[Area] R: R: I: Io sto con Mattarella

Ferrari Roberto roberto.ferrari a giustizia.it
Gio 31 Maggio 2018 14:20:10 CEST


Vero. Tra i Paesi sviluppati con grandi masse di diseredati non ve ne sono di europei. L' Italia poi ha tradizionalmente un elevatissimo tasso di risparmio. 

Ma le cose vanno cambiando. Il credito al consumo e l' incentivo all' indebitamento, anche non necessario (con quanto ne consegue in termini di riduzione in vinculis), dagli USA si diffonde sempre più anche da noi.
L' organizzazione produttiva "flessibile" dal canto suo incide pesantemente sia sul mutamento di status e di libertà, sia sugli equilibri finanziari degli individui e delle famiglie, con sempre maggior frequenza della necessità di anticipare la spesa rispetto alla disponibilità della provvista.

E immagino siano proprio questi mutamenti a far emergere i conflitti derivanti dal difetto di rappresentatività, sempre più decisivo nella sovrapposizione di ordinamenti. Il difetto di effettiva sovranità popolare all' interno di uno Stato ha un peso; il difetto di sovranità all' interno dell' Unione (e di uno Stato sempre meno sovrano) ha un peso ben diverso.

In fondo a quanti di noi interessa tanto la sovranità, la partecipazione alla funzione normativa? Ciò che interessa è prevalentemente l' area di libertà e le prerogative nell' ambito di un rapporto di subordinazione, nei confronti del titolare del potere economico e di quello del potere politico.
E' quel deterioramento di status la base dell' acuirsi del conflitto sul difetto di rappresentanza. La percepita gravità del veto presidenziale, l' istanza di istituzione del vincolo di mandato e la ripresa dei temi di Rousseau sulla democrazia diretta.

E con non meno ansia viviamo gli attacchi al risparmio. 
E' da un pezzo che non rassicura più gli italiani (ma ricordiamo che anche il nazismo nasce dagli effetti della leva finanziaria sui risparmi del popolo tedesco, dal debito pubblico postbellico). C' è meno risparmio e quello che c'è può disperdersi da un momento all' altro per fatto imputabile al mondo finanziario.
Nulla che sia sottostante e da investigare. Sono proprio i temi fondamentali espressi nei programmi dei movimenti "rivoluzionari".
Sicuro che quella di LePen, Grillo, Salvini, Iglesias, Alternative fur deutschland, sia un' opera rivoluzionaria, piuttosto che conservatrice od, ormai, restauratrice?

Il rifiuto del dominio della finanza sull' economia è convinto e deciso. E tutt' altro che velleitario. Se il produttore di cerali abbandona a causa delle partite di poker a Chicago sul prezzo del suo prodotto, alla CBOT presto non ci saranno più future da negoziare. 
Tutto quanto accaduto dal 1930, prima in Europa e poi nel mondo, nasce dall' innaturale dominio della finanza sull' economia. E dubito fortemente che lo status quo abbia prospettive di lunga vita.

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Da: thorgiov <thorgiov a libero.it>
Inviato: martedì 29 maggio 2018 20:10
A: Ferrari Roberto; area a areaperta.it
Oggetto: Re: [Area] R: R: I: Io sto con Mattarella

Per l'Italia non può parlarsi di oclocrazia. In fin dei conti non siamo
un paese del Terzo Mondo, e nel corso degli anni le famiglie hanno
raggiunto un certo benessere e il risparmio privato nostrano è il primo
d'Europa, superiore persino a quello della Germania. Il loro senso di
smarrimento nasce dalla consapevolezza che quel benessere si sta
perdendo, e a quello smarrimento danno una risposta le forze politiche
populiste le quali, più che un cambiamento, da noi propongono un ritorno
al passato della spesa pubblica facile. In realtà il programma del
Governo del Cambiamento prefigurava un autentico Paese dei Balocchi, con
un aumento della spesa e una diminuzione delle tasse. Persino il
Berlusca dei tempi d'oro, con il suo contratto con gli italiani, al
confronto ci fa la figura dello statista. Il debito pubblico è un peso
che grava innanzitutto sulle generazioni future, e gli italiani non
hanno mai avuto una prospettiva di lungo periodo. Anzi, non hanno
proprio la percezione di ciò che è pubblico, perchè sono sempre stati
ripiegati su se stessi, per cui tutto ciò che è pubblico non è di tutti,
ma di nessuno. Insomma, non esiste. Questo spiega perchè non se ne
preoccupano. Se ne preoccupano invece i mercati finanziari, i quali
vivono di aspettative e temono ( o sperano, perchè anche dai crolli si
può guadagnare ) che faccia saltare la moneta unica.

Mattarella, come ho già spiegato, ha operato bene. La sua scelta
nell'immediato non è riuscita a tranquillizzare i mercati, che oggi sono
il vero sovrano, ma comunque è riuscita ad evitare il crollo totale, ed
è già qualcosa. Può darsi però che tale crollo sia stato solo rimandato.

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 29/05/2018 19:33, Ferrari Roberto ha scritto:
> Allora, posto che il popolo di certo non ha sovranità, il sovrano è il
> monarca o il mercato?





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