[Area] QUESTIONE GIUSTIZIA- “L'orgoglio dell'autogoverno: una sfida possibile per i 60 anni del Csm”- L'editoriale del direttore Renato Rordorf

Andrea Reale andreale a yahoo.com
Gio 22 Feb 2018 16:06:20 CET


Condivisibili tanti passaggi dell'editoriale del presidente Rordorf.Quando dice ,ad esempio che "non di rado le correnti della magistratura associata hanno assunto il carattere di vere e proprie cordate tese a favorire i propri aderenti mediante logiche di scambio poco commendevoli. Da questo peccato il Consiglio superiore non è andato esente". 
 Non mi sembra conseguenziale, al contrario, il modo con il quale l'Autore riabilita le correnti quando pensa che l'alternativa non sia sostenibile , perché affiderebbe l’autogoverno della magistratura  "alla somma di scelte meramente individuali di magistrati concepiti come monadi non comunicanti " .Ma dove sta scritto? Da dove l'Autore deriva questo convincimento? Caro Presidente, le correnti in magistratura sono totalmente degenerate da anni, non c'è più nulla di buono da prendere da esse. Si sono trasformate "da luogo di condivisione di progetti e di ideali in gruppi di gestione del potere e di reciproco supporto degli aderenti sia nell’ambito associativo sia in quello consiliare".Viceversa mi pare evidente che esistano  tanti  organi di  primaria rilevanza costituzionale , di tipo collegiale   (penso in primis alla Corte Costituzionale) , formati da persone che non hanno (o non dovrebbero avere) alcuna interessenza tra di loro, se non le qualifiche professionali richieste dalla Grundnorm.Anche un altro aspetto ritengo di primaria importanza nell'articolo, in particolare  quando si sostiene che  "è una distorsione grave quella che si produce se il magistrato medio vede nel Consiglio superiore non tanto la garanzia della propria indipendenza e l’espressione e dell’autogoverno del corpo giudiziario di cui egli stesso fa parte ed al cui buon funzionamento concorre, quanto piuttosto un vertice burocratico che vagamente lo opprime, che lo controlla e dal quale all’occorrenza deve magari anche difendersi".
Caro Presidente Rordorf, ma come gli occhi di un magistrato 'non allineato'   potrebbero guardare al CSM in altro modo , se si susseguono senza sosta: episodi di lottizzazione di incarichi; aperture di pratiche illegittime per trasferimento di ufficio per incompatibilità ambientale contro magistrati colpevoli solo di svolgere il loro lavoro;   l'accrescimento esponenziale del numero di procedimenti e delle  sanzioni per illeciti disciplinari (anche per condotte di modestissimo disvalore);  distanze siderali  del CSM   dai magistrati, abbandonati a condizioni di lavoro disumane ed inesigibili e  sempre più spesso sottoposti ad attacchi  mass-mediatici dettati dalla volontà del potente di turno?Mi piacerebbe che l'illustre Autore dell'articolo  desse una risposta a queste mie sollecitazioni.Cordialmente,Andrea Reale (giudice Ragusa) 
    On Thursday, February 22, 2018 7:16 AM, Questione Giustizia <redazione a questionegiustizia.it> wrote:
 

  Numero monografico 4/2017: “L'orgoglio dell'autogoverno: una sfida possibile per i 60 anni del Csm”Questo numero di Questione giustizia è dedicato al Consiglio superiore della magistratura. Le ragioni della scelta dipendono non solo e non tanto dal fatto contingente che nell’anno 2018 scade il quadriennio dell’attuale consiliatura e si terranno perciò le elezioni per il rinnovo del Consiglio, ma soprattutto dalla coincidenza di due anniversari fondamentali nella storia della Repubblica ……..
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