[Area] [mailinglist-anm] AreaDG e le scuole di preparazione - proposta per Area

Sab 16 Dic 2017 12:42:24 CET

secondo me la scuola dovrebbe per prima cosa insegnare a fare, nel penale, le  imputazioni; magari con esercitazioni pratiche. ai miei tempi sperimentai  con dei giovani colleghi questa esercitazione, che incontrò molti consensi. oggi si leggono capi di imputazione che divagano senza attenersi strettamente ai requisiti essenziali del fatto/reato....
ubaldo

From: Guido Vecchione 
Sent: Saturday, December 16, 2017 11:14 AM
To: Siddi Massimiliano 
Cc: Area 
Subject: Re: [Area] [mailinglist-anm] AreaDG e le scuole di preparazione - proposta per Area

Credi che il problema dipenda anche dal fatto che le scuole di specializzazione delle Università in genere lavorino male, non  fornendo ai partecipanti la formazione necessaria al superamento dei concorsi, costringendo, quindi, i giovani a rivolgersi alle scuole private.

Guido Vecchione

Inviato da BlueMail 
Il giorno 16 Dic 2017, alle ore 11:08, Siddi Massimiliano <massimiliano.siddi a giustizia.it> ha scritto: 
  Sono fermamente convinto che l'organizzazione, da parte della magistratura associata, di scuole per la preparazione al concorso di accesso in magistratura sia una pessima idea.
  Quello della gratuità e' un falso problema che sottende, a volte anche inconsapevolmente, la solita impostazione sovrastrutturale ideologica marxiana in chiave postmoderna: ciò che non è fatto a fini di  lucro è buono a prescindere.
  Esistono ragioni politico - simboliche che spesso possono produrre effetti assai più deleteri del lucro fine a se stesso, e che dovrebbero sconsigliare di intraprendere questa pericolosa strada.
  Trattandosi di corsi organizzati dall'interfaccia sindacale della magistratura istituzionale, verrebbero percepiti come un canale privilegiato e controllato di selezione dei futuri magistrati.
  Nessuno toglierebbe dalla testa di un'opinione pubblica superficiale e di una certa politica faziosa che gli organizzatori di tali corsi approfittino di informazioni riservate, o comunque della stretta colleganza con la struttura che bandisce il concorso, per orientare la scelta dei vincitori, in chiave clientelare, corporativa o anche solo "culturale".
  In altri termini, si indurrebbe la credenza - e non importa se, come per tutte le credenze, anche fondata - che la casta dei magistrati voglia perpetuare se stessa filtrando surrettiziamente gli accessi attraverso corsi di formazione all'accesso auto - gestiti.
  Lasciamo alle dinamiche classiche del mercato culturale la fase formativa che precede l'ingresso, e non facciamoci sedurre dalla solita ansia di dimostrare un migliorismo etico che, come sovente accade, ci si ritorcerebbe contro.

                    Massimiliano Siddi

  Inviato da iPad

  Il giorno 15 dic 2017, alle ore 23:13, thorgiov <thorgiov a libero.it> ha scritto:

    Hai scritto che si tratta di  dedicare un po' del poco tempo che rimane a ognuno di noi, magistrati che ci riconosciamo nei valori di Area, per contribuire alla realizzazione di corsi di formazione gratuiti per aspiranti magistrati, organizzati dal coordinamento locale e nazionale. Poi hai aggiunto : noi magistrati di area avremmo dovuto fornire gratuitamente la nostra disponibilità per un argomento, fare la lezione, ideare una traccia e poi correggere gli elaborati mentre i coordinatori avrebbero dovuto predisporre l'organizzazione e il coordinamento dell'intero format.

    Ti sembra davvero che per realizzare un programma simile occorra poco tempo ? Considera che l'impegno dovrebbe essere continuativo, perchè la formazione non si garantisce con una unica lezione. E non si tratta solo di organizzare le lezioni, ma di fare continuamente una ricerca delle possibili tracce del concorso. Infine bisogna porsi una domanda : per quale motivo, al di là della gratuità delle lezioni, gli aspiranti magistrati dovrebbero rivolgersi per la propria preparazione al concorso a persone che non hanno mai fatto esperienza in questo campo ? Di solito ci si rivolge, a questo scopo, a docenti che hanno già da anni organizzato delle scuole private e che hanno ottenuto risultati concreti. Questo è il motivo vero per cui non hanno avuto successo i corsi organizzati dalle università. Insomma, si tratta della famosa legge di mercato della domanda e della offerta. La vostra offerta rischia di restare senza pretendenti. Tanta fatica per nulla. E tutto ciò che è inutile, alla fine, è anche dannoso.

    FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )

    Il 15/12/2017 01:17, Arata Roberto ha scritto:

      Caro Enrico, 

      in realtà non è proprio o comunque solo un'idea di Giuseppe Marra.. 

      Alcuni mesi fa avevo provato a proporlo come iniziativa, non dell'ANM, ma di Area: dedicare un po' del poco tempo che rimane a ognuno di noi, magistrati che ci riconosciamo nei valori di Area, per contribuire alla realizzazione di corsi di formazione gratuiti per aspiranti magistrati, organizzati dal coordinamento locale e nazionale. 

      In sostanza pensavo che un componente a ciò delegato del coordinamento nazionale, insieme a un coordinatore di ciascun distretto che intendesse aderire, avrebbe potuto assumersi l'impegno di costruire un format con una serie di lezioni fatte gratuitamente da magistrati esperti dell'argomento del distretto o anche di più distretti vicini e la corrispondente correzione di elaborati predisposti dagli studenti. Ovviamente noi magistrati di area avremmo dovuto fornire gratuitamente la nostra disponibilità per un argomento, fare la lezione, ideare una traccia e poi correggere gli elaborati mentre i coordinatori avrebbero dovuto predisporre l'organizzazione e il coordinamento dell'intero format

      Pensavo che avremmo potuto proporlo, innanzi tutto, agli stagisti del distretto, come una sorte di servizio gratuito di affiancamento agli stage.

      Ne avevo anche accennato a Luca Perilli che ritengo, per la sua enorme capacità e passione, un'autorità imprescindibile in tema di formazione e Luca mi aveva fatto riflettere sulle  difficoltà pratiche ma soprattutto su possibili vincoli regolamentari da superare (possibilità per i magistrati di organizzare e partecipare a corsi di formazione per il concorso in magistratura "privati", ancorché gratuiti; difficoltà di trovare criteri seri di selezione dei destinatari ecc. ecc.) 

      Insomma, non so quanto e in che misura sia fattibile, ma rilancio la proposta al coordinamento nazionale (che dovrebbe appunto verificarlo), segnalando però che molti di noi, almeno molti magistrati del distretto di Torino, cui avevo proposto l'iniziativa si erano immediatamente e con entusiasmo detti disponibili a fornire il proprio contributo gratuitamente. E si tratta di magistrati che in genere antepongono il lavoro giudiziario a ogni altra cosa 

      Tra l'altro, proprio tornano dall'assemblea del 2 dicembre di Area, ho saputo che Adriano Scudieri aveva avuto la stessa idea a Milano.

      Insomma rilancio l'idea e l'iniziativa al nuovo coordinamento e mi dico fin d'ora disponibile a fornire il mio contributo per realizzare  

      Baci

      R 

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      Da: Area mailto:area-bounces a areaperta.it per conto di MANZON ENRICO mailto:enrico.manzon a giustizia.it
      Inviato: giovedì 14 dicembre 2017 11:42
      A: mailinglist-anm a associazionemagistrati.com
      Cc: area; nuovarea a nuovarea.it
      Oggetto: Re: [Area] [mailinglist-anm] AreaDG e le scuole di preparazione 

      Questa di Giuseppe Marra mi sembra davvero una buona idea, con buone motivazioni a suffragio della stessa.
      Non di facile attuazione, ma possibile ed immediata.
      Insomma un “gesto politicamente forte”, che rilancerebbe il ruolo istituzionale dell’Anm.

      Certo, il problema dei “tempi”, quindi essenzialmente dell’effetto regressivo anticostituzionale del “censo”, rimarrebbe comunque e per contrastarlo efficacemente servono/urgono interventi legislativi di modifica dell’accesso alla carriera magistratuale.
      Certo, “a regime” si devono seguire anche altri vie ed in particolare quella della valorizzazione, previa ristrutturazione, dei tirocinii formativi, auspicabilmente con l’ingresso in campo della SSM.

      Però per fare queste cose più complesse e stabili ci vogliono tempo, soldi e soprattutto una volontà politico legislativa che già ora è latitante e nella prossima legislatura chissà cosa mai succederà.

      Quindi, è senz’altro meglio l’ “uovo oggi” ..

      E. Manzon

      From: Marra Giuseppe 
      Sent: Thursday, December 14, 2017 10:37 AM
      To: mailinglist-anm a associazionemagistrati.com 
      Cc: mailto:nuovarea a nuovarea.it ; area 
      Subject: Re: [mailinglist-anm] AreaDG e le scuole di preparazione

      In attesa di auspicate riforme legislative , credo che l’Anm potrebbe fare molto in tema di corsi di preparazione per il concorso in magistratura , organizzando, almeno nei grandi distretti dove è più facile trovare le disponibilità di colleghi disposti ad insegnare , dei corsi gratuiti o con un piccolo contributo economico da parte degli aspiranti magistrati , ad esempio utilizzando le aule delle Corti dove non si tengono udienze. 

      E’ necessario tentare di recuperare la dimensione etica del mestiere del magistrato , trasmettendo ai giovani ( o meno giovani) non solo sapere scientifico , ma anche consigli “ buoni “ su come esercitare in futuro  le funzioni giudiziarie con dignità ed onore . Aspetto che le Scuole private non hanno per nulla a cuore , trasmettendo anzi una formazione di tipo carrieristico , dove conta raggiungere il risultato , quasi a tutti i costi , anche quelli morali .
      Le Giunte distrettuali dell’Anm hanno a disposizioni decine di migliaia di euro , molto spesso inutilizzati , che potrebbero essere utilizzati per lo scopo suddetto.

      Giuseppe Marra 

      Il giorno 13 dic 2017, alle ore 21:41, Coordinamento AreaDG <coordinamentoarea a gmail.com> ha scritto:

        <AreaDG.jpg>

        Area Democratica per la Giustizia 

        Il variegato mondo delle scuole di preparazione al concorso in magistratura  L’urgenza della riforma dell’accesso  in magistratura e prima formazione

        Recenti lanci di stampa hanno portato l’attenzione sulla sconcertante vicenda di una scuola privata per la preparazione al concorso in magistratura, gestita da un noto consigliere di Stato, già magistrato ordinario, nella quale sarebbe stato proposto e imposto, in particolare alle aderenti giovani donne  aspiranti magistrato, un vero e proprio “addestramento “  fatto di minigonne, calze velate e occasioni mondane che nulla ha a che vedere con la formazione e ancor meno con l’etica professionale del magistrato. 

        Si tratta di fatti che, ove accertati, sarebbero gravissimi, ma che, al di là dei profili giuridici e deontologici e degli esiti civili, penali e disciplinari dell’accaduto, aprono la strada ad una seria riflessione sul vasto, sommerso e non regolato mercato delle scuole private per la preparazione del concorso in magistratura

        Sappiamo bene che vi sono varie tipologie di scuole di preparazione al concorso, da quelle private puramente speculative a quelle convenzionate con le Università, con diversi gradi di serietà e di efficacia e non sarebbe corretto assimilarle tra loro e ancor più a quella da cui è scaturita la vicenda  in questione.

        Il fallimento delle scuole di specializzazione per le professioni forensi e  la trasformazione dell’accesso in magistratura in un concorso di secondo grado sui generis, hanno indubbiamente contribuito a favorire la proliferazione e l’espansione delle scuole private,  alimentando, così,  un sistema lucroso che grava economicamente  sulle spalle dei giovani neolaureati e delle loro famiglie. 

        Infatti le  analisi statistiche effettuate  su coloro che hanno superato il concorso negli ultimi anni dimostrano che la percentuale degli aspiranti che hanno frequentato una scuola di preparazione al concorso supera il 60%. Ciò  favorisce  anche un’inaccettabile selezione per censo dei nuovi magistrati, avvantaggiando coloro i quali,  per le risorse economiche proprie o familiari, possono permettersi di attendere anni senza un lavoro retribuito, frequentando, in aggiunta alla Scuola di Specializzazione o al tirocinio presso gli uffici giudiziari, costose scuole private,  le quali possono (e debbono) offrire una preparazione essenzialmente nozionistica e teorica, funzionale al solo superamento delle prove scritte, ma, allo stato, quasi indispensabile perché calibrata sul concorso. Ciò che, peraltro,  indebolisce fortemente  anche quel  dinamismo sociale nella composizione della magistratura  italiana che ha tradizionalmente costituito un suo punto di forza.

        Area Democratica per la Giustizia da tempo ha sostenuto la necessità del  ritorno al concorso di primo grado e, insieme, la necessità  di una urgente e complessiva rivisitazione del sistema di accesso e prima formazione in magistratura, articolando la proposta allegata e reperibile anche sul sito www.areadg.it .

        Si tratta di una riforma urgente, perché disegna la magistratura del futuro e può  costituire una delle risposte ai vuoti d’organico della magistratura, legati come sono anche al ritardo nell’accesso ed al disorganico sistema delle  “formazioni”. 

        Per questo chiediamo all’Associazione Nazionale Magistrati  di riprendere con vigore l’iniziativa sul tema già portato al Congresso di Siena, chiedendo al Ministro della Giustizia la costituzione di un tavolo di lavoro congiunto che modifichi e metta ordine al sistema nella direzione auspicata, assicurando a tal fine il nostro fattivo contributo di studio e di elaborazione. 

        Il Coordinamento Nazionale di Area Democratica per la Giustizia

        <Le proposte di AreaDG per i giovani magistrati.pdf>

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