[Area] AreaDG sulla riforma della legittima difesa : una scriminante "immorale"

Coordinamento AreaDG coordinamentoarea a gmail.com
Mar 26 Feb 2019 17:52:30 CET


[image: AreaDG.jpg]



*AreaDG sulla riforma della legittima difesa : una scriminante “immorale”.
 *



Nonostante le molteplici, autorevoli e trasversali critiche di cui è stata
fatta oggetto, la proposta di legge di riforma della legittima difesa
ritorna al centro dell’agenda politica, essendo prevista in settimana la
ripresa dell’iter parlamentare per la sua approvazione.

Si tratta di una proposta fortemente avversata dal mondo accademico e dagli
operatori del diritto, magistrati ed avvocati, che suscita serissime
perplessità sul piano della sua tenuta costituzionale e gravi
preoccupazioni. prima ancora che per i suoi effetti pratici, per la sua
valenza culturale e simbolica.

Anzitutto, la proposta di legge in discussione stravolge l’impostazione
tradizionale recepita dal codice penale, la quale trova proprio nel
requisito della proporzione tra difesa ed offesa uno dei cardini
dell’istituto ed un delicato punto di equilibrio tra opposti valori in
gioco. Ed infatti, si modifica l’art. 52 del codice penale, riconoscendo
“sempre” la sussistenza della proporzionalità fra offesa e difesa “se
taluno legittimamente presente nell'abitazione altrui, o in un altro luogo
di privata dimora, o nelle appartenenze di essi", "usa un'arma
legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere la
propria o la altrui incolumità, i beni propri o altrui, quando non vi è
desistenza e vi è pericolo d'aggressione".

Eliminando la rilevanza della proporzionalità tra difesa ed offesa, la
legittima difesa si trasforma in una offesa ingiustificata, espressione di
aggressività e di violenza, aprendo la strada alla vendetta ed alla
giustizia privata. Da difesa legittima essa diverrebbe una “scriminante
immorale”, espressione che sintetizza  efficacemente da un lato la
criticità del nuovo istituto rispetto al sistema penale ed alla
Costituzione, dall’altra l’uso strumentale e “politico” che della
scriminante intende farsi.

Obiettivo dichiarato dai promotori della riforma è, infatti, quello di
assicurare un’area di impunità in favore di coloro che  si trovino a
reagire ad offese che siano poste in essere contro qualunque bene
giuridico, ivi compresi i beni patrimoniali, all’interno dell’abitazione o
delle sue pertinenze, ovvero di luoghi assimilabili, come i luoghi di
lavoro.

 Sotto il profilo tecnico giuridico lo strumento impiegato per raggiungere
tale risultato è quello della introduzione di una presunzione legale di
proporzionalità tra la difesa e l’offesa, nel senso di ritenere comunque
proporzionata qualunque difesa, a prescindere dalla adeguatezza delle
modalità e dei mezzi con cui essa sia attuata e indipendentemente dai beni
giuridici in gioco, ma solo in dipendenza del  contesto nel quale l’offesa
è stata perpetrata.

In tal modo, sarebbe precluso al giudice operare quel raffronto, da
condurre in concreto ed *ex ante*, ossia alla stregua di tutti gli elementi
conosciuti dall’offeso al momento in cui pose in essere la sua reazione,
tra  l’offesa ricevuta ed il male inflitto all’aggressore, per valutare se
esso sia pari, inferiore o tollerabilmente superiore al male da
quest’ultimo minacciato. Requisito che, insieme alla necessità di
difendersi ed alla inevitabilità altrimenti del pericolo, il giudice deve
apprezzare per verificare la legittimità di una reazione che, altrimenti,
tale non sarebbe.

Eliminata in questi casi la rilevanza della proporzione, si espande la
portata della scriminante, con un’operazione che in sé e nei suoi effetti
appare fortemente problematica sia sul piano dogmatico sia sul piano del
rispetto dei valori costituzionali.

Perché  attraverso la finzione di una presunzione legale, si renderebbero
 recessivi dei beni, come la vita, la salute e l’incolumità personale, che
nella scala dei valori  costituzionali sono tutelati in massimo grado
rispetto ad altri, come i beni patrimoniali che, invece, hanno una minore
rilevanza.  Il bene della vita, della salute e l’incolumità resta tutelato
al massimo grado anche quando esso appartenga ad un soggetto che commette
un reato ed esso può recedere solo di fronte a beni che abbiano altrettanto
valore e rilevanza.

La previsione di una presunzione legale  dimostra però che uno degli
obiettivi della riforma è anche quello di limitare in questa materia gli
spazi di apprezzamento discrezionale del giudice, o addirittura, come
qualcuno ha sostenuto, di assicurare un’area di impunità tale da precludere
la stessa celebrazione dei giudizi in questa materia.

Ciò che sarebbe del tutto velleitario quanto fallace, giacchè in presenza
di un qualunque fatto che potrebbe costituire un reato l’avvio
dell’indagine è doverosa, come doverosa e necessaria è la pronuncia e
l’accertamento dei fatti da parte del giudice, secondo i percorsi che il
processo penale con le sue garanzie prevede. La nuova legittima difesa non
eviterà quindi procedimenti e processi, ma, semplicemente li complicherà.

Quel che di certo essa porta con sé è un frutto avvelenato, perché il
messaggio che  attraverso la nuova legittima difesa si vuol far passare è
quello della legittimazione della giustizia privata. Passa l’idea che lo
Stato ed i suoi apparati preposti alla tutela delle persone e dei loro beni
non siano in grado di garantire un sufficiente standard di  sicurezza e
che, pertanto, le persone si possano e si debbano organizzare e farsi
giustizia da sé.

Tutto ciò  rischia di innescare una spirale di violenza e aggressività, che
mette a rischio la vita e la salute delle persone, ad iniziare dalle
vittime, perché la comune consapevolezza della diffusa disponibilità  delle
armi  induce in chi commette reati a farne  uso con  maggiore
spregiudicatezza.

Una riforma, dunque, che fa della legittima difesa una scriminante
doppiamente immorale: perché essa confligge con il sistema e la tavola dei
valori costituzionali e perché foriera di  un messaggio culturale e
simbolico pericolosissimo per la sicurezza delle persone e dei loro beni.

*Il Coordinamento nazionale di AreaDG*
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://mail.areaperta.it/mailman/private/area_areaperta.it/attachments/20190226/cb032341/attachment.html>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato non testuale è stato rimosso....
Nome:        AreaDG.jpg
Tipo:        image/jpeg
Dimensione:  10372 bytes
Descrizione: non disponibile
URL:         <http://mail.areaperta.it/mailman/private/area_areaperta.it/attachments/20190226/cb032341/attachment.jpg>


Maggiori informazioni sulla lista Area