[Area] R: R: R: R: Re: Ferrarella sul Corriere di oggi: troppi innocenti mandati a giudizio

Lun 28 Gen 2019 14:12:17 CET

L’articolo di Ferrarella pone un problema molto serio, che a mio parere occorre  affrontare  da subito.

E’ ovvio che i dati delle assoluzioni  rilevanti siano quelle  nel merito, che non comprendono né remissione di querela, né patteggiamenti, né  messe alla prova, ne’ ogni altra soluzione che non smentisce l’azione penale.  Ugualmente significativi, e specularmente, sono i dati sulle richieste di archiviazione ex art. 125 disp. att. cpp .

Cosi’  selezionati, i dati  indicano un eccesso di  “smentite dell’accusa”   dovute non ad elementi  sopravvenuti, ma  (brutalmente) alla scarsa qualità della produzione “seriale” delle Procure.

Tale produzione ’veloce’ non puo’ essere  abolita, ma ci  vogliono dei correttivi, cioè vuole un rigoroso sistema di verifica  prima della confezione del DCG.

Verificate  e confrontate i dati delle assoluzioni nel merito  che intervengono  nei  procedimento collegiali, in quelli monocratici da udienza preliminare ed in quelli  monocratici da DCG: sono (solo) questi ultimi ad evidenziare tassi di assoluzione  elevati ed  evidentemente anomali, considerato che dal 2008 in poi si può sovente  riscontrare un trend in ascesa . 

Tutto cio’ rallenta il dibattimento di primo grado, che lavora a vuoto per almeno un terzo del suo tempo,  e ritarda i tempi del processo… noi magistrati inquirenti dobbiamo pensare al nostro lavoro come un segmento di tutto il processo,  e lavoriamo bene solo se ci misuriamo  con  questa prospettiva globale: se non lo facciamo, rischiamo di  diventare burocrati,  e perdiamo  credibilità .

Certamente c’è un problema enorme di carico di lavoro, ma  qualche rimedio  a questo deterioramento della  giurisdizione penale ‘ordinaria’ c’è, senza  che ciò imponga  di rinunziare ad una organizzazione efficiente,   con gruppi  di lavoro dedicati allo   smaltimento  veloce:  per es.,  controllo rigoroso  da parte dei  sostituti o  aggiunti,  formazione per VPO ed operatori di Polizia Giudiziaria, protocolli  con ‘regole generali’. Certamente,   il passo iniziale è  conoscere i numeri (cioè i  risultati) del nostro lavoro anche sul piano qualitativo, e non solo della quantità.

Nel Distretto di Genova dal gennaio 2016 ne abbiamo parlato con estrema franchezza,   tutti i Procuratori del Distretto ed io; abbiamo convenuto sulla serietà del problema  e già dal secondo semestre del 2017  la tendenza di tutte le Procure  del Distretto    si è invertita: il  trend delle assoluzioni nel merito  è in calo  ed il  numero delle  richieste  di archiviazione ex art. 125 disp. att.cpp è aumentato.

Inoltre, il nostro CG  ha valorizzato la novità contenuta nell’art. 3 della Circolare sulle Procure  (il Procuratore deve tener conto, nella redazione del suo progetto organizzativo, degli “esiti dei diversi tipi di giudizio”)  ed ha chiesto ai Capi degli uffici inquirenti i dati dei tre anni precedenti, per poter  fornire il  proprio parere sui progetti  organizzativi in esame. Se vi interessa, posso inviarvi  la delibera  dell’ottobre scorso.

Ho dedicato al  tema  della “qualità” una  parte del mio intervento all’inaugurazione dell’anno giudiziario, lo allego, per i (pochi) cultori della materia…

Cari saluti a tutti.

Valeria 

Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di MARIELLA FINO
Inviato: lunedì 28 gennaio 2019 13:02
A: 'Gianluigi Dettori'; 'Matteo Centini'; carlocitt a alice.it
Cc: area a areaperta.it
Oggetto: [Area] R: R: R: Re: Ferrarella sul Corriere di oggi: troppi innocenti mandati a giudizio

Il collega Dettori riporta dignità al dibattito: occorre verificare il dato qualitativo e non fermarsi ai numeri, come suole  fare  chiunque assuma un incarico direttivo.

L’attenzione spasmodica ai soli numeri sta già arrecando danni gravi, a partire dalle Procure, fino alla Cassazione  Di questo dovremmo discutere.

A margine, ma non fuori tema: con la zia di Andrea, mi chiedo se chi viene eletto al CSM subisca un trattamento per perdere la memoria di quanto accade quotidianamente negli uffici giudiziari.

Mariella Fino, GIP Padova

Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di Gianluigi Dettori
Inviato: lunedì 28 gennaio 2019 08:56
A: 'Matteo Centini'; carlocitt a alice.it
Cc: area a areaperta.it
Oggetto: [Area] R: R: Re: Ferrarella sul Corriere di oggi: troppi innocenti mandati a giudizio

Sono d’accordo con il collega Tringali: occorre discuterne e ragionarne proprio per capire…

Ma iniziamo dal capire il dato: il dato del 40% di assoluzioni comprende quali pronunce? Solo assoluzioni nel merito o anche NDP per prescrizione, per remissione di querela, per non essere il reato più previsto come reato, per esito positivo della messa alla prova, o che altro?

Faccio questa osservazione perché il dato era già stato esaminato nel mio ufficio, e dal dato apparentemente preoccupante si era scesi sotto la media nazionale di assoluzioni …

Dunque, capiamoci.

Inoltre (e in ciò sono d’accordo con altri che mi hanno preceduto), occorre valutare – posto che le assoluzioni nel merito siano troppe – se siano sempre riconducibili a errori della Procura ovvero a errori di giudizio: e anche questo lo dico perché nel mio ufficio sono il sostituto che impugna più decisioni, con un tasso certificato di accoglimento delle impugnazioni pari a circa il 75%.

Dunque, capiamoci… il dato sterile non aiuta nessuno, ma non deve per queste neppure essere valutato “a danno” delle Procure…

Gianluigi Dettori, sost. BG

Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di Matteo Centini
Inviato: domenica 27 gennaio 2019 18:09
A: carlocitt a alice.it
Cc: area a areaperta.it
Oggetto: Re: [Area] R: Re: Ferrarella sul Corriere di oggi: troppi innocenti mandati a giudizio

Mi pare strano doverlo precisare, ma io non mi riferivo al (non so se) sempre ottimo Ferrarella, ma a considerazioni statistiche buttate lì dai capi di Corte in maniera superficiale.  

Non mi piace che la mia funzione sia sempre dipinta come fossimo una manica di “passacarte” (definizione data da un sostituto pg per convincere una collega vincitrice di concorso a non fare, come aspirava, il pm), peraltro poco preparati (una presidente di sezione, sempre alla stessa collega e per gli stessi fini, ha detto: “perché vuoi fare il pm, tu che sei così preparata?”).

So bene che non tutti lavoriamo allo stesso modo, ma continuate a commentare statistiche che voi stessi alimentate. Nel ragionare tra noi, non vi pare un tantino autoreferenziale partire dal presupposto che la mole di assoluzioni sia giusta come se tutti i giudici fossero preparati come sembra credere la presidente di sezione di cui sopra?

Saluti

Inviato da iPhone

Il giorno 27 gen 2019, alle ore 16:02, "carlocitt a alice.it" <carlocitt a alice.it> ha scritto:

Nell'intervento per l'inaugurazione dell'anno giudiziario, la nostra presidente di Corte ha indicato nel 40% circa il tasso di assoluzioni nel dibattimento monocratico. 

Se questo dovesse intendersi dato non fisiologico, il problema appunto non è certo il sempre ottimo Ferrarella.

carlocitt  

----Messaggio originale---- 
Da: luca.tringali01 a gmail.com 
Data: 27-gen-2019 14.53 
A: "Matteo Centini"<matteo.centini a giustizia.it> 
Cc: "area a areaperta.it"<area a areaperta.it> 
Ogg: Re: [Area] Ferrarella sul Corriere di oggi: troppi innocenti mandati a giudizio 

Io, invece, di fascicoli che potrebbero essere istruiti meglio, magari con qualche accertamento risolutivo per decidere il da farsi, o - per fare un esempio - di bancarotte con dentro solo la relazione del curatore, magari con contestazioni a soggetti individuati come amministratori di fatto o come concorrenti sulla base di vaghi indizi semplici, non adeguatamente approfonditi, ne vedo diverse. 

So che siamo tutti afflitti dai numeri, ma una riflessione serena a mio avviso occorrerebbe aprirla, senza arroccamenti corporativi (anche perché, prima della nostra credibilità, viene in questione il dirompente impatto del nostro lavoro sulla vita dei cittadini). Peraltro Ferrarella è un giornalista serio ed è indubbio che, fatta la tara alle prescrizioni, ai processi in cui la difesa svolge un ruolo determinante ed a quelli in cui il dibattimento offre meno di quanto emerso in fase di indagini, i dati delle assoluzioni in molto distretti sono comunque molto elevati. 

Se non ragioniamo su questo, diamo ragione - lo dico sommessamente e certo non come auspicio - a chi chiede la separazione delle carriere. 

Luca Tringali (GIP Brescia, già giudice del dibattimento). 

Inviato da iPad 

> Il giorno 27 gen 2019, alle ore 13:49, Matteo Centini <matteo.centini a giustizia.it> ha scritto: 
> 
> Eh si confesso! Ha ragione Ferrarella, io mi ci diverto a mandare a giudizio gli “innocenti”... a noi pm basta poco per divertirci... 
> Matteo Centini 
> 
> Inviato da iPhone 
> 
>> Il giorno 27 gen 2019, alle ore 12:08, Guido Vecchione <guido.vecchione25 a tin.it> ha scritto: 
>> 
>> 
>> In allegato l'articolo di Ferrarella sul Corriere della sera di oggi. 
>> Guido Vecchione 
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>> Guido Vecchione <guido.vecchione25 a tin.it> 
>> <Ferrarella sul COrriere.pdf> 
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