[Area] R: R: QUESTIONE GIUSTIZIA - Legittima difesa: una legge per un Paese più pericoloso

Pietro Mondaini pietro.mondaini a giustizia.it
Dom 31 Mar 2019 11:38:21 CEST


Penso che si possa effettivamente dire molto sulla ideologia del diritto penale minimo, perché molto è stato detto ed è stato scritto, ma a me sembra innegabile che essa contempli, comunque, una riduzione della potestà punitiva dello Stato, ovvero un aggravamento dei mezzi processuali che servono ad accertare i fatti. Tutte le riforme che sono virate in questo senso sono state salutate benevolmente dai propugnatori e questa, nella sostanza, non sembra, nel suo risultato finale, diversa. Lo stesso Ferrajoli ha parlato di riduzionismo penale, quale modello preferibile, nell'ambito del dibattito sul diritto penale minimo, all'abolizionismo penale. Riduzionismo penale, quindi, proprio come riduzione dell'intervento punitivo dello stato e la nuova legge sulla legittima difesa rappresenta chiaramente una riduzione dell'intervento punitivo dello stato. Quindi mi domando perché scandalizzarsi: il risultato è questo, anche se non piace perché legittima condotte che troviamo moralmente sbagliate.

La tematica del diritto penale minimo è da sempre immanente in MD e anche il riduzionismo penale, quindi, lo è.

Mi sembra altrettanto innegabile che questa riforma sia espressione di un disegno eversivo, ma la contraddizione sta proprio qui: si persegue l'idea di ridurre l'intervento punitivo dello stato ma poi si riscontra che questa la si può perseguire anche con provvedimenti eversivi.

Personalmente non ho mai apprezzato l'idea del diritto penale minimo perché penso che la sinistra, anche quella giudiziaria, non dovrebbe prescindere da Popper, perché una società tollerante non può tollerare gli intolleranti.

Non vorrei allargarmi troppo, ma mi viene in mente il paragone storico tra l'atteggiamento tenuto in Germania dopo la guerra con il processo di Norimberga, da un lato, dove alcuni gerarchi nazisti sono stati addirittura condannati a morte e, dall'altro,la amnistia Togliattiana fatta in Italia (il primo atto di applicazione del diritto penale minimo): col risultato che in Germania la elaborazione del passato è stata fatta seriamente e le frange neofasciste non sono, oggi, potenti come da noi. Ecco, penso che il processo di Norimberga sia stato una cosa giusta, così come le condanne a morte dei nazisti.

Tutto qua.

piero

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Da: Luca Poniz
Inviato: venerdì 29 marzo 2019 15:53
A: Pietro Mondaini; area a areaperta.it
Oggetto: R: [Area] R: R: QUESTIONE GIUSTIZIA - Legittima difesa: una legge per un Paese più pericoloso

Trovo sorprendente dover argomentare su ciò che – ai più – appare ovvio.   Ma tant’è…

1)      “L’ideologia” del “diritto penale minimo”  - come la definisce Pietro è solo con estrema banalizzazione riducibile alla “riduzione delle pretesa punitiva dello Stato”; qualche buona lettura orienta rapidamente sull’argomento : dalla prima formulazione di Alessandro Baratta (di oltre 30 anni fa) alla sua “declinazione” nelle idee di Luigi Ferrajoli è l’enunciazione di un’idea radicalmente diversa di diritto penale, che non contempla solo il “catalogo” delle fattispecie, e dunque l’estensione materiale del “penalmente rilevante”, ma la stessa tecnica di formulazione delle fattispecie, la sanzione, le garanzie connesse;  si affaccia l’idea dell’offensività in concreto,  e si sollecita una ridefinizione generale del dirittto penale secondo paradigmi garantisti-liberali che involgono una pluralità di piani del diritto e del processo penale . Questa è “l’ideologia” del diritto penale minimo di cui ho visto discutere anche “da MD”, nei dibattiti e negli articoli che io conosco; in tale ambito, è ovviamente anche rilevante il tema della scelta dei beni giuridici da tutelare, e della tecnica che presidia la tutela,  dove però “la pretesa punitiva dello Stato”  - e dunque la sua estensione – è uno degli esiti del postulato diverso approccio  alla materia del “penalmente rilevante”;

2)      proprio perché “l’ideologia del diritto penale minimo” non ha affatto la portata  – francamente riduttiva – che Pietro assegna alla categoria, non solo la ferma reazione alla sconcertante riforma della legittima difesa non la contraddice, ma appare doverosamente coerente; anche ammesso, infatti, che l’approccio al diritto penale “di MD” (si abbia però almeno la correttezza di indicare esattamente dove, in quale luogo, in quale scritto, con quale intervento, altrimenti è un riassunto un po’ raffazzonato di un pensiero “qua e là” colto…) fosse quello,  un filo rozzo, di “ridurre la pretesa punitiva dello Stato” tour court,  continuerebbe a rilevare la qualità dei “beni giuridici” in gioco nella riforma; e qui non occorre nemmeno essere giuristi di carriera per rendersi conto dell’enormità e rozzezza dell’intervento operato, sul rango dei valori in “comparazione”, sugli “automatismi” che precludono le valutazioni del giudice, sullo stravolgimento di princìpi fondamentali  (se proprio non si ha tempo di leggere tutto l’articolo di QG e altri argomentati interventi sul punto, è più che sufficiente un acuto articolo di Ferrarella di oggi, sul corriere ; un riassunto chiaro e sintetico, che mette in fila princìpi che credevo chiari ai più); che c’entra il diritto penale minimo con tutto questo?

3)      non c’è niente da fare, qualsiasi cosa dica o faccia MD si trova sempre da ridire; buon segno,  significa che siamo sempre seguiti . Speravo con più attenzione, e con qualche sforzo di logica in più-

LP


Da: Pietro Mondaini [mailto:pietro.mondaini a giustizia.it]
Inviato: venerdì 29 marzo 2019 12:05
A: 'Luca Poniz' <luca.poniz a giustizia.it>
Oggetto: R: [Area] R: R: QUESTIONE GIUSTIZIA - Legittima difesa: una legge per un Paese più pericoloso

Perché, mandando impunite persone che sparano senza una reale necessità non è riduzione della potestà punitiva dello Stato?
Mah, facile stigmatizzare in maniera inespressa.

Da: Luca Poniz [mailto:luca.poniz a giustizia.it]
Inviato: venerdì 29 marzo 2019 11:55
A: 'Dott. Marco Patarnello'; 'Pietro Mondaini'; 'Questione Giustizia'; area a areaperta.it<mailto:area a areaperta.it>
Oggetto: R: [Area] R: R: QUESTIONE GIUSTIZIA - Legittima difesa: una legge per un Paese più pericoloso

“Riduce la potestà punitiva dello Stato” ed “è in linea con l’ideologia del diritto penale minimo”.   Se è una battuta, è anche simpatica, ad effetto, diciamo.
Solo che tra addetti ai lavori bisognerebbe sforzarsi di mettere in fila due-tre argomenti logici, il minimo esigibile, a certi livelli.
L.

Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di Dott. Marco Patarnello
Inviato: venerdì 29 marzo 2019 11:31
A: 'Pietro Mondaini' <pietro.mondaini a giustizia.it<mailto:pietro.mondaini a giustizia.it>>; 'Questione Giustizia' <redazione a questionegiustizia.it<mailto:redazione a questionegiustizia.it>>; area a areaperta.it<mailto:area a areaperta.it>
Oggetto: [Area] R: R: QUESTIONE GIUSTIZIA - Legittima difesa: una legge per un Paese più pericoloso

Pensa che a me colpisce che colpisca la contrarietà di MD! Non mi era mai sembrato che Md fosse favorevole alla depenalizzazione a prescindere o salutasse con favore il possesso e l’uso delle armi. Però devo dire che io non vedo neanche il nesso fra diritto penale minimo e legittima difesa, quindi forse non faccio testo.

Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di Pietro Mondaini
Inviato: venerdì 29 marzo 2019 09:24
A: 'Questione Giustizia'; area a areaperta.it<mailto:area a areaperta.it>
Oggetto: [Area] R: QUESTIONE GIUSTIZIA - Legittima difesa: una legge per un Paese più pericoloso

Penso che questo provvedimento sulla “difesa sempre legittima” sia una sciagura, però bisogna dire che è strana la posizione di MD sul punto. Questo provvedimento riduce la potestà punitiva dello Stato e, come tutti i provvedimenti aventi questo effetto, è in linea con la ideologia del “diritto penale minimo”. Mi pare che sia la prima volta che MD è contraria ad un provvedimento del genere. Di solito saluta benevolmente le varie depenalizzazioni, riduzioni di pena, sentenze della corte cost. che incidono sulla obbligatorietà della recidiva, estensione dei casi di affidamento in prova, etc. Mi chiedo quindi come mai un provvedimento che riduce  l’ambito repressivo dello Stato sia accolto con tutta questa diffidenza. Non vorrei che si trattasse di una discriminazione ideologica su base antropologica, ricordando che, spesso, anche chi commette delitti violenti e/o predatori fa parte della stessa categoria antropologica di chi in casa propria detiene armi ed è pronto ad usarle.
Piero

Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di Questione Giustizia
Inviato: giovedì 28 marzo 2019 14:35
A: area a areaperta.it<mailto:area a areaperta.it>
Oggetto: [Area] QUESTIONE GIUSTIZIA - Legittima difesa: una legge per un Paese più pericoloso


La legge sulla “difesa sempre legittima” è stata approvata oggi dal Senato. Crediamo si tratti di disposizioni idonee a creare ulteriori pericoli per quello stesso bisogno di sicurezza che la nuova legge assume di voler tutelare

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