[Area] La controversa natura degli accordi di ristrutturazione previsti dall’art. 182 bis LF.

[thorgiov]

La tendenza legislativa è chiara : assicurare a tutti i costi la 
sopravvivenza dell'impresa, anche quando è un cadavere che cammina. Per 
questo vengono creati istituti che non sono altro che aria fritta, utili 
solo a dare incarichi. Poi, per ingannare l'Unione Europea che pretende 
che i fallimenti vengano definiti in tempi accettabili, si chiudono le 
procedure concorsuali anche se ci sono ancora liti pendenti, che 
ovviamente proseguono. Tanto, alla fine, pure se non ci sono soldi nella 
procedura i professionisti vengono pagati con il patrocino a spese dello 
Stato, vale a dire a spese della collettività.

FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )

Il 11/01/2019 09:18, Giustizia Insieme ha scritto:
>
> La gestione della crisi d’impresa è diventata punto focale 
> dell’attività legislativa degli ultimi anni. Gli accordi di 
> ristrutturazione, in particolare, sono al centro di un dibattito 
> giurisprudenziale afferente la natura giuridica. Da ultimo la Corte di 
> Cassazione annovera gli accordi di ristrutturazione tra le procedure 
> concorsuali, in  sintonia con la riforma della disciplina di crisi 
> varata con lo schema di decreto attuativo approvato dal Consiglio dei 
> ministri l’8 novembre 2018, in attuazione della legge n.155 del 2017 
> (“Delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi di 
> impresa e dell’insolvenza” in GU Serie Generale n. 254 del 30/10/2017).
>
> https://www.giustiziainsieme.it/it/diritto-processo-civile/557-la-controversa-natura-degli-accordi-di-ristrutturazione-previsti-dall-art-182-bis-lf
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