[Area] R: Ius soli, ius culturae. Non è mai troppo tardi

thorgiov thorgiov a libero.it
Gio 14 Dic 2017 19:19:03 CET


Accogliere o rifiutare ? Questo è il problema che non solo l'Italia, ma 
l'intero mondo occidentale si sta ponendo. La soluzione migliore, a mio 
parere, anche se un po' banale, è una sola : quella che funziona. Si 
percorre una strada, e se non va bene, si sceglie un'altra strada. 
Certo, bisognerebbe essere pragmatici e razionali. Ma questo non va bene 
per gli italiani, che sono troppo emotivi, e di questo si fanno anche un 
vanto.

FELICE   PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )

Il 14/12/2017 18:13, Giuliana Tondina ha scritto:
>
> Carissimi,
>
> mi inserisco umilmente Jper ricordare che solo una parte degli 
> aspiranti italiani  di cui si tratta è di famiglia, di cultura o di 
> religione musulmana.
>
> Abbiamo tanti ragazzi nati qui, o arrivati piccoli, e cresciuti in 
> Italia che sono di origini africane e di religione cristiana (di varie 
> confessioni),  o sudamericani, o albanesi, ecc..
>
> Ovviamente, per il solo fatto di essere sul territorio italiano, 
> genitori e figli –musulmani, buddisti, cristiani, o atei che siano- 
>  sono già tenuti al rispetto della nostra costituzione, dei suoi 
> principi fondamentali, e delle nostre leggi (peraltro ahimè neglette 
> anche da molti autoctoni).
>
> Io credo, Ubaldo, che l’ampliamento (modesto) dell’accesso alla 
> cittadinanza in favore di questi  bambini e ragazzi (musulmani o non 
> musulmani) possa piuttosto favorire il senso di appartenenza e la 
> condivisione anche della nostra storia, civiltà, mondo di valori, che 
> comunque loro già vivono e condividono a scuola, nelle realtà sportive 
> ed associative, nei rapporti con i coetanei (o davanti al tribunale 
> per i minorenni…). Mentre il rifiuto, quello sì,  può spingerli a 
> cercare nel mito identitario (etnico, religioso, politico, o di banda) 
> la propria consistenza personale, e può creare ulteriore malessere 
> sociale, e terreno fertile per revanches terroristiche.
>
> Certo, non è solo questione di cittadinanza. Ma anche.
>
> Per parlare di tutti gli altri temi (islamizzazione delle società, 
> cause e rimedi del terrorismo, rispetto e condivisione dei valori 
> costituzionali, nazionalismi ecc.) ci vorrebbero un certo numero di 
> convegni, oppure una bella cena con fiorentina e chianti, e un 
> lunghissimo dopocena di conversazione. Chissà…
>
> Giuliana Tondina
>
> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di 
> *u.nannucci a alice.it
> *Inviato:* lunedì 11 dicembre 2017 04:34
> *A:* Carlo Brusco <c.brusco a alice.it>; area a areaperta.it; 'thorgiov' 
> <thorgiov a libero.it>
> *Oggetto:* Re: [Area] Ius soli, ius culturae. Non è mai troppo tardi
>
> Caro Brusco, le tue osservazioni sono ben sensate: c’è una evoluzione 
> in corso in alcuni Stati per attenuare le rigidezze coraniche. In 
> alcuni paesi si tende a “smussare” gli aspetti più antitetici alla 
> sensibilità del tempo attuale, verso un recupero di valorizzazione 
> della figura femminile. Resta, per quanto appare, intatta, al di fuori 
> di queste isole, la condizione di minorità della donna. Plasticamente 
> evidenziata dalle immagini della preghiera islamica, in cui compaiono 
> solo uomini prostrati dinanzi all’imam. Per regola non scritta, le 
> donne non vi partecipano; pregano in casa.
>
> Altro punto assai dolente: vi sono pubbliche manifestazioni assai 
> partecipate per la costruzione di moschee. Diritto in sé 
> incontestabile. Non ho però ricordo di sollevazioni corali per 
> deplorare eccidi e torture dell’ISIS ai danni di infedeli, ad esempio 
> quando non dimostravano di conoscere il corano.
>
> Non ne dubito:
>
> la gran parte dei fedeli che risiedono nel nostro paese  non 
> condividono, in cuor loro, e forse deplorano, queste atrocità; ma 
> manifestazioni di massa per condannare questi misfatti non vi sono 
> state; solo qualche, sporadica, passeggiatina notturna, troppo isolata 
> per essere credibile e sentita.
>
> Temo assai che questa tiepidità sia l’obbedienza a quanto  recita la 
> Sura IX, 29: “combattete coloro che non credono in Allah e nell’Ultimo 
> Giorno, che non vietano ciò che Allah e il suo messaggero hanno 
> vietato; e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la 
> religione della verità…”
>
> Chi non ha pregiudiziali ostili nei confronti di fedi diverse – islam 
> in primo luogo e non solo – dovrebbe adoperarsi per aiutare questi 
> fedeli  a recuperare spazi di  lettura critica dei testi consacrati, 
> come in Europa si fece nei secoli scorsi contro la tirannia di 
> precetti in nome dei quali il cattolicesimo, nei secoli, si è 
> macchiato di innumerevoli atrocità.
>
> Ubaldo
>
> p.s. ricordo che secondo la teologia dogmatica, furono elaborati 
> “gradi di certezza teologica” che prevedevano livelli diversi di 
> verità:  “fides catholica”,  “fides ecclesiastica”, “sententia fidei 
> proxima”,  “sentenzia theologice certa”, ”sententia communis”,  
> “sententia probabilis”….
>
> *From:*Carlo Brusco <mailto:c.brusco a alice.it>
>
> *Sent:*Saturday, December 09, 2017 12:15 AM
>
> *To:*u.nannucci a alice.it <mailto:u.nannucci a alice.it> ; 
> area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it> ; 'thorgiov' 
> <mailto:thorgiov a libero.it>
>
> *Subject:*R: [Area] Ius soli, ius culturae. Non è mai troppo tardi
>
> Caro Ubaldo,
>
> tu non tieni conto del fatto che le comunità islamiche sono tra loro 
> molto più differenziate, nel diritto della famiglia, di quanto lo 
> siano alcune di queste rispetto alle discipline dei paesi liberali 
> occidentali. E che molti dei principi tratti dal Corano sono stati  
> ampiamente superati dalle legislazioni di vari stati in cui la 
> religione islamica è prevalente. Faccio alcuni esempi*/:/*
>
> *//*
>
> in Algeria, Marocco e Tunisia è stato abolito il matrimonio imposto
>
> in Tunisia la tutela dei figli è ugualmente ripartita tra i genitori 
> (negli altri due paesi spetta al marito)
>
> in Turchia e Tunisia la poligamia è stata abolita. In altri paesi la 
> moglie può stabilire nel contratto matrimoniale che non accetta altre 
> mogli
>
> il ripudio è stato abolito in Algeria, Marocco e Tunisia
>
> l’età minima per il matrimonio è stata portata in Marocco a 18 anni ed 
> esiste la tendenza anche in altri Stati ad elevare questa età.
>
> Lo so: rispetto a legislazioni più avanzate si tratta di passi avanti 
> che a noi sembrano modesti. E molti paesi islamici si trovano in 
> situazioni molto più arretrate. Ma ci ricordiamo qual’era da noi la 
> situazione delle differenze di genere nel secondo dopoguerra ? Che il 
> diritto di voto (garantito alle donne in molti paesi islamici) è stato 
> concesso alle donne nel 1946 ? E che, per ottenere il divorzio e, le 
> donne, il diritto di abortire abbiamo dovuto affrontare due referendum ?
>
> L’unico quesito che dobbiamo porci, a mio parere, è se la maggiore 
> integrazione che deriverebbe dall’ampliamento delle possibilità di 
> ottenere la cittadinanza (perché di questo si tratta) possa favorire 
> questa evoluzione, comunque in atto, oppure no. E se la favorisce 
> possiamo prenderci la responsabilità di ostacolarla ?
>
> Carlo Brusco
>
> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di 
> *u.nannucci a alice.it <mailto:u.nannucci a alice.it>
> *Inviato:* venerdì 8 dicembre 2017 07:44
> *A:* area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>; thorgiov
> *Oggetto:* Re: [Area] Ius soli, ius culturae. Non è mai troppo tardi
>
> sono del tutto contrario all’approvazione di questa legge. nella 
> costituzione sta scritto che tutti i cittadini hanno il dovere di 
> essere fedeli alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le 
> leggi. e l’art 3, cardine dell’intera struttura costituzionale, 
> afferma che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali 
> dinanzi alla legge senza distinzione di sesso....Ora nell’islam la 
> parità di diritti tra uomini e donne non esiste. vedasi Corano, Sura 
> IV, 34 che recita:
>
> “gli uomini sono preposti alle donne a causa della preferenza che 
> Allah concede agli uni rispetto alle altre e perchè spendono [per 
> esse] i propri beni....ammonite quelle di cui temete 
> l’insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. se poi 
> vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse.
>
> sura IV, 20 – se volete cambiare una sposa con un’altra, non 
> riprendetevi nulla anche se avete dato ad una un quintar
>
> evito di pubblicizzare il contenuto della Sura IV, 23. questi brani 
> potete controllarli in qualsiasi testo del Corano in comune commercio; 
> io ne ho uno con prefazione di Stefano Cardini, approvato dall’UCOIL.
>
> Ciò premesso, si può decidere di non vedere e di non sapere. ma un 
> ragazzo che cresce in una famiglia di religione islamica, e viene 
> educato in quella ideologia che trae fondamento direttamente nelle 
> parole del Profeta, e dunque è incontestabile e indiscutibile, come 
> potrà rispettare, nella famiglia e nella vita, il principio di 
> assoluta parità di diritti e di dignità della donna rispetto al genere 
> maschile, suo signore e padrone?. ritengo quindi corretto che la 
> cittadinanza sia concessa allo scadere dei 18 anni, quando in piena 
> maturità il giovane potrà valutare se obbligarsi o no al rispetto 
> delle leggi che la cittadinanza impone; trA l’altro prevedendo 
> sanzioni penali per chi usa violenze in seno alla famiglia
>
> nannucci
>
> ------------------------------------------------------------------------
>
> *From:*thorgiov <mailto:thorgiov a libero.it>
>
> *Sent:*Thursday, December 07, 2017 6:12 PM
>
> *To:*area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>
> *Subject:*Re: [Area] Ius soli, ius culturae. Non è mai troppo tardi
>
> Ma siete proprio sicuri che sia necessario o conveniente digiunare ? 
> Pannella  fece da apripista di questa usanza in Italia, ma si parla di 
> più di quarant'anni fa. Anzi, se vogliamo dirla tutta, il digiuno è 
> una usanza ancora più antica che la Chiesa cattolica inventò per fare 
> penitenza, ma in un'epoca in cui si doveva digiunare per forza, 
> volenti o nolenti, perchè di cibo ce n'era veramente poco. Del resto 
> gli alfaniani sono stati chiari su come voteranno, ed anche Scelta 
> Civica credo che seguirà lo stesso orientamento, visto che alle 
> prossime ( anzi vicinissime ) elezioni si schiererà con il 
> Centro-Destra. Mi sa che MD, al pari dei altri convintissimi 
> sostenitori del disegno di legge, è fuori tempo massimo, e anche 
> questa non mi sembra una novità. Capisco l'ansia di fare opera di 
> testimonianza ad ogni costo, anche per i posteri, ma un poco di 
> sobrietà, ogni tanto, non guasterebbe. Anche perchè, tutto sommato, 
> non è che un magistrato, in quanto tale, debba per forza essere a 
> favore di questo particolare disegno di legge.
>
> FELICE PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>
> Il 07/12/2017 14:31, md a magistraturademocratica.it 
> <mailto:md a magistraturademocratica.it> ha scritto:
>
>     *Ius soli, ius culturae. Non è mai troppo tardi*
>
>     Magistratura Democratica auspica che si arrivi finalmente
>     all'approvazione della legge sulla riforma della cittadinanza e
>     aderisce pertanto alla campagna "Non è mai troppo tardi".
>
>     Come magistrati e cittadini, a partire dal 20 novembre, Giornata 
>     Internazionale delle Nazioni Unite per i diritti dell'Infanzia,
>     saremo impegnati in tutte le sedi e in tutte le iniziative di
>     mobilitazione, promozione e sensibilizzazione necessarie per
>     sostenere il passaggio parlamentare del disegno di legge.
>
>     Crediamo sia ormai improcrastinabile l'introduzione
>     nell'ordinamento italiano dello /ius soli/ e dello /ius culturae/,
>     per arrivare a una cittadinanza basata sull'appartenenza e
>     sull'inserimento sociale e culturale.
>
>     Soltanto attraverso la valorizzazione della nascita sul territorio
>     e dell'inserimento socio-culturale potremo rafforzare un processo
>     di integrazione realmente inclusivo e ampliare le potenzialità di
>     una democrazia basata sui principi del primato della persona
>     umana, sicurezza sociale, parità di diritti e doveri, pari dignità
>     sociale e uguaglianza sostanziale.
>
>     17 novembre 2017
>
>     http://www.magistraturademocratica.it/mdem/articolo.php?id=2859&a=on
>
>     *Rilanciamo, per l’adesione alle iniziative in corso, l’appello
>     del Sen Manconi e dell’associazione “A buon diritto”*
>
>     *……*A partire dalla settimana del 4 dicembre prossimo la normativa
>     sullo /ius soli/ e /culturae/ dovrebbe arrivare nell'aula del
>     Senato, dove sarà o definitivamente approvata o definitivamente
>     affossata.
>
>     Si tratta di una legge fondamentale per la società italiana per
>     molte ragioni.
>
>     È necessario, pertanto, sostenere con ogni mezzo la mobilitazione,
>     a partire da un nuovo digiuno a staffetta, da attuare in
>     coincidenza con la discussione parlamentare della legge:*5, 6 e 7
>     dicembre*.
>
>     Comunicate la vostra adesione, la data e la durata del digiuno
>     (uno o due giorni), compilando
>     https://docs.google.com/forms/d/1I2n0v5VybbMowNo8APpE6GbYVedbZxunfjgvFZr_ywg/viewform?edit_requested=true
>
>     E fate conoscere al numero più ampio possibile di colleghi,
>     interlocutori e amici, e agli organismi e associazioni locali,
>     questo messaggio e questa iniziativa.
>
>     -- 
>
>     Magistratura democratica
>     www.magistraturademocratica.it <http://www.magistraturademocratica.it>
>     md a magistraturademocratica.it <mailto:md a magistraturademocratica.it>
>
>     +39.349.78.05.555
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