[Area] R: R: I: Io sto con Mattarella

thorgiov thorgiov a libero.it
Lun 28 Maggio 2018 19:15:27 CEST


La vicenda del veto a Gratteri fu molto diversa. Napolitano, per qualche 
motivo che posso solo intuire, disse con chiarezza a Renzi che non 
avrebbe nominato Gratteri Ministro della Giustizia. Renzi accettò la 
decisione del Presidente, senza fare problemi. Nel caso della mancata 
nomina di Savona in realtà non è stata tanto in gioco la sua persona, ma 
la linea di politica economica che attraverso di lui Salvini e Di Maio 
volevano imporre. Mattarella si è subito reso conto che i mercati 
finanziari avevano preso questa proposta politica molto male. Ora, può 
darsi anche che i mercati si sbagliassero. Ma gli investitori non 
necessariamente sono razionali, si muovono in un senso o nell'altro 
anche solo sulla base di ciò che fiutano. Nel caso di specie il loro 
fiuto diceva che si andava verso una rottura dell'euro, non tanto perchè 
Savona, Di Maio o Salvini volessero uscire dalla moneta unica, ma perchè 
volevano restarvi alle loro condizioni, che sono condizioni molto 
particolari. Il rischio concreto che abbiamo corso e che corriamo 
tuttora è che ci facciano uscire dall'esterno, anche contro la nostra 
volontà. Il fiuto dei mercati finanziari è anche indirizzato all'affare 
immediato : se c'è la possibilità di speculare sull'uscita dell'Italia 
dall'euro, vale la pena tentarci, perchè ci si può guadagnare parecchio. 
Nel 1992 il finanziere George Soros fece uscire la lira dal Sistema 
Monetario Europeo semplicemente speculando sulla sua vendita allo 
scoperto, e ricordo ancora la manovra lacrime e sangue di Amato, che 
nell'occasione si prese direttamente i soldi dai conti correnti dei 
cittadini. Secondo me Mattarella non aveva scelta, perchè il rischio era 
concreto e troppo alto. Sul punto non me la sento di dare nemmeno torto 
a chi si è lamentato della sua decisione, perchè di fatto il Presidente 
ha bocciato una linea di indirizzo politico, non una persona, e questo 
pone un problema democratico. Però è improprio secondo me parlare, in 
ordine a questa vicenda, di garanzia dell'equilibrio dei poteri dello 
Stato assicurato da Mattarella. Qui in realtà sono intervenuti poteri 
esterni che sono davvero fortissimi. Direi irresistibili. Non ha senso 
tentare di contrastarli di petto, a meno che si abbiano le spalle 
davvero forti, come l'Inghilterra. Anche quest'ultimo Paese ha subito un 
taglio del voto della affidabilità creditizia dopo la Brexit. Ma partiva 
comunque da una tripla A. Il danno è stato quindi contenuto. Noi la 
tripla A l'abbiamo persa da molto tempo. L'Italia non può permettersi, 
data la sua notoria inaffidabilità, il rischio di perdere la copertura 
europea per il proprio debito. La demagogia funziona con il popolo, che 
non è più sovrano, checchè ne dica la Costituzione, ma non con i mercati 
finanziari, che il trucco lo vedono subito e reagiscono con immediatezza 
e durezza, anzi con spietatezza, perchè a loro interessa solo fare 
soldi, e sanno come farli. Faccio anche un'altra annotazione : secondo 
me questa realtà esterna farà crollare non solo il sistema istituzionale 
consacrato nella Costituzione, ma anche il suo sistema di valori. Il 
principio solidaristico che è alla sua base non può reggere. Certo, 
resterà scritto nella Carta, ma di fatto verrà svuotato. Questo è 
inevitabile : il sistema di valori dei trattati europei è troppo 
diverso. Non dico che è migliore. Ma sicuramente è un'altra cosa, perchè 
non nasce certo dalla Resistenza.

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )






Il 28/05/2018 18:32, Ferrari Roberto ha scritto:
>
> La lucida analisi di Pizzi, che come al solito condivido pienamente, 
> pare quasi illustrare le ragioni del coro di solidarietà. Si deve 
> stare con Mattarella, per quanto possa non piacere, perchè stare 
> contro è perdente.
>
> Del resto la vicenda è un segnale di forza come ce ne sono stati altri 
> (ricordo ad esempio il veto a Gratteri). La preclusione ha quasi 
> carattere sanzionatorio sulla base dei precedenti del candidato ministro.
> Poichè non è chi non veda che non si esce dall' Euro per decreto 
> ministeriale e un Parlamento può (forse) uscirvi senza alcun concorso 
> dell' esecutivo, magari sostituendo all' occorrenza i portavoce.
>
> Tutto ha tanto l' aria di un pretesto: pretesto il veto e pretesto l' 
> ostinazione per un nominativo. C'è da attendersi uno scontro più 
> radicale e forse il consolidamento di due blocchi con precisi 
> caratteri ideologici identitari. Sembra che la preoccupazione non sia 
> Savona, Genova o altri; ma che quei gruppi raggiungano davvero una 
> solida intesa.
>
> Se serve a dar solidarietà al Presidente, poichè sotto tiro per aver 
> svolto il suo compito di prevenire l' imbocco di percorsi 
> irreversibili, allora anch' io sto con Mattarella.
> Ma a voi, il Presidente, sembra così isolato?
>
> O piuttosto anche a noi sembra arrivato il momento di schierarsi, 
> perchè forse ormai nessuno può rischiare di restare isolato?
>
>
> ------------------------------------------------------------------------
> *Da:* Area <area-bounces a areaperta.it> per conto di thorgiov 
> <thorgiov a libero.it>
> *Inviato:* lunedì 28 maggio 2018 16:34
> *A:* area a areaperta.it
> *Oggetto:* Re: [Area] R: R: I: Io sto con Mattarella
>
> Anche io ringrazio il Presidente Mattarella, perchè ha ben operato, 
> non tanto da garante della Costituzione, quanto del sistema economico 
> italiano. Il Governo del cambiamento, con il suo programma 
> avventuristico, avrebbe affossato l'economia nazionale. Può piacere o 
> meno, ma effettivamente oggi i mercati finanziari sono decisivi. Anzi, 
> a dire il vero, sono loro che decidono. Per questo motivo considero 
> impropri i richiami alla Costituzione fatti sia da chi elogia 
> Mattarella, sia da chi lo critica o vorrebbe addirittura metterlo 
> sotto accusa. Non si tiene conto che sia il sistema istituzionale, sia 
> il sistema di valori consacrati nella Carta del 1948 è nato e 
> soprattutto si è sviluppato in un periodo in cui la congiuntura 
> economica era favorevole. Nel secondo dopoguerra la produzione 
> industriale era concentrata nei Paesi occidentali, che avevano , pur 
> nelle loro diversità, dei riferimenti politici e ideologici comuni, 
> per cui la concorrenza era molto limitata. Tutto è cambiato con il 
> crollo del muro di Berlino prima e con l'ingresso della Cina nel WTO 
> dopo. L'ingresso di nuovi Paesi come concorrenti ha distrutto tutto di 
> un colpo delle certezze consolidate, che si sono rivelate false. 
> Inoltre la tecnologia non era avanzata come oggi : un tempo la forza 
> lavoro "grezza" era indispensabile. Pochi giorni fa ha destato 
> scalpore la notizia di un operaio che ha perso il posto perchè è stata 
> trovata una macchina che fa il suo stesso lavoro, ovviamente ad un 
> costo inferiore. Voglio far notare che la tecnologia fa perdere posti 
> di lavoro non solo tra gli operai, ma anche tra i ceti che un tempo 
> credevano di avere un posto sicuro. Valga per tutti l'esempio dei 
> bancari : negli ultimi 8 anni il numero degli impiegati nel settore in 
> Italia è diminuito di 44.000 unità. Certo, è molto bello, molto comodo 
> usare l'internet banking, accedere al proprio conto stando comodamente 
> seduti a casa. Però non sarebbe male, ogni tanto, pensare che per 
> raggiungere quella comodità qualcun altro è stato cacciato dal sistema 
> produttivo e nessuno lo rimpiazzerà, perchè a fare il suo lavoro ci 
> penserà una macchina. Poi ci si meraviglia che i risparmiatori vengano 
> indotti dai bancari a fare investimenti rischiosi e spesso dannosi. 
> Per forza : oggi un bancario è continuamente sotto pressione, deve 
> rendere, deve produrre, perchè sa di rappresentare non una risorsa, ma 
> un costo, e ogni costo deve essere ripagato. Insomma, non esistono 
> pasti gratis. Parafrasando Mao, il capitalismo non è un pranzo di gala.
>
> Quello che non mi piaceva del cosiddetto Governo del cambiamento era 
> l'atteggiamento tipicamente italiano di chi si rifiuta di prendere 
> atto della realtà, e si costruisce un mondo parallelo che esiste solo 
> nella sua testa. Il problema è che i mercati finanziari sono molto 
> concreti, e spesso spietati. Per chi investe ogni occasione di 
> speculare è buona, e l'Italia è una preda molto appetitosa, perchè un 
> paese così scombinato manca delle difese minime per difendersi da 
> certi attacchi. Senza l'Unione europea che compra i nostri titoli di 
> Stato sarebbero crollate da tempo anche le banche nostrane, che sono 
> piene  di quei titoli e in più hanno crediti in sofferenza in 
> percentuali di molto superiori agli altri Paesi europei. Mattarella di 
> questo si è reso subito conto, ed è corso ai ripari, rifiutando la 
> nomina di Savona. Lo ripeto, secondo me il Presidente della Repubblica 
> ha agito bene, e noi tutti lo dobbiamo ringraziare. Però debbo 
> dissociarmi non solo dagli attacchi indegni che gli vengono mossi, ma 
> anche dagli elogi gonfi di retorica che vengono da questa lista. 
> Secondo me Mattarella è giunto alla sua decisione con grande 
> sofferenza. Perchè ha capito quello che voi tutti cercate di 
> nascondere, anche a voi stessi : a vincere non è stata la 
> Costituzione. A vincere sono stati i mercati finanziari, i poteri 
> veramente forti. La sovranità, di cui parla l'art. 1 comma 2 Cost., in 
> realtà non appartiene più al popolo. Questo può essere anche un bene : 
> dipende dai punti di vista. Ma una cosa è certa : le pressioni 
> internazionali intervenute nelle ultime settimane sono state molto 
> efficaci, e non hanno nulla di democratico. Proprio nulla. La 
> democrazia è stata comunque sconfitta. E di questo non bisogna 
> rallegrarsi.
>
> FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>
>
> Il 28/05/2018 14:48, MUSTI LUCIA ha scritto:
>>
>> Io, come cittadina e magistrato, sto con il Presidente Mattarella, 
>> garante della Carta Costituzionale.
>>
>> Lucia Musti
>>
>> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di *Fazio Valeria
>> *Inviato:* lunedì 28 maggio 2018 14:25
>> *A:* ezia.maccora a iol.it; area a areaperta.it; 'Sanlorenzo Rita'
>> *Oggetto:* [Area] R: I: Io sto con Mattarella
>>
>> Il Presidente Mattarella  rappresenta le mie convinzioni e le mie 
>> aspirazioni; lo ringrazio.
>>
>> Valeria fazio
>>
>> *Da:*Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] *Per conto di 
>> *ezia.maccora a iol.it
>> *Inviato:* lunedì 28 maggio 2018 12:56
>> *A:* area a areaperta.it; Sanlorenzo Rita
>> *Oggetto:* Re: [Area] I: Io sto con Mattarella
>>
>> Grazie Rita,
>>
>> anche io, come cittadina e magistrato, #sto con il Presidente 
>> Mattarella.
>>
>> ezia maccora
>>
>>     Il 28 maggio 2018 alle 12.41 Sanlorenzo Rita
>>     <rita.sanlorenzo a giustizia.it> ha scritto:
>>
>>     ------------------------------------------------------------------------
>>
>>     *Da:*Rita Sanlorenzo <rita31859 a gmail.com>
>>     *Inviato:* lunedì 28 maggio 2018 12:40:25
>>     *A:* Sanlorenzo Rita
>>     *Oggetto:* Io sto con Mattarella
>>
>>     Io, come cittadino e magistrato, sto con il Presidente Mattarella
>>
>>     IN un momento di così acuta crisi istituzionale, io sento di
>>     dover esprimere, per quel che vale,  la mia piena solidarietà al
>>     Presidente della Repubblica, che ha impersonato il suo ruolo nel
>>     pieno rispetto delle prerogative che la Costituzione gli
>>     attribuisce. Ogni cittadino, ed ogni magistrato,  può avere la
>>     sua idea a proposito del contenuto delle proposte del contratto
>>     di governo, del tipo di  rapporto che il nostro Paese deve tenere
>>     con l’Europa a cui la legano trattati vincolanti, degli scenari
>>     che si prefigurano (o che si sarebbero prefigurati) di fronte
>>     all’adozione di misure tanto radicali e in possibile collisione
>>     con i principi costituzionali (uno fra tutti, l’art. 53 della
>>     Costituzione). Ogni magistrato, in particolare, può e deve avere
>>     la sua opinione a proposito del programma per la giustizia, che
>>     tace sulla carenza di risorse e invece propone un incremento
>>     dell’ambito di iniziativa penale, ed un ritorno alla
>>     frammentazione sul territorio delle sedi giudiziarie.
>>
>>     Nessun cittadino, e nessun magistrato, può e deve tacere però sul
>>     tipo di attacco alla funzione ed alla carica del nostro
>>     Presidente che in base alle proprie valutazioni ha esercitato
>>     quel potere di controllo che la nostra Costituzione gli affida.
>>     Chi aggredisce il Presidente Mattarella aggredisce l’equilibrio
>>     dei poteri disegnato dalla nostra Costituzione, e dunque attacca
>>     anche la collocazione della magistratura, il cui Consiglio
>>     Superiore è presieduto dal Presidente della Repubblica.
>>
>>     Questo mi sento di dire con nettezza e senza indugi. Io sto con
>>     il Presidente Mattarella.
>>
>>
>>     _______________________________________________
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>>     Area a areaperta.it
>>     http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it
>>
>>
>>
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