[Area] R: R: R: R: quesito

thorgiov thorgiov a libero.it
Ven 19 Gen 2018 13:21:43 CET


Lo so perchè è inverosimile che una riforma di quella portata si faccia 
per dar modo a qualcuno di speculare in borsa.

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 19/01/2018 13:00, De Ninis Luca ha scritto:
>
> E tu come lo sai?
>
> *Da:*thorgiov [mailto:thorgiov a libero.it]
> *Inviato:* venerdì 19 gennaio 2018 12:59
> *A:* De Ninis Luca; Siddi Massimiliano
> *Cc:* area a areaperta.it
> *Oggetto:* Re: [Area] R: R: R: R: quesito
>
> D'accordo, era una mera ipotesi. Ma comunque un'ipotesi sbagliata.
>
> FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>
> Il 19/01/2018 12:30, De Ninis Luca ha scritto:
>
>     Se rileggi bene le mie mail, io non ho mai affermato quello che tu
>     mi attribuisci.
>
>     Ho anche inserito un “sottolineato” per cercare di evitare
>     l’equivoco in cui sei caduto. L’ipotesi serviva solo a confutare
>     l’opinione di Siddi.
>
>     Luca De Ninis
>
>     *Da:*thorgiov [mailto:thorgiov a libero.it]
>     *Inviato:* venerdì 19 gennaio 2018 12:16
>     *A:* De Ninis Luca; Siddi Massimiliano
>     *Cc:* area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>     *Oggetto:* Re: [Area] R: R: R: R: quesito
>
>     Ma un ordine del giorno del Consiglio dei Ministri viene reso
>     pubblico o no ? A me sembra di sì. In questo caso, perchè
>     l'informazione doveva essere considerata privilegiata ? La
>     decisione di riformare le banche popolari era una decisione di
>     rilevanza nazionale,  ed era anche un'ottima decisione, non certo
>     dettata dall'esigenza di fornire una opportunità di guadagnare una
>     plusvalenza a De Benedetti, al contrario di quanto tu affermi.
>
>     FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli
>     Nord )
>
>     Il 19/01/2018 12:00, De Ninis Luca ha scritto:
>
>         Io di Renzi NON penso tutto il male possibile e, quanto alla
>         decisione di riformare le banche popolari, potrei anche
>         condividere la tua opinione, benché non mi sento così
>         professionalmente informato come te e quindi non
>         sufficientemente preparato sul tema in tutte le sue possibili
>         implicazioni da voler assumere una posizione. Si tratta però
>         di un tema del tutto estraneo alla natura della discussione.
>
>         Come funziona la borsa, invece, penso di saperlo anch’io, è
>         sufficiente una competenza “scolastica”: dunque, che vi sia
>         stata l’utilizzazione di una notizia riservata, ancorché non
>         segreta, mi pare quanto meno assai probabile, come tu stesso
>         riconosci.
>
>         Al contrario di quanto tu affermi,  però, l’art. 184 TUF
>         incrimina la diffusione di tutte le informazioni
>         “privilegiate“, non solo di quelle coperte dal segreto.
>
>         Che questa sia la sua corretta esegesi mi pare un dato
>         agevolmente desumibile dalla lettera e dal sistema. In ogni
>         caso la questione avrebbe imposto il vaglio del GIP.
>
>         Luca De Ninis
>
>         *Da:*thorgiov [mailto:thorgiov a libero.it]
>         *Inviato:* venerdì 19 gennaio 2018 10:31
>         *A:* De Ninis Luca; Siddi Massimiliano
>         *Cc:* area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>         *Oggetto:* Re: [Area] R: R: R: R: quesito
>
>         La questione interessa tutti, se non altro perchè in un
>         sistema democratico il controllo sui governanti dovrebbe avere
>         carattere diffuso, un po' come avviene con l'esercizio della
>         giurisdizione.
>
>         Nel merito, di Renzi penso tutto il male possibile, ma la
>         decisione di riformare le banche popolari, costringendole a
>         quotarsi in borsa per sottrarle al controllo delle fondazioni
>         e metterle sul mercato, è stata un'ottima decisione. Il
>         sistema bancario italiano è un sistema di relazioni, dove il
>         merito creditizio non conta quasi nulla, e non è un caso se il
>         livello delle sofferenze sia altissimo. Personalmente ogni
>         giorno emetto decine di decreti ingiuntivi per il recupero dei
>         crediti incagliati, e per vari anni ho svolto le funzioni di
>         Giudice della esecuzione immobiliare. Della riforma c'era un
>         estremo bisogno, alla luce dei dissesti delle varie Banche
>         Etruria che si sono susseguiti senza sosta, perchè la tutela
>         del risparmio è fondamentale, e mi sembra assurdo sostenere
>         che  sia stata fatta per permettere a De Benedetti di
>         guadagnare una plusvalenza. Semmai è corretto dire che De
>         Benedetti ha colto l'occasione. Del resto, la borsa funziona
>         così : i soldi non si bruciano mai, semmai passano da una mano
>         all'altra, da chi ha comprato ai massimi e vende ai minimi a
>         chi ha comprato ai minimi per vendere ai massimi. Spesso il
>         guadagno o la perdita è una questione di pochi secondi, e gli
>         operatori del settore lo sanno benissimo. La questione di
>         fondo è : la formazione di un ordine del giorno del Consiglio
>         dei Ministri e il suo oggetto costituiscono di per sè una
>         notizia riservata ? A me non sembra, e in ogni caso se dagli
>         atti in possesso della Procura di Roma non risultava che detto
>         ordine del giorno fosse coperto da segreto non esisteva
>         neppure una notizia di reato da iscrivere nell'apposito registro.
>
>         FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di
>         Napoli Nord )
>
>         Il 19/01/2018 10:49, De Ninis Luca ha scritto:
>
>             In definitiva:
>
>             Pizzi è certo che la soffiata fosse priva della
>             “connotazione ulteriore della riservatezza
>             dell’informazione che sola ne può determinare la natura
>             privilegiata e dunque la rilevanza penale ai sensi ed agli
>             effetti dell’art. 184 TUF”. Infatti la plusvalenza del 12%
>             in poche ore, che parrebbe proprio esserci stata, potrebbe
>             ben essere dipesa da un colpo della Fortuna, o meglio
>             dalla lentezza ed incapacità degli altri speculatori di
>             borsa!..
>
>             Siddi invece preferisce che tali “comunicazioni riservate”
>             siano comunque sottratte alla giurisdizione penale,
>             altrimenti la “democrazia reale” ne sarebbe gravemente
>             offuscata…
>
>             Infatti anche se, _per mera ipotesi_, la decisione
>             politica di intervenire sulle banche popolari fosse
>             influenzata dal desiderio biricchino di concedere
>             un’opportunità ad un suo sostenitore e consulente o, nel
>             caso peggiore, di mettere su un sistema di arricchimento
>             personale e clientelare, che sarà mai? Non è mica un
>             problema di interesse pubblico?..
>
>             Ma è evidente che la questione non interessa nessun altro
>             all’infuori di noi tre, quindi forse non è il caso di
>             insistere oltre..
>
>             Luca De Ninis
>
>             *Da:*Siddi Massimiliano
>             *Inviato:* martedì 16 gennaio 2018 20:35
>             *A:* thorgiov
>             *Cc:* De Ninis Luca; area a areaperta.it
>             <mailto:area a areaperta.it>
>             *Oggetto:* Re: [Area] R: R: R: R: quesito
>
>             Mi sembra molto più opaco, in termini di democrazia reale,
>             uno Stato in cui un esponente politico, delle istituzioni
>             o meno, non abbia la possibilità di comunicare
>             riservatamente, a chiunque voglia, una sua iniziativa
>             normativa senza incorrere nella violazione di un precetto
>             penale.
>
>                 Massimiliano Siddi
>
>             Inviato da iPhone
>
>
>             Il giorno 16 gen 2018, alle ore 20:07, thorgiov
>             <thorgiov a libero.it <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>
>                 Secondo me non costa nulla in termini di opacità
>                 democratica, perchè il nudo fatto in sè della
>                 comunicazione da parte di Renzi a De Benedetti di un
>                 argomento che era già nel successivo ordine del giorno
>                 del Consiglio dei Ministri, senza la connotazione
>                 ulteriore della riservatezza della informazione che
>                 sola ne può determinare la natura privilegiata e
>                 dunque la rilevanza penale ai sensi e agli effetti
>                 dell'art. 184 TUF, trattandosi di un elemento
>                 costitutivo del relativo delitto, non integrava,
>                 neppure in astratto, una fattispecie di reato. Poi è
>                 chiaro che siamo in campagna elettorale e che
>                 l'argomento banche è sempre molto delicato per il PD.
>                 Altrettanto evidente è che questa vicenda viene
>                 utilizzata contro Renzi da tutte le opposizioni. Ma
>                 questo attiene al campo dell'agone politico. Noi
>                 cerchiamo di restarne fuori, almeno fino a quando è
>                 possibile. L'opinione pubblica italiana ha dimostrato
>                 negli anni tante cose, tranne che di essere matura.
>                 Anzi, direi che più che matura è marcia, e in quanto
>                 tale capace di accettare qualunque porcheria e
>                 qualunque fesseria come se nulla fosse, purchè
>                 l'interlocutore politico del momento le prometta mari
>                 e monti. Figuriamoci se si scandalizza per una vicenda
>                 del tipo di quella di cui stiamo discutendo noi.
>
>                 FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del
>                 Tribunale di Napoli Nord )
>
>                 Il 16/01/2018 18:40, De Ninis Luca ha scritto:
>
>                     Bene: credo che sia sempre proficuo misurarsi sul
>                     merito delle questioni.
>
>                     Credo inoltre che, /re melius perpensa/, tu possa
>                     concordare con me sul fatto che tutte le
>                     esemplificazioni che tu hai fatto del possibile
>                     “contesto” della notizia di cui ci occupiamo
>                     confermino che si trattava di una vera e propria
>                     notizia di reato e che andava iscritta come tale,
>                     salvo poi richiederne l’archiviazione per una
>                     delle ragioni che hai indicate, suscettibile di
>                     verifica.
>
>                     Peraltro, se ben ricordo, la ragione
>                     dell’insussistenza del reato sostenuta da Siddi
>                     era tutt’altra: riguardava la sottrazione
>                     dell’attività svolta dal Presidente del C.M. ,
>                     definita politica, dall’area applicativa della
>                     fattispecie dell’art. 184.
>
>                     Ebbene, non aver iscritto alcuna notizia,
>                     impedisce di conoscere le ragioni della scelta
>                     seguita dalla Procura, quindi di sapere se la
>                     Procura ha accolto le ragioni addotte da uno di
>                     voi due o ne abbia ipotizzate altre e finanche di
>                     capire se si è trattato di una scelta corretta
>                     oppure no.
>
>                     Quanto ai costi, credo invece che sia argomento
>                     valido in astratto ma del tutto inconferente al
>                     caso in esame: iscrivere un modello 21 e
>                     richiedere l’archiviazione perché, come tu dici,
>                     il contesto evidenzierebbe che il fatto non
>                     sussiste, non costa praticamente nulla. Sempre
>                     che, misurandosi con una motivazione concreta, il
>                     P.M. resti convinto dell’insostenibilità
>                     dell’accusa e non ritenga di cambiare la sua
>                     scelta. Ma in  tale caso i costi di un’eventuale
>                     indagine, la cui necessità allo stato non si
>                     coglie per avere il fatto già evidentemente
>                     esaurito i suoi effetti, sarebbero ben
>                     giustificati dalla rilevanza, sociale ed
>                     economica, della vicenda.
>
>                     Quanto costa invece, in termini di “opacità
>                     democratica”, la scelta opposta effettivamente
>                     seguita?
>
>                     Luca De Ninis
>
>                     *Da:*thorgiov [mailto:thorgiov a libero.it]
>                     *Inviato:* martedì 16 gennaio 2018 17:58
>                     *A:* De Ninis Luca; area a areaperta.it
>                     <mailto:area a areaperta.it>
>                     *Oggetto:* Re: [Area] R: R: R: R: quesito
>
>                     E invece sostenere che i colleghi della Procura di
>                     Roma avrebbero dovuto iscrivere il fatto come
>                     notizia di reato significa inevitabilmente
>                     affermare che detti colleghi abbiano agito male,
>                     perchè in presenza di un fatto che in astratto
>                     integra gli estremi di un reato l'iscrizione
>                     sarebbe stata doverosa. Da qui non si sfugge. E il
>                     contesto è decisivo nel caso di specie. La notizia
>                     della successiva approvazione della riforma delle
>                     banche popolari era già di dominio pubblico o no ?
>                     La stampa ne aveva già ricevuto o dato notizia
>                     oppure no?  In caso affermativo non era una
>                     informazione privilegiata, e quindi, a
>                     prescindere  dalla circostanza che l'approvazione
>                     della riforma in Consiglio dei Ministri avesse
>                     carattere politico o meno, non c'era un fatto che
>                     potesse essere considerato reato e iscritto come
>                     tale. Di che cosa si può discutere se non si
>                     conosce questo dato fondamentale ?  Credo che il
>                     pericolo vero non sia quello della mancata
>                     iscrizione delle notizie di fatti di reato, ma
>                     della iscrizione di fatti che di per sè non
>                     costituiscono reato. Faccio un esempio concreto.
>                     Quando c'è un suicidio, intendo dire un la morte
>                     di una persona che incontestabilmente si è data la
>                     morte da sè, senza l'aiuto di terzi, spesso, se
>                     non sempre, ha luogo una iscrizione per
>                     istigazione al suicidio, come se fosse
>                     inconcepibile che una persona decida di ammazzarsi
>                     autonomamente. Lo si fa per poter indagare e
>                     quindi per cercare una notizia di reato, che al
>                     momento non esiste. Ecco, secondo me questo
>                     andrebbe evitato, se non altro perchè le indagini
>                     costano.
>                     Per quanto riguarda le sentenze passate in
>                     giudicato , esiste la revisione ex art. 629 c.p.p.
>                     delle pronunce di condanna come strumento di
>                     impugnazione straordinaria, e fino a quando questo
>                     non viene esercitato con successo, anche
>                     l'eventuale contrasto con altre sentenze
>                     definitive non è significativo. Le sentenze di
>                     assoluzione, poi, restano comunque ferme, sempre a
>                     prescindere dal contrasto di cui sopra.
>                     Ovviamente, il fatto che vi sia una assoluzione
>                     non significa di per sè che il pubblico ministero
>                     abbia sbagliato, perchè il risultato finale del
>                     giudizio può essere solo frutto di una diversa
>                     valutazione. Però sono proprio le valutazioni
>                     panpenalistiche che andrebbero evitate a priori.
>                     Sarebbe se non altro un buon metodo per evitare
>                     processi lunghi e costosi che poi si risolvono nel
>                     nulla.
>                     FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del
>                     Tribunale di Napoli Nord )
>
>                     Il 16/01/2018 14:19, De Ninis Luca ha scritto:
>
>                         Provo a sintetizzare, scusandomi in anticipo
>                         se non riesco a cogliere aspetti più profondi
>                         del tuo ragionamento:
>
>                         1.La Procura di Roma è l’unica depositaria del
>                         contesto della notizia pervenuto al suo
>                         Ufficio e, per una minima regola di prudenza ,
>                         nessun altro può intervenire sulla questione;
>
>                         2.Il diritto penale è extrema ratio sicché, se
>                         una notizia di reato non è stata ritenuta
>                         tale, vi potrà ben esser una ragione;
>
>                         3.Siccome in dibattimento vi sono state
>                         numerose assoluzioni, passate in giudicato,
>                         seguite a processi imbastiti con grande
>                         risonanza mediatica, questo è il segno che si
>                         sono già troppe volte sovrapposte valutazioni
>                         etiche alle valutazioni giuridiche, sicchè è
>                         meglio evitare ogni rischio di recidiva e di
>                         creare per via giudiziale uno Stato etico.
>
>                         Tuttavia:
>
>                         1.La questione da me posta non è se i colleghi
>                         di Roma abbiano agìto bene o male; è se il
>                         fatto, riconosciuto vero dallo stesso
>                         interessato e quindi assumibile come fondato,
>                         costituisca o meno reato di /insider trading./
>
>                         2.Le ragioni per le quali quel fatto (non il
>                         contesto, di cui nulla sappiamo né io né tu,
>                         dunque ignoto per definizione) debba essere o
>                         meno considerato reato, sono appunto l’oggetto
>                         della discussione.
>
>                         3.Tutti possiamo sbagliare. Anche i giudici
>                         che hanno formulato sentenze passate in
>                         giudicato. Sono numerosi gli esempi,
>                         desumibili anche (ma non solo) da altre
>                         sentenze passate in giudicato. Il rischio di
>                         creare per via giudiziale uno Stato etico
>                         dovrebbe misurarsi sul contenuto oggettivo dei
>                         singoli fatti sottoposti al giudizio.
>                         Stigmatizzando i singoli errori, con gli
>                         argomenti che li dimostrino tali.
>
>                         Luca De Ninis
>
>                         *Da:*thorgiov [mailto:thorgiov a libero.it]
>                         *Inviato:* martedì 16 gennaio 2018 12:15
>                         *A:* De Ninis Luca; area a areaperta.it
>                         <mailto:area a areaperta.it>
>                         *Oggetto:* Re: [Area] R: R: R: R: quesito
>
>                         Penso che la Procura di Roma, a differenza di
>                         noi, ha avuto a disposizione molti più
>                         elementi per decidere anche solo se iscrivere
>                         a carico di Renzi una notizia di reato. Il
>                         fatto non è mai nudo, nel senso che non è mai
>                         isolato. Al contrario, è sempre inserito in un
>                         contesto. Ovviamente possiamo farci una idea
>                         di massima sulla vicenda. Ma per affermare con
>                         sicurezza che la Procura ha omesso un atto
>                         dovuto, quale l'iscrizione nel registro delle
>                         notizie di reato, da tecnici del diritto,
>                         dovremmo prima conoscere quel contesto, e
>                         quindi tutta la vicenda nei suoi particolari.
>                         Si tratta di una regola minima di prudenza, da
>                         osservare a prescindere dalla dimensione
>                         individuale o collettiva della indipendenza
>                         del magistrato. Insomma, non è che i colleghi
>                         della Procura di Roma perdono la loro
>                         indipendenza perchè noi sulla lista li
>                         critichiamo. Ma noi, in quanto magistrati,
>                         dovremmo rispettare il lavoro dei colleghi.
>                         Almeno noi. In linea di massima, a prescindere
>                         dal caso di cui si discute, sono contrario ad
>                         una visione panpenalistica della realtà, nel
>                         senso che il diritto penale, come si insegna
>                         nei manuali, è sempre la extrema ratio, e non
>                         dovrebbe costituire la regola. Non è che ogni
>                         comportamento riprovevole deve costituire per
>                         forza un reato, anche se solo in astratto, e
>                         quindi debba portare per forza di cosa ad una
>                         indagine, con i relativi costi, personali ed
>                         economici. Credo che le numerose assoluzioni,
>                         pronunciate con sentenza passata in giudicato,
>                         che hanno fatto seguito a processi penali
>                         imbastiti con grande risonanza mediatica,
>                         evidenzino un punto critico della giustizia :
>                         il rischio di sovrapporre valutazioni etiche e
>                         valutazioni giuridiche. E quindi, in ultima
>                         analisi, il rischio di creare per via
>                         giudiziale uno Stato etico.
>
>                         FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del
>                         Tribunale di Napoli Nord )
>
>                         Il 16/01/2018 10:37, De Ninis Luca ha scritto:
>
>                             Caro Felice, non ci conosciamo, anche se
>                             io leggo spesso e non di rado condivido i
>                             tuoi interventi, sicché provo a
>                             rassicurarti sul fatto che “conoscere le
>                             carte” è il principio sul quale cerco di
>                             fondare, nei limiti delle mie possibilità,
>                             tutto il mio lavoro.
>
>                             La questione che ci occupa sulla lista,
>                             tuttavia, non è assimilabile alla
>                             definizione di un procedimento affidato
>                             alle nostre cure, ma è soltanto teoretica.
>                             A me, del resto, non interessa affatto
>                             criticare l’operato dei colleghi, ma solo
>                             ragionare sulla correttezza di una
>                             soluzione che incide sul modo di intendere
>                             la funzione giudiziaria.
>
>                             Forse trascuri la circostanza che, per
>                             come si legge sui giornali, l’interessato
>                             che ha usato la “propalazione prioritaria”
>                             ha riconosciuto il fatto di cui discutiamo.
>
>                             Di quali carte senti quindi il bisogno per
>                             esprimere un’opinione su una questione
>                             tecnico-giuridica ?
>
>                             Il punto che interessa, che prescinde dal
>                             caso in esame ma investe il senso della
>                             nostra professione, è invece quale sia il
>                             concetto di indipendenza della funzione
>                             giudiziaria che alberga in ognuno di noi.
>
>                             Secondo molti è un concetto che ha solo, o
>                             quanto meno prevalentemente, una
>                             dimensione collettiva: quella dell’Ufficio
>                             potente e rispettato che ha omesso
>                             l’iscrizione o addirittura quella
>                             dell’intero ordine giudiziario (Siddi;
>                             Bruti Liberati; per quanto ho capito,
>                             anche Lima).
>
>                             Ne consegue che ogni critica che, sia pure
>                             di riflesso, possa ledere la
>                             rispettabilità della corporazione,
>                             costituisce di per sé un affronto e non
>                             merita alcuna legittimazione, neppure per
>                             gli aspetti meramente teoretici del problema.
>
>                             Lasciamo lavorare la Procura di Roma!
>
>                             La quale tuttavia, se le notizie di stampa
>                             non sono false,  non pare proprio voler
>                             lavorare su questo problema ed ormai non
>                             lo potrebbe neppure fare, visto che non ha
>                             ravvisato alcun reato a carico dei due
>                             soggetti di cui ci occupiamo e non ha
>                             iscritto procedimenti a loro carico.
>
>                             Non è dunque consentito, da tecnici che si
>                             rivolgono  ad altri tecnici, intervenire
>                             sulla questione che sottende questa scelta?
>
>                             Io ritengo invece che il concetto di
>                             indipendenza della funzione giudiziaria
>                             ha, quanto meno prevalentemente, una
>                             dimensione individuale: quella della
>                             libertà di giudizio del singolo
>                             magistrato, correlata alla sua
>                             responsabilità per il corretto esercizio
>                             della funzione, sempre soggetta a
>                             valutazione critica.
>
>                             La dimensione collettiva dovrebbe invece
>                             avere solo un valore strumentale e di
>                             ausilio di questa libertà di giudizio, per
>                             i casi in cui il singolo si trovi esposto
>                             ad una sua compressione per l’opera di
>                             altri poteri, non costituire essa stessa
>                             la ragione, la ratio dell’indipendenza.
>
>                             Diversamente opinando si tradisce il senso
>                             dell’art. 101 della Costituzione.
>
>                             Tu, come la pensi?
>
>                             Luca De Ninis
>
>                             *Da:*Area
>                             [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per
>                             conto di *thorgiov
>                             *Inviato:* lunedì 15 gennaio 2018 16:46
>                             *A:* area a areaperta.it
>                             <mailto:area a areaperta.it>
>                             *Oggetto:* Re: [Area] R: R: R: R: quesito
>
>                             Sono d'accordo. Almeno noi dovremmo
>                             evitare al nostro interno di criticare
>                             l'operato dei colleghi senza conoscere le
>                             carte. Se non si conoscono gli atti, è
>                             meglio tacere.
>
>                             FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso
>                             del Tribunale di Napoli Nord )
>
>                             Il 15/01/2018 12:00, Siddi Massimiliano ha
>                             scritto:
>
>                                 Si potrebbe discutere all'infinito; le
>                                 posizioni sono chiare e ciascuno ha la
>                                 sua sensibilità.
>
>                                 Ciò che davvero conta, e che, a mio
>                                 giudizio, è gravissimo, è che si
>                                 stiano insinuando sospetti di
>                                 favoritismo su un Ufficio giudiziario
>                                 sulla base di interpretazioni
>                                 opinabili e che purtroppo, anche al
>                                 nostro interno, c'è chi segue questa
>                                 logica.
>
>                                 Oggi tocca alla Procura di Roma,
>                                 Ufficio potente e rispettato, domani
>                                 potrà toccare a ciascuno di noi
>                                 doversi difendere da insinuazioni
>                                 basate su interpretazioni.
>
>                                 Già il fatto in se' della polemica su
>                                 una questione come questa costituisce
>                                 un ulteriore tassello della
>                                 progressiva erosione della nostra
>                                 indipendenza.
>
>                                       Massimiliano Siddi
>
>                                 Inviato da iPhone
>
>
>                                 Il giorno 15 gen 2018, alle ore 11:50,
>                                 De Ninis Luca
>                                 <luca.deninis a giustizia.it
>                                 <mailto:luca.deninis a giustizia.it>> ha
>                                 scritto:
>
>                                     Infatti è ermeneutico.
>
>                                     Secondo la tua lettura, nella
>                                     “corretta discriminazione
>                                     dell’attività politica da quella
>                                     funzionale ordinaria” si
>                                     coglierebbe un interesse superiore
>                                     che giustifica la “propalazione
>                                     prioritaria” della notizia dal
>                                     capo del governo ad un
>                                     imprenditore politicamente a lui
>                                     vicino ed auto-dichiaratosi suo
>                                     consulente, sì da fornirgli
>                                     l’occasione di un cospicuo profitto.
>
>                                     Io non lo vedo.
>
>                                     Luca De Ninis
>
>                                     *Da:*Siddi Massimiliano
>                                     *Inviato:* lunedì 15 gennaio 2018
>                                     11:33
>                                     *A:* De Ninis Luca
>                                     *Cc:* Fontana Gian Luigi;
>                                     area a areaperta.it
>                                     <mailto:area a areaperta.it>
>                                     *Oggetto:* Re: R: R: R: [Area] quesito
>
>                                     Gli atti normativi del Governo non
>                                     sono ontologicamente diversi da
>                                     quelli del Parlamento ai fini
>                                     della riservatezza penalmente
>                                     rilevante, a nulla rilevando il
>                                     soggetto che li pone in essere.
>
>                                     Quanto alla tua affermazione di
>                                     principio, non è questione di cosa
>                                     limiti cosa, ma di interpretazione
>                                     del sistema nel suo complesso, per
>                                     cui la norma penale non può non
>                                     tenere conto, come nel caso di
>                                     specie, delle norme che
>                                     disciplinano gli organi di
>                                     rilevanza costituzionale ai fini
>                                     di una corretta discriminazione
>                                     dell'attività politica da quella
>                                     funzionale ordinaria.
>
>                                     Il problema è ermeneutico, non
>                                     dogmatico - morale.
>
>                                      Massimiliano Siddi
>
>
>
>                                     Inviato da iPhone
>
>
>                                     Il giorno 15 gen 2018, alle ore
>                                     11:15, De Ninis Luca
>                                     <luca.deninis a giustizia.it
>                                     <mailto:luca.deninis a giustizia.it>>
>                                     ha scritto:
>
>                                         Non credo che sia così: la
>                                         qualità di capo del governo
>                                         attribuisce contenuto e valore
>                                         alla notizia riservata.
>
>                                         E comunque ho sempre pensato
>                                         che, in uno stato di diritto,
>                                         sia la legge penale a dover
>                                         costituire il limite
>                                         dell’attività politicamente
>                                         lecita, non viceversa.
>
>                                         Luca De Ninis
>
>                                         *Da:*Siddi Massimiliano
>                                         *Inviato:* lunedì 15 gennaio
>                                         2018 09:45
>                                         *A:* De Ninis Luca
>                                         *Cc:* Fontana Gian Luigi;
>                                         area a areaperta.it
>                                         <mailto:area a areaperta.it>
>                                         *Oggetto:* Re: R: R: [Area]
>                                         quesito
>
>                                         È solo una situazione analoga
>                                         che, a mio avviso, non cambia
>                                         la sostanza penalistica.
>
>                                          Massimiliano Siddi
>
>                                         Inviato da iPhone
>
>
>                                         Il giorno 15 gen 2018, alle
>                                         ore 09:14, De Ninis Luca
>                                         <luca.deninis a giustizia.it
>                                         <mailto:luca.deninis a giustizia.it>>
>                                         ha scritto:
>
>                                             Membro influente della
>                                             maggioranza parlamentare o
>                                             presidente del consiglio
>                                             dei ministri ?
>
>                                             La notizia, per capire se
>                                             si tratti di notizia di
>                                             reato, bisogna
>                                             considerarla tutta..
>
>                                             Luca De Ninis
>
>                                             *Da:*Siddi Massimiliano
>                                             *Inviato:* sabato 13
>                                             gennaio 2018 21:55
>                                             *A:* De Ninis Luca
>                                             *Cc:* Fontana Gian Luigi;
>                                             area a areaperta.it
>                                             <mailto:area a areaperta.it>
>                                             *Oggetto:* Re: R: [Area]
>                                             quesito
>
>                                             Se ho ben compreso il
>                                             quesito alternativo per
>                                             persone intelligenti, il
>                                             sibillino proponente
>                                             suggerisce la
>                                             qualificazione
>                                             dell'attività di
>                                             formazione delle norme in
>                                             seno al Consiglio dei
>                                             Ministri come attività
>                                             funzionale nel senso che
>                                             il termine assume
>                                             nell'art. 184 TUF.
>
>                                             E' del tutto evidente che
>                                             i Ministri svolgano una
>                                             pubblica funzione, ma ci
>                                             sono, a mio sommesso
>                                             avviso, attività che, pur
>                                             rientrando in senso lato
>                                             nelle loro competenze
>                                             funzionali, hanno,
>                                             tuttavia, carattere
>                                             squisitamente politico,
>                                             proprio come le attività
>                                             culturali e relazionali
>                                             prodromiche, contemporanee
>                                             e successive all'iter di
>                                             proposta e formazione
>                                             delle norme, a nulla
>                                             rilevando che queste siano
>                                             rese pubbliche o meno.
>
>                                             Se un membro influente
>                                             della maggioranza
>                                             parlamentare confida ad un
>                                             terzo riservatamente che
>                                             il suo gruppo intende
>                                             proporre una determinata
>                                             legge che, proprio per la
>                                             qualità dei proponenti, ha
>                                             ottime "chances" di
>                                             approvazione, questa
>                                             rimane attività politica,
>                                             anche se il parlamentare
>                                             svolge una pubblica
>                                             funzione e se il terzo ne
>                                             approfitta per speculare
>                                             finanziariamente.
>
>                                             Se il Presidente del
>                                             Consiglio rivela ad un
>                                             direttore di giornale che
>                                             farà approvare un certo
>                                             decreto, magari confidando
>                                             nel fatto che quel
>                                             direttore, vicino al
>                                             Governo, appoggi
>                                             politicamente l'iniziativa
>                                             presso l'opinione
>                                             pubblica, o solo per
>                                             favorirlo con la
>                                             propalazione prioritaria
>                                             della notizia, anche tale
>                                             attività rimane
>                                             prettamente politica, a
>                                             prescindere dalla
>                                             speculazione finanziaria
>                                             che se ne possa fare.
>
>                                             La responsabilità, in
>                                             questi casi, è
>                                             esclusivamente politica:
>                                             un popolo maturo, alle
>                                             successive
>                                             elezioni, dovrebbe tenerne
>                                             conto.
>
>                                                           Massimiliano
>                                             Siddi
>
>                                             Inviato da iPad
>
>
>                                             Il giorno 13 gen 2018,
>                                             alle ore 12:36, De Ninis
>                                             Luca
>                                             <luca.deninis a giustizia.it
>                                             <mailto:luca.deninis a giustizia.it>>
>                                             ha scritto:
>
>                                                 Attività politica o
>                                                 funzione pubblica ?
>
>                                                 Intelligenti pauca..
>
>                                                 Luca De Ninis
>
>                                                 *Da:*Area
>                                                 [mailto:area-bounces a areaperta.it]
>                                                 *Per conto di *Fontana
>                                                 Gian Luigi
>                                                 *Inviato:* sabato 13
>                                                 gennaio 2018 01:05
>                                                 *A:* Siddi Massimiliano
>                                                 *Cc:*
>                                                 area a areaperta.it
>                                                 <mailto:area a areaperta.it>
>                                                 *Oggetto:* Re: [Area]
>                                                 quesito
>
>                                                 *Copio incollo le norme.*
>
>                                                 *Gian Luigi FONTANA *
>
>                                                 *Art. 181 del TUF*
>
>
>                                                 *Informazione
>                                                 privilegiata *
>
>                                                 1. Ai fini del
>                                                 presente titolo per
>                                                 informazione
>                                                 privilegiata si
>                                                 intende
>                                                 un'informazione din
>                                                 carattere preciso, che
>                                                 non e' stata resa
>                                                 pubblica, concernente,
>                                                 direttamente o
>                                                 indirettamente, uno o
>                                                 piu' emittenti
>                                                 strumenti finanziari o
>                                                 uno o piu' strumenti
>                                                 finanziari, che, se
>                                                 resa pubblica,
>                                                 potrebbe influire in
>                                                 modo sensibile sui
>                                                 prezzi di tali
>                                                 strumenti finanziari.
>                                                 2. In relazione ai
>                                                 derivati su merci, per
>                                                 informazione
>                                                 privilegiata si
>                                                 intende
>                                                 un'informazione di
>                                                 carattere preciso, che
>                                                 non e' stata resa
>                                                 pubblica, concernente,
>                                                 direttamente o
>                                                 indirettamente, uno o
>                                                 piu' derivati su
>                                                 merci, che i
>                                                 partecipanti ai
>                                                 mercati su cui tali
>                                                 derivati sono
>                                                 negoziati si aspettano
>                                                 di ricevere secondo
>                                                 prassi di mercato
>                                                 ammesse in tali mercati.
>                                                 3. Un'informazione si
>                                                 ritiene di carattere
>                                                 preciso se:
>                                                 a) si riferisce ad un
>                                                 complesso di
>                                                 circostanze esistente
>                                                 o che si possa
>                                                 ragionevolmente
>                                                 prevedere che verra'
>                                                 ad esistenza o ad un
>                                                 evento verificatosi o
>                                                 che si possa
>                                                 ragionevolmente
>                                                 prevedere che si
>                                                 verifichera';
>                                                 b) e' sufficientemente
>                                                 specifica da
>                                                 consentire di trarre
>                                                 conclusioni sul
>                                                 possibile effetto del
>                                                 complesso di
>                                                 circostanze o
>                                                 dell'evento di cui
>                                                 alla lettera a) sui
>                                                 prezzi degli strumenti
>                                                 finanziari.
>                                                 4. Per informazione
>                                                 che, se resa pubblica,
>                                                 potrebbe influire in
>                                                 modo sensibile sui
>                                                 prezzi di strumenti
>                                                 finanziari si intende
>                                                 un'informazione che
>                                                 presumibilmente un
>                                                 investitore
>                                                 ragionevole
>                                                 utilizzerebbe come uno
>                                                 degli elementi su cui
>                                                 fondare le proprie
>                                                 decisioni di
>                                                 investimento.
>                                                 5. Nel caso delle
>                                                 persone incaricate
>                                                 dell'esecuzione di
>                                                 ordini relativi a
>                                                 strumenti finanziari,
>                                                 per informazione
>                                                 privilegiata si
>                                                 intende anche
>                                                 l'informazione
>                                                 trasmessa da un
>                                                 cliente e concernente
>                                                 gli ordini del cliente
>                                                 in attesa di
>                                                 esecuzione, che ha un
>                                                 carattere preciso e
>                                                 che concerne,
>                                                 direttamente o
>                                                 indirettamente, uno o
>                                                 piu' emittenti di
>                                                 strumenti finanziari o
>                                                 uno o piu' strumenti
>                                                 finanziari, che, se
>                                                 resa pubblica,
>                                                 potrebbe influire in
>                                                 modo sensibile sui
>                                                 prezzi di tali
>                                                 strumenti finanziari.
>
>                                                 *Art. 184 del TUF*
>
>
>
>                                                 *Abuso di informazioni
>                                                 privilegiate *
>
>                                                 1. E' punito con la
>                                                 reclusione da uno a
>                                                 sei anni e con la
>                                                 multa da euro
>                                                 ventimila a euro tre
>                                                 milioni chiunque,
>                                                 essendo in possesso di
>                                                 informazioni
>                                                 privilegiate in
>                                                 ragione della sua
>                                                 qualita' di membro di
>                                                 organi di
>                                                 amministrazione,
>                                                 direzione o controllo
>                                                 dell'emittente, della
>                                                 partecipazione al
>                                                 capitale
>                                                 dell'emittente, ovvero
>                                                 dell'esercizio di
>                                                 un'attivita'
>                                                 lavorativa, di una
>                                                 professione o di una
>                                                 funzione, anche
>                                                 pubblica, o di un
>                                                 ufficio:
>                                                 a) acquista, vende o
>                                                 compie altre
>                                                 operazioni,
>                                                 direttamente o
>                                                 indirettamente, per
>                                                 conto proprio o per
>                                                 conto di terzi, su
>                                                 strumenti finanziari
>                                                 utilizzando le
>                                                 informazioni medesime;
>                                                 b) comunica tali
>                                                 informazioni ad altri,
>                                                 al di fuori del
>                                                 normale esercizio del
>                                                 lavoro, della
>                                                 professione, della
>                                                 funzione o dell'ufficio;
>                                                 c) raccomanda o induce
>                                                 altri, sulla base di
>                                                 esse, al compimento di
>                                                 taluna delle
>                                                 operazioni indicate
>                                                 nella lettera a).
>                                                 2. La stessa pena di
>                                                 cui al comma 1 si
>                                                 applica a chiunque
>                                                 essendo in possesso di
>                                                 informazioni
>                                                 privilegiate a motivo
>                                                 della preparazione o
>                                                 esecuzione di
>                                                 attivita' delittuose
>                                                 compie taluna delle
>                                                 azioni di cui al
>                                                 medesimo comma 1.
>                                                 3. Il giudice puo'
>                                                 aumentare la multa
>                                                 fino al triplo o fino
>                                                 al maggiore importo di
>                                                 dieci volte il
>                                                 prodotto o il profitto
>                                                 conseguito dal reato
>                                                 quando, per la
>                                                 rilevante offensivita'
>                                                 del fatto, per le
>                                                 qualita' personali del
>                                                 colpevole o per
>                                                 l'entita' del prodotto
>                                                 o del profitto
>                                                 conseguito dal reato,
>                                                 essa appare inadeguata
>                                                 anche se applicata nel
>                                                 massimo. 3-bis. Nel
>                                                 caso di operazioni
>                                                 relative agli
>                                                 strumenti finanziari
>                                                 di cui all'articolo
>                                                 180, comma 1, lettera
>                                                 a), numero 2), la
>                                                 sanzione penale e'
>                                                 quella dell'ammenda
>                                                 fino a euro
>                                                 centotremila e
>                                                 duecentonovantuno e
>                                                 dell'arresto fino a
>                                                 tre anni.
>                                                 4. Ai fini del
>                                                 presente articolo per
>                                                 strumenti finanziari
>                                                 si intendono anche gli
>                                                 strumenti finanziari
>                                                 di cui all'articolo 1,
>                                                 comma 2, il cui valore
>                                                 dipende da uno
>                                                 strumento finanziario
>                                                 di cui all'articolo
>                                                 180, comma 1, lettera a).
>
>                                                 Inviato da iPad
>
>
>                                                 Il giorno 13 gen 2018,
>                                                 alle ore 00:50, Siddi
>                                                 Massimiliano
>                                                 <massimiliano.siddi a giustizia.it
>                                                 <mailto:massimiliano.siddi a giustizia.it>>
>                                                 ha scritto:
>
>                                                     Non sono un
>                                                     esperto di questo
>                                                     tipo di reati, ma,
>                                                     ragionando sulla
>                                                     norma, nutro il
>                                                     serio dubbio che
>                                                     sia applicabile
>                                                     all'attività
>                                                     normativa del
>                                                     Presidente del
>                                                     Consiglio e del
>                                                     Consiglio dei
>                                                     Ministri, così
>                                                     come, più in
>                                                     generale,
>                                                     all'attività politica.
>
>                                                     Penso che
>                                                     l'oggetto dei
>                                                     lavori del
>                                                     Consiglio dei
>                                                     Ministri non
>                                                     costituisca
>                                                     "informazione
>                                                     privilegiata" in
>                                                     senso tecnico, e
>                                                     di esso i suoi
>                                                     membri possano
>                                                     liberamente
>                                                     parlare con chi
>                                                     vogliono, anche in
>                                                     anticipo.
>
>                                                     La conseguente
>                                                     responsabilità, in
>                                                     caso di
>                                                     comunicazione
>                                                     "privilegiata"
>                                                     (nel senso
>                                                     etimologico di
>                                                     privata "in privos
>                                                     lata") a taluno,
>                                                     e', a mio avviso,
>                                                     esclusivamente
>                                                     politica, e non
>                                                     penale.
>
>                                                     Lo stesso autore
>                                                     dell'articolo, un
>                                                     po'
>                                                     pindaricamente,
>                                                     incentra tutta la
>                                                     polemica - che,
>                                                     sotto le mentite e
>                                                     un po' sgangherate
>                                                     spoglie del
>                                                     diritto, e', in
>                                                     realtà, tutta
>                                                     politica - più
>                                                     sulla mancata
>                                                     iscrizione della
>                                                     presunta notitia
>                                                     criminis che
>                                                     sull'effettiva
>                                                     fondatezza della
>                                                     stessa.
>
>                                                     Se, dunque, come
>                                                     penso, la
>                                                     responsabilità
>                                                     fosse solo
>                                                     politica, bene
>                                                     avrebbe fatto la
>                                                     Procura di Roma a
>                                                     non iscrivere
>                                                     alcuna notizia di
>                                                     reato a carico del
>                                                     Presidente del
>                                                     Consiglio.
>
>                                                     Trovo, invece,
>                                                     molto grave che un
>                                                     magistrato chieda
>                                                     ad un Ufficio di
>                                                     Procura di
>                                                     spiegare  "il suo
>                                                     silenzio", giacché
>                                                     gli atti di cui
>                                                     occorre dare
>                                                     motivazione sono
>                                                     tipici e, tra
>                                                     questi, non
>                                                     rientra, nel modo
>                                                     più assoluto, la
>                                                     mancata iscrizione.
>
>                                                     Ne', peraltro,
>                                                     risulta che, tra
>                                                     le fonti di tale
>                                                     tipicità, vi siano
>                                                     le rispettabili,
>                                                     ma non certo
>                                                     vincolanti,
>                                                     interpretazioni
>                                                     normative del Sig.
>                                                     Travaglio o degli
>                                                     organi di stampa
>                                                     che, magari
>                                                     strumentalmente,
>                                                     battono la gran cassa.
>
>                                                      Massimiliano Siddi
>
>
>                                                     Inviato da iPad
>
>
>                                                     Il giorno 12 gen
>                                                     2018, alle ore
>                                                     16:00, andreale
>                                                     <andreale a yahoo.com
>                                                     <mailto:andreale a yahoo.com>>
>                                                     ha scritto:
>
>                                                          Caro
>                                                         Procuratore
>                                                         Nannucci , se
>                                                         davvero  la
>                                                          Procura di
>                                                         Roma ha agito
>                                                         come dice
>                                                         Travaglio,
>                                                         nell'articolo
>                                                         di oggi, che
>                                                         allego, la
>                                                         risposta ce
>                                                         l'hai già.
>
>                                                         È davvero
>                                                         molto grave
>                                                         quanto
>                                                         descritto e
>                                                         meriterebbe
>                                                         certamente gli
>                                                         interventi da
>                                                         te indicati.
>
>                                                         Ma sono
>                                                         purtroppo
>                                                         convinto che
>                                                         tutto
>                                                         continuerà a
>                                                         tacere , né
>                                                          alcuno dei
>                                                         consiglieri al
>                                                         CSM (di Area o
>                                                         no) adotterà
>                                                         qualsivoglia
>                                                         iniziativa.
>
>                                                         Andrea Reale
>
>                                                         Inviato da
>                                                         smartphone
>                                                         Samsung Galaxy.
>
>                                                         --------
>                                                         Messaggio
>                                                         originale --------
>
>                                                         Da:
>                                                         u.nannucci a alice.it
>                                                         <mailto:u.nannucci a alice.it>
>
>
>                                                         Data: 12/01/18
>                                                         14:44 (GMT+01:00)
>
>                                                         A:
>                                                         area a areaperta.it
>                                                         <mailto:area a areaperta.it>
>
>
>                                                         Oggetto:
>                                                         [Area] quesito
>
>                                                         Ma come fa la
>                                                         Procura di
>                                                         Roma a non
>                                                         proferir
>                                                         parola,
>                                                         dinanzi a
>                                                         quanto emerge
>                                                         dalle
>                                                         rivelazioni
>                                                         del Fatto
>                                                         Quotidiano e
>                                                         de La Verità
>                                                         in merito alle
>                                                         telefonate tra
>                                                         Renzi e De
>                                                         Benedetti? E
>                                                         alle
>                                                         specifiche
>                                                         accuse  che su
>                                                         quei giornali
>                                                         sono espresse?
>                                                         L’hanno letto
>                                                         a Roma
>                                                         l’articolo 184
>                                                         del decreto
>                                                         legislativo n.
>                                                         58/1998?
>
>                                                         Eppure
>                                                         quell’ufficio
>                                                         ha con grande
>                                                         solerzia agito
>                                                         nei confronti
>                                                         ad esempio del
>                                                         sindaco di
>                                                         Roma, per un
>                                                         reato ancora
>                                                         tutto  da
>                                                         capire, e
>                                                         contro alcuni
>                                                         funzionari
>                                                         emersi nel
>                                                         corso delle
>                                                         indagini CONSIP…
>
>                                                         Nell’interesse
>                                                         dell’immagine
>                                                         e della
>                                                         credibilità
>                                                         della
>                                                         magistratura
>                                                         tutta, sarebbe
>                                                         urgente che
>                                                         quell’ufficio
>                                                         spiegasse il
>                                                         suo silenzio;
>                                                         e la stessa
>                                                         domanda
>                                                         investe i vari
>                                                         uffici di
>                                                         procura
>                                                         generale, che
>                                                         in altri tempi
>                                                         attivamente si
>                                                         mossero…
>
>                                                         E finalmente,
>                                                         cosa fanno in
>                                                         consiglieri di
>                                                         Area nel
>                                                         Consiglio
>                                                         superiore
>                                                         della
>                                                         magistratura;
>                                                         non ravvisano
>                                                         l’opportunità
>                                                         della,
>                                                         cosiddetta,
>                                                         “apertura di
>                                                         una pratica”?
>
>                                                         nannucci
>
>                                                         <Insider
>                                                         Premier.pdf>
>
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