[Area] QUESTIONE GIUSTIZIA – n. 1/2018, F. Regolo e G. Marseglia nell’obiettivo “Il pubblico ministero nella giurisdizione”
thorgiov
thorgiov a libero.it
Mar 22 Maggio 2018 15:37:21 CEST
Ma dai! Sono le procedure concorsuali che non servono a niente, se non a
garantire ai Curatori pane e companatico grazie al patrocinio a spese
dello Stato. L'assurdità del sistema italiano è evidente : nella
stragrande maggioranza dei fallimenti non ci sono soldi. Se ci sono
soldi servono a retribuire il Curatore e l'avvocato della Curatela. Se
non ci sono soldi interviene lo Stato per pagarli. In un sistema
razionale queste spese dovrebbero essere a carico dei creditori che
fanno istanza di fallimento. Ma è proprio la possibile iniziativa del
Pubblico Ministero, che è un organo pubblico, ad imporre il gratuito
patrocinio. A mio parere, de iure condendo, dovrebbe essergli tolto il
potere di chiedere il fallimento. In tal modo non ci sarebbero più alibi
e le spese andrebbero pagate dai creditori.
FELICE PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
Il 22/05/2018 13:59, Questione Giustizia ha scritto:
>
> *Da obiettivo 1: “Il pubblico ministero nella giurisdizione” (n. 1/2018)*
>
> /Quale pubblico ministero vogliamo nella crisi d’impresa?/, di Fabio
> Regolo
>
> Il settore delle procedure concorsuali costituisce un campo
> significativo di intervento del pubblico ministero.
>
> Il suo ruolo attivo può dare un decisivo contributo per far sì che le
> procedure concorsuali non soltanto producano utilità per i creditori
> ma colpiscano condotte fraudolente che causano danno all’intera
> economia. Il pubblico ministero opera istituzionalmente a vantaggio di
> tutti gli interessati in un contesto nel quale l’insolvenza produce
> esternalità negative che si riverberano ben oltre la cerchia dei
> creditori. L’attenzione degli uffici giudiziari a questa materia è
> dunque decisiva.
>
> http://questionegiustizia.it/rivista/2018/1/quale-pubblico-ministero-vogliamo-nella-crisi-d-impresa-_511.php
>
> ***
>
> /Pubblico ministero e persona: i procedimenti in materia di /status/,
> famiglia e minori/, di Giuseppe Marseglia
>
> La presenza del pubblico ministero nel processo civile, risalente
> all’epoca in cui esso era ancora di fatto fuori dalla giurisdizione, è
> da tempo messa in discussione, considerata anacronistica, poco utile
> alla tutela degli interessi pubblici a cui è sottesa ed addirittura
> dannosa per le sempre più pregnanti ragioni di economia processuali;
> tuttavia, pur ammettendo che in moltissime occasioni essa si risolve
> in un intervento meramente virtuale di cui in effetti si potrebbe
> anche fare a meno, tant’è che lo stesso legislatore in materia di
> processo civile telematico non lo aveva inizialmente considerato,
> residuano settori in cui il pubblico ministero resta obiettivamente
> l’unico soggetto che può agire per la tutela dei soggetti deboli e
> incapaci. Senza dubbio degno di nota è poi il dinamismo con cui molti
> Uffici di Procura hanno interpretato il nuovo ruolo del pubblico
> ministero nel procedimento di negoziazione assistita.
>
> http://questionegiustizia.it/rivista/2018/1/pubblico-ministero-e-persona-i-procedimenti-in-materia-di-status-famiglia-e-minori_510.php
>
>
>
> _______________________________________________
> Area mailing list
> Area a areaperta.it
> http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://mail.areaperta.it/mailman/private/area_areaperta.it/attachments/20180522/560591d3/attachment.html>
Maggiori informazioni sulla lista
Area