[Area] Mitragliamoli !!

mario ardigo marioardigo a yahoo.com
Mar 29 Gen 2019 14:24:42 CET


  Tra il 1990 e il 2013 abbiamo integrato nell'Europa occidentale circa cento milioni di cittadini dell'Europa orientale. Questo ci ha resi più forti come europei, molto più di quando ognuno faceva da sé. Come sarebbe se ci staccassimo? Il caso della Gran Bretagna lo dimostrerà. Le avvisaglie sono quelle di un disastro. Vorrebbero forse tornare indietro, ma non sanno come. Per noi italiano andrebbe molto peggio, perché non abbiamo alle spalle il Commonwealth, la fraternità mondiale di quelli che sono stati inculturati dagli inglesi.  Ogni grande potenza esercita un notevole potere attrattivo intorno a sé, come i grandi corpi celesti. L'Europa  è però più che semplicemente  grossa, è anche una potenza dal punto di vista culturale, vale a dire degli usi, costumi, modi di pensare e di programmare. I grandi ricchi del mondo, ad esempio, vivono, vestono e consumano all'europea, anche se sono originari di altre culture. Abbiamo inculturato di noi quasi tutto il mondo, e, in particolare l'Africa. E' naturale che chi cerca un futuro migliore per sé e la sua famiglia pensi a noi.   Se arrivassero tutto d'un botto tra noi cento milioni di persone, invece che le 50.000 o 150.000 all'anno come nel passato, che diremmo? Helmut Kohl, nel giro di pochi mesi, dovette provvedere a organizzare l'integrazione dei sedici milioni di  tedeschi orientali, ma anche di altri imponenti flussi migratori dall'Europa orientale. Non si scompose più di tanto: era un uomo molto colto, di larghe vedute, di grandi prospettive. Si mise all'opera. Uno come Giulio Andreotti all'inizio non era mica tanto convinto. Si aveva però l'incoraggiamento di uno dei loro, Karol Wojtyla, che si era integrato tra noi provenendo da quell'altro mondo: confidammo che andasse tutto per il meglio. Gli credemmo. Diceva di non avere paura e alla fine la superammo. Ora, ad uno sguardo retrospettivo, capiamo quanto si rischiò.  Che ci impedisce ora di fare altrettanto con la vicina Africa, che non ha mai costituito per noi un pericolo mortale come lo fu il Patto di Varsavia (e la NATO per quelli dell'altra parte, naturalmente)? Ad un certo punto, quando abbiamo voluto prendercela, ce la siamo presa, senza tanti problemi. Così, ora, ad esempio, in gran parte dell'Africa occidentale si parla francese, in Nigeria l'inglese, in Mozambico il portoghese e dovunque si studia all'europea. Dove vanno a studiare i figli della classe padrona araba? In Inghilterra e in Francia. Ma anche negli Stati Uniti d'America. Ci sono le basi culturali per l'amalgama, l'integrazione. Ma manca la larghezza di vedute. A certe cose nemmeno ci si pensa; si è immemori del passato; si semplifica un po' troppo: semplicemente, mi pare, non si sa. Il problema non riguarda in genere  i più giovani, diciamo chi ha meno di trent'anni. Gente così ha avuto straordinarie possibilità di integrazione europea e maggiori opportunità formative. Sono i più anziani a deludere e da noi sono sempre di più.  Passa troppo tempo dal termine della scuola senza una qualche forma di richiamo. La televisione, che ha alfabetizzato l'Italia negli anni Cinquanta e Sessanta, si è molto commercializzata. La connessione perpetua alle reti sociali veicola prevalentemente emozioni manovrabili con le tecniche di marketing. Già arrivare  a leggere fino in fondo  quello che sto scrivendo non è da molti. Scrivo perché mi rivolgo a una platea di lettori colti.   Perché dall'Ottocento alla metà del Novecento andammo e rimanemmo in Africa? Perché ci conveniva. Ma ancora ci conviene, tanto è vero che gran parte dei governi africani sono influenzati da noi. Abbiamo provocato un certo numero di rivoluzioni, quando chi era al potere non ci andava. Naturalmente ci siamo poi costruiti buoni motivi per averlo fatto. Ma, naturalmente, integrare  è tutta un'altra cosa. La Chiesa cattolica, ad esempio, c'è riuscita, partendo da posizioni tutto sommato colonialiste. Ora l'Africa è molto cresciuta, non la si può più dominare per le spicce, come facevano le vecchie potenze coloniali. Né l'integrazione è possibile andando in ordine sparso, mettendoci i bastoni tra le ruote a vicenda. Ma mettendoci al lavoro in mezzo miliardo, quanti siamo nell'Unione Europea, ci potremmo sicuramente riuscire. In Africa, nonostante come li trattiamo e le nostre tremende colpe storiche, ancora sono ben disposti verso di noi. Finora, però, abbiamo agito più che altro con i vecchi metodi da potenze coloniali. Corruzione e violenza. Dove non si arriva con la violenza, si cerca di comprare. Il risultato è quello che vediamo. Per indurre un cambiamento occorrerebbe uno come Helmut Kohl, cancelliere tedesco tra il 1982 e il 1998, innanzi tutto gente colta. I curricoli di molti politici europei di vertice deludono. Questo poi si riflette nelle decisioni che prendono. A volte è come se un bimbo si mettesse alla guida di un grosso autocarro. Sembrano avere una visione un po' approssimativa del mondo e della storia. Sotto questo profilo tipi come Macron e Merkel si stagliano sicuramente sulla media. Se provo a pensare a un nostro politico colto, con una grande visione europeista, mi viene in mente Ugo La Malfa, ma anche Antonio Giolitti. Persone così le abbiamo avute, bisognerebbe cercarle. La Malfa: negli anni '70 si opponeva all'introduzione della TV a colori, che nel decennio successivo, sparata h24, produsse ciò che oggi constatiamo.   Dunque, cari amici anziani, siamo noi il problema! Ci facciamo fragili, si fa presto a farci paura. Cerchiamo, però, di non rimbambirci. Un bimbo risponde d'istinto e anche per ripicca. Fa i capricci. Non è decoroso quando compaiono i primi capelli bianchi.  Perché, allora, quando blaterano che  tutta  l'Africa sta venendo da noi, o vorrebbe venirci, ci crediamo? La sparano grossa perché ci pensano come rimbambiti. Dimostriamo, argomentando, di non esserlo!Mario Ardigò
    Il martedì 29 gennaio 2019, 08:41:27 CET, Stefano Celli <stefano.celli a giustizia.it> ha scritto:  
 
 Ma che c'entra il passo di Matteo (22, 12-14)?Lì si allude alla chiamata al Regno. Va bene che per i migranti questo può sembrare il paradiso, ma il criterio di ammissione non è certo i colore della pelle (o della veste), ma la corrispondenza alle richieste del "padrone di casa", che però è Dio.Buona giornata

stefano celli 
Il giorno 28 gen 2019, alle ore 16:52, thorgiov <thorgiov a libero.it> ha scritto:



"Ed egli ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto estridore di denti. Perché molti sono chiamati, ma pochi sono gli eletti" ( MT 22,1 - 14 ). Qui non si tratta di redistribuzione, perchè in realtà nessuno vuole i migranti. E a non volerli non è l'Unione europea, ma gli Stati europei. Nei confronti dell'Europa non c'è dunque nessuna leva da far valere e non si può reclamare nulla di giusto e nulla di ingiusto. Non ci sono secondi fini, ma un solo scopo : evitare gli sbarchi. Non si tratta quindi di dissuadere navi e barche dal soccorso di persone. Ad essere molto complicati poi non si vede quello che è fin troppo chiaro e semplice.


FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )



Il 28/01/2019 00:25, Umberto Gioele Monti ha scritto:





Buona cosa  Felice, che ci si capisca ma  non sia d'accordo .........




solo un'ultima cosa ........ il problema immigrazione è di enorme complessità ..... è evidente che non possiamo accogliere tutta l'Africa e nemmeno una minima parte ...... è indiscutibile e giusto che vadano concordate con l'Europa altre regole e altre strategie -non facili certo ma occorre- e anche con la Libia e i Paesi africani ...... per regolare i flussi e redistribuirli ...... e così le partenze  dalla Libia ... forse ancorate alla certezza/speranza di navi ONG o forse indipendenti  in tutto o in parte da tale speranza e invece ancorate ad altre strategie della Libia e/o dei trafficanti ......o ai flussi in arrivo dal deserto ...... questioni difficili ........ che difficilmente tollerano tagli netti e posizioni e soluzioni sicure o monodimensionali ......





il nucleo centrale su cui volevo richiamare l'attenzione è più "piccolo" e di minori pretese ..... è segnalare lo "stridore"  del "fare leva" su migranti imbarcati e non fatti scendere  per poter reclamare nei confronti dell'Europa cose giuste ...... lo "stridore"   del dissuadere navi e barche di ogni genere dal soccorrere persone "concrete" che sono lì in mezzo al mare ...... a me sembra in qualche modo sia di fatto  un usare uomini e le loro vite , farle pesare ...per altri scopi , per scopi giusti ...   a me sembra sia uno stridore sinistro e brutto .......forse e in certi limiti inevitabile ? o  di cui forse si potrebbe fare a meno .... e cercare  ugualmente con decisione di risolvere i problemi...... ?





un caro saluto 




u.m.




  




Da: Area<area-bounces a areaperta.it> per conto di thorgiov<thorgiov a libero.it>
Inviato: lunedì 28 gennaio 2019 00:06
A: Umberto Monti
Cc: area a areaperta.it
Oggetto: Re: [Area] Mitragliamoli !! 
Eppure è semplice : ti capisco, ma non sono d'accordo con te. Pensavo fosse chiaro. Nessuno usa i migranti, ma semplicemente nessuno li vuole accogliere. Per usare qualcuno occorre prima prenderlo con sè, ma qui accade esattamente il contrario. Semmai sono usati quegli extracomunitari che sono riuscita comunque ad entrare e che vengono utilizzati come manovalanza a bassissimo costo. In proposito si dice che l'Italia è isolata su questa questione. Nulla di più falso. Sono tutti gli Stati europei, non tanto l'Unione, che  come soggetto politico semplicemente non esiste, ad essere d'accordo su questo punto. Il contrasto nasce proprio perchè nessuno Stato li vuole e tutti se li rimpallano. La realtà è sempre difficile da accettare : le convenzioni internazionali cui fate ossessivamente riferimento sono state stipulate in epoche in cui il problema dell'immigrazione semplicemente non esisteva. Si aveva riguardo, all'epoca, all'esperienza tragica del rifiuto dei rifugiati ebrei che, in numero nemmeno eccessivo, sfuggivano alle persecuzioni politiche del nazismo. I migranti di cui trattiamo oggi sono invece essenzialmente migranti economici. Quelle convenzioni sono oggi lettera morta, anche se ipocritamente nessuno prende l'iniziativa di recedere da esse. Ora, il Governo Salvini - Di Maio ( Conte non lo considero proprio ) sa benissimo che dal punto di vista della politica economica sta collezionando solo insuccessi, e prende tempo occupandosi di immigrazione. In questo senso forse si potrebbe parlare di strumentalizzazione. Ma di questo argomento si occupano anche tutti gli altri Stati europei, che dal punto di vista economico non hanno gli stessi problemi, adottando alla fine la stessa posizione di Salvini, che a parole criticano. Tutto questo ha una sua razionalità, che voi non riuscite a cogliere. Le migrazioni sono sempre un fenomeno difficile da gestire, e noi italiani lo sappiamo bene, visto che siamo sempre andati in giro per il mondo. Ma i Paesi che accoglievano i migranti lo facevano perchè ne avevano bisogno, non per altruismo. Per questo alla fine le difficoltà si superavano : conveniva a tutti. Non è sull'altruismo che si fondano i trasferimenti di persone, ma sulla logica. Oggi di questa immigrazione non c'è bisogno. Di qui l'ostilità, più che l'indifferenza. Poi, se con i vostri paradossi volete fare la campagna elettorale a Salvini, fate pure. Gliela state facendo gratis et amore dei, visto che anche la Chiesa ( una istituzione in evidente declino in tutto il mondo )  è con voi. Ma almeno siatene consapevoli. E cercate anche di accorgervi che il vero rischio, in questo momento, è il crollo della democrazia liberale, che con le vostre posizioni state accelerando.


FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )

Il 27/01/2019 21:18, Umberto Monti ha scritto:

..... non mi preoccupa, ne mi irrita  il tuo sarcasmo, o le critiche ..... mi preoccupa molto e mi amareggia molto che quello che ho scritto venga interpretato in modo diametralmente opposto al suo signiificato e a quello che intendevo...... e questa tua risposta  temo sia ancora su quella linea ..... e per questo torno a intervenire ....ripeto poi smetto:  il "mitragliamoli" non era una esagerazione/paradosso in sè stesso (per dire facciamo comunque qualcosa di efficace contro gli sbarchi) ;  ma era il  portato caricaturale ed estremo di un ragionamento spesso fatto (e non condivido)--che ho riportato nella mail -  che valorizza quel che si vuole fare, i fini  (evitare sbarchi, combatere scafisti, trattare con l'Europa) e che è bene fare ma che poi usa e  si "aggancia" sulle persone che si mettono in mare, muoiono (da ultimo 117 e oltre) o vengono salvate da ong e poi non fatte sbarcare .......  era un portare alle esteme conseguenze un approccio che strumentalizza vite e uomini che in concreto e intanto sono lì , in mezzo la mare .... o in fondo al mare ...... il "mitragliamoli" voleva essere ed era un richiamo di attenzione su questo approccio sbagliato perchè ne dipingeva le conseguenze logiche estreme, voleva essere un richiamo a non "usare" persone deboli , a non essere indifferenti a loro nel concreto, portando lo sguardo lontano e altrove ....la risposta (ovvia) alla domanda finale ( "Ma allora mitragliamoli i barconi !! con più durezza .... con orribile durezza ...... ma dopo alcune sventagliate e qualche centinaio di morti le partenze non ci saranno più " avremo sconfito "i commercianti di morte" , avremo risolto ...... e un pò di morti ora per evitarne altri e per sconfiggere i criminali si possono certo ben tollerare ....  o no?" )  è un NO con un miliardo di punti esclamativi ..... e un NO che si estende (nella mia visione ) a quelle forme di stumentalizzazione di persone  poste a base di condotte certamente ( e per fortuna!) meno brutali,  nelle quali a mio parere è bene vederci in trasparenza quella strumentalizzazione e quell'uso di persone ....... percepirci qualcosa che non va ...... ed esserne consapevoli ..... anche per trovare altre vie .....a me sembrava e sembra chiaro forse si legge  tutto con troppa velocità  però il richiamo che fai al  paradossale bombardare l'Egitto per i caso Regeni non c'entra nulla ma proprio nulla  con quello che ho scritto  ..... e mi dispiace non essere riusciti a farmi capire da te .... u.m.

Il 27.01.2019 20:46 thorgiov ha scritto:


Ma anche la e-mail della persona iscritta alla lista di cui ho fatto menzione voleva essere un paradosso. Fate tutti paradossi, e io non posso rilevarlo? Non posso fare, ogni tanto, un poco di sarcasmo, anche sgradito?

FELICE  PIZZI  ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
Il 27/01/2019 18:52, Umberto Monti ha scritto:
azzz ....... ma allora debbo essere stato poco chiaro (ma continua a non sembrarmi, ho anche riletto.. ) ..... la mia mail suggerisce  (vorrebbe suggerire)  proprio e con forza il contrario ......  e porta alle estreme e paradossali conseguenze un approccio di strumentalizzione di persone e sofferenze che trovo sbagliatissimo, proprio per cercarme di evidenziare  la erroneità e la inumanità .....

un conto ovviamente che non si condivida il contenuto , o la moalità per paradossi, o il modo di scrivere ....... ma il fraintendimento totale mi preoccupa ......
 u.m. 



Il 27.01.2019 18:41 thorgiov ha scritto:

Mi ricorda la e-mail di una iscritta alla lista che dopo la morte di 
Giulio Regeni suggeriva di bombardare l'Egitto...

FELICE   PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )

Il 27/01/2019 14:18, Umberto Gioele Monti ha scritto:
condivido senz'altro il conunicato della Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e la Famiglia (che incollo qui sotto) .......... aggiungo : Mitragliamoli !!! per "impedire" scoraggare dissuadere le partenze dei migranti occorre evitare che possano venire salvati dalle perfide ONG o da qualsiasi altra nave o imbarcazione ...... ( se vengono sequestrate navi delle ONG -- sequestri poi messi nel nulla, ma dopo giorni e giorni.... se a navi militari italiane con migranti a bordo viene impedito per giorni di attraccare .... se navi commerciali portacontainer vengono bloccate per giorni analogamente ...... quale è "l'avviso ai naviganti" che unovoamente viene inviato ?? cosa farà un peschereggio di Mazara o una nave commerciale vedendo un barcone ?? andarsene ... evitare problemi .... o al più telefonare ai numeri libici che non rispndono e alla "famosa" "efficiente" e ben pagata -da noi- Guadia Costiera Libica) oppure occorre che la guadia costiera libica li prenda e li riporti in libia .... in quei luoghi di cui abbiamo terribili immagini e report ..... che qualcun altro ha definito "posti all'avanguardia" solo così , togliendo radicalmente la peranza di poter essere salvati e portati in Europa e con la sola alternativa di morire affogati o di essere riportati in Libia , la smetteranno finalmente di partire !! e i trafficanti di uomini non faranno più affari !! e ci saranno meno morti e meno persone da rifiutare o accogliere in Italia perchè avranno il terrore di partire, un terrore superiore a quello che li aveva portati ad attraversare l'Africa e a fuggire .... (E noi saremo anche più tranquilli e sereni e "sicuri" nel nosro egosimo e indifferenza .... ma questo non va detto .... le vere ragioni sono sconfiggere i commercianti di morte ed evitare più morti in mare .... questo va detto e ringhiato! ) Così si risolve il problema .....un pò di durezza certo ma alla fine non ci saranno più partenze .... magari qualche morto affogato o qualche torturato in più ora, ma poi basta ... tutto finito .... un costo da sostenere ........ E nel frattempo , per i migranti residui che qalche imbarcazione si ostina a salvare senza limitarsi al massimo a chiamare i libici e ad andare via ??? bene: "sfruttiamo" e strumentalizziamo migranti salvati dalle residue ONG che sono nel Mediterraneo per fare pressioni sul resto d'Europa per (questa si) una giusta , giustissima diversa regolamenazione degli arrivi e della accoglienza ..... vero così facciamo "politica" "usando" persone salvate e facendole stare in mano .... strumentalizzandoli .... ma è il modo più efficace che conosciamo .... forse l'unico ...... farli subito sbarcare e offrire un posto sicuro poi "battere i oungi sul tavolo" e pretendere una redistribuzione e regole diversi facendosi forza sul nostro ruolo e su quello fatto fin'ora ??? questa è politica "vecchia" per la quale occorre pazienza, competenza, autorevolezza ....... meglio l'altro modo : più visibile , più rapido, più apparenza e meno sostanza ! e fare la voce grossa paga ........ "ma sono persone!" ..... d'acccordo , va bene ma lo stiamo sempre facendo per "educare" per evitare nove partenze, nuovi morti ..... per combattere gli scafisti, le ong complici ...... ! Ma allora mitragliamoli i barconi !! con più durezza .... con orribile durezza ...... ma dopo alcune sventagliate e qualche centinaio di morti le partenze non ci saranno più " avremo sconfito "i commercianti di morte" , avremo risolto ...... e un pò di morti ora per evitarne altri e per sconfiggere i criminali si possono certo ben tollerare ..... o no ? Umberto Monti ************************************* Associazione Italiana dei Magistrati per i minorenni e per la famiglia Aderente alla"Association Internationale des Magistrats de la Jeunesse et de la Famille" Comunicato stampa sui minori presenti a bordo della nave Sea Watch La nave Sea Watch 3 con bordo 47 persone straniere – soccorse dinanzi alle coste libiche – dopo giorni di viaggio, a causa del maltempo e concreto rischio per l’incolumità dei passeggeri, si trova da qualche giorno al largo di Siracusa Sulla nave, ora in acque territoriali italiane, tra i soggetti maggiormente vulnerabili, vi sono 8 minori soli e 5 minori accompagnati da adulti di riferimento. Il rispetto della legge e delle regole vigenti in Italia, in osservanza degli obblighi internazionali, dell’attuazione delle direttive europee in materia di accoglienza, della disciplina specifica per la tutela e protezione delle persone straniere di età minore che si trovano in territorio italiano, in applicazione del principio di uguaglianza e di non discriminazione, prevede : - il divieto di respingimento, - il divieto di espulsione, - il diritto ad essere identificati ed essere informati sui loro diritti - il diritto alla presunzione della minore età fino all’esito dell’ accertamento - il diritto all’accoglienza secondo la normativa attuativa delle direttive 2033-2032/ 2013 UE prevista dal dlvo n. 142/2015, da eseguirsi , come specificato anche nelle recente circolare del Ministero dell’Interno del 3-1-2019 nel SIPROIMI ( sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati ) - diritto alla nomina del tutore , - diritto all’ascolto - diritto al ricongiungimento familiare - diritto all’affidamento familiare - diritto all’inclusione sociale , anche se prossime alla maggiore età , ai sensi dell’art.13 della legge n. 47 del 2017 - L’AIMMF ricorda che per la condizione di vulnerabilità delle persone minorenni straniere l’applicazione della legge deve essere garantita senza ritardo nel momento di arrivo alla frontiera per non prolungarne la sofferenza e il trauma patito. L’AIMMF chiede la dovuta immediata identificazione dei minori al fine di consentire alla Procura della Repubblica Minorile competente di richiedere al Tribunale per i minorenni i provvedimenti in tutela dei minori che si trovano in questa gravissima condizione . L’AIMMF precisa che l’intervento urgente di accoglienza e di protezione è questione diversa dall’individuazione del luogo stabile di permanenza dei migranti minorenni e che, a questo proposito, già nel recente passato, sono stati efficaci i progetti di “ricollocamento” presso gli Stati membri dell’UE, che rispondono, peraltro, alla progettualità e al sogno di molti dei minori soli. L’AIMMF, quindi, pur ritenendo non più procrastinabile il rispetto della legge per i minori stranieri presenti in Italia sulla nave Sea Watch per le misure urgenti di accoglienza, di salvaguardia e tutela richiama anche l’applicazione dell’art. 80 del TFUE e le politiche dell’UE ispirate al principio di solidarietà e di mutua collaborazione . L’AIMMF si impegna, per la tutela e accoglienza dei minori stranieri soli e in condizione di vulnerabilità, a proporre all’Association Internationale des Magistrats de la jeunesse et de la Famille un’azione congiunta di sensibilizzazione e di confronto nella speranza, quanto meno, di una attenuazione dei processi in atto di rifiuto e opposizione a soluzioni costruttive e di rispetto dei diritti dell’Umanità. Il Segretario generale Il Presidente Susanna Galli Maria Francesca Pricoco ________________________________________ Da: Area <area-bounces a areaperta.it> per conto di Guido Vecchione <guido.vecchione25 a tin.it> Inviato: domenica 27 gennaio 2019 12:13 A:area a areaperta.it Oggetto: [Area] comunicato Associazione giudici per i minorenni e per la famiglia sul caso dei minori sulla sea watch In allegato il comunicato che ritengo assolutamente condivisibile. Guido Vecchione -- Guido Vecchione <guido.vecchione25 a tin.it> _______________________________________________ Area mailing listArea a areaperta.it http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it
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