[Area] Fwd: SALVINI ALL’INCASSO DEL POPULISMO

Stefano Celli stefano.celli a giustizia.it
Mar 28 Ago 2018 17:27:08 CEST


Ed egli rispose: "Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai 
cagnolini".

"È vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle 
briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni".

Allora Gesù le replicò: "Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia 
fatto come desideri". E da quell'istante sua figlia fu guarita.

...

Non mi spingo oltre, ma allego il link per la lettura integrale del 
capitolo 15

http://www.vatican.va/archive/ITA0001/__PU3.HTM

Buon pomeriggio

Stefano



Il 28/08/2018 15:55, Siddi Massimiliano ha scritto:
> Certo, su questo hai ragione; ho volutamente semplificato ritenendo di 
> esprimere un concetto sufficientemente chiaro e condiviso, almeno nei 
> suoi contorni semantici.
> Ovviamente anche io non penso a qualcosa che si avvicini allo spirito 
> assoluto, ma ad una realtà che, sebbene storicamente transeunte, non 
> per questo identifica meno fortemente e stabilmente una comunità 
> nazionale.
>
>         Massimiliano Siddi
>
> Inviato da iPad
>
> Il giorno 28 ago 2018, alle ore 15:11, Teresi Ida 
> <ida.teresi a giustizia.it <mailto:ida.teresi a giustizia.it>> ha scritto:
>
>> Bisogna forse intendersi sul concetto di casa.
>> E la Chiesa a porte chiuse tradisce il messaggio cristiano, temo.
>> Del resto, non per nulla il cattolicesimo ha sempre avuto tante e 
>> diverse anime, e diversissime manifestazioni di sé, a tutti i livelli 
>> e in tutte le epoche, frutto di diverse interpretazioni del messaggio 
>> evangelico. Ma mi fermerei qui quanto a dottrina cattolica perché il  
>> terreno mi pare scivoloso e complicato, almeno per me.
>> Ciao
>>
>> Il 28 ago 2018 1:57 PM, Siddi Massimiliano 
>> <massimiliano.siddi a giustizia.it 
>> <mailto:massimiliano.siddi a giustizia.it>> ha scritto:
>> Rispettare un uomo non significa consentire a chiunque di entrarti in 
>> casa; ne' Cristo ha mai predicato questo. Del resto la Chiesa, dal 
>> punto di vista politico - territoriale, contrariamente a quanto 
>> affermi, è lo Stato più chiuso che esista. L'universalismo attiene al 
>> messaggio escatologico, che è tutt'altra cosa.
>> Purtroppo quelli che affermi sono solo concetti astratti che, se non 
>> si è in grado di applicare dignitosamente ed integralmente, si 
>> contribuisce solo a frustrare, alimentando le ragioni del rozzo 
>> populismo.
>>
>>        Massimiliano Siddi
>>
>> Inviato da iPhone
>>
>> Il giorno 28 ago 2018, alle ore 13:44, Teresi Ida 
>> <ida.teresi a giustizia.it <mailto:ida.teresi a giustizia.it>> ha scritto:
>>
>>> A me pare invece che il più forte messaggio di Cristo sia stato 
>>> proprio nel senso del rispetto dell'uomo in quanto tale, senza 
>>> differenze. Dell'accoglienza (in senso ampio, non solo territoriale..)
>>>  Del rifiuto di egoismi.
>>> Né vedo come la Chiesa cattolica, che ci è stato insegnato essere 
>>> universale, potrebbe mai appoggiare posizioni di chiusura 
>>> politico-territoriale. Se è vero che la Chiesa è dovunque, e Cristo 
>>> in ogni uomo.
>>> Diverso il discorso dei doveri e poteri di uno Stato, e di chi lo 
>>> governa. Sotto questo profilo, peraltro, mi dà l'orticaria sentire 
>>> che accogliere gli altri metterebbe a rischio la possibilità di 
>>> garantire sicurezza e condizioni economiche dignitose ai cittadini 
>>> italiani in un Paese dove imperano le mafie (stra-italiane) e nel 
>>> quale si assiste al quotidiano sperpero del denaro pubblico a causa 
>>> di una dominante e asfissiante corruzione, nonché a una 
>>> stratosferica lesione degli interessi finanziari dello Stato a causa 
>>> di una mostruosa evasione fiscale. Per tacere poi delle comunanze di 
>>> interessi e affari tra mafia, politica e imprenditoria, che 
>>> registriamo costantemente.
>>> Spesso scoprendo, poi, che corrotti, collusi ed evasori fiscali sono 
>>> proprio e soprattutto quelli del "prima gli italiani..".
>>> Ida Teresi
>>>
>>> Il 28 ago 2018 12:39 PM, Siddi Massimiliano 
>>> <massimiliano.siddi a giustizia.it 
>>> <mailto:massimiliano.siddi a giustizia.it>> ha scritto:
>>> Da un lato ha certamente ragione Mario (Ardigo') quando invita a non 
>>> universalizzare il caso "Diciotti" che, come sta chiaramente 
>>> emergendo, e' stato montato ad arte, strascico giudiziario compreso, 
>>> per creare consenso politico e distrarre l'opinione pubblica da 
>>> problemi ben più impellenti.
>>> Ma egli sbaglia quando, dalle implicazioni giuridiche della singola 
>>> vicenda, passa a generalizzarne gli effetti sul piano della 
>>> coscienza cristiana collettiva.
>>> A prescindere dal fatto che la coscienza cristiana e' sempre una 
>>> coscienza individuale, in funzione della salvezza del singolo e mai 
>>> di quella di un popolo, giacché i popoli nell'ultima ora spariranno, 
>>> e il giudizio universale riguarderà la storia dell'umanità nel suo 
>>> complesso, non vi è alcuna contraddizione tra la recita del Padre 
>>> Nostro, o la partecipazione al sacramento della Comunione, e la 
>>> consapevolezza che il fenomeno migratorio non possa essere gestito 
>>> in modo indiscriminato, aprendo le porte di casa nostra sempre ed a 
>>> tutti.
>>> Del resto, il primo grande nazionalista - "sovranista", si direbbe 
>>> oggi - almeno in senso teologico, e' stato proprio Gesù, che in 
>>> molti luoghi, ma soprattutto nella pericope della donna cananea (Mt 
>>> 15, 21 - 25), ricorda che "non è bene prendere il pane dei figli e 
>>> gettarlo ai cagnolini", distinguendo chiaramente, con questa 
>>> metafora, il popolo eletto dai gentili nella priorità del suo 
>>> annuncio e muovendosi a compassione, in deroga al principio, 
>>> unicamente in virtù della grandissima fede manifestata dalla 
>>> risposta spiazzante della donna ("E' vero, Signore, eppure i 
>>> cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro 
>>> padroni").
>>> E' una grande, quanto superficiale, ipocrisia quella di pretendere 
>>> che il cristiano, per supposta coerenza, debba materialmente aprirsi 
>>> e venire incontro all'altro sempre ed in ogni caso, anche quando sia 
>>> in discussione la sostenibilità economica e sociale di tale 
>>> apertura, o ciò comporti un oggettivo aggravio delle condizioni di 
>>> sicurezza della sua comunità.
>>> La vera, immensa, ipocrisia e' quella di voler consentire l'accesso 
>>> pressoché automatico automatico al territorio italiano a tutti i 
>>> disperati, e non, del mare, grazie anche ad interpretazioni 
>>> estensive ed assolutistiche della normativa vigente (art. 10 ter del 
>>> Testo Unico), senza lasciare alcun margine di respingimento 
>>> preventivo all'autorita' politico - amministrativa come, aldilà dei 
>>> falsi proclami, avviene senza scandalo in tutti gli Stati civili del 
>>> mondo occidentale. Ciò ben sapendo che, una volta consentito lo 
>>> sbarco, per oggettiva impossibilità logistica mai più nessuno verrà 
>>> rimandato indietro, e la stragrande maggioranza di questi disperati, 
>>> dopo un primo periodo di sterile assistenzialismo, andrà 
>>> inevitabilmente ad alimentare le fila del sottobosco criminale, o 
>>> vagherà ai margini delle nostre città enfatizzandone il degrado, 
>>> soprattutto ai danni dei "nostri" ultimi.
>>> L'altra, immensa e connessa, ipocrisia è quella di pensare che i 
>>> problemi possano essere risolti in modo estemporaneo, con soluzioni 
>>> ad hoc, senza una linea progettuale generale che non siamo in grado 
>>> di concepire e che, nel singolo caso, possa comportare anche scelte 
>>> nette di chiusura, moralmente dolorose, ma necessarie.
>>> C'è da scommettere che la stessa Chiesa, che oggi simbolicamente ha 
>>> manifestato disponibilità a farsi carico dell'accoglienza per un 
>>> numero limitatissimo e selezionato di persone, peraltro nell'ambito 
>>> del territorio italiano, se il fenomeno dovesse ripetersi 
>>> indefinitamente e senza controllo numerico, sarebbe la prima ad 
>>> invocare una soluzione generale da parte dello Stato, che prescinda 
>>> dalla carità occasionale dei singoli, com'è giusto, e perfettamente 
>>> cristiano, che sia.
>>> Come cristiano, e come cittadino, non ho individualmente nulla da 
>>> rimproverarmi in merito a casi come quelli della nave "Diciotti", 
>>> sia perché, contrariamente a quanto sostiene Mario, la 
>>> responsabilità collettiva in democrazia è solo una finzione di 
>>> filosofia politica, sia perché, pagando un'altissima percentuale di 
>>> tasse, ritengo di avere il diritto di pretendere dallo Stato una 
>>> gestione civile, ma sostenibile ed ultra sicura, del fenomeno 
>>> migratorio, senza dovermi fare carico, sussidiariamente, delle sue 
>>> dolose inefficienze, se non in casi eccezionali, insindacabilmente 
>>> imposti dalla mia coscienza.
>>> Se qualcuno, nel caso concreto, ha sbagliato rispetto alla 
>>> violazione di regole dello Stato di diritto spetterà alla 
>>> magistratura, con misura ed equilibrio, anche maggiori del solito, 
>>> accertarlo, ma quel che è certo è che mai l'ideologia 
>>> dell'accoglienza e dei diritti a prescindere potrà velleitariamente 
>>> ed ipocritamente fondare questo giudizio.
>>>
>>> Massimiliano Siddi
>>>
>>>
>>>
>>>
>>>
>>>
>>> Inviato da iPad
>>>
>>> Il giorno 27 ago 2018, alle ore 17:49, marioardigo 
>>> <marioardigo a yahoo.com <mailto:marioardigo a yahoo.com>> ha scritto:
>>>
>>>>  È sbagliato personalizzare e considerare solo o prevalentemente il 
>>>> bilancio spicciolo per i partiti della vicenda.
>>>>   Erano in questione valori costituzionali, non questo o quel 
>>>> partito o questo o quel politico.
>>>>   Noi, popolo, nella nostra coscienza, come ci poniamo di fronte ad 
>>>> essi?
>>>>   Tu che leggi, a prescindere da come ti manifesti in società, 
>>>> nella verità della tua coscienza, veramente, di fronte a fatti come 
>>>> quelli dei giorni scorsi non ti sei mai sorpreso a pensare 
>>>> "rimandiamoli subito a casa loro!"? È questo, magari, uscendo da 
>>>> Messa, la domenica dopo aver recitato il Padre nostro è farro la 
>>>> Comunione. Non parlo per sentito dire.
>>>> Stacchiamoci dalla vicenda giudiziaria, che avrà il suo corso, ma 
>>>> che, a questo punto, conta molto meno di come ciascuno di noi si 
>>>> pone davanti ai valori costituzionali implicati nel caso della Nave 
>>>> Diciotti. Sono valori, lo chiamiamo valori. Perché? Ci fanno più 
>>>> ricchi, più ricchi in quanto migliori. Ci piace essere buoni. Ma 
>>>> oggi possiamo pensare che è un lusso che non possiamo più 
>>>> permetterci. È così?
>>>>   Chi ha dato l'ordine?, ci si è chiesti nelle indagini, ho letto 
>>>> sui giornali. Tu ed io, noi popolo. La responsabilità politica è 
>>>> collettiva. In democrazia tutti si è responsabili di tutto. Di 
>>>> fronte al tribunale della storia siamo tu ed io, noi popolo. Che 
>>>> rispondiamo? Chi sarà il nostro avvocato? chiese Wojtyla in una 
>>>> storica omelia a Sarajevo,in Bosnia, dopo la fine del massacro 
>>>> bellico. E diede un insegnamento che è quello che ancora ieri i 
>>>> vescovi italiani hanno dato, a coloro che hanno orecchie per udire, 
>>>> e in letto un cuore.
>>>>   La fraternità è un valore importante. Fino a che punto ci 
>>>> crediamo? Decidersi per la fraternità universale è una di quelle 
>>>> scelte fondamentali della vita. E se poi non ci sentiamo di farla, 
>>>> da chi andremo, noi italiani che, per fraternità, ci siamo decisi 
>>>> per l'unità nazionale, perché da divisi non eravamo popolo ed 
>>>> eravamo "calpesti e derisi"? Questo è Mazzini. "Dio e popolo" 
>>>> faceva scrivere sul tricolore, vale a dire popolo fondato su 
>>>> valori, l'unico modo in cui si può esserlo.
>>>> Mario Ardigò
>>>>
>>>>
>>>> Inviato da iPad
>>>>
>>>> Il giorno 27 ago 2018, alle ore 15:38, Guido Vecchione 
>>>> <guido.vecchione25 a tin.it <mailto:guido.vecchione25 a tin.it>> ha 
>>>> scritto:
>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Inviato da BlueMail <http://www.bluemail.me/r?b=13130>
>>>>>
>>>>>     Vi segnalo l'articolo SALVINI ALL’INCASSO DEL POPULISMO da la
>>>>>     Repubblica+
>>>>>
>>>>>     SALVINI ALL’INCASSO DEL POPULISMO
>>>>>     La macabra danza sovranista intorno alle povere vite di 150
>>>>>     disperati sembra concludersi in gloria per Salvini. Può
>>>>>     ergersi a martire di fronte alle masse impaurite e adoranti, e
>>>>>     lucrare un altro tesoretto di consensi persino su un avviso di
>>>>>     garanzia inseguito e provocato a ogni costo. Il "ministro
>>>>>     della mala vita" non meritava questo "favore", dicono quelli
>>>>>     che la sanno lunga. E non hanno tutti i torti, vista la cinica
>>>>>     astuzia con la quale il Conducator leghista ha trasformato
>>>>>     subito un possibile inciampo giudiziario in un sicuro
>>>>>     dividendo politico. continua a pagina 27 servizi da pagina 2 a
>>>>>     8 segue dalla prima pagina Ma cosa deve fare una democrazia
>>>>>     occidentale, di fronte a un uomo di governo che per incassare u...
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