[Area] Il gruppo AreaDG in ANM sulle dichiarazioni del Ministro dell’Interno

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Gio 6 Dic 2018 10:14:23 CET




Trasmettiamo il comunicato dei componenti del Comitato direttivo centrale dell’ANM, eletti nelle liste di AreaDG, sulle esternazioni del Ministro dell’Interno.

Il Coordinamento nazionale di AreaDG 


Il gruppo di Area Democratica per la Giustizia in seno al Comitato Direttivo Centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati in relazione agli interventi mediatici su operazioni di polizia giudiziaria  da parte del Ministro dell’Interno che hanno messo a rischio l’efficacia dell’esecuzione di una delicata misura cautelare, ed alle successive dichiarazioni dello stesso ministro  che hanno espressamente dileggiato il Procuratore della Repubblica di Torino, ha  chiesto un tempestivo e chiaro intervento dell’ A.N.M.  a tutela dell’autonomia e dell’indipendenza del magistrato.
Avremmo voluto, e lo abbiamo espressamente richiesto, che l’ANM si mostrasse compatta, adottando un documento che riaffermasse, in capo a tutti, rappresentanti delle istituzioni inclusi,il dovere del riserbo e del rispetto delle prerogative della magistratura e che, soprattutto, stigmatizzasse in maniera netta i toni dileggianti e irrispettosi, per la persona e per l’istituzione giudiziaria.
Abbiamo offerto la disponibilità ad una mediazione sui toni e sui contenuti del documento che abbiamo richiesto di adottare, convinti dell’importanza che l’ANM si manifesti unita e compatta nella difesa della giurisdizione, sempre più posta al centro di attacchi e di tentativi di delegittimazione, che si materializzano anche con la propaganda comunicativa distorta ed inopportuna,nei modi e nei tempi, che è all’origine del fatto di cui si discute.
A tale fine, abbiamo sottoposto all’attenzione della G.E.C.  laseguente proposta di documento dichiarandoci nel contempo disponibili  a discuterla ed a rimodularla, mantenendone il significato  
“Con riferimento al dibattito connesso alle dichiarazioni del Ministro dell’Interno e del Procuratore della Repubblica di Torino, l’Associazione Nazionale Magistrati evidenzia la necessità del rispetto dei doveri istituzionali di riserbo su operazioni la cui responsabilità e competenza sono prerogativa della magistratura, ricordando che nel corso della esecuzione di una misura cautelare, il massimo riserbo è un dovere di tutte le istituzioni, a tutela della efficacia e della buona riuscita dell’operazione e a garanzia della sicurezza del personale di polizia giudiziaria impegnato. Le comunicazioni tra istituzioni che abbiano ad oggetto l’esistenza di attività di polizia giudiziaria in corso non possono ritenersi informazioni di dominio pubblico  e, pertanto, non possono essere diffuse se non quando siano cessate le esigenze di riservatezza proprie delle delicate attività giudiziarie. L’Associazione Nazionale Magistrati evidenzia, infine, la necessità che il pur fisiologico dibattito tra esponenti delle Istituzioni sia improntato al massimo rispetto reciproco, che non può in alcun modo prescindere dal rispetto dei ruoli previsti dall’ordinamento e delle prerogative a ciascuno riconosciute, ed auspica che ogni legittimo confronto e le connesse posizioni siano portate avanti abbassando i toni e rispettando le persone, i profili e i percorsi professionali”.
Abbiamo ricevuto dalla maggioranza dei colleghi in G.E.C. una netta chiusura alla nostra proposta ed, anzi, una esplicita posizione di diniego a qualsivoglia documento che esprimesse qualsivoglia posizione dell’A.N.M.
Solo nel tardo pomeriggio di ieri, il Presidente Francesco Minisci ha diramato un proprio comunicato stampa, che non ci pare sufficiente perché esso ricerca  un’ equidistanza rispetto a questioni e valori in relazione ai quali la posizione della magistratura associata non può che essere netta ed univoca . 
Questo modo di interpretare l’ANM non ci appartiene. Crediamo fortemente in una Associazione che si ponga come primo obiettivo quello della tutela delle garanzie costituzionali della magistratura, intese non come privilegio dei singoli magistrati o della corporazione, ma come principi e pilastri sui quali si regge l’assetto democratico del Paese. La difesa di tali garanzie e prerogative, rispetto a qualsivoglia attacco, è compito precipuo dell’Associazione Nazionale Magistrati, che - a nostro avviso -dovrebbe senza esitazioni, essere e mostrarsi unita in tali occasioni.
I tentativi di ricondurre ad unità le varie posizioni culminati nel comunicato del Presidente Minisci, le titubanze di alcuni e l’assoluta contrarietà di altri verso le nostre richieste, ci inducono a chiedere con forza che di questi temi si discuta nel prossimo Comitato Direttivo Centrale del 15 dicembre 2018.
6 dicembre 2018

Il Gruppo AreaDG in A.N.M.
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