[Area] Le scuole e il CSM

Giordano Bruno bruno.giordano a giustizia.it
Mar 16 Gen 2018 09:59:07 CET


Non mi sorprende nulla del recente scandalo sulle scuole private di preparazione al concorso per magistrato ordinario. Anzi non lo considero nemmeno uno scandalo perché non mi scandalizza quello che molti - meglio tutti - sanno da molti anni.

Ho evitato finora di scrivere perché com'è noto da 24 anni offro la mia didattica insieme ad altri colleghi in una scuola di preparazione PUBBLICA, organizzata da una università pubblica, sempre ovviamente su autorizzazione del CSM e pertanto avrei voluto evitare una posizione controinteressata. Ma la trasmisssione di Giletti su la7 del 14 gennaio con la partecipazione di Di Pietro mi spinge a superare tale discrezione e a ribadire quello che cominciai a dire  circa 20 anni fa al congresso ANM di Napoli (pres. Paciotti).

1) il concorso è diventato una selezione per censo soltanto per chi può permettesri un lungo percorso di studi e ciò non garantisce un accesso al potere giudiziario di tutte le classi sociali (termine desueto ma le classi sociali esisteranno ancora per molto tempo) degno di un paese democratico.

2) le SSPL (quasi sempre obbligatorie) sono fallite. E tale fallimento ha alimenato il diffondersi di scuole alternative private.

3) le scuole private non possono essere vietate né tantomeno dal CSM: sono espressione delle libertà costituzionali di scienza e di impresa. Il Csm può vietare o disciplinare che un magistrato ordinario vi partecipi.

4) il CSM non può - e non deve - più ignorare che il vero governo della formazione del futuro magistrato ordinario è pressoché assegnata ai magistrati amministraivi che con vari espedienti gestiscono decine di scuole su tutto il territorio nazionale.

5) il CSM non deve ancora ignorare che il divieto per i magistrati ordinari di partecipare a tali scuole è in talune città italiane violato. E non bisogna aspettare la Commissione istituita dal ministro Orlando    per occuparsi di questi fatti.

6) il CSM deve decidere - ed eventualmente disciplinare - se sia utile o meno alla magistratura (non al singolo) che un collega insegni (cosa che già può fare su autorizzazione per enti pubblici e privati) per diventare magistrato.

7) Il concorso è cambiato circa 10 volte in 20 anni e nessuna di tali formule si rivela moderna e soddisfacente.

8) il CSM deve proporre al legislatore una riforma del concorso disegnata sulla figura di magistrato prevista dalla Costituzione: tecnicamente preparato, costituzionalmente sensibile, dotato di capacità logica e argomentativa, moralmente ineccepibile.

9) quest'ultimo requisito non si insegna certo in scuole private in cui il docente è privo di autorizzazione e si effettua il pagamento della quota in nero.

10) non possiamo più tollerare un concorso che selezioni tra i giuristi con una prova di diritto costituzionale, lavoro, processuale civile e processuale penale soltanto orale (mediamente 10 minuti a materia) dopo avergli fatto studiare nelle SSPL contabilità di Stato, informatica etc etc.



Questi temi (opinabilissimi) non sono più  procrastinabili.

Bruno Giordano
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