[Area] Non è vero che tutto va male ...
Stefano Celli
stefano.celli a giustizia.it
Ven 18 Gen 2019 18:03:51 CET
... almeno finché ci sono persone come Manlio Milani
stefano
Corriere della Sera di venerdì 18 gennaio 2019, pagina 16
Lettera. «Io scampato al terrorismo e l'arresto show di Battisti»
di Manlio
Milani
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Quando la giustizia compie il suo corso nel rispetto del suo mandato, è
sempre un fatto positivo, anche se, come nel caso di Cesare Battisti, ci
sonori decenni per vedere applicata la sentenza di condanna che lo ha
riconosciuto responsabile di gravi fatti di terrorismo. Ai familiari
delle vittime la mia solidarietà. Ma vorrei ricordare che ci sono voluti
43 anni per avere il nome, e la condanna definitiva, di due dei
responsabili della strage di piazza Loggia, Brescia, avvenuta i128
maggio 1974. Otto le persone uccise — tra cui mia moglie e dei carissimi
amici — e oltre cento quelle ferite. Chi scrive era lì ed è
sopravvissuto per un caso. Per tale strage la Cassazione, il 2o giugno
2017, in via definitiva ha condannato all'ergastolo Carlo Maria Maggi,
capo del gruppo eversivo di destra Ordine Nuovo, e Maurizio Tramonte,
militante dello stesso gruppo e infornatore dei Servizi. Nel condannare
Maggi la Corte escluse la sua immediata carcerazione stante la sua
precaria salute. Il 26 dicembre 2018 Maggi è morto — nel rispetto della
sua dignità — a casa sua, assistito da medici e famiglia. Condivisi
pienamente la scelta della Corte: a qualsiasi condannato vanno
assicurati dignità e rispetto. Tramonte, alcuni giorni prima della
sentenza, si rifugiò in Portogallo dove poi venne arrestato e estradato
1119 dicembre 2017. Giustamente, nessuno era all'aeroporto a riceverlo,
salvo i funzionari addetti ai loro compiti istituzionali. Trovai sobrio
e corretto quello «stile». Che diversità rispetto ad oggi, a fronte
della strumentale spettacolarizzazione impressa all'arresto di Battisti!
Ma il dato più grave è stata la frase del ministro dell'Interno Matteo
Salvini: «Battisti marcirà in carcere»: frase che mi ha «ricordato» le
persone che hanno sofferto il carcere, perso o rischiato la vita per
combattere 11 fascismo. Sofferenze e umiliazioni che hanno indotto i
Padri Costituenti a inserire nella Carta il principio secondo cui la
pena non deve «consistere in trattamenti contrari al senso di umanità» e
«deve tendere alla rieducazione del condannato». La frase del ministro
contraddice tutto ciò e rinuncia a una pratica educativa attorno ai
valori costituzionali che 11 Ministro ha giurato di osservare all'atto
del suo insediamento, finendo per suggerire, con un linguaggio pieno di
odio, che giustizia e pena sono solo vendetta. Una sinistra
contraddizione con quanto, in questa legislatura, 11 governo ha sancito
nel decreto che ha dato parziale attuazione alla legge sulle carceri
dove si legge che «11 trattamento penitenziario deve essere conforme a
umanità e deve assicurare il rispetto della dignità della persona»
essendo «improntato ad assoluta imparzialità» e «si conforma a modelli
che favoriscono l'autonomia, la responsabilità, la socializzazione e
l'integrazione». Una norma che rispecchia il principio costituzionale e
che anche nella cattura di Battisti si sarebbe dovuta considerare a
tutto vantaggio di una cultura della giustizia illuminata dalla
Costituzione. Il ministro Salvini forse ha dimenticato un antico detto
contadino che dice: «Quando di notte usi l'aratro, per andare diritto
guarda alle stelle». Per me sono nella Costituzione. E lì continuo a
guardare.
Manlio Milani Familiare di una vittima della strage di piazza Loggia a
Brescia
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