[Area] R: R: Re: R: Questione morale e magistratura

thorgiov thorgiov a libero.it
Sab 10 Feb 2018 14:23:56 CET


La funzionalizzazione del sistema quale ammortizzatore sociale ha però 
un rilievo centrale. I professionisti oggi hanno disperato bisogno di 
lavorare, perchè le occasioni di lavoro sono sempre più rare. In teoria, 
in quanto lavoratori autonomi, dovrebbero cercare da sè tali occasioni 
sul libero mercato. In concreto, le nomine ad ausiliario del Giudice o 
della procedura, insieme con l'ammissione al patrocinio a spese dello 
Stato, rappresentano l'unico vero sfogo per la forza lavoro di tipo 
intellettuale che abbiamo in Italia. In particolare le nomine sono il 
vero punto critico del sistema, l'occasione dei rapporti insani tra 
magistratura e avvocatura.  Il vero terreno minato oggi è quello delle 
nomine, perchè è lì che nasce il conflitto di interessi, espressione 
questa che è stata usata in un recente passato per la politica ma che si 
manifesta anche nel nostro settore.

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 10/02/2018 13:30, De Ninis Luca ha scritto:
>
> Nell’auspicio di non essere stato compreso tra gli autori delle 
> interminabili e spesso fastidiose logomachie (ho già chiesto scusa per 
> la mia, in verità non consueta, insistenza su un tema di recente 
> attualità, ricevendo sia pur limitate adesioni), da semplice iscritto 
> alla m.l. vorrei esprimere totale condivisione con l’opinione dei 
> colleghi dei colleghi Romeo e Reale.
>
> Quanto al collega Pizzi, concordo anche con la sua lettura, da tempo e 
> con continuità espressa sulla m.l., circa l’abnorme funzionalizzazione 
> del sistema quale “ammortizzatore sociale”.
>
> Non credo invece che essa sia una lettura contraddittoria con quella 
> di chi lamenta gli altri profili di disfunzione: tutti convivono e si 
> rafforzano reciprocamente, per ragioni sulle quali non mi soffermo, 
> nel timore di cadere nella censura elevata dal dr. Romeo.
>
> Luca De Ninis
>
> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *andreale
> *Inviato:* sabato 10 febbraio 2018 08:37
> *A:* Gioacchino Romeo; Patarnello Marco; thorgiov a libero.it; 
> area a areaperta.it
> *Oggetto:* Re: [Area] R: R: Re: R: Questione morale e magistratura
>
> Caro Gioacchino, sarebbe davvero interessante leggere quel carteggio .
>
>  Ti pregherei di trasmetterlo  anche a me.
>
> Come era facilmente prevedibile, il confronto si è  già concluso  
> prima che iniziasse .
>
> Stiamo aspettando che   Patarnello ci dica della sua esperienza dentro 
> il CSM e che possa smentire  una sola parola di quelle scritte da 
> Mirenda.
>
> Intanto su Internet  ancora si leggono articoli  interessanti ed 
> emblematici  sulla nomina a vicesegretario generale CSM del nostro 
> contraddittore....
>
> Buona giornata ,
>
> Andrea Reale
>
> Inviato da smartphone Samsung Galaxy.
>
> -------- Messaggio originale --------
>
> Da: Gioacchino Romeo <gioarom a alice.it <mailto:gioarom a alice.it>>
>
> Data: 09/02/18 19:56 (GMT+01:00)
>
> A: marco.patarnello a giustizia.it 
> <mailto:marco.patarnello a giustizia.it>, thorgiov a libero.it 
> <mailto:thorgiov a libero.it>, area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>
> Oggetto: [Area] R:  R: Re:  R: Questione morale e magistratura
>
> Io non ricavo proprio niente dalle tue parole e non so che dirti se tu 
> nelle mie leggi cose diverse da quelle reali. Mi ero limitato a 
> trascrivere quel che avevi scritto tu e che qui ricopio: “per le 
> modalità linguistiche utilizzate ed anche, in parte, per i contenuti 
> _disorienta l’opinione pubblica_” (/scil./: il collega Mirenda). Quel 
> che ha scritto il collega Mirenda è quasi ovvio, lo sanno tutti, ne ha 
> scritto in un documentato volume sulla sua esperienza quadriennale al 
> CSM Aniello Nappi, ne scrive tutta la stampa d’informazione, ne ho 
> scritto molti anni fa anche io su questa ml e conservo ancora le 
> risposte con le quali, *in privato*, esponenti autorevoli di Area 
> contestavano quel che avevo notato circa /il giro delle sette Chiese/ 
> che erano costretti a fare coloro che aspiravano a un incarico 
> direttivo. Per educazione replicai a tutti (_senza ulteriore 
> seguito_)*in privato*, comprendendo che essi non volevano essere, 
> all’occorrenza, smentiti in pubblico. Ma se serve, posso ora 
> ripubblicare il carteggio con chi credeva di poter facilmente smentire 
> quel che sostenevo: così giudicheranno tutti gli iscritti a questa ml.
>
> Io non credo che sul marcio del sistema al quale fa riferimento il 
> collega Mirenda, che neanche io conosco (incarichi direttivi, 
> meccanismo dei cc.dd. “pacchetti”, etc.) possiamo e dobbiamo 
> attardarci. Dico solo che difendere questo sistema, giustificarlo o 
> anche soltanto prendere le distanze da chi lo critica non mi sembra un 
> buon partito.
>
> Vengo al secondo punto. Forse sono stato criptico, ma il senso era 
> chiaro. Il nesso è in questo.
>
> Nel dibattito seguito alle note esternazioni relative a una sentenza 
> del Consiglio di Stato solo la collega Torrice, con grande sobrietà, 
> intervenne scrivendo che “il silenzio è una virtù rara”. Nessun 
> iscritto ad Area e a questa ml ha preso posizione sul tema, di grande 
> rilievo deontologico, pur allestendosi spesso, su molti argomenti 
> “minori”, interminabili e spesso fastidiose logomachie. /Idem/per il 
> commento, sempre della stessa collega, a una sentenza della Corte di 
> cassazione che nella sostanza aveva demolito la fondatezza di indagini 
> della procura modenese: nessun iscritto ad Area è intervenuto per 
> prendere le distanze da una condotta così grave di travisamento del 
> senso di una pronuncia definitiva con argomenti incredibili.
>
> Invece, non appena si tocca l’argomento delle “cattive pratiche” del 
> CSM, delle quali è responsabile un perverso meccanismo di accordi 
> opachi, ecco che si sente il dovere di intervenire a difesa d’ufficio. 
> Due pesi e due misure a fronte di fatti “imbarazzanti”.
>
> Prendo atto, perciò, con piacere, che sei *il primo* (e temo che 
> resterai l’unico) a dare un giudizio severo sul caso del procuratore 
> di Modena in questa ml.
>
> Gioacchino Romeo
>
>     ----Messaggio originale----
>     Da: marco.patarnello a giustizia.it
>     <mailto:marco.patarnello a giustizia.it>
>     Data: 9-feb-2018 16.50
>     A: "Gioacchino Romeo"<gioarom a alice.it <mailto:gioarom a alice.it>>,
>     <thorgiov a libero.it <mailto:thorgiov a libero.it>>,
>     <area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>>
>     Ogg: R: [Area] R: Re: R: Questione morale e magistratura
>
>     Se di ciò che ho scritto ricavi la sintesi che hai fatto mi
>     dispiace ma non so che dirti. Non capisco, poi, il senso del
>     riferimento all’altro caso cui alludi, senza citarlo
>     espressamente: se qualcuno sragiona dobbiamo sragionare tutti? Non
>     vedo il nesso.
>
>     Prendo, comunque, atto che anche per te le vicende penali e le
>     collusioni nel rendere giustizia toccano la questione morale in
>     magistratura assai più della deriva correntizia. Era ciò che mi 
>     interessava mettere in evidenza, visto che dalle parole di
>     Mirenda, secondo me, sembrava il contrario.
>
>     *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di
>     *Gioacchino Romeo
>     *Inviato:* venerdì 9 febbraio 2018 15:56
>     *A:* thorgiov a libero.it <mailto:thorgiov a libero.it>;
>     area a areaperta.it <mailto:area a areaperta.it>
>     *Oggetto:* [Area] R: Re: R: Questione morale e magistratura
>
>     Dunque, apprendo che le parole spese sulla sua pagina Facebook dal
>     collega Mirenda "disorientano l'opinione pubblica". In realtà,
>     l'opinione che gli italiani hanno della magistratura risulta da
>     sondaggi che, pur volendo prenderli cum grano salis, dimostrano la
>     continua e costante perdita di credibilità dell'intero ordine
>     giudiziario nel sentimento collettivo dei cittadini fruitori del
>     servizio giustizia, i quali sanno bene quanta parte delle
>     disfunzioni ricada su cause indipendenti dalla volontà dei
>     magistrati. La cd. opinione pubblica è molto più attenta di suo e
>     non ha certo bisogno delle parole "fuori dal coro" di un
>     magistrato per capire come stanno esattamente le cose.
>
>     E poi, visto che ci troviamo, mi pare legittima una domanda: le
>     due recenti e molto singolari esternazioni di una nostra collega,
>     già Procuratore della Repubblica di una sede emiliana, sia nel
>     metodo, sia nel merito, non incidono sul concetto che il pubblico
>     ha dei magistrati in modo pesantemente negativo e comunque più
>     gravemente di quanto possano fare condivisibili e comprovate
>     opinioni su un sistema indifendibile e marcio?
>
>     Non sarà con sottili sofismi, che non incantano nessuno, che
>     faremo progressi su questa strada. E cerchiamo di non vedere
>     pagliuzze nell'occhio altrui quando abbiamo la trave nel nostro.
>     Fermo restando che, secondo la mia opinione, l'altra, e più grave
>     vicenda, di rilievo penale, emersa in questi giorni, potrebbe
>     essere solo la punta di un iceberg e che le collusioni illecite
>     tra avvocati e magistrati per la manipolazione di giudizi molto
>     probabilmente non rappresentano un caso eccezionale.
>
>     Gioacchino Romeo
>
>         ----Messaggio originale----
>         Da: thorgiov a libero.it
>         <javascript:handleMailto('mailto:thorgiov a libero.it');return%20false;>
>         Data: 9-feb-2018 14.32
>         A: <area a areaperta.it
>         <javascript:handleMailto('mailto:area a areaperta.it');return%20false;>>
>
>         Ogg: Re: [Area] R: Questione morale e magistratura
>
>         Bisognerebbe riflettere sulle ragioni della genuflessione. Ho
>         verificato che soprattutto i giovani magistrati sono
>         intimiditi, essendo ben consapevoli che dovranno passare ben
>         sette valutazioni di professionalità. In questa prospettiva
>         diventa essenziale non contrariare il direttivo o il
>         semidirettivo, perchè sono quelli che formulano il parere
>         indispensabile per l'avanzamento. La protezione della corrente
>         in sede di Consiglio giudiziario, prima che di CSM, è un altro
>         elemento essenziale nella trafila. Non parliamo poi della
>         carriera : lì la scelta è discrezionale, anzi, nel momento in
>         cui i pareri sono tutti stereotipati, arbitraria. Per rompere
>         questo cerchio esiste una sola possibilità : chiedere il
>         parere di tutti i magistrati dell'ufficio quando un direttivo
>         o semidirettivo deve essere nominato o confermato . Perchè ci
>         può essere sempre qualcuno che si alza e dice : il re è nudo.
>
>         FELICE   PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di
>         Napoli Nord )
>
>         Il 09/02/2018 13:58, Dott. Marco Patarnello ha scritto:
>
>             Mi dispiace ma non mi ritrovo nel plauso alle parole spese
>             su social pubblici dal collega Mirenda, che non conosco ma
>             che a mio giudizio per le modalità linguistiche utilizzate
>             ed anche, in parte, per i contenuti disorienta l’opinione
>             pubblica e mostra, a mio giudizio, di non avere senso
>             delle proporzioni nel “leggere” i  problemi. Le  parole
>             sono pietre e i magistrati lo sanno bene (o comunque
>             devono saperlo) perchè sono il loro strumento. Non mi
>             ritrovavo nelle parole spese da Mirenda sui giornali nel
>             recente passato e non credo che particolarmente quelle
>             spese oggi meritino il plauso. Parole come “occupazione
>             militare”, “sodali” o costrizione alla genuflessione
>             mancano di senso delle proporzioni e soprattutto finiscono
>             col giustificare subalternità culturali, asservimenti o
>             genuflessioni che invece, se e quando ci sono, sono
>             ingiustificabili e non imposte. Sentirsi gli unici eroi di
>             una “resistenza” nel fare semplicemente il proprio dovere
>             in modo corretto, a mio giudizio, dimostra scarso
>             equilibrio e scarsa considerazione degli altri. La
>             questione morale esiste anche in magistratura e non da
>             oggi, come esiste nel paese, anche se non credo che
>             Legnini ed il mondo che rappresenta possa dare alla
>             magistratura lezioni di “tensione morale” o integrità. I
>             problemi di etica e di rigore morale ci sono, ma quando si
>             rappresentano in pubblico non bisogna dimenticare il ruolo
>             che si ricopre, non si può dar fiato a tutto ciò che viene
>             in mente senza ricordarsene.
>
>             marco patarnello
>
>             *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it
>             <invalidurl.gif>] *Per conto di *Prodomo Fernando
>             *Inviato:* venerdì 9 febbraio 2018 12:56
>             *A:* AREA Mailing List; Andrea Reale
>             *Oggetto:* Re: [Area] Questione morale e magistratura
>
>             ​Non servirà a molto, ma voglio esprimere il mio pieno e
>             sincero apprezzamento per le parole di Andrea Mirenda.
>
>             se si aggiunge poi che la genuflessione inizia addirittura
>             durante i corsi privati di preparazione al concorso....
>
>             Fernando Prodomo
>
>             ------------------------------------------------------------------------
>
>             *Da:*Area <area-bounces a areaperta.it <invalidurl.gif>> per
>             conto di Andrea Reale <andreale a yahoo.com <invalidurl.gif>>
>             *Inviato:* venerdì 9 febbraio 2018 12:11
>             *A:* AREA Mailing List
>             *Oggetto:* [Area] Questione morale e magistratura
>
>             Buongiorno, mi permetto di girare anche su questa lista un
>             post  su Facebook del  Collega  Andrea Mirenda, che ieri
>             ha lanciato un  messaggio di straordinaria incisività,
>             oltre che un invito al Vice presidente del CSM.
>
>             Andrea Reale
>
>             Il post  di A. Mirenda
>
>             / Il vicepresidente del Consiglio Superiore della
>             Magistratura, Legnini, dice che occorre “più tensione
>             morale” tra i giudici./
>
>             /L’affermazione fa seguito ai clamorosi casi giudiziari
>             che vedono  7 magistrati  accusati e perseguiti per
>             crimini assai gravi./
>
>             /Condivido senz’altro la preoccupazione del Vice
>             Presidente per queste tristi vicende e, tuttavia, credo
>             che la questione morale, in magistratura , debba porsi su
>             altro e diverso piano./
>
>             /Per gli episodi di corruzione già esiste, difatti,  il
>             codice penale e la magistratura ha dimostrato e dimostra 
>             di non aver alcuna esitazione a perseguire colleghi
>             accusati di reati./
>
>             /La vera questione morale è invece altra, per certi versi
>             addirittura più grave perché subdola, meno eclatante ma
>             oramai totalmente pervasiva./
>
>             /Mi riferisco all’occupazione  militare del Consiglio
>             Superiore da parte dei vari sindacati delle toghe; alla
>             ferrea regola delle nomine direttive riservate ai sodali
>             di corrente, con il beneplacito dei politici che siedono
>             in Consiglio e che - attraverso queste compiacenze -
>             riescono a mettere saldamente piede nella casa della
>             giustizia; all’asservimento culturale  dei magistrati,
>             costretti a  genuflettersi di fronte allo strapotere dei
>             signori delle correnti a’ fini di  carriera; alla sempre
>             maggiore distrazione dei magistrati, alla ricerca di forte
>             visibilità attraverso mille attività extracurricolari (
>             dalla Scuola della Magistratura all’Università, passando
>             per le varie commissioni ministeriali, gli incarichi
>             pubblici e politici di ogni sorta, le authorities,  l’ANM,
>             i Consigli Giudiziari, e così via) , tutte da ostentare
>             tronfiamente a mó di medaglie destinate a comprovare
>             chissà quali competenze dirigenziali; al conseguente e
>             sempre più avvertibile svilimento della dignità del lavoro
>             giudiziario in senso stretto, percepito sempre più come
>             una “scocciatura” che impedisce di “ far altro” assai più
>             fruttuoso.../
>
>             /Ecco, su questa minaccia subdola e pervasiva mi
>             piacerebbe che si alzasse da subito, grave e solenne, la
>             voce di Legnini, a tutela non solo dell’indipendenza
>             sostanziale dei giudici ma anche del ruolo costituzionale
>             dell’Avvocatura, esposta com’è al rischio di divenire
>             incolore e ineffettiva al cospetto di un “modello” di
>             giudice distratto e “speranzoso”./
>
>             /In ultima analisi, una voce a difesa della giustizia e di
>             coloro che ancora vi credono,  a ragione./
>
>
>
>
>
>             _______________________________________________
>
>                   
>
>             Area mailing list
>
>                   
>
>             Area a areaperta.it
>             <invalidurl.gif>http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it
>
>                   
>

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