[Area] Nave Diciotti, le dichiarazioni di Riccardo De Vito

Ven 13 Lug 2018 20:00:03 CEST

 Questione di prospettiva. Nell'estate del '39 mio nonno voleva comprare una casa delle vacanze a Viserba. Non se ne fece nulla. Era un dirigente della Siemens, guadagnava molto bene. Ma la sorella gli fece notare che si parlava di una guerra imminente che avrebbe coinvolto la Germania, e quindi anche il suo datore di lavoro. Mia zia, che all'epoca era una bambina di dieci anni circa, ci rimase molto male. La casa le piaceva molto, aveva un bel giardino, era vicina al mare. Insistette perché il padre l'acquistasse, pianse e strepitò. Volarono anche parole grosse con sua zia. Ci si mise poi di mezzo  un'altro zio,che mia zia ancora copre di odio postumo. Insomma una tragedia familiare, che ha lasciato tracce profonde, tanto che quella mia zia, ora ultraottantenne, ancora me la ricorda quando ci incontriamo. Ma a me e alle mie nipoti interesserebbe che ci raccontasse meglio della guerra, che poi venne, e travolse Viserba, la Romagna intera, che fu attraversata dal fronte, Bologna, l'Italia, tante vite, e via dicendo. Però, quella bella casa in riva al mare... Così è per qualcuno di noi. C'è questo fatto delle elezioni del CSM che sono andate come sono andate. Ognuno ha avuto ciò che desiderava. Adesso se lo goda. Io ho mandato gente che mi piaceva e sono sicuro che farà bene. Ho la coscienza tranquilla. Ora, però, mi interessa di più il contesto. Capite? Non vorrei fare come mia zia con la sua casa a Viserba. Ci sta scorrendo vicino la grande storia, come nell'agosto del '39, e, come allora, temo che lascerà una lunga striscia di sangue, se non peggio.  Cambierò idea, per come sono andate le nostre elezioni? Non l'ho mai fatto in vita mia, anche se, è vero, ho cambiato gruppo, quando MI mi è divenuta estranea, come lo è divenuta, ad esempio, anche a Davigo. Lui però è estraneo a tutto, mi pare di capire. E' una singolarità. io invece no. Credo di condividere con lui una certa irriducibilità, o altrimenti detto, una testa dura. Ma ho bisogno di compagni, per capire, per decidermi, per agire. Cerco sempre di scegliermi quelli giusti. E non sto a sfiancarli con il pettegolezzo. E' andata male? Dietro alla mia scrivania tengo l'ode a Kesserling di Calamandrei. Quando sono giù la rileggo e mi rincuoro. Mario Ardigò 

    Il Venerdì 13 Luglio 2018 19:17, Paolo Moroni <paolo.moroni a giustizia.it> ha scritto:

  In effetti Andrea,in tutti questi anni di brillante autogoverno e di nomine di direttivi sulla segreta chat e inammissibile...il dibattito ha prodotto effetti proficui. 
From: andreale Sent: Friday, July 13, 2018 5:46 PMTo: thorgiov ; area a areaperta.it Subject: Re: [Area] Nave Diciotti, le dichiarazioni di Riccardo De Vito
Se ne parla sicuramente su Nuovarea: qua ci sono troppi intrusi!Andrea Reale 

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-------- Messaggio originale --------Da: thorgiov <thorgiov a libero.it> Data: 13/07/18 17:17 (GMT+01:00) A: area a areaperta.it Oggetto: Re: [Area] Nave Diciotti, le dichiarazioni di Riccardo De Vito 
C'è qualcosa che non va. Qui si discute della nave Diciotti, della vicenda dei migranti, ma nessuno dice qualcosa sull'esito delle ultime elezioni del CSM. Eppure dovrebbe trattarsi di un argomento che ci tocca molto da vicino, e che almeno ai magistrati dovrebbe stare a cuore.FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )

Il 13/07/2018 12:59, md a magistraturademocratica.it ha scritto:

 «Le affermazioni del ministro dell’Interno sullo sbarco della nave Diciotti, rilanciate dalla stampa, suscitano allarme per la distanza che segnano dai principi della Costituzione in materia di divisione dei poteri e di garanzie della libertà personale affidate all’autorità giudiziaria. Ogni interferenza nelle valutazioni autonome che − nel rispetto delle garanzie poste della Costituzione e dalla legge − spettano all’autorità giudiziaria circa la sussistenza o meno dei reati e l’adozione di provvedimenti restrittivi segna un passo indietro nello stato di diritto democratico. È triste che ancora una volta la vicenda dei migranti venga strumentalizzata per fini politici. A cuore di tutti dovrebbero essere quelle 600 persone morte nelle ultime quattro settimane a causa del blocco dei porti e degli impedimenti frapposti alle attività delle Ong»

Riccardo De Vito, presidente di Magistratura democratica

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