[Area] R: Ai M.O.T in lista
thorgiov
thorgiov a libero.it
Lun 23 Ott 2017 17:15:53 CEST
Suvvia, proprio perchè il destinatario potrebbe offendersi nessuno è
così stupido da fare pressioni del tipo di quelle di cui parli tu. In
realtà il metodo è più sofisticato. Si porta a conoscenza del collega
che c'è un incontro organizzato dalla corrente in quel dato giorno o in
quel dato luogo, che verrà a parlare un esponente di punta del gruppo,
che magari ricopre incarichi importanti o che deve concorrere per un
posto elettivo e sta facendo la propria campagna ed è in grado di dare
consigli in una determinata materia o per una determinata questione.
Tutto è molto sfumato, e accade soprattutto in prossimità di qualche
elezione. Ripeto, in ogni caso, che in questo non c'è nulla di male e
che l'opera di convincimento viene fatta a diversi livelli. La
democrazia è anche questo, e comunque si presume che una persona che ha
vinto il concorso in magistratura sia in grado di decidere autonomamente
quale sia la scelta migliore per sè.
FELICE PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
Il 23/10/2017 16:58, Ferrari Roberto ha scritto:
>
> E’ da precisare che non ho notizia di colleghi che abbiano avuto
> pressioni in direzione di adesione a gruppi associativi da parte di
> dirigenti.
>
> Del resto una condotta dichiarativa o comunque comunicativa in tal
> senso sarebbe alquanto stupida, quantomeno poichè superflua e forse
> anche offensiva nei confronti del destinatario.
>
>
> ------------------------------------------------------------------------
> *Da:* Area <area-bounces a areaperta.it> per conto di Francesco
> Mazzagalanti <francesco.mazzagalanti a giustizia.it>
> *Inviato:* lunedì 23 ottobre 2017 10:12
> *A:* 'thorgiov'; area a areaperta.it
> *Oggetto:* [Area] R: Ai M.O.T in lista
>
> Probabilmente vivo sulla “luna”: non ricordo direttivi e/o
> semidirettivi di Area (e/o di Magistratura Democratica e/o dei
> Movimenti) fare opera di “proselitismo”, e sono in magistratura da 37
> anni.
>
> Mi viene semmai da aggiungere che un effetto (negativo) di talune
> nomine, che ho potuto riscontrare nei fatti, è stato il (successivo)
> distacco del nominato dal gruppo di appartenenza. Non mi sento
> peraltro di escludere che ciò possa essere dipeso dal particolare
> impegno profuso nel nuovo incarico (e, magari, dal desiderio di non
> apparire troppo legato e/o dipendente dal gruppo che si era battuto
> per la sua nomina).
>
> Saluti
>
> Francesco Mazza Galanti
>
> (Presidente IV Sezione civile – Tribunale di Genova)
>
> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *thorgiov
> *Inviato:* sabato 21 ottobre 2017 18:54
> *A:* area a areaperta.it
> *Oggetto:* Re: [Area] Ai M.O.T in lista
>
> Il mio individualismo piccolo - borghese forse potrebbe essere
> solleticato dall'idea di avanzare in carriera, con il paravento ideale
> dell'intenzione di portare avanti un progetto diverso di lavoro nuovo,
> diverso. Però sempre lo stesso individualismo, anzi la mia vera e
> propria asocialità, insieme con la mia innata pigrizia, mi spingono a
> rifuggire dall'idea di sgomitare con i colleghi per un posto direttivo
> o semidirettivo. Beninteso, non voglio fare professione di
> qualunquismo a tutti i costi. A mio parere in chi intraprende una
> carriera all'interno della magistratura coesistono motivazioni
> egoistiche, di ambizione personale, di vanità, insieme con la sincera
> volontà di fare qualcosa per gli altri, o per la giustizia in
> generale, magari con un pizzico di sopravvalutazione delle proprie
> capacità. Del resto lo stesso accade nella politica generale, a
> livello nazionale e locale, perchènon credo che esista un politico che
> fa quel mestiere unicamente per affarismo. Una spinta ideale è sempre
> presente, ed è propria di qualsiasi essere umano la coesistenza di
> motivazioni e impulsi contraddittori.
>
> Tornando alle logiche interne all'ANM, magari anche l'attività di
> proselitismo viene fatta da parte di alcuni direttivi e semidirettivi
> con le migliori intenzioni, perchè si pensa veramente che il progetto
> portato avanti dalla corrente di appartenenza è il migliore. Ora, non
> spetta a me fare un processo sulle intenzioni. Io mi sono limitato a
> descrivere un dato di fatto, senza finzioni. Alla fine, credo che
> questo sistema sia gradito alla maggior parte dei magistrati,
> altrimenti non reggerebbe neppure per un giorno. Osservo però che
> tutto ciò porta alla fine ad un obiettivo gradito a molti, anche
> all'interno della magistratura : la gerarchizzazione. E io questo
> obiettivo non riesco proprio a condividerlo.
>
> FELICE PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>
> Il 21/10/2017 12:06, Ferrari Roberto ha scritto:
>
> Bellissima la sintesi di Lucia del buono e del non buono dell’
> essere magistrati. Piena di sapiente armonia e di saggio ottimismo.
>
> Da conservare e inoltrare ai MOT che non sono in lista e alle
> altre liste.
>
> Importantissimo l’ accento sulla scarsa importanza del cursus
> honorum in una carriera che consente di scegliere tra funzioni
> giuridicamente equivalenti.
>
> Dai suoi interventi ho acquisito una grande stima del collega
> mirandrew, ora motore di polemiche che vengono da lontano. Per cui
> non credo che egli pensi veramente ci siano funzioni “ultime tra
> le ultime”. Si potrebbe persino dubitare che egli tenga tanto al
> ruolo direttivo, se non fosse che, avendo forse lavorato
> efficientemente su soluzioni organizzative sezionali, può aver
> riscontrato difficoltà di attuazione che richiedono l’ inserimento
> di un progetto organizzativo parziale all’ interno di un progetto
> globale che interessi tutto l’ ufficio.
>
> Tuttavia è vano pretendere che l’ assegnazione di funzioni
> direttive sia fondata prevalentemente sul merito. Se siamo
> istintivamente portati a percepire differenti gradi di importanza
> nella distinzione tra funzioni (e così è, poichè non si può in
> grado di esser manager di realtà che ancora non si conosce) il
> tendere verso quelle più importanti è naturale, poichè in
> relazione con la contemplazione e la narrazione del sè.
>
> E, poichè i posti in grado di soddisfare questa esigenza di
> autostima sono pochi e il conflitto è elevato, è logico che chi ne
> dispone pretenda una contropartita. Che nei sistemi democratici è
> costituita essenzialmente dall’ /affectio societatis/, dalla
> fattiva partecipazione del candidato alla realizzazione dello
> scopo sociale, degli obiettivi del gruppo o corrente. In relazione
> alle funzioni direttive è evidente come l’ /affectio societatis/,
> in termini di provata fedeltà del candidato direttivo, sia
> decisiva, poichè in questo caso l’ eletto acquisisce la facoltà di
> contribuire in misura rilevante alla conservazione o all’
> espansione del potere del gruppo.
>
> Seppur meno rilevante, una valutazione meritocratica è necessaria
> anche in funzione di tale scopo, oltre che al fine di occultare i
> criteri di scelta decisivi. Sicchè oggi è difficile attendersi un
> dirigente del tutto incapace (il che –come il fatto di avere un
> esercito ben armato- non è sempre una buona notizia).
>
> Quindi è bene che i MOT imparino presto a considerare che in tema
> di selezione di funzioni direttive nulla mai potrà cambiare. Che,
> ove disposti a destinare parte del tempo libero o del tempo
> lavorativo ad attività relazionali associative, hanno ottime
> chances di portare a compimento il cursus honorum desiderato.
>
> Che continueranno ad assistere a conflitti tra chi aspira a
> funzioni direttive per soddisfare la propria autostima in un
> contesto relazionale e chi le invoca, come forse mirandrew o
> magari anche Felice, per portare a compimento una ricerca ed un
> opera già avviata, non potendo egli esser gratificato da altro che
> da questo.
>
> RF -trib.AQ
>
> ------------------------------------------------------------------------
>
> *Da:*Area <area-bounces a areaperta.it>
> <mailto:area-bounces a areaperta.it> per conto di thorgiov
> <thorgiov a libero.it> <mailto:thorgiov a libero.it>
> *Inviato:* venerdì 20 ottobre 2017 19:50
> *A:* Vignale Lucia; area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
> *Oggetto:* Re: [Area] Ai M.O.T in lista
>
> Hai detto bene : la carriera diventa importante solo se noi la
> consideriamo tale. Il problema è proprio questo. Quella targhetta
> sulla porta con su scritto "Presidente" è diventato l'obiettivo di
> molti magistrati. Secondo me della maggioranza. Non dovrebbe
> essere così, perchè della carriera potremmo farne benissimo a
> meno, ma io mi sono limitato a prendere atto di una realtà. E se
> si progredisce in carriera non lo si deve solo a se stessi.
> Inutile illudere i colleghi, giovani o meno giovani. Gli appoggi
> ci vogliono, eccome se ci vogliono. D'altronde non è un caso se il
> sistema delle valutazioni di professionalità è stato accolto con
> grande favore proprio all'interno della magistratura.
>
> FELICE PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli
> Nord )
>
> Il 20/10/2017 15:44, Lucia Vignale (Esterna) ha scritto:
>
> Forse M.O.T. in lista non ce ne sono, perché sono troppo
> impegnati a districarsi nelle difficoltà del nuovo lavoro per
> mettersi a leggere la posta.
>
> Nondimeno, dopo aver letto il messaggio di Felice Pizzi , mi
> sento in dovere di intervenire e presentarmi anche io.
>
> Di anni ne ho 58 (ma mi piace dire quasi 60 perché così mi
> abituo all’idea). Sono entrata in magistratura a trent’anni,
> in un’epoca in cui il concorso lo si poteva fare appena
> laureati (e spero proprio che presto torni ad essere così),
> perché avevo vinto un dottorato, avrei voluto lavorare
> nell’università, ma , dopo alcuni anni di duro lavoro non
> retribuito (o retribuito in maniera simbolica), ho deciso che
> non potevo andare avanti così. Dunque anche io , come Felice
> Pizzi, sono entrata in magistratura perché volevo uno stipendio.
>
> A differenza di Felice Pizzi, però, dopo essere entrata, ho
> scoperto un mondo unico e diverso da quello nel quale avevo
> vissuto fino a quel momento: un mondo in cui non si deve
> sgomitare e se si progredisce in carriera lo si deve solo a se
> stessi (ai propri meriti o ai propri “non demeriti”); un mondo
> in cui non vi è alcuna necessità di diventare dirigenti e
> “fare carriera” perché lo stipendio non è determinato dalle
> funzioni svolte, ma dall’anzianità di servizio, e un
> presidente di sezione non guadagna di più dei magistrati della
> sua sezione salvo che non sia più anziano di loro; un mondo
> in cui il “capo” non è il datore di lavoro e non può dire a
> nessuno dei magistrati dell’ufficio come devono decidere una
> causa o trattare un fascicolo.
>
> Entrando in magistratura ho scoperto un mondo in cui, per
> Costituzione, si è _indipendenti_ (art.101: i giudici sono
> soggetti soltanto alla legge) e, per Costituzione, si è
> _uguali_ (art. 107 : “i magistrati si distinguono tra loro
> soltanto per diversità di funzioni”).
>
> Ho scoperto il sistema tabellare - un sistema che esiste anche
> (forse soprattutto) perché i magistrati hanno contribuito ad
> elaborarlo - e ho capito che quel sistema serviva a garantire,
> oltre all’indipendenza esterna, anche l’ indipendenza interna,
> perché fissava regole predeterminate e oggettive volte a
> distribuire il flusso degli affari.
>
> Ho capito che ero io a dover garantire il funzionamento del
> sistema tabellare vigilando affinché fosse rispettato; che se
> il mio “capo” voleva assegnare a me un fascicolo in deroga
> alle regole tabellari e mi blandiva dicendomi : “fallo tu che
> sei brava”, dovevo dirgli di no , perché il rispetto del
> sistema tabellare è una garanzia di tutti.
>
> Ho capito che la buona organizzazione dell’ufficio dipendeva
> anche da me; che se i criteri organizzativi erano tali da
> impormi un superlavoro potevo contestarli e chiedere su questo
> l’appoggio dei colleghi. Ho capito che nessun “capo” può
> dirigere un ufficio contro i magistrati di quell’ufficio se
> quei magistrati non glielo consentono e che ciascuno di noi ha
> diritto di chiedere al proprio dirigente di farsi carico dei
> problemi che incidono sul suo lavoro e sul servizio reso ai
> cittadini.
>
> Ho scoperto un lavoro bellissimo che mi consentiva di dare un
> senso all’interpretazione della legge applicandone i risultati
> al caso concreto; di scegliere tra le diverse possibili
> interpretazioni quella più rispettosa dei diritti; di fornire
> tutela a chi non ha altri diritti che quelli che la Legge gli
> riconosce.
>
> Per questo vorrei dire ai MOT :
>
> di non farsi ingannare da chi dice che tutti i magistrati sono
> a caccia di medagliette per diventare dirigenti (ce ne sono,
> certo, ma non sono poi così tanti) ;
>
> di ricordarsi sempre che diventare dirigenti, prima che un
> onore, è un onere;
>
> di lavorare con coscienza, attenzione e passione, cercando di
> assicurare una risposta in tempi ragionevoli, ma anche di
> curare la qualità del lavoro, perché si lavora molte ore al
> giorno e - se non ci si vuole intristire e invecchiare prima
> del tempo - si deve trovare soddisfazione in ciò che si fa;
>
> di non stare chiusi nelle proprie stanze e di occuparsi dell’
> organizzazione degli uffici di cui fanno parte, perché da
> quella organizzazione dipende la qualità della loro vita e del
> loro lavoro;
>
> di coinvolgere in questo i tanti colleghi di buona volontà
> chiedendo anche a loro di sollevare la testa dalle carte;
>
> di vigilare sul comportamento del proprio “capo” sostenendolo
> e aiutandolo se occorre, criticandolo se necessario.
>
> Ma soprattutto vorrei dire ai MOT ( se ce ne sono in lista) ed
> anche ai non MOT (e in lista ce ne sono tanti) di non dare
> ascolto a chi parla solo di carriera, perché la carriera non
> cambia la nostra vita, non cambia la qualità del nostro
> lavoro, non cambia i nostri stipendi e diventa importante
> solo se noi la consideriamo tale.
>
> Cordiali saluti a tutti
>
> Lucia Vignale
>
> *Da:* Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di
> *thorgiov
> *Inviato:* giovedì 19 ottobre 2017 19:42
> *A:* area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
> *Oggetto:* Re: [Area] Ai M.O.T in lista
>
> Se permetti, mi presento anche io ai giovani colleghi,
> ovviamente in modo molto diverso.
>
> Premetto che non ho un profilo su Facebook, perchè non sono
> molto comunicativo. In compenso mi sono sbizzarrito più volte
> su questa mailing list, fino a creare veri e propri fenomeni
> di rigetto un po' da parte tutti gli iscritti. Ho cinquanta
> anni, portati benissimo, e sono entrato in magistratura nel
> 1996. Preciso che sono entrato in magistratura con una
> fortissima motivazione : i soldi dello stipendio. Ebbene sì !
> Questo è stato il nobile ideale che mi ha spinto a studiare ed
> a superare il concorso. Senza questa spinta emotiva non ce
> l'avrei mai fatta. Vedete, subito dopo la laurea in legge, mi
> resi conto da subito che la strada dell'avvocatura era troppo
> intasata, già da allora. Nella facoltà di legge non esiste,
> purtroppo, il numero chiuso, e neppure per l'ingresso
> nell'avvocatura. Questo ha creato una moltitudine di
> professionisti che sgomitano di continuo tra di loro alla
> ricerca delle sempre meno numerose occasioni di lavoro.
> Credetemi, la posizione del magistrato è di privilegio, perchè
> noi alla fine del mese lo stipendio lo prendiamo comunque ( e
> qui ritorno alla spinta ideale che mi ha portato in
> magistratura ). I vantaggi non si fermano qui, perchè
> l'indipendenza esterna è garantita addirittura dalla
> Costituzione. Per l'indipendenza interna il discorso purtroppo
> è diverso. L'avanzamento non è più automatico, ma richiede il
> superamento di valutazioni di professionalità periodiche, e
> queste valutazioni le fa il Consiglio Superiore della
> Magistratura dopo aver acquisito il parere del capo
> dell'ufficio, il quale a sua volta si rifà al parere del
> presidente di sezione. Ma non finisce qui, perchè la vera
> sintesi è operata dai consigli giudiziari a livello locale.
> Questo sistema è stato voluto dal potere politico per mettere
> i magistrati sotto pressione, ma è stato subito apprezzato
> dalle varie correnti organizzate in magistratura, e non a
> caso. Piccolo particolare che vi deve preoccupare fin d'ora :
> per avanzare in carriera, e quindi per diventare semidirettivi
> e direttivi, è indispensabile l'appoggio di una delle correnti
> organizzate all'interno della magistratura, perchè oggi si fa
> carriera per merito, e non per anzianità . Anche per fare
> parte dei consigli giudiziari, i cui componenti sono elettivi,
> è indispensabile questo appoggio. Per proprietà transitiva, ne
> deriva che pure per superare la valutazione di
> professionalità l'appoggio di una corrente è, se non
> indispensabile, sicuramente utile, perchè qualche incidente di
> percorso può capitare a chiunque. Nessuno è perfetto e tutti
> possiamo sbagliare. Il che è lo stesso che dire che tutti
> hanno bisogno di tutti, e questa è la prima cosa che
> scoprirete . La seconda cosa che scoprirete è che la carriera
> si costruisce fin dall'inizio. Presto incomincerete a vedere
> il collega vicino di stanza come un pericoloso concorrente per
> un incarico di vertice, e allora vi darete da fare a più non
> posso non solo per assicurarvi l'appoggio di una corrente ma
> anche per procurarvi più titoli possibili. Lo dovrete fare per
> forza, volenti o nolenti. Innanzitutto cercherete di farvi
> assegnare un tirocinante per la sua formazione. Conviene a
> tutti e due : il tirocinante, se il reddito familiare è
> inferiore a 50.000 euro, si becca una borsa di studio di 400
> euro mensili per un anno e mezzo e comunque si risparmia il
> costo di una scuola di specializzazione universitaria. Il
> magistrato si procura un titolo che per legge deve essere
> valutato ai fini della progressione in carriera. Beninteso,
> non si tratta tanto di avere un titolo in più, ma di non avere
> un titolo in meno rispetto al collega della stanza accanto,
> perchè state tranquilli che lui avrà fatto la stessa cosa
> prima di voi. Poi cercherete di pubblicare il più possibile
> relazioni o provvedimenti, perchè anche quelli servono, e in
> questo la collaborazione degli avvocati potrà servire. Si
> tratta della famosa società civile, con la quale pure vi
> converrà tenere buoni rapporti, se non altro per limitare gli
> esposti disciplinari, che ai fini della carriera non fanno mai
> bene. Questa è la vera, autentica comunità degli operatori
> giudiziari.
>
> Sia però chiaro : la vera marcia in più per la carriera rimane
> l'attività correntizia all'interno dell'ANM. Datevi da fare
> fin da subito. Partecipate a tutti gli incontri organizzati a
> livello associativo. Alcuni direttivi e semidirettivi vi
> indicheranno la strada giusta da percorrere, perchè il
> proselitismo è la vera forza di ogni corrente. Ognuna di esse
> è solita scannarsi con le altre all'interno della stessa
> associazione per procurarsi più adepti possibile. Come diceva
> quel tale : il numero è potenza !
>
> Però è un peccato che accada tutto questo. Tutto sommato,
> rispetto agli altri dipendenti pubblici, la parte più
> interessante del nostro lavoro, vale a dire lo stipendio, non
> dipende dall'avanzamento in carriera, ma dall'anzianità, ferma
> restando la necessità di superare le forche caudine periodiche
> delle valutazioni di professionalità. Ogni tanto pensateci un
> po' : forse non vale la pena affannarsi e scannarsi
> reciprocamente tra colleghi, visto che almeno per la
> Costituzione i magistrati si distingono solo per le funzioni e
> non esiste una gerarchia. Concludo anche io segnalandovi una
> vecchia canzone, ma senza il link di riferimento. Si tratta di
> Senza Cornice, di Alice Visconti.
>
> FELICE PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di
> Napoli Nord )
>
> Il 19/10/2017 10:07, Patrizia Bellucci ha scritto:
>
> Care Ragazze e cari Ragazzi (permettemi di chiamarvi così
> dall'alto dei miei 71 anni: praticamente avete l'età di
> mio figlio e non molto di più dei miei Studenti di un tempo),
>
> mi rivolgo a voi, che probabilmente ancora non mi
> conoscete: molti dei meno giovani mi sono 'compagni di
> viaggio' già da tempo.
>
> Come prima cosa vi dedico una canzone: Edoardo Bennato
> "Sono solo canzonette" (https://youtu.be/JBS48R2i6Pw) :-)
>
> I motivi TEORICI per cui _vi invito 'a studiare ANCHE su
> youtube'_, magari quando ho tempo - se mi riinvitano -
> vengo a spiegarvelo A PORTE CHIUSE alla Scuola Superiore
> della Magistratura.
>
> Se poi qualcuno - per conoscermi meglio - ha voglia di
> sapere cosa dico invece, da libera cittadina, /coram
> populo/ può accedere alla mia pagina facebook
> (https://www.facebook.com/patrizia.bellucci.7).
>
> In proposito, a voi 'nativi digitali' che su facebook ci
> siete praticamente tutte e tutti allego - per chi abbia
> tempo e voglia - un articolino su facebook decisamente
> 'leggero', che avevo scritto ormai diversi anni fa:
> naturalmente dovete riflettere sul fatto che quel
> "comunicar se stessi" da parte di un Magistrato _deve_
> saper declinarsi IN MODO SPECIFICO: i nostri media sono di
> tal livello che stanno a guardare perfino di che colore
> portate i calzini!
>
> Doverosamente mi presento - non c'è un motivo al mondo
> perché mi conosciate già - per la parte che più
> direttamente vi riguarda, per esplicitarvi a che titolo e
> CON QUALI LIMITI sono presente in lista.
>
> Trovate il mio cv sul mio sito
> (http://www.patriziabellucci.it/), dove potete anche
> scaricare il pdf di stampa del mio libro /A onor del vero.
> Fondamenti/, che potete benissimo anche non leggere,
> mentre *vi invito caldamente a leggere l'Introduzione di
> Tullio De Mauro* (che vi allego, in modo da non farvi
> perdere tempo).
>
> _Si può e si deve apprendere in molti luoghi, ma di sicuro
> la carta stampata non si salta!!!_
>
> A questo link
> http://www.patriziabellucci.it/laligi/contributi.htm
> trovate i Collaboratori giuridici e quindi vedete i nomi
> di chi aveva capito da subito la pertinenza della
> componente linguistica nella vostra formazione.
>
> Quel progetto e quel sito si son fermati anni fa, perché
> sono bravina nel pensare - non è un particolare merito,
> sono semplicemente allieva di grandi Maestri - ma non nel
> trovare finanziamenti: fra me e i soldi c'è una vera
> incompatibilità...
>
> Vi informo, peraltro, che con l'ultima riformina non solo
> si è tolto il PUBBLICA dal Ministero dell'Istruzione, ma -
> udite, udite - adesso i Professori non si valutano più
> tanto sulla ricerca prodotta e sul numero e la qualità
> degli Studenti che formano, ma SULLA QUANTITA' DEI
> FINANZIAMENTI CHE SONO CAPACI DI ATTRARRE!
>
> Scusatemi se faccio un esempio personale, perché gli
> 'esempi concreti' facilitano sempre la COMPRENSIONE DELLA
> TEORIA: ho formato 300 Studenti all'anno per 40 anni e
> sono stata capace di attrarre dall'Europa e dai vari
> Continenti una marea di Studenti Erasmus, ma adesso con i
> loro parametri probabilmente avrei una valutazione bassina...
>
> Insomma, le vie per SQUALIFICARE Scuola e Università sono
> tante e spesso abbastanza 'occulte': si sa, i decreti di
> attuazione sono importanti quanto le leggi!
>
> _Altro che chiudere gli accessi a Giurisprudenza: in
> Italia vanno alzati tasso e qualità dell'Istruzione, che
> generano LIVELLO E INNOVAZIONE!!!_
>
> Altrimenti il Paese non avrà nemmeno la ripresa economica,
> che di sicuro non si fa con il /Jobs act/ e da linguista
> lasciatemi sottolineare che quelli che il popolo NON ha
> eletto parlano a un Paese che domina poco e male perfino
> l'italiano gli si spara dai media quell'inutile anglismo
> incomprensibile ai più: da/quaedam de populo/ lasciatemi
> dire che invece si dovrebbe tornasse a parlare - e fare -
> di 'Riforma del lavoro'! Come sempre, le scelte
> linguistiche SVELANO TANTO: 'dimmi come parli e ti dirò
> chi sei' e teniamoci carissima la Suprema Corte.
>
> In particolare, se non erro, le mie relazioni alla Scuola
> Superiore della Magistratura dovreste trovarle sul suo
> sito a cui voi tutti accedete.
>
> Scusate se approfitto del discorso: _mi pare GIUSTISSIMO
> che le relazioni alla SSM restino 'a porte chiuse' e
> quindi che vi accediate SOLO VOI_, ma come potrei fare io
> per avere le relazioni su quel bellissimo corso sulla
> rappresentazione massmediatica della Giustizia su cui sono
> intervenuti Luigi Lanza, Bruti Liberati, l'eccezionalmente
> bravo Antoine Garapon, ecc.
>
> Sulla rappresentazione massmediatica della Giustizia
> PENALE mi sono già espressa in varie occasioni e scritti
> vari, ma adesso - quando ne avrò il tempo - vorrei dire
> qualcosina sulla rappresentazione massmediatica della
> Giustizia CIVILE e quelle relazioni mi sarebbero di
> grandissimo aiuto: potreste darmi una mano, visto che
> anch'io, come voi, di tempo ne ho proprio poco?
>
> Adesso devo mettermi a fare altro, ma appena avrò un po'
> di tempo torno ad argomentare 'dal mio punto di vista'
> somiglianze e differenze - che ovviamente riguardano anche
> la parte che può essere comune e la parte che _deve
> _restar diversa nelle due Scuole Superiori, perché
> _altrimenti va cambiato il C.p.p. e sarebbe un errore
> enorme!_ - nella seconda parte del sintagma del Dott.
> Bruti Liberati "COMUNITA' DEGLI *OPERATORI GIUDIZIARI*".
>
> Grazie per lo spazio e l'eventuale attenzione e buona
> giornata e buon lavoro ai Magistrati e alle Magistrate di
> ogni età,
>
> Pat
>
>
>
> _______________________________________________
>
> Area mailing list
>
> Area a areaperta.it <mailto:Area a areaperta.it>
>
> http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it
>
>
>
>
> _______________________________________________
>
> Area mailing list
>
> Area a areaperta.it <mailto:Area a areaperta.it>
>
> http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it
>
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