[Area] R: Re: R: R: R: [Nuovarea] Un patto comune tra gli elettori ... aggiornamento adesioni

Roberta Carotenuto robertacarotenuto a alice.it
Gio 5 Lug 2018 19:26:40 CEST


Dimenticavo ... il Consiglio di Stato ha ordinato al CSM di ottemperare nel termine di 20 giorni, pena la nomina di un commissario ad acta. Quindi davvero non comprendevo a quali altri valori potessi riferirti diversi dal non volere eseguire i giudicati.
Saluti 
Roberta Carotenuto 

Inviato da iPhone

> Il giorno 05 lug 2018, alle ore 18:15, giudegregorio <giudegregorio a alice.it> ha scritto:
> 
> Forse non sono stato chiaro, ma non ho scritto, e sicuramente non penso quello che dici.
> Saluti Giuseppe De Gregorio 
> 
> 
> 
> Inviato da smartphone Samsung Galaxy.
> 
> -------- Messaggio originale --------
> Da: Roberta Carotenuto <robertacarotenuto a alice.it>
> Data: 05/07/18 17:42 (GMT+01:00)
> A: giudegregorio a alice.it
> Cc: pietro.mondaini a giustizia.it, area a areaperta.it
> Oggetto: Re: [Area] R: R: R: [Nuovarea] Un patto comune tra gli elettori ... aggiornamento adesioni
> 
> Caro Giuseppe De Gregorio, ho capito bene che tra i “valori” che tuteli c’è quello di non rispettare i giudicati? Mi sembra che il Consiglio di Stato dica che il CSM ha eluso il giudicato ...
> Saluti 
> Roberta Carotenuto
> 
> Inviato da iPhone
> 
>> Il giorno 04 lug 2018, alle ore 12:26, "giudegregorio a alice.it" <giudegregorio a alice.it> ha scritto:
>> 
>> Solo una breve notazione (ché non vorrei abusare della lista): l'affaire procura Modena non mi pare problema di correnti, ma di interpretazione da parte del Consiglio di Stato dei dati normativi e regolamentari sul vaglio delle pregresse esperienze, e pare introdurre una opzione sul valore da attribuire a incarichi precedenti che non è proprio in linea con le idee di Area sulla meritocrazia (penso in particolare alla evoluzione culturale in seno al Movimento per la Giustizia poi trasfusa in AREA, sul preminente valore del merito).
>> Il punto non è nei valori, credo si possa concordare su questo, ma nella coerenza dei comportamenti di ciascuno di noi: e su questi è innegabile che si debba ancora fare.
>> Ancora saluti,
>> Giuseppe De Gregorio
>> ----Messaggio originale---- 
>> Da: pietro.mondaini a giustizia.it 
>> Data: 4-lug-2018 11.55 
>> A: <giudegregorio a alice.it>, <area a areaperta.it> 
>> Ogg: R: [Area] R: R: [Nuovarea] Un patto comune tra gli elettori ... aggiornamento adesioni 
>> 
>> Solo all’inizio e solo formalmente e non con riferimento all’introduzione del “nuovo sistema meritocratico”, visto che anche Area ha dimostrato di sapersi muovere molto bene in questo sistema (non la faccio lunga, cito solo l’affaire procura di Modena che sta lì a dimostrarlo). Inoltre constato come nell’elenco manchino nomi di “autorevoli” esponenti storici di MD e Movimenti che oggi occupano posti di assoluto rilievo: questa cosa dovrebbe far riflettere. Che poi si dica (come è stato detto), che anche persone di assoluto merito abbiano ricoperto posti apicali non risolve il problema circa il merito comparativo con gli outsiders aspiranti a tali ruoli, né quello della realizzazione e della valorizzazione dei presupposti per le nomine, lasciate alla completa discrezionalità dei capi degli uffici (incarichi vari di referenza settoriale etc.).
>> 
>> pm
>> 
>>  
>> 
>> Da: giudegregorio a alice.it [mailto:giudegregorio a alice.it] 
>> Inviato: mercoledì 4 luglio 2018 11:27
>> A: pietro.mondaini a giustizia.it; area a areaperta.it
>> Oggetto: R: [Area] R: R: [Nuovarea] Un patto comune tra gli elettori ... aggiornamento adesioni
>> 
>>  
>> 
>> 
>> Annoto l'adesione, grazie. Ma mi permetto di dissentire sul resto, perlomeno quando scrivi che " i problemi derivano da condizioni la cui realizzazione è stata caldeggiata soprattutto da Area ": qui riferisci ad assetto normativo (le riforme del 2006/2007) estraneo ad Area (che manco esisteva), e anzi a posizione proprio contrarie all'elaborazione in AREA (vedi tema della 'gerarchizzazione' delle procure).
>> 
>> Sui rapporti personali e altro, speriamo l'appello possa portare a un concreto cambio di rotta.
>> 
>> Saluti, Giuseppe De Gregorio
>> 
>> ----Messaggio originale---- 
>> Da: pietro.mondaini a giustizia.it 
>> Data: 4-lug-2018 11.09 
>> A: <area a areaperta.it> 
>> Ogg: [Area] R: R: [Nuovarea] Un patto comune tra gli elettori ... aggiornamento adesioni
>> 
>> Potrei, senza alcun problema, aderire anch’io all’appello ed effettivamente lo faccio. Però mi sento di dire che i problemi derivano da condizioni la cui realizzazione è stata caldeggiata soprattutto da Area, che quindi ha le sue belle responsabilità (che, sono sicuro, emergeranno in queste elezioni in tutta la loro virulenza).
>> 
>> Nell’impianto costituzionale i giudici (e tale locuzione era estesa ai pubblici ministeri) avevano tutti la stessa dignità professionale e i dirigenti erano soltanto dei primi inter pares (oggi non è più così). Si è poi cominciato a gerarchizzare le procure, poi si è introdotto quello stupido sistema delle valutazioni di professionalità (che comporta, tra le varie cose, che un collega sia “parerizzato” anche dal presidente o dal procuratore) e, quindi, si sono di fatto gerarchizzati anche i tribunali. Questo sistema non attribuisce alcuna garanzia di imparzialità, di merito, di competenze, di trasparenza, di oggettività nei pareri in capo a chi è chiamato ad interferire sulla carriera di ciascuno.
>> 
>> Questa trasformazione è avvenuta anche nel costume giudiziario: tra colleghi ci si dovrebbe dare del tu, mentre pare che quando ci si rivolge ai direttivi (soprattutto quelli superiori che si differenziano, ricordiamolo, solo in base alle funzioni esercitate), molti usino il lei e il titolo anziché il prenome (è il segno dei tempi).
>> 
>> In tali condizioni c’era da aspettarselo che molti intendessero migliorare la propria posizione per acquisire un grado di indipendenza sempre maggiore: del resto, penso che il mito dell’indipendenza sia stato uno dei motivi della scelta del nostro lavoro.
>> 
>> Sta di fatto che il sistema attuale porta ad enfatizzare i rapporti personali diffusi trasformandoli in vere e proprie oligarchie (correnti, conoscenze personali, legami di do ut des, etc.) che producono, una volta strumentalizzati nell’ambito dell’esercizio delle funzioni, delle vere e proprie quanto arbitrarie gerarchie di merito tra magistrati anche per l’interposizione di elementi spuri, quali i rapporti col potere politico (ma anche con l’accademia) e che si trasformano in gerarchie formali ordinamentali.
>> 
>> Il nuovo sistema non ha certo dato prova di essere migliore del vecchio, quindi occorre riconsiderarlo e, forse, un ritorno al passato non sarebbe poi così male.
>> 
>> I direttivi  e i cassazionisti di una volta non erano certo peggio di quelli di oggi: c’erano i bravi e gli scarsi allo stesso modo. Solo che oggi sia i bravi che gli scarsi sono degli oligarchi.
>> 
>> Da leggere, perché sempre attuale, lo scritto di Vladimiro Zagrebelski a questo indirizzo: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/03/26/le-oligarchie-dei-giri-che-infettano-la.html
>> 
>> Piero Mondaini G.i.p. Rovigo
>> 
>>  
>> 
>>  
>> 
>> Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di Giuseppe Pagliani1
>> Inviato: mercoledì 4 luglio 2018 09:11
>> A: 'FALCONE GIORGIO'; area a areaperta.it; 'nuovarea'; mailinglist-anm a associazionemagistrati.com; 'anm-triveneto'
>> Oggetto: [Area] R: [Nuovarea] Un patto comune tra gli elettori ... aggiornamento adesioni
>> 
>>  
>> 
>> Dal calendario di Frate Indovino: “gli animi egregi, non cercan privilegi”…
>> 
>>  
>> 
>> Per quello che vale, aderisco convintamente
>> 
>> Giuseppe Pagliani
>> 
>>  
>> 
>>  
>> 
>> Da: Nuovarea [mailto:nuovarea-bounces a nuovarea.it] Per conto di FALCONE GIORGIO
>> Inviato: venerdì 29 giugno 2018 18:47
>> A: area a areaperta.it; 'nuovarea'; mailinglist-anm a associazionemagistrati.com; 'anm-triveneto'
>> Oggetto: [Nuovarea] Un patto comune tra gli elettori ... aggiornamento adesioni
>> 
>>  
>> 
>>  
>> Trasmetto il testo indicato in oggetto riportando le sottoscrizioni aggiornate ad oggi. La raccolta delle adesioni prosegue e se dovessi avere dimenticato qualcuno mi scuso e vi prego di contattarmi.
>> Giorgio Falcone
>>  
>>  
>> UN PATTO COMUNE TRA GLI ELETTORI      
>>  
>>  
>> Le recenti notizie giornalistiche relative al concorso per il posto di Presidente del Tribunale di Cremona disvelano – e purtroppo non è la prima volta – condotte che, se confermate, oltre ad assumere possibile rilevanza penale, sarebbero espressione di metodi e sistemi inaccettabili e sintomatiche di un grave problema culturale e morale all’interno della magistratura.
>> Non serve certo arrivare a tanto per violare l’art. 10 del Codice Etico dell’ANM che recita testualmente: “Il magistrato non si serve del suo ruolo istituzionale o associativo per ottenere benefici o privilegi per sé o per altri. Il magistrato che aspiri a promozioni, a trasferimenti, ad assegnazioni di sede e ad incarichi di ogni natura non si adopera al fine di influire impropriamente sulla relativa decisione, né accetta che altri lo facciano in suo favore.”
>>  
>> Troppo spesso sentiamo parlare di condotte, solo apparentemente meno gravi, che tuttavia rappresentano altrettante violazioni di doveri fondamentali del magistrato.
>> La misura è colma e, da semplici elettori, riteniamo sia giunto il momento di una presa di coscienza in vista dell’assunzione di un impegno collettivo che conduca ad un netto cambio di rotta rispetto ad un “sistema” al quale sin qui nessuno ha avuto davvero la forza e la capacità di sottrarsi.
>>  
>> Un impegno per il cambiamento che chiediamo innanzi tutto a noi stessi.
>>  
>> Per recuperare l’orgoglio del nostro autogoverno, quello che negli anni ha consentito al CSM di ergersi a baluardo dell’indipendenza e dell’autonomia di tutti i magistrati, non possiamo limitarci a pretendere un’assunzione di responsabilità da parte di chi sarà eletto al Consiglio. Dobbiamo adoperarci in prima persona come elettori e come magistrati che intendono condividere le responsabilità di un autogoverno diffuso, favorendo in ogni modo la trasparenza e la leggibilità delle sue scelte.
>>  
>> Per questo, chiediamo a tutti i magistrati, a prescindere dalla loro appartenenza ad una corrente, di sottoscrivere insieme a noi un impegno solenne.
>>  
>> Un impegno a:
>>  
>> 1. ripudiare scorciatoie, logiche clientelari e contatti privilegiati che si fondano su rapporti amicali, territoriali o correntizi;
>>  
>> 2. pretendere che le nostre domande siano valutate sulla base delle attitudini e del merito e mai in base a logiche di appartenenza o di scambio.
>> 
>> 3. autorizzare la pubblicazione di tutti gli atti e documenti relativi ai concorsi cui decideremo di partecipare per assicurare trasparenza alle decisioni adottate;
>>  
>> 4. informarci con costanza sulle decisioni del CSM e pretendere di conoscere le ragioni che le sostengono, pronti a fornire il nostro apporto critico, in modo diretto e trasparente, quando non condividiamo quelle ragioni e a criticare anche aspramente quelle scelte, quando dovessero essere adottate in violazione delle regole o essere frutto di condotte incoerenti o poco trasparenti;
>>  
>> 5. svolgere le nostre funzioni e difendere la nostra professionalità senza timori e senza speranze, liberandoci dalla paura del disciplinare e dall’ansia di fare carriera, cooperando per quanto possibile al buon andamento degli uffici in cui operiamo;
>>  
>> 6. difendere la nostra autonomia esterna ed interna, contrastando ogni forma di gerarchizzazione negli Uffici, consapevoli che la dirigenza deve essere un servizio e un onere, non un onore;
>>  
>> 7. rivendicare con orgoglio e convinzione il perdurante valore del principio costituzionale della pari dignità delle funzioni dando concreta attuazione a quel principio nella quotidianità del nostro lavoro, senza cadere nella spasmodica ricerca di posti più comodi o di presunto prestigio, rifiutando le logiche del carrierismo e la raccolta di incarichi che abbia come solo fine quello di appuntarsi sul petto una “medaglietta”;
>>  
>> 8. a non disdegnare il ritorno alle funzioni giudiziarie ordinarie, dopo lo svolgimento di funzioni direttive, invitando fin d’ora il prossimo CSM ad individuare meccanismi che evitino la formazione di una categoria di magistrati che saltano da un incarico dirigenziale all’altro, perdendo il contatto con il lavoro quotidiano nella giurisdizione;
>>  
>> Proponiamo per questo un patto comune che porti al recupero di una responsabilità condivisa tra tutti i magistrati, senza alcuna distinzione, per realizzare un sistema di autogoverno nel quale tutti possiamo riconoscerci.
>>  
>> Invitiamo tutti coloro che intendano aderire a questo patto a sottoscriverlo .
>>  
>> 1.      Adriana Piras - Corte d’Appello di Palermo
>> 2.      Andrea Natale - Tribunale di Torino
>> 3.      Angela Fantechi - Tribunale di Firenze
>> 4.      Anna Laura Alfano - Tribunale di Napoli
>> 5.      Anna Luisa Terzi – Corte d’Appello di Trento
>> 6.      Antonella Toniolo - Tribunale di Vicenza
>> 7.      Antonia Pappalardo - Corte d’Appello Palermo
>> 8.      Carlo Citterio – Corte d’Appello di Venezia
>> 9.      Concetta Locurto - Ministero della Giustizia
>> 10.  Costantino De Robbio – Tribunale di Roma
>> 11.  Cristina Cavaggion – Tribunale di Padova
>> 12.  Daniela Faraggi - Corte d'Appello di Genova
>> 13.  Daniela Pischetola - Procura di Genova
>> 14.  Daniele Cappuccio – Corte d’Appello di Reggio Calabria
>> 15.  Domenico Santoro - Tribunale di Reggio Calabria
>> 16.  Domenico Truppa – Tribunale di Bologna
>> 17.  Donata Costa - Procura di Milano
>> 18.  Elisabetta Canevini – Tribunale di Milano
>> 19.  Elvira Vitulli – Procura di Verona
>> 20.  Emilia Conforti – Tribunale di Roma
>> 21.  Emilio Gatti – Procura di Torino
>> 22.  Enrico Manzon – Corte di Cassazione
>> 23.  Eugenio Albamonte - Procura di Roma
>> 24.  Federico Manotti - Procura di Genova
>> 25.  Fernando Sestito - Tribunale di Palermo
>> 26.  Fiammetta Lo Bianco - Tribunale di Trapani
>> 27.  Francesco Agnino - Tribunale di Bari       
>> 28.  Francesco Caruso – Tribunale di Bologna
>> 29.  Francesco Mazza Galanti - Tribunale di Genova
>> 30.  Francesco Petrucco Toffolo – Tribunale di Pordenone
>> 31.  Francesco Pinto - Procura di Genova
>> 32.  Francesco Ponzetta Procura Reggio Calabria
>> 33.  Furio Cioffi - Corte d’Appello di Napoli
>> 34.  Gabriella Reillo - Corte D’Appello Catanzaro
>> 35.  Gianfranco Colace - Procura di Torino
>> 36.  Giorgio Falcone - Procura di Padova       
>> 37.  Giovanna Ichino - Corte d'Appello di Milano
>> 38.  Giovanni Antoci - Procura di Termini Imerese
>> 39.  Giuditta Silvestrini - Corte d’Appello di Bologna
>> 40.  Giuseppe De Gregorio - Corte d'Appello di Palermo
>> 41.  Giuseppe Longo - Procura di Genova
>> 42.  Ilio Mannucci Pacini - Tribunale di Milano
>> 43.  Laura Donati - Tribunale di Verona
>> 44.  Loredana Giglio – Tribunale di Perugia
>> 45.  Luca Minniti – Tribunale di Firenze
>> 46.  Luca Poniz - Procura di Milano
>> 47.  Lucia Vignale - Tribunale di Genova
>> 48.  Luciano Ambrosoli – Tribunale di Brescia
>> 49.  Luigi Petraccone - Tribunale di Avellino
>> 50.  Luisa Rossi - Procura di Padova
>> 51.  Lunella Caradonna – Ministero della Giustizia
>> 52.  Manuela Fasolato - Procura di Mantova
>> 53.  Marcello Basilico – Tribunale di Genova
>> 54.  Maria Cristina Ornano - Tribunale di Cagliari
>> 55.  Maria Eugenia Oggero - Corte d'appello di Torino
>> 56.  Maria Laura Paesano – Tribunale di Roma
>> 57.  Maria Proia - Tribunale di Avezzano
>> 58.  Marina Pugliese – Tribunale di Genova
>> 59.  Marcella Frangipani - Tribunale di Pavia
>> 60.  Marco Bacci - Corte d'Appello di Genova
>> 61.  Marco Imperato – Procura di Modena
>> 62.  Maria Proia - Tribunale di Avezzano
>> 63.  Mario Conte - Corte d’Appello Palermo
>> 64.  Mario Palazzi – Procura di Roma
>> 65.  Marta Agostini - Procura di Lamezia Terme
>> 66.  Marta Correggia - Procura S. Maria C. V.
>> 67.  Marta Paccagnella - Tribunale di Venezia
>> 68.  Massimo Francesco Tomassini – Tribunale di Trieste
>> 69.  Michele Incani – Procura Generale Cagliari
>> 70.  Natina Pratticò – Tribunale di Castrovillari
>> 71.  Nella Ciardo - Tribunale di Palermo
>> 72.  Nicola Aiello - Tribunale di Palermo
>> 73.  Nicola Lariccia – Corte d’Appello di Lecce
>> 74.  Nicola Scalabrini – Procura di Bologna
>> 75.  Paola Belsito – Tribunale di Firenze
>> 76.  Paola Marino - Tribunale di Palermo
>> 77.  Paolo Ielo – Procura di Roma
>> 78.  Paolo Lepri - Tribunale di Genova
>> 79.  Pasquale Profiti – Procura di Trento
>> 80.  Piera Gasparini - Tribunale di Milano       
>> 81.  Pier Carlo Di Gennaro – Procura Generale di Genova
>> 82.  Pierpaolo Bortone – Tribunale di Latina
>> 83.  Ranieri Miniati - Procura di Genova
>> 84.  Renza Cescon - Procura di Palermo
>> 85.  Riccardo Merluzzi - Tribunale di Trieste
>> 86.  Roberto Arata - Tribunale di Torino
>> 87.  Roberto Braccialini – Tribunale di Genova
>> 88.  Roberto Carta – Corte d’Appello di Genova
>> 89.  Rosa Bia – Tribunale di Matera
>> 90.  Rosanna Casabona - Procura di Messina
>> 91.  Sergio De Luca - Tribunale di Sassari
>> 92.  Stefano Celli - Procura di Rimini
>> 93.  Stefano Manduzio- Tribunale di Venezia
>> 94.  Stefano Musolino - Procura di Reggio Calabria
>> 95.  Tiziana Paolillo - Procura Tribunale Minorenni di Genova
>> 96.  Vartan Giacomelli – Tribunale di Ferrara
>> 97.  Vincenzo Sgubbi - Corte d’Appello di Venezia
>>  
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