ricerca ed un
>     opera già avviata, non potendo egli esser gratificato da altro che
>     da questo.
>
>     RF -trib.AQ
>
>     ------------------------------------------------------------------------
>
>     *Da:*Area <area-bounces a areaperta.it>
>     <mailto:area-bounces a areaperta.it> per conto di thorgiov
>     <thorgiov a libero.it> <mailto:thorgiov a libero.it>
>     *Inviato:* venerdì 20 ottobre 2017 19:50
>     *A:* Vignale Lucia; area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>     *Oggetto:* Re: [Area] Ai M.O.T in lista
>
>     Hai detto bene : la carriera diventa importante solo se noi la
>     consideriamo tale. Il problema è proprio questo. Quella targhetta
>     sulla porta con su scritto "Presidente" è diventato l'obiettivo di
>     molti magistrati. Secondo me della maggioranza. Non dovrebbe
>     essere così, perchè della carriera potremmo farne benissimo a
>     meno, ma io mi sono limitato a prendere atto di una realtà. E se
>     si progredisce in carriera non lo si deve solo a se stessi.
>     Inutile illudere i colleghi, giovani o meno giovani. Gli appoggi
>     ci vogliono, eccome se ci vogliono. D'altronde non è un caso se il
>     sistema delle valutazioni di professionalità è stato accolto con
>     grande favore proprio all'interno della magistratura.
>
>     FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli
>     Nord )
>
>     Il 20/10/2017 15:44, Lucia Vignale (Esterna) ha scritto:
>
>         Forse M.O.T. in lista non ce ne sono, perché sono troppo
>         impegnati a districarsi nelle difficoltà del nuovo lavoro per
>         mettersi a leggere la posta.
>
>         Nondimeno, dopo aver letto il messaggio di Felice Pizzi , mi
>         sento in dovere di intervenire e presentarmi anche io.
>
>         Di anni ne ho 58 (ma  mi piace dire quasi 60 perché così mi
>         abituo all’idea). Sono entrata in magistratura a trent’anni,
>         in un’epoca in cui il concorso lo si poteva fare appena
>         laureati  (e spero proprio che presto torni ad essere così),
>          perché avevo vinto un dottorato, avrei voluto lavorare
>         nell’università, ma , dopo alcuni anni di duro lavoro non
>         retribuito (o retribuito in maniera simbolica), ho deciso che
>         non potevo andare avanti così. Dunque anche io , come Felice
>         Pizzi, sono entrata in magistratura perché volevo uno stipendio.
>
>         A differenza di Felice Pizzi, però, dopo essere entrata, ho
>         scoperto un mondo unico e diverso da quello nel quale avevo
>         vissuto fino a quel momento: un mondo in cui non si deve
>         sgomitare e se si progredisce in carriera lo si deve solo a se
>         stessi (ai propri meriti o ai propri “non demeriti”); un mondo
>         in cui non vi è alcuna necessità di diventare dirigenti e
>         “fare carriera” perché lo stipendio non è determinato dalle
>         funzioni svolte, ma dall’anzianità di servizio, e  un
>         presidente di sezione non guadagna di più dei magistrati della
>         sua sezione salvo che  non sia più anziano di loro; un mondo
>         in cui il  “capo”  non è il  datore di lavoro e non può dire a
>         nessuno dei magistrati dell’ufficio come devono decidere una
>         causa o trattare un fascicolo.
>
>         Entrando in magistratura ho  scoperto un mondo in cui, per
>         Costituzione,  si è _indipendenti_ (art.101: i giudici sono
>         soggetti soltanto alla legge) e, per Costituzione,  si è
>         _uguali_ (art. 107 : “i magistrati si distinguono tra loro
>         soltanto per diversità di funzioni”).
>
>         Ho scoperto il sistema tabellare - un sistema che esiste anche
>         (forse soprattutto) perché  i magistrati  hanno contribuito ad
>         elaborarlo - e ho capito che quel sistema serviva a garantire,
>         oltre all’indipendenza esterna, anche l’ indipendenza interna,
>         perché fissava regole predeterminate e oggettive volte a
>         distribuire il flusso degli affari.
>
>         Ho capito che ero io a dover garantire il funzionamento del
>         sistema tabellare vigilando affinché fosse rispettato; che se
>         il mio “capo” voleva assegnare a me un fascicolo in deroga
>         alle regole tabellari e mi blandiva dicendomi : “fallo tu che
>         sei brava”, dovevo dirgli di no , perché il rispetto del
>         sistema tabellare è una garanzia di tutti.
>
>         Ho capito che la buona organizzazione dell’ufficio dipendeva
>         anche da me; che se i criteri organizzativi erano tali da
>         impormi un superlavoro potevo contestarli e chiedere su questo
>         l’appoggio dei colleghi. Ho capito che nessun “capo” può
>         dirigere un ufficio contro i magistrati di quell’ufficio se
>         quei magistrati non glielo consentono e che ciascuno di noi ha
>         diritto di chiedere al proprio dirigente di farsi carico dei
>         problemi che incidono sul suo lavoro e sul servizio reso ai
>         cittadini.
>
>         Ho scoperto un lavoro bellissimo che mi consentiva di dare un
>         senso all’interpretazione della legge applicandone i risultati
>         al caso concreto; di scegliere tra le diverse possibili
>         interpretazioni quella più rispettosa dei diritti; di fornire
>         tutela a chi  non ha altri diritti che quelli che la Legge gli
>         riconosce.
>
>         Per questo vorrei dire ai MOT :
>
>         di non farsi ingannare da chi dice che tutti i magistrati sono
>         a caccia di medagliette per diventare dirigenti (ce ne sono,
>         certo, ma non sono poi così tanti) ;
>
>         di ricordarsi sempre che diventare dirigenti, prima che un
>         onore, è un onere;
>
>         di lavorare con coscienza, attenzione e passione, cercando di
>         assicurare una risposta in tempi ragionevoli, ma anche di
>         curare la qualità del lavoro,  perché si lavora molte ore al
>         giorno e - se non ci si vuole intristire e invecchiare prima
>         del tempo - si deve trovare soddisfazione in ciò che si fa;
>
>         di non stare chiusi  nelle proprie stanze e di occuparsi dell’
>         organizzazione degli uffici di cui fanno parte, perché da
>         quella organizzazione dipende la qualità della loro vita e del
>         loro lavoro;
>
>         di coinvolgere in questo i tanti colleghi di buona volontà
>         chiedendo anche a loro di sollevare la testa dalle carte;
>
>         di vigilare sul comportamento del proprio “capo” sostenendolo
>         e aiutandolo se occorre,  criticandolo se necessario.
>
>         Ma soprattutto vorrei dire ai MOT ( se ce ne sono in lista) ed
>         anche ai non MOT (e in lista ce ne sono tanti) di non dare
>         ascolto a chi parla solo di carriera, perché la carriera  non
>         cambia la nostra vita, non cambia la qualità del nostro
>         lavoro, non cambia i nostri stipendi e diventa importante
>          solo se noi la consideriamo tale.
>
>         Cordiali saluti a tutti
>
>         Lucia Vignale
>
>         *Da:* Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di
>         *thorgiov
>         *Inviato:* giovedì 19 ottobre 2017 19:42
>         *A:* area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>         *Oggetto:* Re: [Area] Ai M.O.T in lista
>
>         Se permetti, mi presento anche io ai giovani colleghi,
>         ovviamente in modo molto diverso.
>
>         Premetto che non ho un profilo su Facebook, perchè non sono
>         molto comunicativo. In compenso mi sono sbizzarrito più volte
>         su questa mailing list, fino a creare veri e propri fenomeni
>         di rigetto un po' da parte tutti gli iscritti. Ho cinquanta
>         anni, portati benissimo, e sono entrato in magistratura nel
>         1996. Preciso che sono entrato in magistratura con una
>         fortissima motivazione : i soldi dello stipendio. Ebbene sì ! 
>         Questo è stato il nobile ideale che mi ha spinto a studiare ed
>         a superare il concorso. Senza questa spinta emotiva non ce
>         l'avrei mai fatta. Vedete, subito dopo la laurea in legge, mi
>         resi conto da subito che la strada dell'avvocatura era troppo
>         intasata, già da allora. Nella facoltà di legge non esiste,
>         purtroppo, il numero chiuso, e neppure per l'ingresso
>         nell'avvocatura. Questo ha creato una moltitudine di
>         professionisti che sgomitano di continuo tra di loro alla
>         ricerca delle sempre meno numerose occasioni di lavoro.
>         Credetemi, la posizione del magistrato è di privilegio, perchè
>         noi alla fine del mese lo stipendio lo prendiamo comunque ( e
>         qui ritorno alla spinta ideale che mi ha portato in
>         magistratura ). I vantaggi non si fermano qui, perchè
>         l'indipendenza esterna è garantita addirittura dalla
>         Costituzione. Per l'indipendenza interna il discorso purtroppo
>         è diverso. L'avanzamento non è più automatico, ma richiede il
>         superamento di valutazioni di professionalità periodiche, e
>         queste valutazioni le fa il Consiglio Superiore della
>         Magistratura dopo aver acquisito il parere del capo
>         dell'ufficio, il quale a sua volta si rifà al parere del
>         presidente di sezione. Ma non finisce qui, perchè la vera
>         sintesi è operata dai consigli giudiziari a livello locale.
>         Questo sistema è stato voluto dal potere politico per mettere
>         i magistrati sotto pressione, ma è stato subito apprezzato
>         dalle varie correnti organizzate in magistratura, e non a
>         caso. Piccolo particolare che vi deve preoccupare fin d'ora :
>         per avanzare in carriera, e quindi per diventare semidirettivi
>         e direttivi, è indispensabile l'appoggio di una delle correnti
>         organizzate all'interno della magistratura, perchè oggi si fa
>         carriera per merito, e non per anzianità . Anche per fare
>         parte dei consigli giudiziari, i cui componenti sono elettivi,
>         è indispensabile questo appoggio. Per proprietà transitiva, ne
>         deriva che  pure per superare la valutazione di
>         professionalità l'appoggio di una corrente è, se non
>         indispensabile, sicuramente utile, perchè qualche incidente di
>         percorso può capitare a chiunque. Nessuno è perfetto e tutti
>         possiamo sbagliare. Il che è lo stesso che dire che tutti
>         hanno bisogno di tutti, e questa è la prima cosa che
>         scoprirete . La seconda cosa che scoprirete è che la carriera
>         si costruisce fin dall'inizio. Presto incomincerete a vedere
>         il collega vicino di stanza come un pericoloso concorrente per
>         un incarico di vertice, e allora vi darete da fare a più non
>         posso non solo per assicurarvi l'appoggio di una corrente ma
>         anche per procurarvi più titoli possibili. Lo dovrete fare per
>         forza, volenti o nolenti. Innanzitutto cercherete di farvi
>         assegnare un tirocinante per la sua formazione. Conviene a
>         tutti e due : il tirocinante, se il reddito familiare è
>         inferiore a 50.000 euro, si becca una borsa di studio di 400
>         euro mensili per un anno e mezzo e comunque si risparmia il
>         costo di una scuola di specializzazione universitaria. Il
>         magistrato si procura un titolo che per legge deve essere
>         valutato ai fini della progressione in carriera. Beninteso,
>         non si tratta tanto di avere un titolo in più, ma di non avere
>         un titolo in meno rispetto al collega della stanza accanto,
>         perchè state tranquilli che lui avrà fatto la stessa cosa
>         prima di voi. Poi cercherete di pubblicare il più possibile
>         relazioni o provvedimenti, perchè anche quelli servono, e in
>         questo la collaborazione degli avvocati potrà servire. Si
>         tratta della famosa società civile, con la quale pure vi
>         converrà tenere buoni rapporti, se non altro per limitare gli
>         esposti disciplinari, che ai fini della carriera non fanno mai
>         bene. Questa è la vera, autentica comunità degli operatori
>         giudiziari.
>
>         Sia però chiaro : la vera marcia in più per la carriera rimane
>         l'attività correntizia all'interno dell'ANM. Datevi da fare
>         fin da subito. Partecipate a tutti gli incontri organizzati a
>         livello associativo. Alcuni direttivi e semidirettivi vi
>         indicheranno la strada giusta da percorrere, perchè il
>         proselitismo è la vera forza di ogni corrente. Ognuna di esse
>         è solita scannarsi con le altre all'interno della stessa
>         associazione per procurarsi più adepti possibile. Come diceva
>         quel tale : il numero è potenza !
>
>         Però è un peccato che accada tutto questo. Tutto sommato,
>         rispetto agli altri dipendenti pubblici, la parte più
>         interessante del nostro lavoro, vale a dire lo stipendio, non
>         dipende dall'avanzamento in carriera, ma dall'anzianità, ferma
>         restando la necessità di superare le forche caudine periodiche
>         delle valutazioni di professionalità. Ogni tanto pensateci un
>         po' : forse non vale la pena affannarsi e scannarsi
>         reciprocamente tra colleghi, visto che almeno per la
>         Costituzione i magistrati si distingono solo per le funzioni e
>         non esiste una gerarchia. Concludo anche io segnalandovi una
>         vecchia canzone, ma senza il link di riferimento. Si tratta di
>         Senza Cornice, di Alice Visconti.
>
>         FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di
>         Napoli Nord )
>
>         Il 19/10/2017 10:07, Patrizia Bellucci ha scritto:
>
>             Care Ragazze e cari Ragazzi (permettemi di chiamarvi così
>             dall'alto dei miei 71 anni: praticamente avete l'età di
>             mio figlio e non molto di più dei miei Studenti di un tempo),
>
>             mi rivolgo a voi, che probabilmente ancora non mi
>             conoscete: molti dei meno giovani mi sono 'compagni di
>             viaggio' già da tempo.
>
>             Come prima cosa vi dedico una canzone: Edoardo Bennato
>             "Sono solo canzonette" (https://youtu.be/JBS48R2i6Pw) :-)
>
>             I motivi TEORICI per cui _vi invito 'a studiare ANCHE su
>             youtube'_, magari quando ho tempo - se mi riinvitano -
>             vengo a spiegarvelo A PORTE CHIUSE alla Scuola Superiore
>             della Magistratura.
>
>             Se poi qualcuno - per conoscermi meglio - ha voglia di
>             sapere cosa dico invece, da libera cittadina, /coram
>             populo/ può accedere alla mia pagina facebook
>             (https://www.facebook.com/patrizia.bellucci.7).
>
>             In proposito, a voi 'nativi digitali' che su facebook ci
>             siete praticamente tutte e tutti allego - per chi abbia
>             tempo e voglia - un articolino su facebook decisamente
>             'leggero', che avevo scritto ormai diversi anni fa:
>             naturalmente dovete riflettere sul fatto che quel
>             "comunicar se stessi" da parte di un Magistrato _deve_
>             saper declinarsi IN MODO SPECIFICO: i nostri media sono di
>             tal livello che stanno a guardare perfino di che colore
>             portate i calzini!
>
>             Doverosamente mi presento - non c'è un motivo al mondo
>             perché mi conosciate già - per la parte che più
>             direttamente vi riguarda, per esplicitarvi a che titolo e
>             CON QUALI LIMITI sono presente in lista.
>
>             Trovate il mio cv sul mio sito
>             (http://www.patriziabellucci.it/), dove potete anche
>             scaricare il pdf di stampa del mio libro /A onor del vero.
>             Fondamenti/, che potete benissimo anche non leggere,
>             mentre *vi invito caldamente a leggere l'Introduzione di
>             Tullio De Mauro* (che vi allego, in modo da non farvi
>             perdere tempo).
>
>             _Si può e si deve apprendere in molti luoghi, ma di sicuro
>             la carta stampata non si salta!!!_
>
>             A questo link
>             http://www.patriziabellucci.it/laligi/contributi.htm
>             trovate i Collaboratori giuridici e quindi vedete i nomi
>             di chi aveva capito da subito la pertinenza della
>             componente linguistica nella vostra formazione.
>
>             Quel progetto e quel sito si son fermati anni fa, perché
>             sono bravina nel pensare - non è un particolare merito,
>             sono semplicemente allieva di grandi Maestri - ma non nel
>             trovare finanziamenti: fra me e i soldi c'è una vera
>             incompatibilità...
>
>             Vi informo, peraltro, che con l'ultima riformina non solo
>             si è tolto il PUBBLICA dal Ministero dell'Istruzione, ma -
>             udite, udite - adesso i Professori non si valutano più
>             tanto sulla ricerca prodotta e sul numero e la qualità
>             degli Studenti che formano, ma SULLA QUANTITA' DEI
>             FINANZIAMENTI CHE SONO CAPACI DI ATTRARRE!
>
>             Scusatemi se faccio un esempio personale, perché gli
>             'esempi concreti' facilitano sempre la COMPRENSIONE DELLA
>             TEORIA: ho formato 300 Studenti all'anno per 40 anni e
>             sono stata capace di attrarre dall'Europa e dai vari
>             Continenti una marea di Studenti Erasmus, ma adesso con i
>             loro parametri probabilmente avrei una valutazione bassina...
>
>             Insomma, le vie per SQUALIFICARE Scuola e Università sono
>             tante e spesso abbastanza 'occulte': si sa, i decreti di
>             attuazione sono importanti quanto le leggi!
>
>             _Altro che chiudere gli accessi a Giurisprudenza: in
>             Italia vanno alzati tasso e qualità dell'Istruzione, che
>             generano LIVELLO E INNOVAZIONE!!!_
>
>             Altrimenti il Paese non avrà nemmeno la ripresa economica,
>             che di sicuro non si fa con il /Jobs act/  e da linguista
>             lasciatemi sottolineare che quelli che il popolo NON ha
>             eletto parlano a un Paese che domina poco e male perfino
>             l'italiano gli si spara dai media quell'inutile anglismo
>             incomprensibile ai più: da/quaedam de populo/ lasciatemi
>             dire che invece si dovrebbe tornasse a parlare - e fare -
>             di 'Riforma del lavoro'!  Come sempre, le scelte
>             linguistiche SVELANO TANTO: 'dimmi come parli e ti dirò
>             chi sei' e teniamoci carissima la Suprema Corte.
>
>             In particolare, se non erro, le mie relazioni alla Scuola
>             Superiore della Magistratura dovreste trovarle sul suo
>             sito a cui voi tutti accedete.
>
>             Scusate se approfitto del discorso: _mi pare GIUSTISSIMO
>             che le relazioni alla SSM restino 'a porte chiuse' e
>             quindi che vi accediate SOLO VOI_, ma come potrei fare io
>             per avere le relazioni su quel bellissimo corso sulla
>             rappresentazione massmediatica della Giustizia su cui sono
>             intervenuti Luigi Lanza, Bruti Liberati, l'eccezionalmente
>             bravo Antoine Garapon, ecc.
>
>             Sulla rappresentazione massmediatica della Giustizia
>             PENALE mi sono già espressa in varie occasioni e scritti
>             vari, ma adesso - quando ne avrò il tempo - vorrei dire
>             qualcosina sulla rappresentazione massmediatica della
>             Giustizia CIVILE e quelle relazioni mi sarebbero di
>             grandissimo aiuto: potreste darmi una mano, visto che
>             anch'io, come voi, di tempo ne ho proprio poco?
>
>             Adesso devo mettermi a fare altro, ma appena avrò un po'
>             di tempo torno ad argomentare 'dal mio punto di vista'
>             somiglianze e differenze - che ovviamente riguardano anche
>             la parte che può essere comune e la parte che _deve
>             _restar diversa nelle due Scuole Superiori, perché
>             _altrimenti va cambiato il C.p.p. e sarebbe un errore
>             enorme!_ - nella seconda parte del sintagma del Dott.
>             Bruti Liberati "COMUNITA' DEGLI *OPERATORI GIUDIZIARI*".
>
>             Grazie per lo spazio e l'eventuale attenzione e buona
>             giornata e buon lavoro ai Magistrati e alle Magistrate di
>             ogni età,
>
>             Pat
>
>
>
>             _______________________________________________
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