[Area] [Nuovarea] CANDIDATI E PRIMARIE

adiflorio_ a libero.it adiflorio_ a libero.it
Gio 25 Gen 2018 17:42:19 CET


Ero presente anch'io alla presentazione  in Cassazione dei candidati di Area per le primarie  : l'incontro è stata un'occasione molto partecipata, oltre che per conoscere le loro idee ed  i loro programmi attraverso un momento di confronto comune , anche per dedicare una specifica attenzione ai problemi, organizzativi e non, della Corte di Cassazione.

Tutti i candidati hanno parlato delle difficoltà di questo ufficio: sicuramente chi ne fa parte con maggiore cognizione di causa.

Ma,  il fatto che se ne sia parlato   come di un punto critico per il buon funzionamento  della giurisdizione e come un oggetto, necessariamente  mirato, del programma elettorale per le primarie (e, successivamente, per le "vere" elezioni del prossimo CSM ) la dice lunga sull'importanza del tema,  e sulla necessità di dare una risposta alle istanze di tutti i colleghi che ne fanno parte e di tutti i colleghi di merito che confidano nella  Cassazione per lo svolgimento della funzione nomofilattica come faro evolutivo per la tutela dei diritti.

I problemi richiamati da Raffaele Frasca nella sua @ sono centrali ( carico insopportabile, rischi portati dal memorandum  etc ) così come è centrale  la necessità - richiamata da Rita Sanlorenzo nel suo bellissimo intervento - di colmare il solco fra legittimità e merito ( spesso accompagnato da diffidenza e sfiducia ) , perchè, nonostante la diversa funzione del giudizio di legittimità ( rispetto a quello di merito ) , stiamo sempre parlando di GIUSTIZIA.

E allora credo che il richiamo di Roberto - attraverso il rilancio del  passaggio del libro di Gabriella Luccioli - debba essere attentamente ascoltato: partiamo da noi! 

Rispondiamo alle domande che ha posto Luca Poniz con onestà intellettuale e prendendo coscienza di quanto consenso  alcuni episodi ci hanno  fatto perdere,   per esserci allontanati dal modello di sobrietà di cui ha parlato Gabriella Luccioli.

Dissento però da chi, di Area, si impegna "solennemente" a non presentare domande di trasferimento per incarichi direttivi o semidirettivi o per la Corte di Cassazione per dimostrare la distanza da "certe seduzioni" legate a ( presunto) maggior prestigio e ( altrettanto presunto ) minor carico di lavoro .

Dissento,  in primo luogo,  perchè un'affermazione del genere tradisce la convinzione che, in fondo, i giudici non si distinguono solo per "diversità di funzioni" cosa della quale, invece, sono profondamente convinta; in secondo luogo,  perchè penso che un percorso professionale intervallato da diverse forme di responsabilità sia un indispensabile arricchimento per aumentare il bagaglio di conoscenze ed esperienze utile  a rendere un migliore servizio giustizia in tutti i campi; in terzo luogo,  perchè credo che gli aspetti organizzativi ai quali le funzioni direttive e semidirettive sono principalmente  preposti  siano uno snodo fondamentale per un buon servizio giustizia; e perchè, inoltre, credo che  Cassazione e merito debbano creare un dialogo ed una sinergia, possibile soltanto attraverso uno scambio di funzioni in cui ciò che si impara nella legittimità ritorni a vantaggio del giudizio di merito. 

E allora perchè pensare che rinunciando a questo arricchimento  l'elettorato possa essere rassicurato sull'onestà del gruppo, lasciando, oltretutto , campo aperto, per queste funzioni ,  a tutti i non appartenenti ad Area ? 

Piuttosto , chiederei ai futuri consiglieri di Area di semplificare la predisposizione delle domande perchè l'attuale sistema comporta un dispendio di energie ed un impiego di stress che va certamente a discapito del lavoro ordinario, faticosissimo ormai per tutti.

Un caro saluto,  e grazie a tutti i candidati alle primarie per la fatica alla quale si stanno sottoponendo.

Antonella Di Florio 

> Il 25 gennaio 2018 alle 8.51 Robertogiovanni Conti <robertogiovanni.conti a gmail.com> ha scritto:
> 
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>     Ho seguito con molto interesse la presentazione dei nostri candidati l'altro ieri in Cassazione.
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>     Mi pare che siano tutti mossi dagli ideali che tengono, in definitiva, unite le diverse anima che sulla Carta dei valori hanno deciso di fondersi in Area.
> 
>     Solo due riflessioni.
> 
>     A pag.162 del suo Diario di una giudice,I miei cinquant'anni in magistratura, Udine,2016, una 'certa' Gabriella Luccioli, così scriveva
> 
> 
>     ...Forse nella mia carriera ho pagato qualche prezzo per il fatto di essere donna e per essere arrivata troppo presto rispetto a certi mutamenti culturali nella società e anche nel mondo della magistratura,oltre che per il mio non eccessivo coinvolgimento nell'ANM e nelle attività correntizie, ma rivendico con orgoglio di non avere mai salito le scale di Palazzo dei Marescialli se non per motivi istituzionali e di non avere mai alzato il telefono per chiedere.
> 
> 
>     Un messaggio, il suo, che mi permetto di rilanciare, anche se io, nel 1965, quando lei entrava in magistratura, nascevo. Avere avuto il privilegio di scrivere la prefazione a quel diario mi induce, ora, dopo il messaggio di Luca Poniz e di Lucia Vignale, a ricordare quel messaggio. 
> 
>     Lancio dunque una proposta da diffondere a tutti i magistrati. 
>     Proviamo ad essere tutti Gabriella Luccioli,
> 
>     Da domani in poi, qualunque appartenenza abbiamo.Non sarà facile, anche  perchè la stessa idea di valorizzare le informazioni e le notizie dalla base, andando oltre le 'carte', non può non fare i conti con la prospettiva che 'dalla base' arrivino notizie più o meno filtrate e più o meno obiettive.
> 
>     Proviamoci comunque, non 'domandiamo' soltanto ai candidati coerenza ed etica, già mi pare abbiamo le idee molto chiare. Mettiamoli in condizioni di essere all'altezza del loro ruolo.
> 
> 
>     Finisco con uno sguardo alla Cassazione.
>      La mia personale impressione è che la proliferazione 'anomala' di diritto vivente voluta a più non posso in questi anni abbia creato il terreno favorevole ad una compressione del ruolo del giudiziario- che giù trae linfa da fattori politici di varia estrazione- e, al contempo, un vulnus alla credibilità della istituzione della Corte stessa. 
> 
>     In questa prospettiva, la vicenda del Memorandum, unita a quella del massimario ma, 'anche' ad alcune pronunzie della Corte costituzionale- segnalo le sentenze n.269/2017 sul divieto di disapplicazione di norma interna contraria alla Carta Ue- per chi volesse approfondire senza pretesa rinvio a qualche personale riflessione  in La Cassazione dopo Corte cost. n. 269/2017. Qualche riflessione, a seconda lettura su forumcostituzionale.it- e 6/2018- quest'ultima, capace di segnare un arresto inaspettato, assai gravido di conseguenze, rispetto al ruolo della giurisdizione dinamica a piu` riprese disegnato dalle sezioni unite della Corte, ora in bilico, come segnalano I primo commentatori- v Tomaiuoli e il suo scritto dal titolo assai significativo(L`altola` della Corte costituzionale alla giurisdizione dinamica a margine della sentenza n.6 del 2018, in www. consultaonline- chiameranno, già da domani, ad un riposizionamento della Corte di cassazione sul tema, che continuo a credere caro a a tutti noi, anche se un po' fuori moda e poco capace di attirare consensi, mi pare, dei diritti fondamentali, del nostro rapporto con le tutele. Rapporto che le sentenze appena ricordate sembrano volere rivoluzionare in un clima che, lo dico sommessamente, sembra lontano un miglio da quel convegno di Gardone del 1965(ritorno a quell'anno dunque).
> 
>     Anche per questo avremo bisogno, tutti noi,  di figure, forze e stimoli importanti e coraggiosi dal mondo accademico, dal nostro interno e dal CSM, non per fare battaglie o crociate, ma per dialogare evidenziando e descrivendo il nostro ruolo per quello che è(la Corte di cassazione non è di chi ci lavora, occasionalmente e sempre di passaggio, ma di tutti).
> 
>     Questo messaggio a caldo raccoglie idee scambiate nei corridoi della nostra Corte con qualcun@ di noi, che mi ha spinto ad esternare impressioni e considerazioni, soprattutto riguardo alla prima parte di questo messaggio- che non mi pare comunque slegata dalla seconda- , che avevo omesso di rappresentare pubblicamente. 
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>     Saluti, scusandomi per la lunghezza.
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>     roberto conti  .
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