[Area] 23.08.2018 - CAMERA PENALE DI CATANIA “SERAFINO FAMA’ ” Quando si smarrisce il senso delle priorità

thorgiov thorgiov a libero.it
Gio 23 Ago 2018 15:54:37 CEST


Propongo che la professoressa Venturieri venga nominata ausiliario, in 
qualche modo, delle Procure di Genova e di Agrigento, magari ad honorem. 
Del resto Area ha sempre sostenuto che la magistratura deve aprirsi alla 
società civile.

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )


Il 23/08/2018 15:16, anna2010 a tiscali.it ha scritto:
>
> CAMERA PENALE DI CATANIA “ SERAFINO FAMA’ ”
>
> Quando si smarrisce il senso delle priorità
>
> La vicenda della nave della Guardia Costiera Italiana “Diciotti”, 
> ferma al porto di Catania con il suo carico di 177 persone, tra cui 29 
> minori, e dei suoi uomini d’equipaggio, tutti “impediti” all’esercizio 
> della loro libertà di movimento, di richiesta di asilo, con l’evidente 
> violazione delle norme poste a tutela dei minori da una legge dello 
> Stato, impone una riflessione, una domanda.
> E’ priorità la tutela dei principi fondamentali della Costituzione, il 
> rispetto della quale è impegno “giurato” da ministri e membri del 
> governo, dei Diritti e delle libertà fondamentali dell’Uomo, di ogni 
> Uomo, il rispetto di una Legge dello Stato che tutela i minori 
> “migranti” imponendone il divieto di respingimento ed il diritto ad 
> aver nominato un Tutore che ne possa garantire l’esercizio dei più 
> elementari diritti oppure è prioritaria la tutela di posizioni 
> politiche nei rapporti tra gli Stati dell’Unione Europea. L’aver fatto 
> rimanere, senza alcuna ragione legale, dei minori a bordo della nave 
> per più di una settimana ne ha sicuramente limitato i diritti e le 
> libertà degli stessi.
> La vicenda, purtroppo, non si chiude con il permesso allo sbarco dei 
> minori non accompagnati presenti a bordo – risultato indubbiamente da 
> ascrivere alla chiara presa di posizione della Procura per i Minorenni 
> presso il Tribunale per i Minorenni di Catania, sostenuta 
> dall’Associazione dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia - 
> ma permane nella sua urgente e pressante necessità di risposta per la 
> permanenza a bordo di uomini e donne che rendono carne viva il tema 
> del senso della dignità umana e pongono agli Uomini di quello stesso 
> Stato, che si è dato il compito di tutelare i diritti degli individui, 
> la contraddizione della violazione dei principi e delle norme che di 
> quei diritti si pongono a baluardo e difesa.
> Al di là di tutto ciò, si propone con evidenza una pericolosa 
> “filosofia”: può un Governo comprimere la libertà personale al di 
> fuori delle prerogative che la Carta Costituzionale e le stesse norme 
> di legge attribuiscono alla Magistratura? Può l’ordine di un Ministro 
> sostituire un provvedimento giudiziario che per essere conforme a 
> legge deve essere emesso nel rispetto delle norme che impongono 
> l’obbligo di valutare e motivare e riconoscono a ciascuno il diritto 
> di difesa e di assistenza tecnica?
>
> Può un Governo, anche se sorretto dalla volontà popolare, violare 
> norme e principi che sono il fondamento di ogni convivenza civile?
> La Camera Penale “Serafino Famà” di Catania ritiene che s’imponga più 
> di una riflessione su quello che la vicenda della nave “Diciotti” 
> rappresenta, nell’immediato e nell’orizzonte futuro, poiché nessun 
> Governo può arrogare a se il diritto di limitare la libertà personale 
> di un individuo; tale compito spetta solo ed esclusivamente 
> all’autorità giudiziaria attraverso un provvedimento motivato e nei 
> soli casi e modi previsti dalla legge. Permettere che questo accada, 
> oggi, mette in pericolo lo stesso stato di diritto e apre, ancor più 
> pericolosamente, la porta all’autoritarismo, qualunque colore politico 
> esso possa assumere.
> La Camera Penale ”Serafino Famà” di Catania, manifesta il proprio 
> appoggio a quanto sostenuto dal Garante Nazionale dei detenuti e delle 
> persone private della libertà personale, Mauro Palma: “ Le persone a 
> bordo della nave si trovano in una condizione di privazione della 
> libertà di fatto: senza la possibilità di libero sbarco e senza che 
> tale impossibilità di movimento sia supportata da alcun provvedimento 
> che ne definisca giuridicamente lo stato. Ciò potrebbe configurarsi 
> come violazione dell’articolo 13 della Costituzione e dell’articolo 5 
> della Convenzione europea dei diritti dell’uomo”.
>
> Catania, 23 agosto 2018.
>
> Il Presidente ed il Direttivo della Camera Penale “Serafino Famà” di 
> Catania
>
>
>
> --
>
> Saluti. Anna Venturieri (insegnante in pensione)
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