[Area] R: R: R:sulla mail di Salvatore Lagana e la slealtà del CSM, Ardituro e e Cesqui.

andreale andreale a yahoo.com
Mar 30 Ott 2018 18:18:59 CET


Mi pare atteggiamento consapevole ed intelligente  quello di Nico Gozzo. Esso andrebbe divulgato tra le 'giovani' generazioni, talora piuttosto immature e connotate da una pelosa intolleranza al confronto ed alla critica.Proprio sulla scorta di quanto detto da Gozzo, sarebbe quanto mai opportuno che i rappresentanti di Area nel CSM uscente dessero conto anche su questa lista aperta del loro operato nelle vicende  Laganà  e Del Core,  che hanno esposto il CSM alla infamante accusa di slealta' e che  costringeranno nei prossimi giorni  il vicepresidente CSM ad assumere il ruolo monocratico di commissario ad acta per la nomina di ben quattro presidenti di sezione della Corte di Cassazione. Il tutto a causa di una condotta cieca, insensata ed illegittima  di elusione  del giudicato da parte del nostro organo di garanzia. Un caro saluto,Andrea Reale (magistrato ospite di questa lista)



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-------- Messaggio originale --------Da: Domenico Gozzo <domenico.gozzo a giustizia.it> Data: 30/10/18  16:00  (GMT+01:00) A: Andrea Reale <andreale a yahoo.com> Cc: Antonio Ardituro <antonio.ardituro a giustizia.it>, Rachele Monfredi <rachele.monfredi a giustizia.it>, AREA Mailing List <area a areaperta.it> Oggetto: Re: [Area]  R:  R:   R:sulla mail di Salvatore Lagana e la slealtà del CSM, Ardituro e e Cesqui. 

Care Rachele e Patrizia,
Mi spiace sinceramente che vi siate potute sentire “fuori posto” in Area aperta. Che, come dice il nome, è un posto aperto a tutti, anche a non aderenti o simpatizzanti di Area. Area è nata proprio come “progetto plurale”, che prendeva le mosse non solo
 dalle due componenti fondatrici, ma anche dagli esterni. E dal dibattito con questi. È proprio questa caratteristica di Area mi aveva spinto ad aderire in maniera entusiasta. 
Tu e Patrizia non potrete mai essere “esterne” ad Area, e non dovete sentirvi tali. Pur con tutti i difetti che questo movimento può avere. Avete contribuito tanto alla vita, alla discussione ed ai pensieri di Area e questo non dovete dimenticarlo, e tutti
 devono riconoscervelo. 
Del resto, sappiamo tutti che negli altri raggruppamenti si discute ben poco. Se c’è un posto in cui la discussione è d’obbligo, anche aspra, questa è Area.



Patrizia sa bene che anche io non amo, e non ho amato in questi ultimi anni, uno “schiacciamento” sui temi delle dirigenze degli uffici che (anche visto il numero di uffici che sono stati assegnati) ha caratterizzato giocoforza la scorsa consiliatura del
 Csm. Non amo che dai principi si sia passati a discutere soprattutto di nomine. Con applicazione di criteri spesso poco comprensibili all’esterno. 
Credo, comunque, che neanche a chi ha fatto parte del csm sia tanto piaciuto occuparsi tanto di questi temi, e venire sollecitati a discutere da molti di noi solo su questo. 
Il problema è, cmq, che  non sarà di certo la magistratura amministrativa a salvarci. 
Una magistratura che, nel reclutamento, non ha gli stessi metodi della magistratura ordinaria. Che sono per me anche essi un presupposto di autonomia ed indipendenza. Non voglio dire, badate bene, che i magistrati amministrativi sono poco autonomi. 
Non direi mai una cosa del genere. 
Ma resta il fatto che una magistratura in parte nominata si sostituisce all’organo di autogoverno della magistratura. Quello essenziale per autonomia ed indipendenza. 
Ci sono interventi del giudice amministrativo che ammetto, e che anzi ritengo necessari per ovviare alle manchevolezze dell’autogoverno, ed altri che mi sembrano inammissibili intrusioni. 
E spero non negherete che spesso le decisioni del giudice amministrativo hanno messo persone sbagliate al posto sbagliato. 
La questione, dunque, è molto più complessa della sua rappresentazione. E coinvolge anche principi costituzionali e l’autonomia e l’indipendenza della magistratura.  



Tornando ad Area, dalle discussioni che ho visto negli ultimi tempi Posso dire che ritengo che lo scossone elettorale - chiamiamola pure sconfitta - sia stata in fondo salutare. E la nuova situazione consiliare consente ad Area maggiore “libertà di movimento”
 e, paradossalmente, anche una maggiore compattezza.
Dobbiamo prendere spunto da questa sconfitta per capirne motivi e per cambiare atteggiamenti e politiche sbagliate. 
Dunque benvenute tutte le critiche. 
Io però eviterei, ed è un auspicio volto alla basilare convivenza civile tra di noi, accuse  alla professionalità ed al modo di essere magistrati dei colleghi. Si può non concordare con quello che chi è stato al csm ha fatto, criticarlo anche aspramente
 ma civilmente, ma non si può certo trattare questi colleghi come fossero la banda bassotti.
Degli errori fatti - che ci sono stati, purtroppo - ne discuteremo e cercheremo di evitarli per il futuro. 
Discutiamo di idee e comportamenti associativi, non di pretese e indimostrate prebende, ricchi premi e cotillons. E salviamo sempre la buona fede e l’impegno che questi colleghi hanno profuso in questi
 anni. Perchè questo non può essere in discussione, altrimenti manca la base della discussione: il rispetto. 
Conosco ed apprezzo Betta da tanto tempo, e non ritengo meriti ciò che è stato scritto. 
Lo dico, se posso permettermi, da amico di chi ha criticato. 
Anche io mi sono molto arrabbiato in questi anni, e ne avevo qualche motivo. 
Ma non penso sia giusto far parlare la “pancia” e non la testa. Perché è proprio del vostro impegno e della vostra “testa” (oltre che del cuore) che abbiamo tutti bisogno.
Un saluto.
Nico Gozzo







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Il giorno 30 ott 2018, alle ore 12:42, Andrea Reale <andreale a yahoo.com> ha scritto:









Cara Rachele,
dici delle cose sacrosante.
Anche io pensavo che questo fosse uno spazio di confronto e di dibattito, anche aspro (quando il tema  lo richiede), ma
 qui viene messa in discussione persino la tua educazione ed il tuo rispetto per il prossimo (sul quale per circa 45 anni nessuno ha mai avuto da ridire...) da parte di chi non ha
 alcuna legittimazione,  né un serio  motivo per  farlo  , se non una autoproclamata ed immeritata  patente di superiorità, oltre che una maliziosa volontà di  travisare il contenuto  delle tue legittime critiche .
Quello che non si capisce in questa 'torre di Babele'
 è che la chiusura e l'intolleranza non provengono dagli esterni a questa lista, ma proprio dall'interno.
Solo chi ha il ruolo di moderatore o chi dirige il gruppo
 che gestisce questa lista può 'arrogarsi' il diritto di  allontanare qualche maleducato o irriverente.
Invece qualcuno, per la pochezza di argomenti
 che lo nutrono,  si concentra solo sui toni e sulla antipatia nei confronti dell'interlocutore (che è un magistrato iscritto all'ANM  come lui), ben consapevole che sul merito poco riesca a dire,
 fomentando i lettori ad escludere chi  prova a confrontarsi da anni con i colleghi.
E poi ti vengono tutti a parlare di casa comune dell'ANM.
Ma Area non è dentro l'ANM (ed il CSM) per caso? Vuole
 una casa di vetro o preferisce  una 'casa chiusa' :-) ?
E non sono proprio i più strenui difensori dell'attuale assetto  istituzionale ad   invocare urbi et orbi   il confronto ed il dibattito
 interno?
Tanta, troppa ipocrisia, regna nel mondo del magistrati.
Poche, per non dire quasi nulle,  le speranze da te auspicate...
Un caro saluto,
Andrea Reale







On Tuesday, October 30, 2018, 10:48:36 AM GMT+1, Rachele Monfredi <rachele.monfredi a giustizia.it> wrote:









Caro Antonello, 
il tono della tua seconda risposta è stato certamente diverso da quello dalla prima. 
Spesso degli stessi argomenti si discute contemporaneamente su più liste e l’errore di invio è fisiologico (escludo che la collega abbia voluto spostare il “luogo del dibattito”).
Conoscerai le ragioni di malcontento della collega, ma non mi pare che nella sua mail ve ne fosse traccia (se, quando e come le vorrai rispondere nel merito lo farai).

Quanto a me non ne nutro alcuna e ormai da tempo non riesco più neppure ad appassionarmi ai dibattiti, che seguo poco e con estremo distacco, ti assicuro.
Sono ormai più sensibile alle modalità con cui si svolgono le discussioni. 
La nostra “comunità” è ormai diventata un’autentica torre di Babele e fino a quando ognuno non comincerà a fare uno sforzo di comprensione delle ragioni dell’interlocutore, provando a prescindere dal piano personale, abbiamo poco da sperare.
Un caro saluto a tutti anche da parte mia
Rachele Monfredi 





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Il giorno 30 ott 2018, alle ore 09:48, Antonio Ardituro <antonio.ardituro a giustizia.it> ha scritto:















Cara Rachele io ho solo avvisato la collega di non estendere la mia mail o pezzi di essa sulla lista aperta.  Su area aperta nessuno sa niente della mail di Laganà e della mia dunque anche la critica non può essere seguita.  
Non capisco che c'entra l'infallibilita'. Fra l'altro tu e pure la collega, di cui conosco le ragioni del suo  malcontento,  dovreste sapere che non sono proprio io quello che si è sottratto o si sottrae al dibattito. 
Né mi sono sognato di dire che era stata irrispettosa. Può pensare di me quel che vuole ed io di Lei.  



Buona giornata anche a te.







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-------- Messaggio originale --------

Da: Rachele Monfredi <rachele.monfredi a giustizia.it>


Data: 30/10/18 09:35 (GMT+01:00) 

A: Antonio Ardituro <antonio.ardituro a giustizia.it>


Cc: Maria Patrizia Spina <mariapatrizia.spina a giustizia.it>, Marcello Basilico <marcello.basilico a giustizia.it>,
 AREA Mailing List <area a areaperta.it>


Oggetto: Re: [Area] R: R:sulla mail di Salvatore Lagana e la slealtà del CSM, Ardituro e e Cesqui.




È fin troppo ovvio che decidi tu con chi interloquire, così come decidi tu come esercitare il tuo mandato.
Converrai però che l’infallibilità su questa terra è solo del Papa (per quelli che ci credono).
La collega non ha diffuso la tua mail su altra lista! Ha espresso - su una lista in cui l’argomento è stato dibattuto- una critica al tuo operato, spiegando perché (secondo lei) le spiegazioni che hai dato non sono convincenti.
Lo ha fatto in maniera netta, ma tutt’altro che irrispettosa.
Davvero non capisco cosa c’entrino le regole.
Buona giornata 


Inviato da iPhone


Il giorno 30 ott 2018, alle ore 08:44, Antonio Ardituro <antonio.ardituro a giustizia.it> ha scritto:











Cara collega Spina, a proposito di regole ti invito a non portare su liste diverse un dibattito portato avanti altrove.  Per quanto attiene alla mia mail non sei autorizzata. Decido io dove, quando e con chi interloquire.  
Grazie. 
Antonello Ardituro 










Inviato dal mio dispositivo Samsung





-------- Messaggio originale --------

Da: Maria Patrizia Spina <mariapatrizia.spina a giustizia.it>


Data: 30/10/18 00:48 (GMT+01:00) 

A: Marcello Basilico <marcello.basilico a giustizia.it>


Cc: AREA Mailing List <area a areaperta.it>


Oggetto: Re: [Area] R:sulla mail di Salvatore Lagana e la slealtà del CSM, Ardituro e e Cesqui.





Al di là di tutto, mi chiedo come mai nessuno abbia risposto alla mail di Salvatore Lagana' che, con grande sobrietà,  ci ha fornito esaustive spiegazioni circa il giudizio di "slealtà" attribuito al CSM da parte del GA. E condivido la sua pacata critica
 di paradossalità del resoconto di Ardituro sulla "anticipata tutela dei diritti" che invece ha di fatto confermato con una delibera-colpo di mano (costituita da uno degli ultimi atti del vecchio CSM adottato nel mese di settembre 2018 nonostante un diverso
 accordo con il collega che fiducioso aspettava l'udienza fissata dinanzi al GA nel mese di ottobre), la predente delibera cassata dal GA di nomina a presidente del tribunale di Verona. Non solo nessuno ha risposto al collega Lagana', ma addirittura la collega
 Cesqui che si e' giovata in passato e in epoca recente   di ripetuti fuori ruoli, ha addirittura appoggiato la indifendibile posizione di Ardituro. Capisco che senza una sponda la bravura anche nella nostra categoria non ha speranza di essere concretamente
 riconosciuta, ma cara Betta ti sei mai chiesta quali costi si debbano pagare per questo? E appoggiare Ardituro e quelli che hanno votato con lui e  che così hanno platealmente schiacciato e umiliato il collega Lagana', con metodi veramente deprecabili, lo
 giudichi veramente un prezzo sostenibile per giovarsi opportunisticamente di una sponda che ti ha garantito e ti garantisce prestigiosi incarichi? Davvero per ottenere  questi incarichi e' indispensabile chiudere cosi tanto gli occhi e la coscienza da condividere
 metodi privi di scrupoli e umiliare colleghi se non più meritevoli nel merito, sicuramente tuttavia  portatori di un interesse ad un processo leale? Lascio a te la risposta, anzi più che a te, la lascio alla tua coscienza. Quello  che desidero testimoniare
 al collega Lagana la mia piena solidarietà e al collega Ardituro la mia delusione per averlo votato nella speranza della sua lealtà ai princiii che si era obbligato a rispettare. A Betta Cesqui dico solo che la bravura mortificata,vale più di una bravura esaltata
 dal diversi piegarsi ad una sponda correntizia nella quale non si crede nemmeno più. 











Inviato da iPhone di maria patrizia spina


Il giorno 29 ott 2018, alle ore 8:31 PM, Marcello Basilico <marcello.basilico a giustizia.it> ha scritto:






Caro Andrea,


ancora una volta toni e parole insinceri: l'Istituzione la si rispetta sempre, sia che si tratti del Ministro sia che si tratti del CSM, che viene viceversa vilipeso quotidianamente con gli apprezzamenti che tu ben conosci.


  E non mi pare che in quei casi tu abbia mai preso posizione a difesa dell'istituzione tout-court. Ma smentiscimi, se puoi, sono pronto a fare ammenda..


            Marcello Basilico


  




Da: Area <area-bounces a areaperta.it>
 per conto di 
giudegregorio a alice.it <giudegregorio a alice.it>

Inviato: lunedì 29 ottobre 2018 19:31

A: 
andreale a yahoo.com; 
carsabati a tin.it; Massimiliano Siddi; Elio Ramondini

Cc: AREA Mailing List

Oggetto: [Area] R: Re: R: R: Re: Minisci, Minisci, ma quando la finisci?
 

Caro Andrea, attenzione al vento, ché oggi ha fatto moltissimi danni, alcuni irreparabili.
saluti, Giuseppe De Gregorio



----Messaggio originale---- 

Da: 
andreale a yahoo.com 

Data: 29-ott-2018 19.08 

A: <carsabati a tin.it>, "Massimiliano Siddi"<massimiliano.siddi a giustizia.it>,
 "Elio Ramondini"<elio.ramondini a giustizia.it>


Cc: "AREA Mailing List"<area a areaperta.it>


Ogg: Re: [Area] R: R: Re: Minisci, Minisci, ma quando la finisci? 





Scusa, collega Ramondini, mi sembra che la tua asserzione sia piuttosto assolutistica e non tenga conto di quanto stia emergendo all'interno della nostra categoria in modo molto più diffuso di come pensi, quasi come il 'buongiorno ad ogni apertura di udienza'.

Nè si può liquidare con poche battute (peraltro  scorrette 'nel metodo e nel merito', come piace dire a taluno) la proposta avanzata dal Ministro, non fosse altro che per il doveroso rispetto alle Istituzioni che anche la Magistratura deve sempre nutrire
 sia all'esterno che all'interno del nostro mondo.   
Non sei il solo a combattere per evitare la deriva alla quale  siamo giunti, te lo assicuro.

Bisogna solo trovare  il vento che ci porti nella direzione migliore per ripartire tutti insieme....



Un cordiale saluto, 
Andrea Reale 









On Monday, October 29, 2018, 4:07:00 PM GMT+1, Elio Ramondini <elio.ramondini a giustizia.it> wrote:











A dire il vero la stragrande maggioranza dei magistrati non si è espressa su tantissime cose, semplicemente
 perché ritiene che non meritino alcuna attenzione. 
E’ vero, sul sorteggio non si è espressa, al pari che sull’uso del Times New Roman nei provvedimenti o
 sulla necessità di dire buongiorno ad ogni apertura di udienza: il fatto che qualcuno voglia forzare per rendere attuale un argomento che a nessuno interessa (il sorteggio) non significa che gli altri (la stragrande maggioranza dei magistrati) debbano per
 forza occuparsene, probabilmente ritenendolo un insulto alla democrazia ed alla propria intelligenza.
 
Certo, poi ne parla un Ministro (sorteggiato?), e allora la questione diventa istituzionale e bisogna impegnarsi
 per contrastare la deriva combattendo la stanchezza, come mi sono riproposto di fare prima che sia troppo tardi.
 
Cordialmente
 
Elio Ramondini
 
 


Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it]
Per conto di andreale

Inviato: mercoledì 24 ottobre 2018 10:53

A: 
carsabati a tin.it; Massimiliano Siddi <massimiliano.siddi a giustizia.it>

Cc: AREA Mailing List <area a areaperta.it>

Oggetto: Re: [Area] R: Re: Minisci, Minisci, ma quando la finisci?


 

No, Carlo.


La 'stragrande maggioranza dei magistrati' non è  stata ancora interpellata al riguardo.


Hanno parlato, in modo scomposto e scorretto,  soltanto  i rappresentanti di tre grandi gruppi associativi presenti dentro la Giunta esecutiva centrale dell'ANM.


Senza preventive assemblee e/o referendum. 


Senza neanche avere convocato previamente , pur avendone il dovere,     l'unico organo deliberativo dell'associazione. 


Minisci, allo stato, conta uno,  ma ha uno stringente dovere di rappresentare anche chi è favorevole al sorteggio.


Saluti,


Andrea Reale 


 



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-------- Messaggio originale --------


Da:
carsabati a tin.it


Data: 24/10/18 10:45 (GMT+01:00)



A:
andreale a yahoo.com, Massimiliano Siddi <massimiliano.siddi a giustizia.it>



Cc: AREA Mailing List <area a areaperta.it>



Oggetto: R: Re: [Area] Minisci, Minisci, ma quando la finisci?



 


La sorte non deve 'premiare' nessuno; ci devono essere scelte, di persone e di idee, magari il minuto dopo perchè tutti quelli che scelgono possano controllare, e criticare, ciò che fanno coloro
 che sono stati scelti. Fino ad ora questa è la posizione della stragrande maggioranza dei magistrati italiani, che deve essere espressa con una sola e chiara voce in ogni sede: come bene ha fatto Minisci 

Saluti



Carlo Sabatini     



----Messaggio originale----

Da: andreale a yahoo.com

Data: 24-ott-2018 10.14

A: "Massimiliano Siddi"<massimiliano.siddi a giustizia.it>

Cc: "AREA Mailing List"<area a areaperta.it>

Ogg: Re: [Area] Minisci, Minisci, ma quando la finisci?


Peccato che il qualunquismo  e la cieca rabbia della pseudo-filosofia farfugliatrice confonda in modo annichilente l'associazionismo (e la
 rappresentanza democratica) dalla funzione istituzionale-consiliare di rilevanza costituzionale . 


Peccato che travisi le regole statutarie di un'associazione, e le funzioni di rappresentanza ivi specificate, per  l'assenza di vincolo di
 mandato e per la libertà di dire tutto ciò che uno, uti singulus,  pensa .


Su una cosa, però, l'Ipse philosophus, forse, ha ragione: se la sorte dovesse 'premiare' uno come lui, sarebbe una sventura per tutti!


Andrea Reale


 





On Wednesday, October 24, 2018, 10:01:11 AM GMT+2, Massimiliano Siddi <massimiliano.siddi a giustizia.it>
 wrote: 


 


 









Premesso che la figura di Catilina mal si attaglia all'ottimo Francesco Minisci, e quella di Cicerone
 ancor meno ad Andrea Reale, e' davvero singolare la concezione della democrazia associativa che quest'ultimo protervamente, quanto in aperta contraddizione con se stesso, pretende di imporci.


Secondo il nostro tribuno della sorte, un presidente dell' A.N.M. avrebbe abusato del suo ruolo semplicemente
 per avere detto pubblicamente di pensare che il sorteggio sia incostituzionale e per non avere citato gli augusti giuristi che tanto piacciono a Reale: "obliterando il parere di autorevoli giuristi al riguardo (il Prof. S. Mazzamuto, il Prof.  M. Ainis, il
 Prof. G. Scarselli, solo per citarne alcuni)" (sic!).


Questo perché il dovere di rappresentanza, nella salsa populistico giudiziaria - che del resto somiglia
 molto, e sempre di più, a quella populistico politica - funziona in questi casi ad intermittenza: uno vale uno, e quando parla, neppure in occasione di un congresso può dire come la pensa, citando chi gli pare, ma deve fare la marionetta di una specifica platea
 di iscritti, rappresentandoli tutti in modo quasi negoziale, magari avendo ricevuto pedisseque istruzioni dai singoli attraverso qualche sacro "blog" istituito ad hoc.


E' davvero strano, perché si tratta di quello stesso tribuno che, in altre occasioni, ci magnifica invece
 la taumaturgia della sorte proprio per rendere finalmente libero il rappresentante dalle pulsioni fameliche dei gruppi di rappresentati e che, proprio in virtù di ciò, aborre la stessa idea di rappresentanza "politica".


Tanta schizofrenia intellettuale continua a dimostrare che il miglior argomento contro qualunque tipo
 di sorteggio non è di tipo politico - costituzionale, ma rimane quello ad hominem: il solo rischio di potercela prendere solo con la sorte, se certe persone andranno al CSM, vale la pena di battersi strenuamente, in tutte le sedi, per scongiurarlo.


 


                       Massimiliano Siddi


 

Inviato da iPad





Il giorno 23 ott 2018, alle ore 12:09, Andrea Reale <andreale a yahoo.com> ha scritto:






Buongiorno a tutti.








Ancora una volta, nel corso di una manifestazione pubblica (il congresso nazionale dell'Unione delle Camere penali italiane), il presidente dell'Associazione nazionale magistrati
 sfrutta il ruolo e la rappresentanza dell'associazione per sostenere una posizione che è , allo stato , esclusivamente sua e della Giunta esecutiva centrale.

Bolla come incostituzionale l'ipotesi del sorteggio come sistema di selezione dei componenti  del CSM, senza fare alcun distinguo (ad esempio con il sistema 'misto' sorteggio/elezioni)
 ed obliterando il parere di autorevoli giuristi al riguardo (il Prof. S. Mazzamuto, il Prof.  M. Ainis, il Prof. G. Scarselli, solo per citarne alcuni).


Dimentica le regole statutarie che gli impongono un ruolo di rappresentanza in nome di TUTTI  gli iscritti.

Parla di 'slogans',  fingendo di non capire che, nello  stesso momento in cui esplicita quel suo parere, diventa 'portatore sano' di uno di essi, nell'esclusivo interesse dei
 gruppi che lo sostengono e che sono i principali artefici  di quel correntismo che il sorteggio intende debellare .

Si apre al confronto ed al dibattito all'esterno, ma nega qualsiasi incontro interno o qualsiasi forma di assemblea o di consultazione della 'base' su un argomento sul quale
 la Giunta esecutiva centrale e lo stesso  presidente non hanno  (sinora) ricevuto alcuna precisa indicazione dall'organo deliberativo (che è , e resta, il Comitato direttivo centrale).

Così facendo, calpesta quei diritti di cui si fa paladino davanti agli avvocati,  viola le norme del codice deontologico e trasmette all'esterno una visione distorta della reale
 volontà di autoriforma che anima parte degli associati all'ANM.

Davvero non ci resta che adottare analoghi slogan (come quelli del titolo di questa mail) nei confronti del presidente Francesco Minisci, unico modo per invitarlo ad una sincera
 resipiscenza….

Rimaniamo in trepidante  attesa del valzer di salamelecchi e di prese di posizione  a sua difesa per questa mia impudica mail.

Ecco il  link dove si sintetizzano le parole del presidente (

https://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2018-10-20/gli-avvocati-penalisti-alzano-guardia-tutela-diritti-161407.shtml?uuid=AEg1IySG), oppure consiglio l'ascolto dell'audio su Radio Radicale.

Povera ANM!


Andrea Reale


 








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