[Area] Giustizia riparativa

Roberto Ferrari roberto.ferrari a giustizia.it
Ven 25 Gen 2019 13:31:59 CET


Sulla maggior severità del processo e sull' adeguatezza della disciplina esecutiva all' obiettivo "riparatorio".

Poniamo il caso di un condannato per una aggressione efferata con decesso della vittima, che abbia destato particolare allarme nella comunità.
Il condannato sconta buona parte della pena effettivamente scontata (commisurata all' ipotesi di preterintenzionalità) in applicazione di misura cautelare, nell' ambito di un procedimento svoltosi in tempi ragionevoli. Segue altro non lungo periodo detentivo e viene messo alla prova.
Esclusa la attuabilità di contatti riconciliativi con i congiunti e di riparazione del danno in termini economici, il programma prevede che inizi a lavorare e si impegni nel volontariato.
Trascorso il necessario periodo di maturazione dei successivi semestri di liberazione anticipata, vediamo come è andata la prova. Si dice che ha fatto quanto previsto e allora vorrei vedere l' estratto della posizione contributiva.
Allora, per esattezza, quanto all' attività lavorativa, ha provato qualcosa di precario, ma la situazione è difficile, l' ambiente è molto ostile anche a causa della memoria di quel tragico episodio. E certo non è colpa sua se non è riuscito a lavorare. Ha comunque svolto l' attività di volontariato.
Tutto quello che si poteva fare è stato fatto, con la fattiva partecipazione del condannato, che è certamente molto cambiato.

Certamente egli ha tutto il diritto di invocare la cessazione dell' attività di volontariato.
Ma mi resta una sorta di inquietudine: come se gli sviluppi esecutivi e gli esiti potessero alterare la percezione del reale peso di quell' episodio nella mente del giovane.
Probabilmente non tengo conto che i momenti sotto il controllo degli organi dell' esecuzione sono solo parte del vissuto del condannato; ci sono altri fattori sociali che riequilibreranno il rapporto tra fatto e conseguenze patite.
La condotta della comunità è probabile che manterrà vivi nella memoria del responsabile i connotati della vicenda. La storia di quel ragazzo che andava a lavorare per pagarsi gli studi universitari e che aveva bisogno di quell' umilissimo mezzo di trasporto e osò implorarne la restituzione, rappresentando le proprie esigenze e finendo pestato a morte.
Eppure lasciarsi confortare dal riequilibrio del rifiuto sociale (invero il principale ostacolo all' obiettivo) non fa che aggravare l' inquietudine.


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Da: Area <area-bounces a areaperta.it> per conto di Roberto Ferrari <roberto.ferrari a giustizia.it>
Inviato: mercoledì 23 gennaio 2019 11:25
A: area a areaperta.it
Oggetto: Re: [Area] Giustizia riparativa


Effettivamente la scissione della competenza tra ordinario e minorile in tema di provvedimenti sui figli è un po' artificiosa. In tanti altri ordinamenti non c'è.

Il problema è che l' aggregazione delle funzioni in una sezione del medesimo ufficio giudiziario mette in pericolo l' esclusività della destinazione di risorse (c'è certamente qualche giudice del lavoro che ne sa qualcosa).
Sappiamo che la legge vale fino a che non incontra l' opportunità o la sensibilità istituzionale.


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Da: Area <area-bounces a areaperta.it> per conto di thorgiov <thorgiov a libero.it>
Inviato: martedì 22 gennaio 2019 19:33
A: Francesco Ponzetta
Cc: area a areaperta.it
Oggetto: Re: [Area] Giustizia riparativa


Conosco l'argomento di cui parli. Per quale motivo in una sezione famiglia del Tribunale civile non sarebbe stata possibile quell'esperienza ?

FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )

Il 22/01/2019 18:30, Francesco Ponzetta ha scritto:
Se non hai già programmi per la serata prova a dare un'occhiata su RAI 1: http://www.ufficiostampa.rai.it/dl/UfficioStampa/Articoli/LIBERI-DI-SCEGLIERE-eff54160-96ba-48a4-a3f7-d6af3e472252.html
Converrai che difficilmente un'esperienza del genere sarebbe possibile in una sezione famiglia del Tribunale civile...

Il giorno mar 22 gen 2019 alle ore 15:18 thorgiov <thorgiov a libero.it<mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:

In effetti non ho mai svolto funzioni di Giudice del Tribunale dei minori. Probabilmente perchè non amo la giustizia concordata. Anzi, a dire il vero se fosse per me, come ho già scritto sulla lista, il Tribunale per i minorenni andrebbe accorpato al Tribunale ordinario, ovviamente all'interno della sezione famiglia.

FELICE   PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale dei maggiorenni di Napoli Nord )

Il 22/01/2019 14:07, Rosario Lupo ha scritto:
Significa che non sai nulla di giustizia minorile, che deve essere una giustizia il più possibile concordata dovendo decidere non su una questione limitata ma sull'assetto di vita di minori e genitori; si va sempre più  verso una giustizia conciliativa; la spada non serve a nulla e le bilance sono spesso poco equilibrate:
rosario lupo
TM Firenze

Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di thorgiov
Inviato: martedì 22 gennaio 2019 10:19
A: area a areaperta.it<mailto:area a areaperta.it>
Oggetto: Re: [Area] Giustizia riparativa


Che dubbio c'è? Molto meglio la giustizia della bilancia e della spada rispetto a quella dell'ago e del filo. E poi non mi piacciono tutte queste alleanze.

FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
Il 22/01/2019 09:47, Giustizia Insieme ha scritto:

Giustizia riparativa e procedimento penale minorile: le raccomandazioni dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza per un'alleanza possibile.
di Benedetta Bertolini


L'autrice presenta il documento di studio e di proposta dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza in tema di mediazione penale e giustizia riparativa nel procedimento penale minorile. Offre così al lettore una panoramica circa la genesi, le finalità e i contenuti del documento dell'Autorità garante, con utili spunti di riflessioni circa il particolare valore che esso riveste in questo momento storico, a seguito della mancata approvazione del decreto sulla giustizia riparativa che avrebbe dovuto dare attuazione alla legge delega 23 giugno 2017, n. 103, art. 1, co. 85, lett. f.

Richiama infine l'attenzione in ordine all'importanza di promuovere processi di consapevolezza e di ricercare alleanze tra giudici, pubblici ministeri, avvocati, operatori dei servizi minorili, mediatori, studiosi, con l'obiettivo di far prevalere, ove è possibile, la giustizia dell'ago e del filo rispetto alla giustizia della bilancia e della spada.


https://www.giustiziainsieme.it/it/diritto-processo-penale/559-giustizia-riparativa-e-procedimento-penale-minorile-le-raccomandazioni-dell-autorita-garante-per-l-infanzia-e-l-adolescenza-per-un-alleanza-possibile



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