[Area] R: notizie marchigiane
Marco Panicucci- posta giustizia
marco.panicucci a giustizia.it
Mer 24 Ott 2018 15:29:33 CEST
Ciao Francesco,
bella iniziativa!
Come sempre, occorre partire dalla scuola.
E’ incredibile il tempo che viviamo, la velocità degli slogan come antidoto alla riflessione e al pensiero critico.
Mi fa piacere che tu non abbia perso la capacità di impegnarti “inventando”.
Io ho l’impressione di vivere in un film di fanta-politica, inconsapevole protagonista delle pulsioni in controllate di un regista bi-polare.
Non riesco a dimenticare quando studiavo al classico e, tra i modelli culturali, incontravi figure del livello di Gennaro Perrotta (immenso grecista) e
Augusto Rostagni (grande latinista); o i primi anni di università, quando studiavo diritto costituzionale e diritto del lavoro e la sera, al circolo ARCI del mio quartiere, incontravo, personalmente,
chi aveva fatto la resistenza e chi stava facendo, in quel momento, la storia delle relazioni industriali e sindacali a Genova (e parliamo del porto, dell’ Italsider, ecc.).
Oggi scopriamo che, di fronte a manifestazioni eversive del pensiero e dell’educazione (ancor prima), non riesce a battere ciglio uno che è avvocato e docente universitario.
Ovviamente, mi sto riferendo al Sub-Sub-Sub Comandante Conte….
Un caro saluto.
Noto ora che sto rispondendo pubblicamente, pazienza, Francesco merita anche un affettuoso saluto privato in forma pubblica.
Marco Panicucci
Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di Francesco Messina
Inviato: mercoledì 24 ottobre 2018 14:54
A: area a areaperta.it
Oggetto: [Area] notizie marchigiane
In tempi in cui la faciloneria, l’ignoranza o la pseudo-conoscenza sono considerati “nuovi” principi politici, come gruppo di AREA Marche abbiamo deciso di organizzare due iniziative particolari.
Si tratta di analizzare, sul piano storico, filologico e giudiziario, alcune vicende della cultura occidentale che i giovani studiano durante i percorsi scolastici.
Ne abbiamo ipotizzate sinora quattro: il rapporto-scontro tra Antigone e Creonte; il processo a Socrate; il processo a Giordano Bruno; il processo a Danilo Dolci.
Si tratterà di rapportare quelle esperienze all’attuale modello processuale, ai suoi principi e ai suoi meccanismi; e di scoprire, insieme ai ragazzi e ai docenti, le differenze, le aporie, le antinomie, le evoluzioni di pensiero, sino alle interpretazioni costituzionalmente orientate delle leggi ordinarie.
Gli ultimi fatti - che hanno riguardato il rapporto/contrasto tra la legge dello Stato e quella naturale o della coscienza, tra disobbedienza critica e obbedienza acritica -hanno interessato molto i giovani. E possono,o meglio devono, vederci parte attiva nel contribuire alla consapevolezza critica, anche in quel particolare luogo di formazione della personalità che è la scuola.
Lo si deve fare, io penso, prospettando tesi e antitesi che connotano temi complessi; aprendoci al dibattito con generazioni per i quali le più usuali fonti di acquisizione di notizie sono i social network, luoghi della comunicazione in cui il linguaggio utilizzato condiziona sia contenuti che la capacità di analisi.
Abbiamo anche pensato a iniziative da realizzare nelle carceri, in particolare quella portare la Costituzione tra i detenuti.
Mi riferisco, ovviamente, a una interazione, mediata anche da chi opera nelle case circondariali, per discutere di concetti di base, adeguandosi all'uditorio, ma cercando di far compiere un “salto” qualitativo – di conoscenza, di sensibilità, di responsabilità - a tutti, noi compresi.
È una esperienza che, qualche anno fa, io fatto a Trani, nel carcere femminile, e che ha avuto risultati interessanti se non, addirittura, sorprendenti.
Saluti a tutti.
Francesco Messina, Giudice Tribunale Pesaro
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