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carsabati a tin.it carsabati a tin.it
Mar 12 Dic 2017 00:45:20 CET


                    Carissime/i

un breve report dell’incontro che MEDEL ha
tenuto a Cracovia l’8 e 9 dicembre.

 

Come d’abitudine,
in occasione delle riunioni operative viene organizzato anche un  incontro tematico: con l’apporto di
magistrati, docenti e avvocati abbiamo discusso di ‘Courts management and
access to justice system’, focalizzando non solo gli aspetti che sono, o
dovrebbero essere, comuni a tutti i sistemi giudiziari a fondamento  democratico, ma anche quelli - come la materiale
gestione delle risorse, la compresenza delle dirigenza amministrativa, la
specializzazione per materia e di conseguenza l’eventuale diversa composizione
delle Corti - che possono incidere sull’indipendenza del sistema giudiziario e in
particolare sul principio di inamovibilità. Più che tentare una sintesi, vi
sollecito a visitare il sito di Medel (www.medelnet.eu)
sul quale saranno inseriti i documenti e le relazioni.

 

Mi preme però soffermarmi
su un aspetto differente, ma non marginale, di questo specifico incontro. 

Proprio nei giorni in cui si teneva questo
convegno, il Parlamento polacco ha varato riforme che incidono fortemente
sull’autonomia del sistema giudiziario, intervenendo sulla Corte Costituzionale
e sul Consiglio nazionale della magistratura e affidandone in larga misura le
nomine e il controllo al Governo; è anche in discussione una legge che
limiterebbe fortemente la possibilità di libera attività associativa. Abbiamo
ritenuto di testimoniare la nostra solidarietà, partecipando di persona ad una
manifestazione pubblica organizzata in poche ore davanti al tribunale di Cracovia dall’associazione Iustitia (che di Medel è componente), presenza la nostra applaudita e apprezzata (3-400
tra magistrati, avvocati, giornalisti, ma anche semplici cittadini che
sventolavano in piazza con orgoglio la loro Costituzione).

Vorrei allora sottolineare nuovamente l’importanza
di questa dimensione sovranazionale della giustizia. L’Italia ha in passato vissuto anni di
scontro frontale con la politica; in questi ultimi tempi, la Turchia sta sperimentando
una dura repressione delle libertà, che colpisce magistrati, avvocati, insegnanti; altri Paesi
stanno vivendo pericolosi regressi delle garanzie democratiche: ma sempre abbiamo confidato in questo
confronto (che ha coinvolto anche magistrati di altri
Paesi, inclusi alcuni Paesi arabi), che è servito a garantire libera informazione e migliore
comprensione di questi e degli altri fenomeni (l'immigrazione, la lotta al terrorismo attraverso il rispetto delle regole) che non conoscono confini di sorta. Consapevoli che i rischi maggiori sono l'isolamento e il disinteresse, abbiamo fatto sentire le voci dei liberi magistrati presso le organizzazioni dell’Unione Europea, essendo Medel riconosciuta
come osservatore.  

Questa visione non deve fermarsi, soprattutto per chi si accredita come interprete di una magistratura socialmente orientata: per la considerazione che il modello italiano ha presso gli altri Paesi, e perchè in questa proiezione anche il dibattito interno si evolve e si arricchisce, come è accaduto per il
tempestivo e significativo comunicato ANM del 9 dicembre proprio sulla situazione polacca. 

 

L’incontro di Cracovia ha inoltre portato
al rinnovo degli organismi statutari. Voglio quindi esprimere il mio personale apprezzamento
e ringraziamento a Gualtiero Michelini, che di Medel è stato Presidente per tre
anni, per il gran lavoro svolto: e dare un grande abbraccio a Maria Rosaria Guglielmi, che dopo anni di impegno anche in questa dimensione è diventata vice-presidente di un nuovo
Bureau giovane e motivato, che è stato votato all'unanimità, con la presidenza di Filipe Marques e una forte
presenza femminile.

 

Un saluto

 

Carlo Sabatini
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