[Area] R: [Nuovarea] Un patto comune tra gli elettori ... aggiornamento adesioni

Perelli Simone simone.perelli a giustizia.it
Sab 30 Giu 2018 10:46:02 CEST


Aderisco anche io.
Voglio solo aggiungere che mi sono sempre comportato così anche in passato, trovando del tutto scontato che così dovesse essere.
Lasciatemi ancora dire che provo un certo fastidio a sbandierare l'ovvietà. Per non dire di peggio qualora la pubblica sottoscrizione del proclama dovesse diventare l'ipocrita foglia di fico dietro la quale pensare (ingenuamente) di poter temperare le proprie incoerenze.
Simone Perelli - Procura Generale Cassazione

Da: Nuovarea [mailto:nuovarea-bounces a nuovarea.it] Per conto di FALCONE GIORGIO
Inviato: venerdì 29 giugno 2018 18:47
A: area a areaperta.it; 'nuovarea' <nuovarea a nuovarea.it>; mailinglist-anm a associazionemagistrati.com; 'anm-triveneto' <anm-triveneto a yahoogroups.com>
Oggetto: [Nuovarea] Un patto comune tra gli elettori ... aggiornamento adesioni




Trasmetto il testo indicato in oggetto riportando le sottoscrizioni aggiornate ad oggi. La raccolta delle adesioni prosegue e se dovessi avere dimenticato qualcuno mi scuso e vi prego di contattarmi.

Giorgio Falcone





UN PATTO COMUNE TRA GLI ELETTORI





Le recenti notizie giornalistiche relative al concorso per il posto di Presidente del Tribunale di Cremona disvelano - e purtroppo non è la prima volta - condotte che, se confermate, oltre ad assumere possibile rilevanza penale, sarebbero espressione di metodi e sistemi inaccettabili e sintomatiche di un grave problema culturale e morale all'interno della magistratura.

Non serve certo arrivare a tanto per violare l'art. 10 del Codice Etico dell'ANM che recita testualmente: "Il magistrato non si serve del suo ruolo istituzionale o associativo per ottenere benefici o privilegi per sé o per altri. Il magistrato che aspiri a promozioni, a trasferimenti, ad assegnazioni di sede e ad incarichi di ogni natura non si adopera al fine di influire impropriamente sulla relativa decisione, né accetta che altri lo facciano in suo favore."



Troppo spesso sentiamo parlare di condotte, solo apparentemente meno gravi, che tuttavia rappresentano altrettante violazioni di doveri fondamentali del magistrato.

La misura è colma e, da semplici elettori, riteniamo sia giunto il momento di una presa di coscienza in vista dell'assunzione di un impegno collettivo che conduca ad un netto cambio di rotta rispetto ad un "sistema" al quale sin qui nessuno ha avuto davvero la forza e la capacità di sottrarsi.



Un impegno per il cambiamento che chiediamo innanzi tutto a noi stessi.



Per recuperare l'orgoglio del nostro autogoverno, quello che negli anni ha consentito al CSM di ergersi a baluardo dell'indipendenza e dell'autonomia di tutti i magistrati, non possiamo limitarci a pretendere un'assunzione di responsabilità da parte di chi sarà eletto al Consiglio. Dobbiamo adoperarci in prima persona come elettori e come magistrati che intendono condividere le responsabilità di un autogoverno diffuso, favorendo in ogni modo la trasparenza e la leggibilità delle sue scelte.



Per questo, chiediamo a tutti i magistrati, a prescindere dalla loro appartenenza ad una corrente, di sottoscrivere insieme a noi un impegno solenne.



Un impegno a:



1. ripudiare scorciatoie, logiche clientelari e contatti privilegiati che si fondano su rapporti amicali, territoriali o correntizi;



2. pretendere che le nostre domande siano valutate sulla base delle attitudini e del merito e mai in base a logiche di appartenenza o di scambio.

3. autorizzare la pubblicazione di tutti gli atti e documenti relativi ai concorsi cui decideremo di partecipare per assicurare trasparenza alle decisioni adottate;



4. informarci con costanza sulle decisioni del CSM e pretendere di conoscere le ragioni che le sostengono, pronti a fornire il nostro apporto critico, in modo diretto e trasparente, quando non condividiamo quelle ragioni e a criticare anche aspramente quelle scelte, quando dovessero essere adottate in violazione delle regole o essere frutto di condotte incoerenti o poco trasparenti;



5. svolgere le nostre funzioni e difendere la nostra professionalità senza timori e senza speranze, liberandoci dalla paura del disciplinare e dall'ansia di fare carriera, cooperando per quanto possibile al buon andamento degli uffici in cui operiamo;



6. difendere la nostra autonomia esterna ed interna, contrastando ogni forma di gerarchizzazione negli Uffici, consapevoli che la dirigenza deve essere un servizio e un onere, non un onore;



7. rivendicare con orgoglio e convinzione il perdurante valore del principio costituzionale della pari dignità delle funzioni dando concreta attuazione a quel principio nella quotidianità del nostro lavoro, senza cadere nella spasmodica ricerca di posti più comodi o di presunto prestigio, rifiutando le logiche del carrierismo e la raccolta di incarichi che abbia come solo fine quello di appuntarsi sul petto una "medaglietta";



8. a non disdegnare il ritorno alle funzioni giudiziarie ordinarie, dopo lo svolgimento di funzioni direttive, invitando fin d'ora il prossimo CSM ad individuare meccanismi che evitino la formazione di una categoria di magistrati che saltano da un incarico dirigenziale all'altro, perdendo il contatto con il lavoro quotidiano nella giurisdizione;



Proponiamo per questo un patto comune che porti al recupero di una responsabilità condivisa tra tutti i magistrati, senza alcuna distinzione, per realizzare un sistema di autogoverno nel quale tutti possiamo riconoscerci.



Invitiamo tutti coloro che intendano aderire a questo patto a sottoscriverlo .



  1.  Adriana Piras - Corte d'Appello di Palermo
  2.  Andrea Natale - Tribunale di Torino
  3.  Angela Fantechi - Tribunale di Firenze
  4.  Anna Laura Alfano - Tribunale di Napoli
  5.  Anna Luisa Terzi - Corte d'Appello di Trento
  6.  Antonella Toniolo - Tribunale di Vicenza
  7.  Antonia Pappalardo - Corte d'Appello Palermo
  8.  Carlo Citterio - Corte d'Appello di Venezia
  9.  Concetta Locurto - Ministero della Giustizia
  10. Costantino De Robbio - Tribunale di Roma
  11. Cristina Cavaggion - Tribunale di Padova
  12. Daniela Faraggi - Corte d'Appello di Genova
  13. Daniela Pischetola - Procura di Genova
  14. Daniele Cappuccio - Corte d'Appello di Reggio Calabria
  15. Domenico Santoro - Tribunale di Reggio Calabria
  16. Domenico Truppa - Tribunale di Bologna
  17. Donata Costa - Procura di Milano
  18. Elisabetta Canevini - Tribunale di Milano
  19. Elvira Vitulli - Procura di Verona
  20. Emilia Conforti - Tribunale di Roma
  21. Emilio Gatti - Procura di Torino
  22. Enrico Manzon - Corte di Cassazione
  23. Eugenio Albamonte - Procura di Roma
  24. Federico Manotti - Procura di Genova
  25. Fernando Sestito - Tribunale di Palermo
  26. Fiammetta Lo Bianco - Tribunale di Trapani
  27. Francesco Agnino - Tribunale di Bari
  28. Francesco Caruso - Tribunale di Bologna
  29. Francesco Mazza Galanti - Tribunale di Genova
  30. Francesco Petrucco Toffolo - Tribunale di Pordenone
  31. Francesco Pinto - Procura di Genova
  32. Francesco Ponzetta Procura Reggio Calabria
  33. Furio Cioffi - Corte d'Appello di Napoli
  34. Gabriella Reillo - Corte D'Appello Catanzaro
  35. Gianfranco Colace - Procura di Torino
  36. Giorgio Falcone - Procura di Padova
  37. Giovanna Ichino - Corte d'Appello di Milano
  38. Giovanni Antoci - Procura di Termini Imerese
  39. Giuditta Silvestrini - Corte d'Appello di Bologna
  40. Giuseppe De Gregorio - Corte d'Appello di Palermo
  41. Giuseppe Longo - Procura di Genova
  42. Ilio Mannucci Pacini - Tribunale di Milano
  43. Laura Donati - Tribunale di Verona
  44. Loredana Giglio - Tribunale di Perugia
  45. Luca Minniti - Tribunale di Firenze
  46. Luca Poniz - Procura di Milano
  47. Lucia Vignale - Tribunale di Genova
  48. Luciano Ambrosoli - Tribunale di Brescia
  49. Luigi Petraccone - Tribunale di Avellino
  50. Luisa Rossi - Procura di Padova
  51. Lunella Caradonna - Ministero della Giustizia
  52. Manuela Fasolato - Procura di Mantova
  53. Marcello Basilico - Tribunale di Genova
  54. Maria Cristina Ornano - Tribunale di Cagliari
  55. Maria Eugenia Oggero - Corte d'appello di Torino
  56. Maria Laura Paesano - Tribunale di Roma
  57. Maria Proia - Tribunale di Avezzano
  58. Marina Pugliese - Tribunale di Genova
  59. Marcella Frangipani - Tribunale di Pavia
  60. Marco Bacci - Corte d'Appello di Genova
  61. Marco Imperato - Procura di Modena
  62. Maria Proia - Tribunale di Avezzano
  63. Mario Conte - Corte d'Appello Palermo
  64. Mario Palazzi - Procura di Roma
  65. Marta Agostini - Procura di Lamezia Terme
  66. Marta Correggia - Procura S. Maria C. V.
  67. Marta Paccagnella - Tribunale di Venezia
  68. Massimo Francesco Tomassini - Tribunale di Trieste
  69. Michele Incani - Procura Generale Cagliari
  70. Natina Pratticò - Tribunale di Castrovillari
  71. Nella Ciardo - Tribunale di Palermo
  72. Nicola Aiello - Tribunale di Palermo
  73. Nicola Lariccia - Corte d'Appello di Lecce
  74. Nicola Scalabrini - Procura di Bologna
  75. Paola Belsito - Tribunale di Firenze
  76. Paola Marino - Tribunale di Palermo
  77. Paolo Ielo - Procura di Roma
  78. Paolo Lepri - Tribunale di Genova
  79. Pasquale Profiti - Procura di Trento
  80. Piera Gasparini - Tribunale di Milano
  81. Pier Carlo Di Gennaro - Procura Generale di Genova
  82. Pierpaolo Bortone - Tribunale di Latina
  83. Ranieri Miniati - Procura di Genova
  84. Renza Cescon - Procura di Palermo
  85. Riccardo Merluzzi - Tribunale di Trieste
  86. Roberto Arata - Tribunale di Torino
  87. Roberto Braccialini - Tribunale di Genova
  88. Roberto Carta - Corte d'Appello di Genova
  89. Rosa Bia - Tribunale di Matera
  90. Rosanna Casabona - Procura di Messina
  91. Sergio De Luca - Tribunale di Sassari
  92. Stefano Celli - Procura di Rimini
  93. Stefano Manduzio- Tribunale di Venezia
  94. Stefano Musolino - Procura di Reggio Calabria
  95. Tiziana Paolillo - Procura Tribunale Minorenni di Genova
  96. Vartan Giacomelli - Tribunale di Ferrara
  97. Vincenzo Sgubbi - Corte d'Appello di Venezia

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