[Area] R: [Nuovarea] Il voto sul vicepresidente del CSM

Bruno Giangiacomo bruno.giangiacomo a giustizia.it
Gio 27 Set 2018 19:52:11 CEST


Senz’altro un’ottima partenza perché corrisponde a quanto abbiamo detto in campagna elettorale circa la necessità di non favorire il travaso dalla politica attiva e di partito dei componenti laici del CSM. 

Ma questa elezione e la spaccatura tra noi ed altri gruppi associativi rappresenta anche efficacemente che l’accusa che ci è sempre stata rivolta di contiguità con una certa parte politica è strumentale e confonde la netta espressione delle idee e dei valori di cui siamo portatori rispetto alla vicinanza a esponenti di partito ed alla politica di partito, fatta caso mai nei corridoi ed attraverso rapporti privilegiati. E’ evidente il collegamento che c’è tra questa elezione e l’appartenenza di Cosimo Ferri al PD; e noi siamo i contigui. Quante volte in campagna elettorale mi sono sentito dire, quasi rinfacciare, che noi avevamo avallato la legge sulla riduzione delle ferie e quella che aveva aggravato la nostra responsabilità civile perché siamo la sponda del PD. Ed ora? Le idee ed i valori devono contare e contano anche nel modo in cui ad essi corrispondiamo. Andiamo avanti così, una condizione necessaria per recuperare consenso e dignità.

Bruno Giangiacomo 

 

Da: Nuovarea [mailto:nuovarea-bounces a nuovarea.it] Per conto di Cascini Giuseppe
Inviato: giovedì 27 settembre 2018 11:44
A: area a areaperta.it; mailinglist-anm a associazionemagistrati.com; nuovarea a nuovarea.it
Oggetto: [Nuovarea] Il voto sul vicepresidente del CSM

 





 

Nella scelta del Vice Presidente, come annunciato ancora prima che fossero noti i nomi dei componenti laici, ci siamo ispirati a due principi: la ricerca della massima convergenza dei voti e l’individuazione di un candidato dotato di autorevolezza e di autonomia. Abbiamo ritenuto che solo tali criteri potessero garantire una guida del Consiglio che fosse indipendente da qualsiasi interferenza esterna garantendo all’organo di governo autonomo il ruolo di custode dell’autonomia ed indipendenza della magistratura e della giurisdizione. 

Purtroppo, nonostante lo sforzo profuso in questa direzione da tutti i colleghi eletti, ai quali vogliamo comunque esprimere il nostro ringraziamento per la disponibilità al confronto, non siamo riusciti a raggiungere una soluzione condivisa.   

Abbiamo, quindi, deciso di valutare i possibili candidati esclusivamente in considerazione del loro percorso professionale, delle specifiche capacità  tecniche e della loro autonomia dalla politica e senza farci condizionare dai gruppi parlamentari che li hanno indicati.

Sulla base di queste valutazioni,  anche tenendo conto del mutevole e delicato contesto politico istituzionale, abbiamo deciso di  proporre e di votare il Prof. Alberto Maria Benedetti.

Lo abbiamo scelto perché è un professore di diritto civile, distante dalle tante polemiche che caratterizzano il dibattito sulla giustizia e più consapevole dei reali problemi e bisogni del sistema giudiziario. Perché è un uomo di diritto non immediatamente riconducibile ad uno schieramento politico. 

Lo abbiamo fatto ispirati esclusivamente dal senso di responsabilità istituzionale che siamo certi guiderà anche l’operato del Vicepresidente Ermini, al quale rivolgiamo un sincero augurio di buon lavoro.

 

Giuseppe Cascini, Alessandra Dal Moro, Mario Suriano, Ciccio Zaccaro

 

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